Ciao Capogiro,
Ti racconto un pò di me. Non sono mai stato un grande amante. Fin da giovanissimo ho però nutrito una profonda passione per i bei Culi femminili (e,
con l'avanzare dell'età, anche di quelli dei trans). Al punto da condizionare
le mie scelte relazional-sentimentali all'aspetto del Fondoschiena.... Ho
inculato praticamente la totalità delle mie fidanzatine giovanili,
approfittando anche di un pene, diciamo, non sovradimensionato. Il "viraggio"
verso lo shit avvenne una sera a Napoli (dove studiavo Medicina, avevo 24
anni). La mia fidanzata di allora (Gina, 23enne, bella mora pugliese) era
andata con un altro in quanto io l'avevo mollata. Mi confidò di essersi fatta
prendere dietro, e la cosa mi procurò una tale rabbia che (eravamo in
macchina) le strappai la gonna e le infilai 4 dita nell'ano senza alcuna
preventiva lubrificazione. Nell'estrarre la mano, la vidi completamente
smerdata. Gina abbandonò il mio uccello, cui si stava dedicando di bocca,
guardò la mano che io tenevo sollevata a mò di trofeo, e rimase in silenzio.
Gli occhi lucidi, un pò (credo) per il dolore, un pò per l'imbarazzo. Ed io
ebbi un'eiaculazione spontanea: la prima delle due della mia vita.
Quell'esperienza con Gina mi fece capire quanto per me fosse eccitante
l'odore e la vista dei prodotti forse più intimi che una donna possiede. La
storia con Gina si esaurì in breve per motivi del tutto indipendenti dal sesso.
Mi tuffai nella lettura de "La nouvelle Justine" di De Sade, vera "bibbia" per
i cultori dello shit, riscoprendo il piacere dell'autoerotismo. Poi feci un
passo ulteriore. Andai in un sexy shop e cercai le vhs a contenuto specifico.
Ce n'erano molte. Ne scelsi una a caso e andai a pagare, già molto imbarazzato.
L'inquietudine crebbe quando il commesso mi squadrò con una mimica improntata a
disprezzo e disgusto, manco gli avessi chiesto del materiale
pedopornografico.... La visione della cassetta fu orribilmente deludente:
sembrava più un match di lotta nel fango che altro (e non era fango...). No,
non era quello lo shit che mi interessava. Il coprirmi di merda mi disgusta.
Capii che invece amavo le tracce sul pene, il cercare i "preziosi frutti" con
le dita e - soprattutto - i correlati psicologici: l'atteggiamento, le parole,
la mimica di Lei durante i giochi. Capii anche che la mia "shit-partner" doveva
essere bella, né anziana né giovanissima, con un Culo Poderoso, colta, non
mercenaria. Già. Ma dove trovare una Dea così?
Mister Brown
21 11 2008
Nella mia
permanenza a Napoli, conclusasi nel 1985 con la laurea, non ho
avuto altre esperienze shit, sebbene quella, breve ma intensa. con Gina mi
avesse ormai...indirizzato. Ebbi però in quegli anni un'altra "storia" (oggi si
dice così, ai miei tempi erano "fidanzamenti") con Daniela, una 21enne
marchigiana. Piccolina, bruna, graziosa,, e soprattutto un Culo un pò grosso ma
morbido e accogliente. Non aveva mai praticato sesso anale. Riuscii a
convincerla dopo due mesi di noiosissime scopate "canoniche" (ero giovane,
riuscivo a farle, oggi non se ne parlerebbe...) e estenuanti leccate di
passera, per fortuna alternate ad altrettanto lunghe leccate del profumato
buchino posteriore. Profumato nel senso letterale del termine: era strapulita,
e per quanto insinuassi la lingua tanto in fondo da aver male alla giuntura tra
mascelle e mandibole, non mi regalò mai né tracce, né profumi né sapori. Solo
negli ultimi mesi prima che mi lasciasse (mi tradì con un giovanotto
probabilmente più interessato alla passera di me), riuscii a coinvolgerla in un
giochino intrigante. Mentre la sodomizzavo, una sera le chiesi cosa sarebbe
successo se le avessi spinto l'uccello in fondo come mai. A dimostrazione che
la signorina aveva in realtà intuito le mie passioni, mi rispose:
"Dimmelo tu cosa succede..."
"No, Dani, dillo tu, ti prego..."
"Ti smerdo l'uccello, ecco cosa succede...."
Potete immaginare, cari amici, la violenza della mia eiaculazione.... Il rito
si ripeté, quasi identico, per tutte le altre volte che riuscii ad incularla
prima che decidesse di indirizzarsi altrove. Mai, purtroppo, concretizzò quanto
verbalizzava. Ancora oggi è però una delle mie fantasie masturbatorie
preferite.
07 12 2008 |
LA TABACCAIA
(13 12 2008) Il mio secondo incontro significativo a Torino fu con una giovane tabaccaia,
di nome Paola, 25 anni. Recatomi un giorno da lei a comprare le sigarette,
rimasi letteralmente abbagliato dalla sua bellezza. Per la prima volta, forse,
non le guardai il culo: il sorriso e il volto mi avevano già collocato ai suoi
piedi. Iniziai un corteggiamento garbato, fatto di qualche visita e una rosa al
giorno. Dopo una settimana le inviai un fascio di orchidee e il mio numero di
telefono. Mi chiamò e ci incontrammo il giorno dopo. Non le dispiacqui
(all'epoca ero un giovane medico 30enne, reduce da 8 anni di nuoto e yoga). Le
espressi i miei sentimenti, ma mi gelò: era fidanzata da 6 anni e l'anno
prossimo si sarebbe sposata, senza alcuna intenzione di buttare tutto
all'aria.... Però, era contenta di frequentarmi. Questa premessa cambiò
completamente il mio atteggiamento. Da "innamorato" tornai ad essere l'"erotomane". Decisi, quando arrivati a casa mia, di dirle la verità, un po'
amplificata: per me era possibile fare l'amore solo attraverso il coito anale.
Si mise a ridere, chiedendomi se non ero per caso gay. Poi però si spogliò e -
eloquentemente - si sdraiò sul letto con il suo splendido e bianco culetto per
aria. Da quella sera iniziarono due mesi circa di frequenti sodomie. Un
episodio merita di essere raccontato. Non ci vedevamo da una settimana, durante
la quale non mi ero neanche masturbato. Venne a prendermi all'aeroporto,
scappammo a casa e la inculai con una veemenza in me non usuale. Al contrario
delle altre volte, in cui si sdraiava pancia in giù, questa volta si dispose a
quattro zampe. Le eiaculai in fondo al culo 7 giorni di arretrati. Tiratolo
fuori, lei rispose con una scorreggia, e poi con l'emissione di un abbondante e
odoroso spruzzo bianco-marroncino.... Lo sperma le aveva fatto da clistere.
Rimanendo in posizione si limitò a dire: "Che schifo, che schifo....", ma mi
sembrava sorridesse. Forse perché appena venuto, non ebbi voglia di leccarle il
culo, né di invitarla a dar fondo all'effetto del clistere.... Il dubbio
cresceva: ma ero un coprofilo o no?
(18 12 2008)
La storia con Paola (la tabaccaia) si esaurì, questa volta per mia scelta. La
mia fidanzata "ufficiale" di Roma aveva iniziato a cogliere - con la
sensibilità tipicamente femminile - che le cose non andavano. Non volevo
perderla, avevo (ho) bisogno di riferimenti sicuri. Lo spiegai a Paola e la
lasciai. Mi inseguì per alcuni giorni: fiumi di lacrime, telefonate infinite,
ecc.. Non cedetti. Neanche quando mi disse che era pronta a rinunciare al
matrimonio con il suo tipo. Me ne pentii amaramente alcuni mesi dopo, quando
zappingando in tv, la vidi, vestita da coniglietta (e con il suo Culo che mi
sembrava allora ancora più spettacolare in bella vista), in una trasmissione di
una rete locale. Le ritelefonai, e mi trattò malissimo. E' rimasta nei miei
sogni come ricorrente fantasia masturbatoria.
L'incontro successivo fu con Carla. Impiegata in una multinazionale, 30 anni.
La conobbi durante la presentazione di un libro. Alta, elegante, non bellissima
di faccia, ma un corpo assolutamente statuario, avvolto (come poi scoprii
essere sua abitudine) in abitini aderenti e facilmente "sollevantisi" alla
Simona Tagli.... Il Culo era poderoso, molto grosso rispetto la vita.
La corteggiai per qualche giorno, ma senza alcun esito.
Francamente non le interessavo.
Alcuni mesi dopo mi cercò. Era in crisi, stava per essere licenziata per
trasferimento della sua società. Fu allora che mi venne in mente di agire una
mia seconda fantasia di cui, carissimo Capogiro, neanche a te avevo ancora
parlato.
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26-12-08
Non sono ricco. Però lavoro parecchio, il che mi consente di vivere
decorosamente, e spendere per divertirmi. Tuttavia, buttare dei soldi per
quello che si sarebbe alla fine risolto in un pompino (l'unica sessualità che
riesco a gradire in alternativa all'anale) mi sembrava stupido. Così mandai a
Invitai Carla a prendere un thè. Mi feci raccontare della sua situazione.
Alla fine del mese avrebbe perso il lavoro. Viveva da sola, e non aveva nessuna
voglia di tornare dai genitori. Il fidanzato, più giovane di lei, non aveva un
lavoro stabile, e comunque non aveva mai espresso il desiderio di convivere. Le
mie possibilità economiche non mi consentivano di risolvere in toto il suo
problema (mantenerla, per intenderci). Potevo però farle un "regalino" che le
avrebbe consentito di star tranquilla uno due mesi, il necassario per trovare
un altro impiego. Glielo dissi, e lei, maliziosa: "E in cambio....?"
Non le parlai subito della mia passione per lo shit. Le dissi però (come già
fatto con Paola, la tabaccaia) che potevo fare sesso solo analmente. E che
un'altra mia grande fantasia era quella di poter pagare delle donne che
normalmente non si prostituivano, donne normali insomma. Rise di gusto, e
manifestò interesse per la proposta. Correttamente, però, mi precisò che molti
uomini avevano desiderato incularla, ma lei non ci era mai riuscita data
l'estrema sensibilità del suo buchino. Mi promise comunque che non mi sarei
pentito di un paio d'ore con lei. Ci congedammo amichevolmente e ci demmo
appuntamento da lei per la mattina della vigilia di Natale (mancava una
settimana).
28-12-08
Carla una mail in cui le spiegavo che rinunciavo al nostro incontro. Mi rispose
dicendo che le dispiaceva, e che comunque, se avevo altre idee diverse dal
sesso anale, di scriverle ancora. Lasciai passare un pò di tempo, e le scrissi
di nuovo. Questa volta dicendole che avrei pagato per assistere ad una sua
defecazione. La risposta fu pronta e sicura:ok!!!
Mi accolse con un berretto da Babbo Natale, un piccolo reggiseno rosso che
copriva le sue tettine poco pronunciate, guepière, reggicalze e uno slip rosso
che copriva a fatica un Culo Formidabile: grande, armonioso, appena
cellulitico. Glielo iniziai a toccare, baciare, per poi annusare il buchino: ne
usciva un sottile profumo di merda. Provai a infilare un dito ma si ritrasse.
Me lo succhiò per almeno 10 minuti. Poi mi disse di accomodarmi su una
poltrona. Prese una bacinella e si accocolò davanti a me. Iniziò a cagare: uno
stronzo lunghissimo, evidentemente frutto di una preparazione ad hoc. Poi
qualche altro pezzetto. Ero eccitato allo spasimo. Si alzò e mi venne vicino,
piegandosi in avanti. La vidi bagnarsi un dito e nfilarselo nell'ano: lo
ritrasse con molta merda intorno, che si spalmò sui glutei bianchi ed enormi.
Non ce la facevo più: mi alzai e le appoggiai l'uccello duro sul Culo smerdato:
venni in modo esplosivo.
Ecco: così non furono soldi buttati......
31-12-08
Marta non era una grande mangiatrice. Ad un certo punto della serata - mossa
dall'imbarazzo per il "troppo" offertole, dalla scarsa fame e, soprattutto,
dall'effetto disinibente dell'ottimo Petit Chablis - mi fece capire in modo
inequivocabile di voler fare sesso.
Andammo a casa, e la inculai senza tante spiegazioni preliminari. Ebbi la
netta impressione che le piacesse davvero (una donna simula l'orgasmo senza
problemi, ma non quando è ubriaca). Ahimé...l'uccello uscì pulito.
07-01-2009
Da quella sera, la mia relazione con Marta si stabilizzò in modo destinato
poi a diventare definitivo. Oggi conviviamo da più di tre anni. Sul piano
sessuale, abbiamo sperimentato molti "giochi". Primo fra tutti, lo shit. Molto
ben disposta analmente, Marta non si sottraeva ad alcuna proposta. Come, p.es.,
quella dell'anal fist fucking. Fu necessaria una lunga preparazione e
lubrificazione, ma riuscii ad infilare la mano fino al polso. Poiché le era
chiara la mia passione per la merda, Marta evitava i comuni rituali di
abluzione profonda che le donne praticano in questi casi. E la mia mano uscii
completamente smerdata!
La sessione shit più esaltante ebbe luogo capodanno scorso. Avevamo deciso
che mi avrebbe defecato in bocca, come già successo parecchie volte. Quella
notte, però, decisi di regalarle un anello alquanto prezioso appena terminata
l'emissione dei profumati frutti. L'esito fu che - appena visto il dono - per
trasmettermi i suoi entusiasmo e gratitudine si sedette sulla mia bocca piena
di merda e iniziò a ruotare velocemente i culo, inarcandosi il più possibile.
Fu questa la seconda eiaculazione spontanea della mia vita.
Era (è) una ragazza eccezionale. Mite, accondiscendente....soprattutto,
innamorata. Da quella sera iniziò una frequentazione assidua. Con lei non ebbi
alcun problema a confidarle le mie passioni, non temevo alcuna condanna "a
priori". Quando le parlai dello shit, sorrise e tirò un sospiro di sollievo:
temeva solo la pedofilia perché aveva una figlia. Mi disse anche che non sapeva se fosse riuscita a
rendermi felice, più
che altro per imbarazzo.
Il nostro era un erotismo free, molto aperto. Spesso la penetravo davanti con
un megafallo di lattice per farla godere. Tre sere dopo la mia rivelazione, mi
chiese di infilarle lo stesso megacoso nel Culo. La lubrificai a lungo e glielo
infilai, facendolo ruotare con la mano e vibrare grazie alla sua batteria.
Venne durante la pratica, e lo prese anche tutto! Quando lo estrassi,
finalmente, era smerdato!!!!!
Lo vide così, lo prese in mano, mi montò cavalcioni sul basso addome e me lo
porse alla bocca dicendo: "Ora puliscilo tutto con la lingua...hai detto che ti
piace, no...?". Lo pulìi. Completamente. Per la prima volta sentivo il gusto
acre della merda.
Ci fu poi la divertente esperienza di missbrown. Marta ha indubbiamente un
bel Culo. Decidemmo di pubblicare un annuncio su Gabbia.
11-01-2009 Annuncio corredato da foto del fondoschiena di Marta. Nel testo Marta
chiedeva di poter soddisfare il suo partner che sognava di vederla defecare sul
volto di qualche volenteroso buongustaio. Ricevemmo centinaia (non esagero!!!)
di risposte. In molte emergeva un franco disagio psicologico, e comunque la
quasi totalità presentava scarsi elementi di attendibilità. Solo dopo quasi due
anni decidemmo di contattare una persona che ci sembrava sobria e simpatica. Ci
incontrammo in un albergo di Alba. Si chiamava Fabio, e dimostrava molto meno
dei suoi (dichiarati) 40 anni. Persona per bene, pulita, colta e di compagnia.
Insomma, eravamo caduti bene.... Dopo una simpatica cena (in cui Fabio e Marta
mangiarono poco o niente, evidentemente ero io l'unico tranquillo...), andammo
in camera. In ascensore invitai Fabio a palpare il Culo di Marta, che aveva
allo scopo indossato dei jeans molto attillati, e che alla mia richiesta
protese in fuori maliziosa il suo delizioso fondoschiena. Giunti in camera,
Marta era intenzionata a succhiare entrambi per prepararci, ma Fabio chiese di
rinunciare al "bonus". Ci sdraiammo entrambi per terra, uno di fianco
all'altro. Marta si accovacciò sul volto di Fabio e lasciò cadere due stronzi,
che lui fece scivolare sulle guance. Stavo impazzendo, implorai Marta di dare
qualcosa anche a me. Detto fatto: si spostò di lato e mi offrì il suo profumato
e dilatato buco, dal quale uscì un consistente dono anche per la mia bocca. A
quel punto, Marta si spostò di nuovo sul volto di Fabio e vi si sedette su.
Fabio leccava di gusto, respirando a Fatica. Intanto Marta glielo menava, e io
mi toccavo a mia volta, godendo di una scena per me eccezionale. Venimmo
entrambi poco dopo.
13-01-2009 Quella fu l'unica "uscita" di missbrown. Viviamo insieme da tre anni.
Ovviamente la nostra sessualità si é...come dire....attenuata, pur senza
essersi banalizzata. Ogni tanto fantastichiamo ancora di incontrare qualcuno o
di andare in un privé, ma il tutto rimane lì. Io sono cambiato, almeno per un
aspetto. Ho inseguito per anni una donna attraente che mi regalasse giochi
scat. Ora che ce l'ho, incontentabilità dell'animo umano, sono tentato da ciò
che prima rifuggivo. Vorrei sperimentare un gioco shit con una bella ragazza, o
anche una bella trans, ma...completamente sconosciuta. Mi caga in bocca, magari
me la fa assaggiare e poi scompare. Non è una ricerca facile, ma non dispero.