Circolo Culturale    

"Luigi Angelini"      

Città di Castello (Perugia - Italy )  Chi siamo    circolo.angelini@libero.it

  Lettera  del Presidente della Repubblica     

Ringraziamenti  e apprezzamento da parte del  Presidente della Repubblica  per l'attività 

di promozione e sostegno della nostra Associazione per gli avvenuti interventi di restauro 

 e adozione del " Monumento all'11 Settembre 1860" dello scultore tifernate  Elmo Palazzi"  .  

                                                                        IL CIRCOLO e i  150 anni dell’Unità d’Italia

                                                                           http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/110531111639-conferenza-cavour-circolo-angelini/Defaul  

 

 

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 Cari Soci e Amici,

 

di seguito il riepilogo delle attività in programma  nel mese di febbraio: 

 

 

-    Sabato 16 febbraio 2013 ore 17,00 Salone Gotico Museo del Duomo Città di Castello                                                                            

 

       (presentazione Pubblicazione)

     

Un breve viaggio e altre storie di  Paolo Rossi (1923-2012)

      Le guerre, gli uomini, la memoria

                   (Raffaello Cortina Editore)

 

Ad un anno dalla scomparsa del grande studioso, parleranno della sua ultima opera

                  

Sergio Givone  Professore ordinario  di Estetica  Università degli Studi Firenze

Stefano Poggi  Professore ordinario  di Storia della filosofia  Università degli Studi Firenze

  Coordinerà l’incontro il Dottor Graziano Conti  

                     La  Vs presenza sarà particolarmente gradita

                                                                                                                 Il Presidente

                                                                                                                      Luigi Chieli

  invito

 

iniziativa realizzata in collaborazione con

Museo del Duomo di Città di Castello          

 

 

-  sabato pomeriggio 23 febbraio 2013: Forlì – 

 

         mostra “NOVECENTO” ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE.

 

La nuova esposizione ai Musei San Domenico, di prossima apertura, intende rievocare un clima che ha visto non

 solo architetti, pittori e scultori, ma anche designer, grafici, pubblicitari, ebanisti, orafi, creatori di moda 

cimentarsi in un grande progetto comune che risponde, attraverso una profonda revisione del ruolo dell’artista, 

alle istanze del cosiddetto “ritorno all’ordine”. La mostra presenta i grandi temi affrontati nel Ventennio dagli 

artisti che hanno aderito alle direttive del regime, partecipando ai concorsi e aggiudicandosi le commissioni pub-

bliche, e da coloro che hanno attraversato quel clima alla ricerca di un nuovo rapporto tra le esigenze della 

contemporaneità e la tradizione, tra l’arte e il pubblico. La presenza di dipinti, sculture, cartoni per affreschi, 

opere di  grafica, cartelloni murali, mobili, oggetti d’arredo, gioielli, abiti, intende offrire una

 visione a tutto tondo del rapporto tra le arti e le espressioni del costume e della vita. Attraverso i maggiori

 protagonisti(pittori come Severini, Casorati, Carrà, De Chirico, Balla, Depero, Oppi,Cagnaccio di San Pietro, 

Donghi, Dottori, Funi, Sironi, Campigli, Conti, Guidi, Ferrazzi, Prampolini, , Soffici, Maccari, Rosai, Guttuso,

le scultori come Martini, Andreotti, Biancini, Baroni, Thayaht, Messina, Manzù, Rambelli), risalterà la varietà

 delle esperienze tra Metafisica, Realismo Magico e le grandi mitologie del Novecento. 

( seguirà programma            

IN EVIDENZA

Tesseramento  2013:

  Quota associativa 2013: sono aperte le iscrizioni per il rinnovo della tessera; la quota  è rimasta

 invariata a € 35,00 (parte della quale è destinata al fondo “Adotta un monumento della tua città”); 

  confidiamo del Vostro contributo perché  la quota è vita e vitalità per la nostra Associazione.

 

 

 

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 Oltre vent'anni di storia 

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CIAO  PAOLO ....rimarrai sempre con noi,

e grazie ancora per tutti  gli incontri culturali 

che ci  hai regalato.

                  Il Presidente   Luigi Chieli

Tratto da " Mangiare" cap.2 Idee - casa editrice il Mulino editore

" Le idee nascono dalla vita, ma sono in grado di staccarsi da essa. Acquistano una loro 

propria e autonoma esistenza. Crescono su se stesse, si moltiplicano generando altre idee,

 si diffondono a volte con grande velocità ( come accade in un'epidemia), a volte molto 

lentamente, alternando periodi di stasi a improvvise accelerazioni.Difficilmente si estinguono

 senza lasciare tracce. Sono soggette a mutazioni e s'inseriscono nei processi evolutivi 

della cultura. Le idee hanno una loro forza: diventano modi di pensare, generano comportamenti.

Attraverso processi a volte molto lineari, a volte estremamente complicati, incidono sulla 

vita e sul destino dei singoli, li orientano e li modificano."

                                                              Paolo Rossi Monti

 

Paolo Rossi Monti, 

"La scienza e la sua storia", Lectio Magistralis, Milano, 6 settembre 2010

link del filmato della Lectio Magistralis

http://www.youtube.com/watch?v=pQDn7EwofRY

Newton e la rivoluzione scientifica - Caffè filosofico

link del filmato della relazione

http://www.youtube.com/watch?v=vH3RNInfKcI&playnext=1&list=PL07ACBAAD115FCF84&feature=results_main

 

Parte delle recensioni delle iniziative  tenute con  il circolo Angelini

http://piquadro.wordpress.com/2008/10/12/circolo-angelini-tre-conferenze-da-non-perdere/

http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/091116115803-circolo-angelini-amaramente/Default.aspx 

http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/110531111639-conferenza-cavour-circolo-angelini/Default.aspx

 

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Posti in piedi al Circolo degli Illuminati alla presentazione del libro 

 

"La casa con l’orto " della tifernate Valeria Piovan (edito da MEF L’Autore libri Firenze)  

 

                                                             

 

In collaborazione con il Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati venerdì 30 novembre dalle 2012 ore 17.30 

c/o Salone degli Specchi si è tenuto  Pomeriggio in giallo :   

dopo i saluti del Presidente Luigi Chieli, del rappresentante del Circolo Accademia degli Illuminati Paolo Ducci e del

Vice Sindaco del Comune di Città di Castello Michele Bettarelli,   Il giornalista Massimo Zangarelli ha presentato l'opera 

della tifernate Valeria Piovan  "La casa con l’orto  (edito da MEF L’Autore libri Firenze).  

Domande indirizzate all'autrice intervallate dalla lettura di alcuni brani del libro, eseguite da Francesca Rosini, hanno reso un

pomeriggio unico e memorabile al numeroso pubblico presente fino all'intervento conclusivo dello storico cittadino 

Dino Marinelli il quale, vista  l'ambientazione del giallo in un noto  quartiere  del nostro Centro storico,  ha raccontato la storia 

dello stesso, celato dietro al nome di San Martino nel romanzo...

Breve anticipazione del giallo : l’intrigante storia che si svolge nell’immaginaria Castello sul Tevere, nella “casa con l’orto”  in Via della Fonte,  

parte dal 1966 e arriva ai giorni nostri concludendosi con uno sconvolgente colpo di scena ...; leggendo tra le righe, i lettori più attenti  

riconosceranno vicoli, strade e luoghi di un quartiere storico della nostra città…

     Valeria Piovan è nata e vive a Città di Castello. Laureata in Lingue Straniere e in lettere Moderne ha pubblicato la pregevole 

    opera "Città di Castello : dal Comune alla  Signoria della famiglia Vitelli", con testo inglese a fronte.

http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/121204093319-presentazione-libro-casa-con-lorto-piovan/Default.aspx

 

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Iniziative del mese di Novembre

      in collaborazione con il  Museo del Duomo di Città di Castello si sono svolte le seguenti conferenze :

-   Domenica 18 novembre 2012 ore 17.00 Da donna a Madonna. La figura di Maria di Nazareth 

      nel ritratto evangelico; relatore Nazzareno Marconi, Biblista - Rettore del Seminario regionale umbro  di Assisi;

 

-   Domenica 25 novembre 2012  ore 17.00- conferenza: Imago e simbolo, l'espressione rinascimentale della 

      Vergine Maria per l'Alta Valle del Tevere; relatrice Francesca Abbozzo, Storica dell'arte - Direzione Mibac

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-  sabato 24 novembre 2012: visita  a Roma 

 c/o le Scuderie del Quirinale la mostra

    “Vermeer: il secolo d’oro dell’arte olandese

                                                              

“Per la prima volta a Roma una rassegna su Johannes Vermeer, massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo. 

        La mostra delle Scuderie del Quirinale include, infatti, una preziosa selezione di opere di Johannes Vermeer - rarissime e 

       distribuite nei musei di tutto il mondo, nessuna in Italia - e all'incirca cinquanta opere degli artisti olandesi suoi contemporanei… 

      Il carattere specifico dei quadri di Vermeer e dei suoi contemporanei riflette la cultura medio-borghese dell'Olanda del XVII secolo.

       I soggetti casalinghi e il forte senso di realismo caratteristico del loro stile, affascinava i collezionisti privati dell'epoca, per lo più 

       mercanti, panettieri, birrai, che esponevano i quadri nelle loro abitazioni chiedendo sempre nuovi soggetti. Nello stesso periodo 

      in Italia, al contrario, grandi committenze istituzionali, come la Chiesa e le corti principesche, richiedevano forme d'arte pubblica 

      e di grande formato: assai diverse, dunque dalla pittura intima e ricca di sfumature di Vermeer che affrontava per lo più temi 

      incentrati sul privato. La famiglia, i gesti e i momenti della vita quotidiana, la lettura e la scrittura (soprattutto la corrispondenza privata),

     il corteggiamento, la musica e lo studio della scienza, e poi le vedute della città, gli squarci di un mondo silente e operoso, luminosi 

    di ironia e di assorta tenerezza. Questi i temi vermeeriani…”

 

 

EVENTI CULTURALI 

                           

 http://www.templarioggi.it/Templari_oggi_eventi_469.html

 Convegno di studi

"UN'INEDITA PRESENZA TEMPLARE A CITTA' DI CASTELLO" 

         coordinamento scientifico  Dott.ssa Francesca Abbozzo

          Città di Castello,Sabato 20 ottobre,ore 9.00 

    Palazzo Comunale Sala del ConsigliO

         Un 'inedita  Presenza Templare  

  Santa Maria della Carità : dal restauro integrato i

  presupposti per un'analisi urbanistica e territoriale

 FOTO della Chiesa di Santa Maria della Carità

                                          

                                         Santa Maria della Carità, dipinti murali raffiguranti il Cenacolo, sec. XV, e frammenti decorativi “templari”, sec. XIII

Gli affreschi emersi nella chiesa di Santa Maria della Carità, sorta tra l'attuale chiostro di 

San Domenico e l'area del successivo monastero di Santa Caterina, e assorbita poi, da tempo, nel

complesso della Fattoria Autonoma tabacchi di Città di Castello, aprono nuove indagini per 

l'evoluzione storica architettonica del quadrante di pregio in cui sono contenuti e sulla fisio-

nomia  e funzione urbana che la zona a confine tra i rioni Prato e Mattonata ha svolto nell'arco del

Medioevo. 

                                             

                                                                                               Santa Maria della Carità,  particolari

 Gli inediti apparati decorativi risalenti agli inizi del tredicesimo secolo ed ad una successiva 

 fase del primo quattrocento, sono stati oggetto di un recente recupero, 2008-2012,  promosso 

 dal MIBAC- Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici dell' Umbria ed hanno 

 rilevato,nel primo livello, un'impaginazione a finto concio e ad elementi simbolici strettamente 

 riferibili a quelli di analoga tipologia templare presente in Italia ed in Francia. Il successivo 

 ciclo pittorico  che vede nella parete orientale l'ambientazione di un Cenacolo e di un'Annunciazione"

 e di giochi prospettici per figurative ambientazioni nel lato sud della navata, è ormai da considerarsi

 come una presenza di storica consequenzialità nell'insediarsi del domenicano 'Ordo Predicatorum' 

 nell'alta valle del tevere, e con una stesura di inequivocabile rispetto del supporto duecentesco che

 sembra non dar adito a nessuna sostanziale ipotesi di 'damnatio  memoriae'. L'ambiente sacro della 

 Carità, databile tra gli ultimi decenni del XII secolo e i primi del XIII, ed ancora da delimitare 

 nelle sue originarie tipologie e nei passaggi successivi all'epoca del potere templare,motiva oggi, 

 alla luce di tali ragguardevoli testimonianze, nuove indagini di studio per la città antica e per il

 suo territorio.

                                                        

                                                               Santa Maria della Carità, particolare con domenicano, sec. XV                          

  L'excursus del convegno, a partire dai ritrovamenti del sito archeologico d'epoca romana posto nel

  versante sud del complesso, rileggerà la vicenda storico artistica degli inediti insediamenti alto 

  medievali e medievali, al sovrapporsi nei primi del quattrocento della mole diSan Domenico,alla 

  rinascimentale dimora dei Vitelli, alla secolare presenza 'ospitaliera' racchiusa oggi nell'elegante,

  ma degradata struttura settecentesca del così detto ospedale ' vecchio'

                                                  Santa Maria della Carità, fregio decorativo, sec. XIII

 

 L'approfondimento delle risultanze di tale 'restauro integrato'  si pone dunque scientificamente, 

 grazie al contributo del MIBAC e del Comune di Città di Castello, come punto di partenza di una nuova 

 analisi urbanistica e territoriale che conduce fino agli antichi confini ed alle loro vie di comunicazione,

 ponendo e qualificando però questa area, già spesso baricentro della vita cittadina e dei suoi secolari 

 rapporti di forza, in un destino di particolare valorizzazione. 

 (relazione tratta dalla cartella degli atti del convegno)

     

                                                             

 

RECENSIONI

http://www.umbriacronaca.it/2012/10/17/templari-a-citta-di-castello-sabato-il-convegno-sulle-opere-restaurate-a-santa-maria-della-carita/

http://www.arte.it/notizie/un-inedita-presenza-templare-a-citt%C3%A0-di-castello-29923

http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/121020051854-convegno-a-citta-di-castello-una-comanderie-templ/Default.aspx

http://www.saturnonotizie.it/news/leggi/52697/Convegno-a-Citt-di-Castello-una-comanderie-templare.html

 

 

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Dall' enciclopedia dell' Arte Medievale (2000)  - Treccani  L’enciclopedia Italiana              

                                  UMBRIA  di P. Scarpellini

Questioni architettoniche irrisolte nell'alta Valle del Tevere, in La Rotonda medievale di Città di Castello, 

Città di Castello 1994, pp. 21-26; P.F. Pistilli, P. Réfice,  Ipotesi per un'architettura a pianta centrale in 

Città di Castello, ivi, pp. 29-39; R. Logli,

 http://www.treccani.it/enciclopedia/umbria_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/

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  “DA VALLE A VALLE” -  dalla Valcerfone alla Valpadonchia

                     21 Ottobre 2012

Escursione sul territorio di Monterchi, dalla valle del Cerfone alla

valle del Padonchia, attraverso le colline dell' Aspromonte ed della

Peglia.

                                                   

 

 Per la consueta escursione autunnale unendoci ad altre associazioni presenti nei territori confinanti con la

nostra Umbria, Cai di San Sepolcro,Associazione liberi elettori di Monterchi, quest'anno, siamo andati in 

quel di Monterchi ed effettuato un interessante itinerario tra le colline della campagna toscana.

Camminando lungo la Valle del Cerfone, valle che fu sempre considerata di interesse strategico  per il 

collegamento tra Arezzo e Città di Castello, attraverso l'itinerario etrusco-romano,Arretium-Tiferno Tiberinum,

 e del Cerfone, fiume che nasce in prossimità della FOCE e arriva fino a Piosina per poi gettarsi sul Tevere, 

siamo arrivati alla chiesa di S. Michele Arcangelo a Padonchia chiesa sorta intorno al Mille ,si dice per volontà 

di famiglie Longobarde da tempo stabilitesi a Monterchi.

Le sue caratteristiche  richiamano lo stile romanico semplice, con campanile a vela di facciata.

L'interno è a una sola navata, sebbene recenti restauri abbiano restituito uno spazio laterale a destra, che fa 

pensare ad un' altra navata.

Vi si conservano numerosi affreschi: una Madonna con Bambino(prima metà del 400), S.Sebastiano(1485),

un santo monaco benedicente(1485), una Pietà (primi decenni del cinquecento), un S. Critoforo che traghetta 

il Bambino(1522), S.Martino che divide il mantello(1525-1530), una santa(1550), S.Rocco e S.Sebastiano(sec. XVII), 

S.Michele Arcangelo(sec.XVIII) e ...... la diavolessa di Padonchia !

Interessante è pure l'altare romanico in pietra(Sec.XI-XII) proveniente dalla chiesa di Pretole.

Insomma una bella giornata tra ambiente, cultura e buona gastronomia, oltre 140 partecipanti provenienti da varie 

località, Città di Castello,SanSepolcro,Monterchi,Sangiustino, uniti nel segno dell'amicizia e della valorizzazione

comune del territorio.

 

Un ringraziamento particolare all'organizzazione, perfetta ed impeccabile !

 Foto    Tra Cerfone e la Padonchia          dalla Galleria Cai di Sansepolcro

                                                               

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Sabato 29 settembre 2012 siamo andati in visita allaSpoleto Longobarda”

 

dopo la pausa estiva abbiamo ripreso  l' attività del Circolo con il primo appuntamento in programma visitando la città di Spoleto 

  e il tempietto del Clitunno ,in particolare splendida  è stata la visita alla  Chiesa di San Salvatore, edificio eccezionale per il linguaggio 

romano classico con cui fu concepito, che ancora conserva all’esterno e all’interno significativi frammenti di decorazione architettonica

 antichi ed elementi  decorativi scolpiti dai lapicidi medievali.

Spoleto, città antichissima, sorge ai piedi del Monteluco, luogo di antichi eremi. Già florido municipio romano (Arco di Druso e 

Germanico (23 d.C.), 

Teatro Romano (I sec. d.C.) , Casa Romana), dal IV secolo divenne sede episcopale sviluppando una solida organizzazione ecclesiastica. 

La città, svolse, poi, un ruolo politico fondamentale, poco dopo l'arrivo dei Longobardi in Italia Faroaldo costituì il Ducato longobardo 

di Spoleto. 

Il Ducato dell'Italia centrale con capitale a Spoleto rimase largamente indipendente fino al 729 d.C., quando si assoggettò al re 

longobardo.  Il tempietto e San Salvatore fanno parte del sito seriale”i Longobardi in Italia. I Luoghi del potere(568-774 d.C.)” che dal 25 

giugno 2011 sono stati inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il sito comprende le 7 città che da Nord a Sud 

dell’Italia rappresentano le testimonianze più rilevanti della Langobardia Maior e Minor, dove si estendevano i domini dei più importanti 

Ducati Longobardi che formarono quella che possiamo definire la prima “nazione” italiana.

                                                                        

Un ringraziamento particolare all’amica e socia Silvia Palazzi.

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  Domenica 30 settembre 2012:  

Alla presenza di un numeroso pubblico, interessante  è stata la Conferenza

 tenuta dal  prof. Nazzareno Marconi dal tema :  

”L’ombra della Croce: croci e crocefissi nel Museo Diocesano di Città di Castello”  

Salone Gotico – (invito allegato). 

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FUOCO E ACQUA (MUSICALE) PER IL SOLSTIZIO D’ESTATE  Villa San Donino 21-06- 2012

 

                                  Foto della Serat

Fuoco e acqua, con il loro significato simbolico e catartico sono da sempre elementi caratteriz-

zanti il costume solstiziale estivo nei giorni della festività di del Battista.

Anche quest’anno il Circolo culturale “Angelini” ha chiuso la propria stagione con  un concerto

 tenuto, non a caso,dall’Orchestra umbra “Musica sull’Acqua” diretta dal M° Lucio Canu nel 

corso di un’articolata serata culminata con il tradizionale falò di San Giovanni.

I 27 elementi dell’ensemble orchestrale giovanile di Magione (in omaggio anche alla memoria del 

prof. Luigi Angelini che tanto amava i giovani come ha ricordato nella sua introduzione il 

presidente Luigi Chieli) hanno dato vita a un’esibizione dal duplice volto: la prima parte  classica

  con l’esecuzione  della Suite n°2 in Re magg.”Water Music” di Handel e la 

seconda  con una serie di soundtrack  di Maestri della colonna sonora(da Rota a Morricone sino a 

Piovani ma anche un Gounod adoperato da Hitckock), il tutto nell’open space di Villa San Donino  

confermatasi scenario ideale per eventi musicali estivi.

Arrivederci a sabato 29 settembre 2012: andremo a  Spoleto e dintorni…. nei luoghi longobardi che sono entrati 

recentemente a far parte della rete dei siti della cosiddetta Italia Langobardorum, iscritta nella Lista del Patrimonio

 mondiale dell’Unesco.

 

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1 maggio 2012: 

Visita al lago di Bracciano: 

Parco Botanico di San Liberato – Castello Odescalchi

Incastonata nell’incantevole scenario naturale del lago di Bracciano, al centro di un meraviglioso e suggestivo giardino botanico 

ricco di piante e alberi rari, abbiamo vistato la Tenuta di San Liberato.

La tenuta  sorge dove gli studiosi ipotizzano si trovasse l'antica città di Forum Clodii, che si estendeva per circa un chilometro

 quadrato esattamente sull'altopiano che domina lo specchio del lago.

 

 Il Parco Botanico di San Liberato si estende intorno al nucleo della Chiesa, della Villa padronale e dei fabbricati rurali arrivando 

ad occupare una superficie di circa 5 ettari. Il risultato che è possibile ammirare oggi è stato ottenuto nell'arco di tempo di circa 

quindici anni (dal 1964 al 1979) di dedizione operosa e di lavoro creativo, reso possibile grazie alla passione del Conte Donato 

Sanminiatelli,storico dell'arte nonché prodigioso giardiniere, della sua consorte Principessa Maria Odescalchi e al grande paesag-

gista Russell Page che coordinò lavori che fossero in costante dialogo con la natura ed il sogno. 

 

Ora San Liberato è un vero e proprio parco botanico che racchiude specie provenienti da tutto il mondo, aceri canadesi, ciliegi

giapponesi, liquidambar e parrotie persiche convivono con canfore, liriodendri, nysse che d’autunno sembrano prendere fuoco

ad accendono di colori brillanti l'intera Tenuta…… 

 

Il pomeriggio ci siamo recati  al Castello Odescalchi una tra le più belle e grandi  dimore feudali d’Europa. 

Centro amministrativo e di rappresentanza delleimportanti famiglie che lo hanno posseduto, il Castello narra i suoi sei secoli 

di storia Bernini, Antoniazzo Romano attraverso le antiche armi, gli arredi e i dipinti,i libri e i manoscritti, le decorazioni e gli 

affreschi(opere del , degli Zuccari). 

 

Dopo papi e re, matrimoni e assedi, il principe Baldassarre Odescalchi e l’architetto Raffaello Ojetti aprono un nuovo capitolo 

della sua storia: nei primi anni del ‘900 una lunga campagna di restauri restituisce bellezza alle antiche pietre, fasto alle sale, quiete 

ed eleganza ai giardini. Il Castello, di proprietà privata, è’ aperto al pubblico dal 1952 per volontà del principe

  Livio IV Odescalchi……

 

 

· domenica 13 maggio 2012 

Siamo andati a spasso tra le ville dei Castelli Romani 

 

Con il nome Castelli Romani si indica comunemente una serie di cittadine a sud-est di Roma, la maggior parte delle quali sorge 

su alture note sin dall’antichità come Colli Albani. In passato hanno rappresentato un luogo di riposo importante per i nobili 

dell’antica Roma, che venivano qui a trascorrere i loro “otia”; per i papi, che stabilirono a Castel  Gandolfo la loro sede estiva; 

per i viaggiatori del “grand tour”, che non rinunciavano ai Castelli Romani come prestigiosa meta dei loro viaggi . I Castelli  Romani 

devono il loro toponimo alle fortificazioni edificate sulle alture di questi luoghi da varie famiglie baronali romane. Ad oggi, l’unica vera 

fortificazione completamente conservata della zona è rappresentata dalla cerchia muraria della splendida Abbazia di San Nilo a 

Grottaferrata(costruita nel 1004).  Il territorio è una delle aree più ricche di reperti archeologici della provincia di Roma; dal 1500 ha

 visto sorgere un complesso  di splendide ville e palazzi di notevole importanza storica ed artistica, abbazie, santuari e cenobi;   

è infine rinomato per la buona  cucina e gli ottimi vini. Il nostro percorso inizia dall’Abbazia greca di Grottaferrata, passando per  

 Frascati dove domina Villa Aldobrandini(chiusa perché privata),  Castel Gandolfo, sul lago omonimo, ed Ariccia, con le splendide 

opere  del Bernini.  

 

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http://www.fieragiornale.it/joomla/item/1084-alla-scoperta-di-fano-sotterranea#startOfPageId1084

SABATO 21 APRILE  2012:  visita alla“Fano sotterranea” ed altre  chicche della città.

 

Su suggerimento di alcuni Soci che l’avevano già”collaudato”, si è svolto un insolito itinerario della città di Fano,  intrigante e inedito alla 

ricerca  di una Fano di oltre duemila anni fa. 

Un percorso  tra i cunicoli e le gallerie che ci ha portato alla scoperta di una Fano ai più sconosciuta.

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MERCOLEDI 25 APRILE 2012: Le alture di Gubbio: passeggiata dal Monte Ansciano al monte Ingino

Si Ringrazia l'amico e socio dr. Romano Ciampoletti  per averci accompagnato.

 

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Sabato 14 gennaio 2012 ore 18.00 - Presentazione della pubblicazione

http://www.saturnonotizie.it/news/leggi/42487/Presentato-dal-sindaco-Bacchetta-il-libro-di-Bruno-Allegria.html

 "Fermati un attimo", Successo di pubblico e critica

Parte del ricavato della pubblicazione sarà devoluto a sostegno 

dell'Associazione MATTY & Co.

estratto da Profilo d'Autore 

" Bruno Allegria nasce a Città di Castello, classe 1945. E' sposato con Onda

 e padre di quattro figli. L'inizio degli anni 60 segna due tappe importanti della

sua vita professionale e letteraria. Si diploma infatti presso la "Scuola Operaia

 Bufalini" e conosce il Prof. Riccardo Bartoccioni, il quale, leggendo i suoi primi

versi, lo spinge a continuare a scrivere poesie. Dopo il diploma, Allegria entra 

come metalmeccanico presso il gruppo Nardi, dove lavora fino al 1984.

Gli anni della fabbrica sono quelli in cui si forma l'ossatura politica dell' autore, 

che nel 1968 si iscrive al Partito Socialista Italiano, rimanendovi poi sempre legato.

 In questo ventennio ricopre cariche sindacali nel Collegio di Fabbrica e nella UIL 

Provinciale umbra,maturando e consolidando una passione per le tematiche sociali e 

culturali della sua città che alimenterà vivamente la sua produzione poetica. 

Nel 1977 inaugura assieme ad altri amici di Piosina, il piccolo paese in cui vive,

 "l'Associazione Pro-Loco", che si riconosce in particolare nella promozione di iniziative 

volte alla preservazione della cultura e delle tradizioni contadine, fortemente radicate 

nella sua Valtiberina.

E' tra i promotori  della nascita del " Circolo Culturale Luigi Angelini", 

tutt' oggi punto di riferimento per  la divulgazione della cultura nell' Alta Valle 

del Tevere.

Al momento della firma per la costituzione del Circolo - ricorda Bruno - eravamo 

i o ed altri carissimi amici, tra cui Ermanno Bianconi, Mario Borchiellini,

Gabrio Burani,........Quinto Mercati, Lorenzo Testi ,Gianni Zaganelli ......

Nel 2006 l'Autore entra nello scenario politico di Città di Castello, questa volta come 

membro del Consiglio Comunale; la partecipazione alla vita politica della città tifernate 

è per lui un ulterioremomento per riconfermare il suo impegno e la sua spinta innovativa 

verso la comunità." Fermati un Attimo" raccoglie e da voce a tutte queste esperienze. 

Nelle parole dell'autore ogni poesia si fa testimonianza di una generazione e allo stesso 

tempo di singoli momenti di vita estremamente intimi. Ogni verso esprime forte il profondo 

amore per gli aspetti più essenziali dell'esistenza umana, con un messaggio costante rivolto 

alla semplicità della vita dell'uomo nella  Natura.

 

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  TESSERAMENTO  

 Quota sociale 2012: è aperto il tesseramento e il versamento della quota di € 35,00 (parte della quale è destinata al recupero dei monumenti) 

si effettua come sempre  presso la libreria Paci (P.zza Matteotti – chiusa lunedì). Si ricorda che la quota è vita e vitalità per la nostra Associazione 

e si confida nel vostro certo contributo.

 Novità: Convenzioni    rivolte ai Soci:

Libreria Paci: sconto 10% su tutti i libri (eccetto testi scolastici e prodotti multimediali);

La Sfera Business Center di Lorenzo Angelini Via Ospedalicchio, San Giustino (al termine della zona industriale di Cerbara, di fianco 

         alla ditta  Emidi trasporti): sconto 20%  su tutti i  servizi offerti dalla struttura: Riabilitazione e fisioterapia manuale e strumentale; Posturologia clinica

        Centro benessere; Palestra…etc..

       Contatti: 075/8592060; cell. 339 7767537;                                                                

DOMENICA 29 GENNAIO 2012 – PISA

 Visita alla Mostra  

Picasso. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso

 

Pablo Picasso, genio assoluto dell'arte del Novecento, la cui furia creativa, nata a Barcellona, ha segnato tutto il XX secolo, è in mostra a Pisa a Palazzo Blu. 

Le sale dello storico palazzo sul Lungarno pisano ospitano 200 opere tra dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti,

 libri, tapisserie che ci consentiranno di comprendere come la volontà di essere pittore del giovanissimo Picasso nella Barcellona degli ultimi anni dell'Ottocento, 

lo abbia condotto, attraverso una continua manifestazione del suo genio creativo, a esplorare ogni possibile percorso artistico. La mostra dal titolo Ho voluto 

essere pittore e sono diventato Picasso è frutto dell'intensa collaborazione con il Museo Picasso di Barcellona, il Museo Picasso di Malaga e il Museo Picasso 

di Antibes. Fulcro dell'intera esposizione è la straordinaria e unica collezione di 59 linogravure, appartenenti al Museo Picasso di Barcellona, intorno alla quale si 

articola il percorso della mostra con opere datate dal 1901 al 1970.

Prenotazione da effettuare entro venerdi 13 gennaio 2012.c/o la libreria F.lli Paci piazza matteotti n° 2 Città di Castello.

(minimo 30 - massimo 50 partecipanti.) 

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http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/111128090127-100-anni-della-fattoria-autonoma-tabacchi/Default.aspx

 

    100 anni della Fattoria Autonoma Tabacchi.

                            Ricordo di un’azienda che ha costruito la città.

    

 

CITTA’ DI CASTELLO 26-11-2011- Dalle ore 16, presso la sede della F.A.T. (Fattoria Autonoma Tabacchi) 

in via Oberdan si è svolto il dibattito “La Fattoria Autonoma Tabacchi: la sua storia, i suoi protagonisti”, in collaborazione

 con il Circolo Culturale Luigi Angelini, l’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere e l’Istituto di storia politica e sociale 

Venanzio Gabriotti, moderato dal prof. e scrittore Alvaro Tacchini  che ne ha introdotto le relazioni e dibattiti.

Lo storico Tacchini, ha introdotto al valore implicito incarnato da persone, in questo caso le tabacchine, che hanno contribuito 

alla stessa formazione culturale della cittadina tifernate e delle zone limitrofe, promuovendo le attività intraprese dalla fattoria tabacchi, 

inizialmente composta da una ventina di operaie e ad oggi in continuo aumento.

Il presidente Luigi Chieli del Circolo Culturale Luigi Angelini ha rilanciato il pregio di tale iniziativa culturale che si pone come base 

per un studio storico della città, ma è anche occasione di riflessione sulle politiche produttive e di sviluppo adottate dalla Fattoria 

Autonoma Tabacchi, ad oggi votate all’ampliamento produttivo e la riqualificazione ambientale.

A seguire, si sono tenute le relazioni del prof. Ermanno Bianconi, della dott.ssa Cristina Saccia e di Dino Marinelli hanno posto 

l’attenzione sul valore implicito delle lavoratrici “tabacchine”, coloro che hanno rappresentato il motore dell’attività lavorativa,  nei 

periodi di crescita della F.A.T.e di ampliamento demografico della città. Numerosi gli aneddoti e detti che sono stati utilizzati per 

richiamare alla memoria dei più, le figure fondanti di una realtà produttiva che ad oggi ha varcato la soglia dei 100 anni, come altre 

poche realtà produttive hanno fatto su scala nazionale.

  Mentre l’interesse del prof. Gianfranco Godioli si è rivolto all’aspetto culturale esercitato dalla trasmissione d’azienda Radio F.A.T., 

strumento di diffusione di parodie di canzoni, spaccati di vita aziendale, brani di satira e veline proposte con il “nella osta” del 

Dott. Silvio Donadoni.

Il prof. Sergio Miele ha poi relazionato “sulla realtà aziendale della fattoria come realtà proiettata al futuro, che ha fatto tesoro dei 100 anni

 trascorsi, volgendo l’attenzione alle tecnologia e ai trascorsi economici precedenti. Il tutto avviene in un’ottica di social responsibility, ovvero si 

verifica in base ad azioni focalizzate alla produzione di un tabacco idoneo, capace di rispondere alle esigenze del consumatore. 

Le crescenti richieste, sulla social responsibility che provengono dal contesto internazionale, mettendo in atto una serie di attività, anche per 

questo l’azienda che attualmente collabora con centri di ricerca universitari e farmacologici, in quanto gli obiettivi che ci siamo posti riguar-

dano anche lo studio di molecole antiossidanti e il risultato che possono produrre sulla salute del consumatore stesso. Stiamo incentrando 

le nostre attività sul benessere, sia della pianta e della coltura di tabacco,sia dell’utente finale che può così ricorrere a un prodotto ottimale 

e di qualità. Aver superato il traguardo dei primi 100 anni ci fa ben sperare per il prossimo secolo, auspicando al continuo incremento delle 

nostre a attività commerciali orientate al benessere della persona in momenti come l’odierno in cui se ne registra particolare necessità”.

Secondo il presidente della FAT Fabio Rossi, gli eventi culturali che si sono succeduti e il successo che hanno riscosso, dalla mostra 

fotografica alla pubblicazione edita da Petruzzi editore  hanno evidenziato l’aspetto unitario ed emotivo, che emerge  nella grandezza 

della “famiglia” della fattoria, composta appunto da ogni persona che vi contribuisce al continuo successo.

Considerando come in questo istante si riesca a mantenere oltre mille stipendi, in un momento negativo per il tabacco, legato sia alla crisi 

sia alla minore produzione, abbiamo dunque deciso di continuare con investimenti importanti. Nonostante la crisi globale stia penalizzando 

numerose attività produttive e commerciali, noi ci siamo posti l’obiettivo di ampliare lo spettro di interesse aprendo anche alle stesse energie

 rinnovabili.

di Enrico Bocciolesi

Ufficio stampa Circolo Culturale Luigi Angelini  

 

http://www.umbrialeft.it/notizie/citt%C3%A0-castello-scopre-tesoro-canoscio

Città di Castello scopre Il Tesoro di Canoscio

        Presentato il risultato delle ricerche del prof. Corrado Rosini

                                         

Città di Castello 25-11-2011-Presso la Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello, si è tenuta la presentazione 

del libro di Corrado Rosini, edito da Petruzzi, Il Tesoro di Canoscio. 

In una sala gremita di studiosi, appassionati e cittadini intenti a scoprire i tesori della valle tiberina si sono susseguite le

 relazioni in merito alla presentazione e rilevanza del testo del prof. Rosini, supportato dalla collaborazione dell’associazione

 Arké, dal Cif, dal Circolo Culturale Luigi Angelini e dal patrocinio del Comune di Città di Castello

La coordinatrice del Museo del Duomo dott.ssa Catia Cecchetti ha evidenziato lo spessore culturale del contributo proposto 

dagli studi di Rosini in merito al Tesoro di Canoscio e ai beni già presenti nel museo capitolare.

Secondo il prof. Rosini è stato “un evento scientifico da interessanti riscontri culturali e storici, data l’elevata entità della scoperta.

 Un’occasione per focalizzare lo sguardo sulla necessità di proseguire con gli studi e le ricerche, avviate anche in altre zone della

vallata tiberina, come presso il vocabolo Astucci-Rovigliano e poi interrotte”. 

Sono seguite poi le relazioni del Vescovo della Diocesi Domenico Cancian che ha sottolineato il valore implicito di una tale scoperta 

culturale e scientifica. e L’assessore Mauro Alcherigi che ha portato il saluto del Comune di Città di Castello.

  Per il presidente Luigi Chieli del Circolo Culturale " Luigi Angelini" è stata un’occasione di elevata consistenza culturale tanto per la

 scoperta quanto per il rilancio delle stesse ricerche svolte dal prof. Corrado Rosini atte a valorizzare il territorio dell’Alta Valle del Tevere.

Si sono susseguite le relazioni della dott.ssa Giuditta Rossi, per la Soprintendenza artistica dell'Umbria,  in cui ha espresso la sua 

soddisfazione in merito alla presentazione del libro sul Tesoro -  e ha poi proseguito -  “questo evento è un’occasione per approfondire 

la conoscenza del Tesoro di Canoscio, che ancora oggi solleva numerose perplessità riguardo alcune datazioni e in merito agli autori

 di queste produzioni di arte orafa. 

Dunque il testo di Rosini fa il punto sulla situazione, portando anche alla luce un utensile gemello,parte della collezione di Canoscio e

 fino ad ora non studiato, ponendo l’accento sui luoghi dei ritrovamenti”.

  Secondo la dott.ssa Francesca Abbozzo, che ne ha ricordato l’entità e l’azione sinergica svolta dalla direzione regionale per i 

Beni Culturali e paesaggistici dell’Umbria nel recupero e restauro di parte dei manufatti presenti, “questa diviene occasione di una 

rilettura storica di momenti storici che a volte non sono abbastanza conosciuti, se non dagli esperti del settore”.

  Il prof. Mario Pagano, sovrintendente per i Beni Archeologici dell’Umbria, a seguito di un excursus sullo stato dell’arte di alcuni studi in 

merito agli utensili liturgici ha proposto delle considerazioni storiche e fornito ulteriori chiavi di lettura dell’evento, a cui è poi seguita la 

proposta del dott. Filippo Maria  Arcaleni per il rilancio dei beni archeologici locali.

  La presente dott.ssa Vittoria Garibaldi ha poi aggiunto che “per la Valle del Tevere sono mancate, a causa di numerosi fattori, le oc-

casioni di riscoperta e valorizzazione dei beni storici, per questo motivo, l’evento proposto dal prof. Rosini, di elevato livello culturale e 

scientifico ha richiamato a sé molti interessati, con l’auspicio di proseguire in queste direzioni e di proseguire alla valorizzazione dei 

territori”.

Il prof. Ermanno Bianconi ha aggiunto che “ la caratteristica dello studioso e prof. Rosini è stata quella di promuovere delle interessanti 

scoperte storiche, in riferimento anche ai congiunti ritrovamenti in Germania di alcuni utensili che, secondo anche gli studi del torinese

prof. Aimone, risultano legati agli strumenti attualmente studiati. Speriamo nella possibilità di poterci riappropriare dei patrimoni che in 

qualche modo ci appartengono, per ricollocarli nella Pinacoteca tifernate facendo così rientrare anche i tesori che attualmente, si trovano,

 immeritatamente per la loro collocazione culturale nei locali della cittadina di Cortona”.

  di Enrico Bocciolesi

Ufficio stampa Circolo Culturale Luigi Angelini

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Con la conferenza e l'inaugurazione della  mostra itinerante di arte contemporanea

   Renzo Scopa –     nel segno del sacrotenutasi sabato 29 ottobre si sono 

conclusi  con successo gli incontri  di ChiesedArte2011programma 

                                                          

       invito    Renzo Scopa nel segno del Sacro - Città di Castello 29 Ottobre -27 Novembre 2011

          L'importanza dell'Arte contenporanea e gli artisti locali

Comunicato

CITTA’ DI CASTELLO – Presso la Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello, a partire dalle 

ore 16 si è tenuta la presentazione della mostra d’arte contemporanea itinerante su “Renzo Scopa. 

Nel segno del sacro”. L’evento patrocinato dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Città di Castello, 

dal Circolo Culturale Luigi Angelini e altri numerosi enti e comuni coinvolti è stato aperto dalla 

relazione del prof. Francesco Santaniello, seguito dall’intervento della dott.ssa Mirna Ventanni sotto la

 conduzione di Massimo Zangarelli

La presentazione delle opere dell’artista di origine urbinate, emerso attorno alla metà degli anni Sessanta

 nell’Alta valle del Tevere, è stata intervallata da suggestivi intermezzi musicali e narrativi. Molte opere 

d’arte contemporanea “nascono dalla solitudine dell’oscurità e del silenzio. 

Ma di rado ho avvertito una solitudine così profonda, così disperata, così assoluta, come quella che ha 

distrutto e difeso Renzo Scopa”, così ne scrisse Floriano De Santi citando Proust e il suo A La recherche du 

temps perdu. Una manifestazione artistica che si rifugia nel sacro, incontrando così la sua più alta forma 

artistica, capace di parlare dell’Artista e delle sue sensazioni. La pittura di Renzo Scopa, in Città di Castello, 

si è incontrata e confrontata con le realizzazioni materiche, che in periodi corrispondenti veniva diffusa 

dall’artista Alberto Burri. 

La prorompenza del materico di matrice Informale che si accosta a realtà puramente pittoriche e figurative, 

generando in alcuni momenti opere dotate di forte qualità incisoria e materiale, sostenuta dall’originale talento 

dell’artista urbinate, frutto di complesse elaborazioni immaginifiche. Secondo quanto detto da Saulo Scopa, 

figlio dell’artista, “l’evento è di particolare importanza, tanto affettiva quanto artistica, poiché consente di 

fare luce su un capitolo espressivo di rilievo portato avanti da mio padre, quello dell’arte sacra”. L’importanza 

dell’evento d’arte è riconosciuta e amplificata dalla durata della mostra che si protrarrà per tutto il 2012, in 

differenti città, coinvolte a vario titolo nelle opere e la vita dell’artista urbinate Scopa. “Occasione di alto pregio e 

riconoscimento culturale, per rilanciare artisti importanti per Città di Castello, ma anche aprire alla riscoperta della

 contemporaneità dell’arte” 

– ha ribadito il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di città di Castello Michele Bettarelli-. 

Un sentito ringraziamento, da parte di Bettarelli, è stato dedicato alla collaborazione e partecipazione offerta 

dal Circolo Culturale Luigi Angelini

Il presidente del circolo Angelini, Luigi Chieli, ha accolto con interesse l’apertura delle istituzioni al rilancio degli artisti 

locali, volti alla diffusione della contemporaneità espressiva, chiosando poi con la proposta di focalizzare l’interesse 

su artisti presenti nel panorama tifernate come spinta per un proficuo futuro artistico della città.

  di Enrico Bocciolesi

Ufficio stampa Circolo Culturale Luigi Angelini

(nella foto allegata, da sinistra: Michele Bettarelli vicesindaco, Luigi Chieli presidente circolo Luigi Angelini, Saulo Scopa artista)

   In attesa di incontrarci, un saluto cordiale.

                                                                                                             Il Presidente

                                                                                                                Luigi Chieli

================= UN POMERIGGIO CARICO DI STORIA ==================================

   Venerdì pomeriggio  30 settembre 2011 accompagnati dall’amica e socia Dott.ssa Silvia Palazzi, in numerosi,  

   abbiamo   visitato   l’antico borgo di Citerna, ricco di storia e di arte , terrazza sull’Alta Valle del Tevere.

   Dopo i saluti del Sindaco Dott.ssa Giuliana Falaschi ,  il pomeriggio si è concluso a " Casa Vitelli" ospiti  della 

   nostra socia,sig.ra Franca Santucci, squisita padrona di casa.

 

   

  Album fotografico  dell'iniziativa

Foto 1    Foto 2  Foto 3 Foto 4  Foto 5  Foto 6  Foto 7  Foto 8  Foto 9  Foto 10  Foto 11  

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  In una cornice ambientale stupenda, domenica 25 settembre, si è svolta l' escursione 

   in Valsorda con il giro ad anello  del monte Serrasanta ;  

      dalla città di Gualdo siamo saliti in Valsorda (1005 metri s.l.m.), meta obbligata per gli escursionisti che

    transitano lungo il Sentiero Italia e per tutti gli appassionati  della montagna.


                                                                                  

 Un ringraziamento particolare al Dottor Romano Ciampoletti  che ci ha accompagnati in questo percorso naturalistico 

 tra i più suggestivi e interessanti della  nostra regione.

 Album fotografico  dell'iniziativa

Foto 1    Foto 2  Foto 3    Foto 4   Foto 5   Foto 6   Foto 7  Foto 8  Foto 9  Foto 10 Foto 11  Foto 12   Foto 13  Foto 14 Foto 15  Foto 16 

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Festa Europea della Musica 

                                     

martedì 21 giugno 2011  Villa  San Donnino

                   "Concerto del   solstizio ”

                              alla presenza di un folto pubblico

protagonisti della serata, per rendere omaggio all’estate  in musica

    

                                                         

 

voce:  

Alessandra Chieli,        http://www.sipario.it/

 i maestri :

Alessandro Zucchetti,  chitarra;

Umberto Ugoberti, fisarmonica;

Mauro Businelli, violoncello;

 eseguendo un programma musicale insolito e intrigante che ha spaziato da Bach a Piazzolla,  

alla canzone d'autore.. dove la bravura nell'esecuzione dei vari brani che si sono succeduti, 

ha esaltato le doti e la professionalità di questi giovani musicisti.......  

 

                                                                 

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 IL CIRCOLO e i  150 anni dell’Unità d’Italia   

                                                                      

    4-5 giugno 2011: Celebrazioni 150° dell’ Unità d’Italia: visita alla città di Torino, 1° capitale, due giorni 

      immersi nella storia .-        

 

                 

   

                                                                    

 

 

Città di Castello -  28 maggio, presso la Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini, si è dibattuto su Cavour, 

uomo-simbolo dell’unità nazionale. 

 

C A V O U R 

" Non potrei tradire la mia origine, rinnegare i principi di tutta la mia vita. 

Sono figlio della libertà, è a lei che devo tutto quello che sono".  29 dicembre 1860 

 

Proseguendo nei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la conferenza, motivo di confronto e riflessione 

sull’identità culturale, si è focalizzata su “Cavour nel XXI secolo: scrittura e ricezione di una biografia”. L’evento organizzato 

dal Circolo Culturale “ Luigi Angelini”congiuntamente con l’Accademia degli Illuminati è stato presentato dal Presidente, Luigi Chieli

dopo i saluti del  neo-sindaco Luciano Bacchetta ,relatori d’eccezione dell’evento sono stati: il prof. Paolo Rossi Monti  

dell’Accademia dei Lincei e il prof. Adriano Viarengo, noto studioso del Risorgimento e autore della recente biografia su Cavour 

edita da Salerno editrice. “Un uomo nella sua globalità di cui ricostruire non solo la carriera pubblica - i successi politici, gli intrighi 

finanziari, le cospirazioni -, ma anche la complessità psicologica dello statista torinese”  - ha proseguito il prof. Viarengo

che attingendo dalle fonti cartacee dell’epoca, quali giornali, epistolari e diari ha contribuito alla formazione di un affresco completo

 del nobile piemontese. 

E.B.

.

                                                                                                                              

 

       

                                                   Paolo Rossi Monti

 

invito conferenza

    Nell'ambito dell'anniversario del 150° dell'Unità d'Italia il restauro e l'adozione

       del Monumento all' 11 Settembre 1860  dello scultore tifernate Elmo Palazzi,

       realizzato  dalla nostra associazione, risulta testimonianza importante  della nostra

       storia locale e nazionale per quel processo di unione dei territori al Regno d'Italia.

                                                                                            

       Ringraziamenti  e apprezzamento da parte del  Presidente della Repubblica  per l'attività 

       di promozione e sostegno della nostra Associazione per gli avvenuti interventi di restauro 

       e adozione del " Monumento all'11 Settembre 1860" dello scultore tifernate Elmo Palazzi"  .  

       Lettera  del Presidente della Repubblica 

 

 

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RIEPILOGO DELLE RECENTI  INIZIATIVE  SVOLTE  

       

-         giovedi 2 Giugno 2011: passeggiata ecologico- culturale nel Casentino – 

                                                                                

           Carda Abbazia di Santa Trinità in Alpe - Si Ringrazia il Dr. Renzo Biondi per averci 

            ospitato nel suo Casentino  e attenti  al B A D A L I S C H I O ............................

                                        

                      Storia di una passeggiata

                                           

              

I successi dei pomeriggi letterari

      Stagione 2010-2011

                

venerdì 25 Marzo 2011 ore 18,00

      Al Circolo degli Illuminati - Gavrilo - una vita un destino - di

      Marco Vinicio Guasticchi ,romanzo del primo Novecento, tra guerra, 

      passioni e intrighi politici.

      Grande afflusso di pubblico per una presentazione inedita nella 

      scenografia e copione.

                                                                                  

                               

                               

 

Nella suggestiva cornice della Sala degli Specchi del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, soltanto posti “in piedi” per l’inedita 

presentazione del romanzo: una vera e propria pièce teatrale che il Circolo Culturale“Luigi Angelini” ha deciso di proporre al pubblico tifernate. 

Dopo i saluti del presidente dell’associazione culturale Luigi Chieli e del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, in un’atmosfera 

particolare determinata da una conversazione curata da Massimo Zangarelli e da commenti musicali dei Maestri Vladimiro Vagnetti (oboe) 

e Paolo Sacconi (pianoforte), l’autore del volume, Marco Vinicio Guasticchi, ha intercalato commenti a brani del libro (con chiari riferimenti 

anche all’altotevere) a considerazioni sull’attività istituzionale e sociale. 

Una formula inedita, che si è svolta secondo i più consumati canoni di un vero e proprio spettacolo che ha ricreato, con musica, lettura 

dei brani del volume, una situazione particolare che è riuscita perfettamente a far calare i presenti in quell’atmosfera del romanzo storico 

che fa respirare il clima dei primi del Novecento, il clima della prima grande guerra e il periodo fra le due guerre mondiali, ‘con un 

protagonista inseguito lungo il percorso della sua  vita e del suo destino non scelto, ma determinato dalla storia’. “Scrivere, rappresenta 

per me – ha precisato Guasticchi – un momento importante della mia vita, un modo per fermare il tempo e annotare sensazioni, sentimenti 

stati d’animo che l’incedere e la frenesia delle giornate di lavoro talvolta rischiano di cancellare in maniera indelebile”. Una storia che inizia

 con Gavrilo Princip, il rivoluzionario serbo che assassinò a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero 

austro-ungarico e sua moglie, la contessa Sophie.

 Un attentato che viene convenzionalmente considerato la scintilla che fece scoppiare la prima guerra mondiale. Da qui, la sorte della vita di Marco, 

il protagonista del libro di Guasticchi, che fa una scelta da uomo e si arruola volontario, dando inconsapevolmente il via alla grande avventura della 

sua vita, fatta dal calvario e dalla ferocia della guerra, da rocambolesche fughe, costretto dagli eventi, e dai ritorni nella sua Perugia, dall’‘esilio’ che 

lo porta in paesi lontani, dalle tante trame che lo conducono in situazioni intricate, anche a contatto con i servizi segreti, e dai tanti pericoli corsi in 

cammino. 

Un cammino che attraversa le tragedie della prima grande guerra, la storia che porta alla seconda guerra mondiale, il periodo prefascista e fascista, 

fino al suo definitivo ritorno, dopo il congedo nel settembre del 1945, a Perugia e in altotevere dove ritrova i genitori ma pochissimi amici: molti sono

 morti giovanissimi per un ideale o per altri eventi legati alla guerra. “Una generazione cancellata – si legge nel libro - come quel ragazzo che all’inizio 

dell’estate del 1914 a Sarajevo aveva bruciato la sua giovinezza e quella di milioni di giovani. Un gesto che aveva condannato un’intera generazione”. 

 “Ma come può un giovane – si chiede Marco – essere tanto disperato da gettare la sua vita come aveva fatto Gavrilo Princip: un eroico martire di non 

so quale nobile causa o semplice pedina di uno sporco gioco più grande di lui?”. Un volume dal sapore di guerra, ma leggero come una piuma, 

accompagnato dalle grandi emozioni e dalle passioni del protagonista che sa amare con intensità, a partire dalla sua indimenticabile Claudia. 

“L’approccio è poetico – afferma nella prefazione Vincenzo Cerami – e parte dal principio, shakespeariano, per il quale la storia cambia ma gli uomini

 rimangono sempre gli stessi. Il romanzo emana nostalgia sogni e tragedie del Novecento: un ritratto bonario dentro l’orizzonte senza luce in cui 

avvengono i fatti”. 

Per Cerami “la scrittura in prima persona di Guasticchi è connotativa e quasi cronachistica”.    

 

Scheda dell'opera  con prefazione di Vincenzo Cerami           

Rassegna stampa                                

                                                                     

  26/02/2011 ore 18,00  

Museo del Duomo si Città di Castello

 

 

                                                   

 

 

 si è tenuta sabato 26 febbraio alle ore 17.00 alla presenza di un folto pubblico la presentazione del

 libro “All’ombra di Caravaggio” di Sussanna Cantore – Ipotesi narrativa sugli ultimi giorni di Michelangelo

 Merisi”, Edizioni Effequ. 

Ad introdurre la presentazione il prof. Ennio Cerrini che ha ripercorso in modo attento e preciso le tappe di

 vita di Caravaggio attraverso la sua straordinaria produzione artistica e sottolineandone le caratteristiche che la 

connotano: luce ed ombra e corporeità, attraverso le quali Caravaggio riesce a trattare temi dottrinali ardui 

ed complessi.

La prof.ssa Rita Olivieri ha introdotto il tema di questo romanzo storico scritto con un linguaggio tormentato 

ma efficace.

Nel luglio del 1610 sbarca a Porto Ercole malato e febbricitante l’artista che proprio nell’Argentario, di lì ad un 

paio di giorni troverà la morte. Ma che succede in questi ultimi giorni di vita dell’artista?

L’ipotesi è che ad assisterlo e senza conoscerne l’identità sarebbe stata una giovane suora dell’ospedale 

nel convento di Santa Maria Ausiliatrice la cui vita, dopo questa esperienza non sarà più la stessa.

 Con questo scritto sentiamo Caravaggio ancora più umano nella sua tormentata natura e con la 

formulazione di questa ipotesi, affascinate ed intrigante, riusciamo ad entrare ancora di più nell’animo e 

nella vicenda umana oltrechè artistica, di uno dei più grandi e discussi pittori del panorama internazionale. 

(c.c)

                                                                                                                          

                                          Ipotesi narrativa sugli ultimi giorni di Michelangelo Merisi  

(porto Ercole, luglio 1610. Michelangelo Merisi sbarca da una feluca. E’ divorato dalla febbre. Non lo sa ancora ma morirà 

 

qui all’Argentario. Accanto all’ultima delle persone che avrebbe immaginato di frequentare: una donna particolare, sensibile, 

 

fragile e forte nello stesso tempo, un’artista come lui, confinata in un convento dalle convenzioni dell’epoca…”)  

 

[microcronaca del pomeriggio a cura di Susanna Cantore]

                                           In Umbria, ‘all’ombra di Caravaggio’

 

Pubblicato da fq il marzo 1, 2011 ·

[microcronaca di Susanna Cantore]

Stavolta non si scherza. Ho partecipato a una serie numerosissima di presentazioni, più o meno affollate, 

più o meno convincenti, più o meno entusiasmanti, con o senza editore, con o senza interventi esterni, con o senza musica

 o buffet. In locali più o meno adatti, più o meno suggestivi o originali, in cantine e hotel di lusso, in piazze e piazzette, sul mare,

 ai monti, in campagna, in bar alla moda, al nord e al sud e così via.

La serie è davvero lunghissima. Ma questa presentazione di sabato 26 febbraio 2011, nella Sala Gotica del Duomo 

di Città di Castello ha avuto un’ambientazione davvero prestigiosa. Superiore a tutte (anche nel senso letterale del termine).

In breve: per arrivare a destinazione si deve prima di tutto salire verso il centro storico e oltrepassare la cinta di mura della città, 

poi salendo ancora entrare nel Museo adiacente al Duomo e da lì continuare a salire attraverso ambienti trecenteschi su vari piani,

 per rampe di scale e stanze dove sono esposti reperti di valore inestimabile, da pergamene risalenti a Carlo Magno a gioielli

 sacri dell’anno mille, a madonne lignee dalla composta soavità.

Oro, argento, smeraldi, finissimi rilievi cesellati, tesori ecclesiastici si susseguono in un’ascesa che si pensa possa portare… dove? 

E sulla cima, infatti, la sala Gotica si apre in tutta la sua maestosa semplicità, sotto arcate acute di mattoni rossi, fra pareti che  

espongono pochi ma splendidi dipinti del medioevo e del rinascimento umbro. Siamo sulla cima, in tutti i sensi.

Il circolo culturale che mi ha invitato conta molti iscritti, più di cento dei quali sono qui, attenti, per assistere alla presentazione del 

mio piccolo libro All’ombra di Caravaggio. Non so bene perché, ma sono più emozionata di tutte le altre volte (lo capirò dopo).

L’introduzione storico-artistica del professor Ennio Cerrini si conclude e lascia spazio alla relatrice che si occupa di presentare 

il libro.

 E la relatrice chi è? 

E’ la mia amica Rita, con la quale ho condiviso i più bei momenti degli anni di studio universitario. Non ci vedevamo da tempo 

e questa è l’occasione per ritrovarci e per condividere di nuovo qualcosa di prezioso.

Rita Olivieri si occupa di arte contemporanea, in realtà, ed è qui solo per me, non tanto per Caravaggio. 

 Perciò la presentazione prosegue in tono più amichevole e intimo, con lei che mi fa domande e io che rispondo, ma ambedue 

ugualmente emozionate di essere lì, di stare in quella cornice prestigiosa, di avere un pubblico così interessato e partecipe, in 

mezzo al quale c’è anche qualche suo studente (è anche insegnante) che poi sarà coinvolto nella lettura di brani e nella 

performance musicale finale di sax e clarino , una composizione della fine del Cinquecento.

Ringrazio Rita e  tutti gli organizzatori di avermi invitata e firmo tanti libri che il pubblico mi porta già aperti, complimentandosi.

Poi incomincia la discesa. 

Fuori fa molto freddo e domani nevicherà, ma le uova col tartufo sono calde e profumate.

 Mi scalda però soprattutto l’accoglienza. E la serata coi vecchi amici. Grazie, Caravaggio.

 

 

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  Sabato 12 febbraio 2011

Museo del Duomo di Città di Castello:  

 

alle ore 17,00 c/o la Sala Gotica si è svolta la presentazione del romanzo storico

 

                                                                                 

"Astorre II Baglioni Guerriero e letterato" edizioni Volumnia di Alessandra Oddi Baglioni

 

dopo i saluti del Presidente Luigi Chieli   l’autrice insieme al giornalista Massimo Zangarelli e la voce reci-

 

tante di Francesca Rosini   hanno dato vita ad un pomeriggio carico di storia e di risvolti  locali di grande 

 

importanza in quanto il romanzo, che si svolge nel XVI secolo, narra la vita del condottiero Astorre che, dopo

 

 la morte del padre, proprio a Città di Castello sarà educato al mestiere delle armi dallo zio Alessandro Vitelli.  

 

Astorre sconfisse il pirata Dragout e conquistò Algeri per poi morire decapitato a Famagosta, un mese prima 

 

di Lepanto, affrontando sullo sfondo il tema della difesa della cristianità dai turchi. 

 

Link     Alessandra Oddi Baglioni

 

Foto del pomeriggio

 

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       ASTORRE II BAGLIONI RISCOPERTO dalla DISCENDENTE ALESSANDRA

                                                   di Massimo Zangarelli

La secolare contrapposizione tra cristiani e musulmani, l’uomo del Rinascimento diviso tra  la fierezza delle armi 

e il gusto del bello, il ruolo della donna  tra l’ancestrale  attesa al focolare e un antesignano piglio da protagonista. 

Sono solo tre dei tanti temi, tutti accattivanti e di grande attualità, toccati nel libro di Alessandra Oddi Baglioni de-

dicato al valoroso antenato Astorre II, personaggio che attendeva  adeguata riscoperta e consequenziale rivaluta-

zione: meglio di così non era ipotizzabile dato che il romanzo storico (Ed.Volumnia), avvince,coinvolge e intriga al 

punto da  divenire autentico evento letterario. Dunque l’Autrice,dopo una ricerca bibliografica durata un paio d’anni 

focalizza la vicenda bellica e umana dell’eroe di Famagosta, colui che nel 1571 s’immolò dopo una strenua resi-

stenza contro gli Ottomani in nome dell’ideale della difesa della Cristianità contro gl’”infedeli”:un sacrificio crudele 

ma non  vano poichè compattò finalmente la Lega Santa e fece da tragico quanto necessario preludio alla battaglia 

di Lepanto che ancor oggi segna  lo storico tramonto dell‘espansione a Occidente dei maomettani. In tempi di pole-

miche continue e di cicliche diatribe sugli scontri di civiltà o molto più pragmaticamente su multiculturalsimo e multi-

culturalità il libro contiene  episodi, aneddoti e metafore di straordinaria valenza universale, tra l’altro leggibili pure 

in maniera non univoca e quindi in grado di alimentare un dibattito  dal sapore di stretta immanenza, estendibile  al-

la querelle sulla sorte delle popolazioni civili. 

Astorre, figlio della colta aristocratica tifernate Giulia Vitelli, merita  la rivisitazione che la sua appassionata discen-

dente,pure giurista e imprenditrice, ne ha fatto:   paradigma di un tipo umano “avanzato” per l’epoca (a differenza 

del  molto più ‘tradizionalista’ fratello Adriano) innanzitutto perché non esauriva nell’arme  tutto il suo ardore  ma 

spingeva la sua voglia di conoscenza oltre la stessa architettura militare in cui eccelleva ed era oltretutto interior-

mente contrastato tra l’amore per la terra natale e la brama di spingersi oltre i confini, anche mentali; e poi persino 

il legame con la consorte Ginevra Salviati è ammantato di un’aura  precorritrice di tempi nuovi, sia perché scelta 

non imposta sia perché amata davvero e non solo  “sopportata” per convenzione. Cosiccome stupisce e affascina  

la  capacità di lei di sottrarsi alla funzione meramente decorativa in auge allora e addirittura di tessere  una comples-

sa rete di salvataggio a favore del marito,  ancorchè  rivelatasi tentativo tardivo e solo parzialmente riuscito. 

Ma il testo, con il  gioiello raffigurante il Grifone cesellato in oro e smalto al collo delcondottiero perugino quale esca-

motage narrante, è costellato di ulteriori spunti validi in  ogni latitudine e in qualsiasi periodo storico: i giochi di potere

 per cui i commerci prevalgono sui principi; il senso dell’onore, della riconoscenza  e del rispetto per la parola data, 

al di là di ogni diversità; la coerenza tra virtù pubbliche e dignità privata. Il volume è stato appena presentato alla Sala 

Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello per iniziativa del Circolo culturale “Angelini” del presidente Luigi Chieli:

 e l’opzione altotiberina non è casuale poiché lo zio Alessandro Vitelli, eroe dell’assedio  di Pest, svolge una funzione  

  fondamentale nella formazione bellica di Astorre; e anche perchè vi si racconta della prima sperimentale tabacchicoltura 

nella terra di Cospaia.

( articolo pubblicato dal Giornale dell'Umbria 15-02-2011)

                                                                        

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     Sabato pomeriggio 20 Novembre 

       Sala degli specchi dell'Accademia degli Illuminati di  Città di Castello.

    La Città intera partecipa  alla presentazione della nona opera 

                                         di Dino Marinelli

     Una sala  gremita di pubblico per 

        " Storie di Vicoli e dintorni "   

      Una presentazione impeccabile da parte dei relatori , Prof. Alvaro Tacchini,

      On. Walter Verini    e il Giornalista Dr. Massimo Zangarelli

      

    

               

                   DINO MARINELLI: IL VERSANTE BELLO DELLA NOSTALGIA   

                                                                    di Massimo Zangarelli

   "Agognato come le belle ricorrenze di una volta, affabulante come  i lunghi racconti attorno al focolare 

   di un tempo, coinvolgente come gl’intrattenimenti danzanti che non ci sono più, torna puntuale l’ultimo 

   libro di Dino Marinelli, il nono della serie, (appena presentato a Palazzo Bufalini da parte del circolo

  ”Angelini” presieduto da Luigi Chieli con l’on.Walter Verini e lo storiografo Alvaro Tacchini), atteso 

   dalle folte schiere dei suoi ammiratori con la gioia spontanea paragonabile a quella destata dalla rinnovata

     magia della calza della Befana."

   Perché come nel fiabesco dono della notte del 5 gennaio anche nei testi di  Marinelli ci si aspetta di trovare 

   sapori familiari già gustati in passato ma non per questo meno  desiderati, e come in quel caso anche qui 

   però  vi si trova pure quel di più che non si sarebbe  immaginato.

    Innegabilmente è la nostalgia il filo conduttore del libro , dietro l’angolo sempre quando uno scritto come 

   questo riannoda i fili della memoria, specie collettiva; ma quando non è fine a se stesso non si tratta di un 

   moto dell’animo deteriore, anzi.

     E comunque sbaglierebbe chi individuasse in “Storie di vicoli e dintorni” un revival di déja vu, magari per 

     mano dello stesso Dino, perché anche nella reiterazione del ricordo lui sa trovare spunti inediti, pure nella 

     riproposizione di episodi e personaggi riesce  individuare guizzi di originalità inconfrontabili; sbaglierebbe

     altresì  chi si fermasse all’aneddotica apparentemente minimale e talora minimalista perché persino in quel-

     le narrazioni  di misere vite (ma era una vita di miseria per molti, allora!) si nascondono motivi di rara e 

    calda umanità; dietro quelle figurine  dagli eccessi temperamentali,peraltro tratteggiate sui registri della 

    malinconia,  si delineano i profili di personalità che invece hanno dato lustro  non comune e   dimensione non 

    provinciale alla città:  il mitico comm. Amedeo Corsi, il musicista Roberto Arcaleni, lo scultore Romolo

    Bartolini, il maestro vasaio Manlio Tofani.

   E poi c’è il solito, intrigante mix di storie e Storia (la battaglia del castello di Celle del 1758, la campana 

   duecentesca di San Martin Pereto),con il racconto delle forme associazionistiche che costituivano il tessuto 

   cittadino, dalla Corporazione dei Lanari  all’Università dei Calzolai sino alla Società dei Sarti.

     Allo stesso modo sono gli stili di scrittura a miscelarsi gioiosamente: dai toni evocativi del 13 dicembre 

    1375 che diviene celebrazione di libertà,a quelli intimistici di suoni e odori; dalle tinte gialle d’antan 

    (il caso “Venusta”) a quelle rosa da  gossip della relazione tra Gioacchino Rossini e la gloria lirica

    tifernate  Marietta Alboni sullo sfondo sontuoso dell’Opéra di Parigi.

   Di rilievo il capitolo dedicato al cinematografo poiché attraverso le vicende dei vari locali  si apre uno spac-

   cato di costume, pervaso da rara   precisione filologica e semantica,   di acuta sottigliezza e di corposa 

    intensità; eppoi le “squadre” (che tali erano divenute davvero e per molti anni i rispettivi staff) dei due 

    cinematografi principali testimoniano una concorrenza talvolta persino accanita che da un lato favoriva 

    gli utenti , dall’altro ribadiva la tradizionale competitività dei Tifernati.

     Marinelli si conferma inoltre magistrale nelle pennellate con le quali annota aneddoti carichi di “pietas” su 

   celebrità del passato che hanno soggiornato a Città di Castello come Pinturicchio o che vi hanno transitato

    quali  l’arciduchessa Giovanna d’Austria nel suo passaggio a Palazzo Vitelli; lo spirito narrativo di Dino si 

    sublima quindi nelle cronache d’epoca sia che si  parli della  notte da tregenda di inizio ‘800 che vide il 

    Duomo depredato di opere, mai più ritrovate, del Ghirlandaio e del Pomarancio, del colera di metà’800; 

    sino ad assumere sfumature grottesche nel racconto della visita,  tanto annunciata quanto dilazionata, 

    del M.llo d’Italia Badoglio.

    Il fil rouge del testo di Marinelli è sempre comunque quell’amore senza fine per la terra natale che gli fa 

    rimpiangere  luoghi dell’anima prim’ancora che strutture vetuste, devastate da un potere arrogante e 

    ignorante,  come il “Fornacione” o il  Teatro Bonazzi; il medesimo sentimento lo spinge a riportare la 

    testimonianza del conterraneo Giovanni Ceccarelli, ormai di residenza londinese, che non perde occasione 

   di andare ad ammirare il Raffaello tifernate alla National Gallery (la “Crocifissione Mond”)e  gli fa  definire 

   in modo poetico l’ammirato Elìa Volpi:“riuscì a rendere americana e cinematografica  l’idea del 

    Rinascimento  italiano”.

   Ed è sempre quest’attaccamento viscerale alle proprie radici “intra moenia” che lo porta ad  accogliere 

    una sorta di antologia delle migliori matite  Altotiberine per illustrare il volume:  Araf, Baldino, 

    Pietro Bertelli, Giuliano Bongini, Giovanni Ceccarelli, Giulio Cerrini, Franco Dinarelli,

    Enrico Milanesi, Fabio Pannacci, Angelo Pieroni, Luciano Trombi, Alessandro Vinci.

     Più che “dolore della lontananza” dunque è “desiderio del ritorno” l’etimo giusto del mondo interiore 

     dell’Autore, quello stesso che gli fa esclamare, appena incamminatosi  oltre porta S.Maria, 

     di “avere già nostalgia per Città di Castello”!

 

STORIE DI VICOLI E DINTORNI

       di  Dino Marinelli

Edizioni  l’ALTRAPAGINA

 

               

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Venerdì 12 novembre 2010  ore 18,00 , Sala degli Specchi  Accademia 

  degli  Illuminati di Città di Castello.

 

    UNA MAGICA SERATA DI POESIA ,MUSICA 

    e FOTOGRAFIA

 

   La presentazione del Moleskine "Il Pozzo in Soffitta" di Elio Mariucci ed Emilio Rossi ,

   corredato dalle fotografie di Chiara Burzigotti , edito dalla Tipografia Grifani - Donati .

  Tre associazioni protagoniste,  C.R.I Sezione femminile di Città di Castello,Circolo culturale 

  “Luigi Angelini”e Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati.

   Un pubblico da grandi occasioni , una presentazione magistrale da parte di Ivan Teobaldelli

   la voce narrante di Nando Tucci che interpreta alcune poesie tratte dal Moleskine, 

   le musiche mozzafiato eseguite dai Maestri  Alessandro Zucchetti (chitarra ) e Umberto UgoBerti 

   (Fisarmonica), la proiezione delle fotografie di Chiara Burzigotti e i disegni contenuti nel volume 

   "il pozzo in soffitta"degli autori stessi, hanno reso la serata un momento di rara magia.

    Il tutto impreziosito dallo scopo umanitario della serata: 

   la Croce Rossa Italiana sezione femminile di Città di Castello impiegherà il ricavato della 

   vendita dell'opera per l'acquisto di apparecchiature elettro-medicali di primaria importanza.

  

   I ringraziamenti  di Chiara Burzigotti link

    http://www.chiaraburzigotti.it/news

        

          

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       Venerdì 8 Ottobre 2010 Salone Gotico del Museo del Duomo  di Città di Castello

  SUCCESSO di  PUBBLICO  e  CRITICA       

   
Venerdì 8 Ottobre 2010 alle ore 17,00  presso il Salone Gotico del Museo del Duomo 

   di Città di Castello alla presentazione del libro di favole RECUOREDIPIETRA
             

   di Gina Boriani Dini    illustrato da Giulio Mariucci - traduzione inglese di Marian Creek, 

   edizioni Sabbioni Editore dopo i saluti del Presidente  Luigi Chieli e gli  interventi di 

   S.E. Mons Domenico Cancian  Vescovo di Città di Castello e dell'Assessore alla Cultura del 

   Comune di Città di Castello Dott.ssa Rossella Cestini, il Prof.Rosario Salvato del   

   Dipartimento Scienze Umane e della Formazione- Università degli Studi di Perugia ha presentato l'opera 

   evidenziando ai  molti presenti tra insegnanti, genitori e nonni, l'importanza della lettura per 

   l'infanzia  e i vari aspetti connessi all'educazione della stessa.

   L'acquisto della pubblicazione servirà per aiutare la costruzione della casa per disabili 

  " DOPO DI NOI" in loc. Giove in memoria di Mons. Nazzareno Amantini.

 

Foto presentazione

foto 1     foto 2   foto 3

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Il Circolo Culturale “ Luigi Angelini ” adotta definitivamente il 

monumento alla libertà di Elmo Palazzi   

     

Intervista del Presidente Luigi Chieli in occasione dell'adozione del Monumento 

alla Libertà di Elmo Palazzi 

http://www.youtube.com/watch?v=TXgyZQP2Z3A

 

In sede di Consiglio Direttivo è stato deliberato di adottare” ,di fatto, il monumento equestre  all’XI Settembre 1860 - 

ubicato in piazza R. Sanzio e realizzato dal nostro concittadino Elmo Palazzi -  predisponendone   pulizia e mantenimento 

a cadenza triennale. 

     Ciò per salvaguardarlo dai danni che l’inquinamento e le intemperie producono ogni giorno.

Lo Studio  di restauro Angelucci  s.a.s di Roma, che ha già curato il restauro generale del  2004, provvederà all’espletamento di 

tali lavori.

Conseguentemente  nel pomeriggio di giovedì 2 settembre sono iniziati i lavori di pulizia e manutenzione così da poterlo ripresentare 

alla città nella forma più splendente per i festeggiamenti del prossimo 11 settembre 2010.

In merito per la collaborazione si ringrazia : l’ Hotel Tiferno  e la ditta  ILCE rispettivamente nelle persone di Giancarlo 

Bacchi e Stefano Caldei.

                                                                                        IL PRESIDENTE

                                                                                           F.to   Luigi Chieli

 

 

 

 

 

Concerto del Solstizio 2010

     “tra Sacro e Profano ”

Johann Sebastian Bach

                                     (1685-1750)  

a Villa Magherini Graziani  grande affluenza di pubblico  e concerto di alta qualità.

21 Giugno 2010 - FESTA EUROPEA della MUSICA (giunta ormai alla sua XVI edizione, 

la kermesse musicale ha offerto centinaia di concerti gratuiti di diversi generi musicali , spalancando le porte 

di musei, aree archeologiche, ville, e monumenti,contemporaneamente nelle maggiori città europee e del 

mondo) 

Quale miglior ambientazione si poteva trovare se non il pregevole contesto architettonico seicentesco della Villa 

Magherini Graziani presso Celalba, messa a disposizione eccezionalmente dal Comune di San Giustino, per presentare 

due tra le più note Cantate scritte dal grande compositore tedesco J.S. Bach, sommo rappresentate della musica barocca?

 

A rendere possibile tale evento è stata l’azione sinergica del Circolo culturale “L.Angelini” del Presidente Luigi Chieli, 

assieme alla disponibilità manifestata dall’ Ensemble strumentale del Conservatorio di Perugia, dall’Ensemble vocale della 

Schola Cantorum “A.M. Abbatini” di Città di Castello e dalla appassionata competenza artistica dei vari solisti di diverse

 nazionalità che si sono prestati per tale realizzazione.

 

Nell’umoristica Cantata BWV 211 nota come “Kaffe-Kantate”, i tre protagonisti, il soprano Huitian, il tenore Xiaoyn Wei e 

il basso Peter Hrdy hanno egregiamente rappresentato la storia un padre che rimprovera la figlia di essere dedita al terribile 

vizio di bere caffè, ammonendola che se non smetterà di berlo, non le permetterà di sposarsi. La fanciulla ubbidisce 

all'ordine paterno, si sposa... ma nel contratto di matrimonio pone la clausola che, dopo essersi sposata, potrà bere

 tutto il caffè che vuole. I solisti Wang Wentig (soprano), Francesca Lisetto (alto), Like Xing (tenore), Yuan Zheng Zhao,

 assieme all’Ensemble della Schola Cantorum hanno int e rpretato, con grande partecipazione, la severa e splendida 

cantata sacra BWV 92 “Ich hab in Gottes Herz und Sinn” (Al cuore ed allo spirito di Dio) suscitando un attento ascolto 

ed un valido consenso del pubblico presente.

 

Più volte applaudito il fondamentale apporto dell’orchestra per la qualificata precisione tecnica e l’intensa espressività 

sonora. L’Ensemble strumentale era composto da: Paolo Franceschini, Gabriele Menna, Francesca Menna, Vito Ballini

Eleonora Porzi, Cecilia Rossi, Federica Guasticchi, Angela Naccari, Alessandro Bianconi.

 

Un ringraziamento particolare al Comune di San Giustino che ha permesso la realizzazione di questo eccezionale  evento 

culturale,alla Direzione Regionale dei Beni Culturali  che ha condiviso totalmente l’iniziativa  inserendola nel palinsesto 

degli appuntamenti del Ministero dei Beni Culturali e al M° Alessandro Bianconi direttore  dall’Ensemble vocale della Schola 

Cantorum “A.M. Abbatini” di Città di Castello per l'opportunità culturale offerta alla nostra associazione.

 

Autorità presenti al concerto il Vice sindaco del Comune di  San Giustino Sig.ra Silvia Dini, l’Assessore alla Cultura del Comune 

di San Giustino Sig.ra   Stefania  Ceccarini, per l’Ufficio Regionale dei Beni Culturali Dott.ssa   Francesca Abbozzo.

 

   PROGRAMMA   del Concerto  Foto del Concerto

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/MenuPrincipale/EventiCulturali/AppuntamentiInAgenda/index.html_448481911.html

                                 

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Impeccabili i lavori sulle opere dello Sguazzino e Gagliardi

Restaurata la Cappella dell' Angelo

In Cattedrale restaurati due dipinti,  Monsignor Cancian guarda avanti

" OPERE DA SALVARE"

L'Appello del Vescovo alle associazioni 

Fondamentale l'apporto del Circolo " Angelini"

I Beni Culturali della Diocesi di Città di Castello

                Salvaguardia e Valorizzazione 

          Emblema della repubblica italiana Bandiera italiana Bandiera europea 

       nell' ambito della XII° edizione della Settimana della Cultura 

            Diocesi di Città di Castello - Museo del Duomo- Ministero dei Beni Culturali - 

            Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell' Umbria -

            Circolo Culturale " Luigi Angelini"

            Inaugurazione restauri Cappella dell’Angelo Custode 

     nel Duomo di Città di Castello

-            Sabato 24 aprile 2010- Programma :

     Salone Gotico del Museo del Duomo ore 16,00 

       Presentazione   :

      

        Mons. Domenico Cancian f.a.m  Vescovo di Città di Castello

        Francesca Abbozzo  Direttore, Coordinatore, Storico dell'Arte Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria

        Luigi Chieli  Presidente Circolo Culturale " Luigi Angelini"

        Cattedrale  ore 17,00

                        

          concerto  del Coplas EnsableSoprano Elga Ciancaleoni; chitarrista classico Maurizio Mela; 

       chitarrista classico Francesco D’Oronzo

         

     " Notizie da “Adotta un monumento della tua città”:

a)     con piacere si comunica che si è concluso il restauro dei dipinti ad opera del  Gagliardi e del 

          Pacetti (Sguazzino) ubicati  nella Cappella  dell’Angelo custode del Duomo di Città di Castello;

         intervento effettuato dalla Soprintendenza ai BAPSA e dalla  Direzione Regionale  per i Beni 

          Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, con la collaborazione del nostro Circolo.  I lavori sono 

          stati eseguiti dalla ditta di restauro 2GR di Giuliano Guerri di Città di Castello." 

 

b)      In sede di Consiglio Direttivo è stato deliberato diadottare” ,di fatto, il monumento equestre 

         all’XI Settembre 1860 - ubicato in p.zza R. Sanzio e realizzato dal nostro concittadino Elmo Palazzi

         predisponendone   pulizia e mantenimento a cadenza triennale. 

         Ciò per salvaguardarlo dai danni che l’inquinamento e le intemperie producono ogni giorno. Lo Studio 

         Angelucci di Roma, che ha già curato il restauro del  2004, provvederà alla manutenzione "

 

-         Domenica 25 aprile 2010: Visita alla Città di Jesi e non solo (vedi programma);

 

-         Lunedì 10 maggio 2010: Roma- Scuderie del Quirinale visita alla mostra di Caravaggio:

     1° ingresso ore 11.00, ultimo ingresso ore 15.00;

 

-         Lunedì 21 giugno 2010: Concerto del solstizio

   

 

 Alla scoperta della città di Jesi

Domenica 25 aprile 2010 - Visita di Jesi e dintorni

  Andremo alla scoperta dell’antica città di Jesi e della sua Pinacoteca, ospitata all’interno dello splendido palazzo Pianetti,

 tipico esempio di residenza patrizia settecentesca, che risponde a scelte di agiatezza, rappresentanza e prestigio;

 il Palazzo custodisce la splendida galleria Rococò , un incanto lungo più di 70 metri, e la Pinacoteca Civica, con i capolavori 

di Lorenzo Lotto, tra cui la pala di S.Lucia e una collezione di vasi da farmacia settecenteschi. Ma Jesi non è solo questo: 

città antica che il 26 dicembre 1194 diede i natali a Federico II di Svevia(Stupor Mundi), ma anche città industriosa e orgogliosa.

 Orgoglio simboleggiato dalla sua cinta muraria dei secoli XIII , XIV e XV, simbolo di indipendenza, rimasta pressoché intatta; 

dal suo centro storico, che ricalca, se pur ampliandolo, il tracciato dell’antica città romana con il cardo e il decumano massimi 

e le sue insulae( per questo dal 1969 la città fu dichiarata dall’Unesco città esemplare); la sua cattedrale, dalle origini antichissime,

 seppur rifatta ex novo nella prima metà del ‘700, ma che conserva, al suo interno, reperti precedenti; 

il palazzo della Signoria, progettato dal grande architetto del Rinascimento Francesco di Giorgio Martini; il suo Teatro

dedicato a Giovan Battista Pergolesi, costruito a partire dal 1790 e talmente importante da essere l’unico teatro di Tradizione,

 in Italia, in una città non capoluogo di provincia…..

Programma

 

-         ore 7.15 partenza da p.zza Garibaldi con pullman riservato;

-         ore 9.45 circa arrivo a Jesi, incontro con la nostra guida e visita della città;

-         ore 13.00 pranzo in ristorante riservato;

-         nel pomeriggio, trasferimento a Serra San Quirico, una città di pietra adagiata su una costa rocciosa, con le sue copertelle

      ( camminamenti coperti e porticati a ridosso delle mura, sovrastati dalle abitazioni). Il paese custodisce una tra le massime 

        espressioni dell’arte Barocca delle Marche: la chiesa di Santa Lucia, appartenente ai monaci Silvestrini,   riccamente decorata 

       di stucchi. A valle del paese si trova l’abbazia di Sant’Elena,

      una sintesi felice di romanico e gotico, un vasto tempio dall’alta tribuna e dai suggestivi capitelli,  fondata da San Romualdo tra 

       il 1005 e il 1009… 

      Al termine, proseguimento  per il rientro a Città  di Castello.

 

 

INIZIATIVE 2010 già  effettuate

Serata emozionante al ridotto del Teatro Comunale di Città di Castello per


“Note di poesia…. Un poeta per ricordare un poeta ”

presentazione del libro di poesie Se questo è il vento”  di Vasco Venturini edito da Petruzzi 

Giovedì 15 aprile 2010 ore 21,00 all' Oratorio degli Angeli 

nel  ricordo dell’amico poeta Giuseppe Pegoraro .


      

 

 

                                   LA POESIA 

LA DILIGENZA del CUORE 

Ricordare,

ricercare un momento quasi inverosimile

perduto in un attimo di ricordo;

andare a ricercare per ricordare

di noi,

grattando via 

tutto quello che non piace

con la paura del sogno

rotto da un attimo di quiete.

Il cuore diligente

assiste silenzioso

a questi miei tentativi

ammaliati dal brivido

di una chiusura fulminea,

sogno di una notte di fumo e sonnolenza.

La nostra diligenza del cuore,

riparte col ricordo 

di un'età felice;

viziosa bambina

a cui non si è dato ascolto.

Giuseppe Pegoraro - 13 aprile 2008 - Pubblicata nella pubblicazione di Poesie dal Titolo LA DILIGENZA DEL CUORE 

SILENZI

Mi piace sedere da solo,

lontano dalle invettive

che motori ruggiscono

a seguire sul viale

passi senza destino

di gente che non conoscono.

 

Quanta luce 

nel cielo del tramonto!

Ora sale la luna

e il vento cessa

per rilevare il silenzio,

poi la notte sarà

dispensatrice pietosa.

Vasco Venturini  da " Se questo è il Vento"

Hanno partecipato :

Vasco Venturini    Scrittore Poeta 

   Stacchi Musicali 

Marina Cesari    Saxofono;
Stefano Falleri    Chitarra;

Francesca Rosini   voce recitante delle poesie di Giuseppe Pegoraro e Vasco Venturini;

Il Circolo Culturale " Luigi Angelini "ringrazia tutti coloro che hanno collaborato all'ottima

riuscita della serata , inedita nel suo genere , ma semplice e vera nella sostanza , sperando

di aver suscitato e trasmesso a tutti i partecipanti riflessioni e sentimenti duraturi .

   IL PRESIDENTE     F.to  Luigi Chieli

 

 

 Pomeriggio in cronaca

Sabato 27 marzo 2010 ore 17.00 - presso la sala conferenze del Monte dei Paschi  di Siena 

in Città di Castello si è tenuta la presentazione del libro"Un bambino da fare a pezzi. 

Rapimento e liberazione di Augusto de Megni di Alvaro Fiorucci  

Morlacchi editore. 

Insieme all’autore  presenti i giornalisti Pino Scaccia – storico inviato speciale del Tg1 Rai 

  e Italo Carmignani de Il Messaggero.

       

Numeroso e attento il pubblico che vi ha partecipato.

Dopo il Saluto del Presidente Luigi Chieli e dell' Assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello 

Rossella Cestini  tre giornalisti a confronto .

 

 

 

Cronaca nera a 360 gradi in un confronto tra Pino Scaccia (inviato del Tg1), Italo Carmignani (inviato de  “Il Messaggero”)  

e Alvaro Fiorucci  (vicecaporedattore del Tgr Umbria ) ospiti del circolo culturale “Angelini” di Città di Castello. Il dibattito- coordinato dal 

presidente del circolo Luigi Chieli-  si è caratterizzato per lo scambio di esperienze e di opinioni, spesso divergenti, tra i tre giornalisti  sullo

 sviluppo dei fenomeni che hanno caratterizzato l’evoluzione della criminalità dagli anni ’90 dello scorso secolo ad oggi.

Punto di partenza i sequestri di persona, come quello di Augusto De Megni,avvenuto a Perugia e ricostruito da Alvaro Fiorucci nel libro 

“un bambini da fare a Pezzi” edito da Morlacchi.

Si ringrazia il Monte dei Paschi  di Siena per l'uso  della sala

 

sabato 13 marzo 2010

 Nel continuare il viaggio alla riscoperta del nostro territorio lungo percorsi ricchi 

di storia ed arte ci siamo recati  all’Abbazia di Montelabate (la più antica testimonianza benedettina 

in Umbria)e allo studiolo di Federico da Montefeltro – a Palazzo Ducale di Gubbio.

Numerosi sono stati i partecipanti  , un ringraziamento particolare alla Dott. ssa Francesca Abbozzo che ci ha 

guidato alla visita dello studiolo di Federico in Palazzo Ducale a Gubbio .

 

Note storiche degli itinerari percorsi

 “L’antica ed imponente abbazia benedettina di Montelabate, domina i terreni della vasta tenuta agricola di cui fa parte. Al suo interno troviamo uno 

splendido chiostro, dal quale poi si accede all’antichissima cripta, all’affrescata Sala del Capitolo e ad una suggestiva cantina ricavata in quella che 

probabilmente era la chiesa inferiore. Un documento del 993 attesta la donazione di un terreno al Monastero di Santa Maria di Valdiponte, che solo 

nel 1749 comparirà, per la prima volta, con il nome di Montelabate, derivante da un vicino castello.

 Quindi la sua fondazione è di sicuro antecedente l’anno 1000. Dopo la fine dell’Impero Romano le abbazie costituivano un importante punto di riferimento 

per la popolazione. L’abbazia di Montelabate controllava circa 40 parrocchie. Il primo abate di cui sia noto il nome fu l’abate Pietro, che qui ristabilì la rigorosa 

regola benedettina. La sua tomba è situata dietro l’altare della chiesa superiore……….Nel 1860, con l’unità d’Italia,

 l’abbazia venne venduta al marchese Medici che la trasformò in villa e fattoria. Nel 1959 fu acquistata dal senatore Gaslini ed è ancora oggi proprietà della 

Fondazione Gaslini di Genova”. (tratto da: Perugia - tesori nella campagna – stampa Petruzzi -  Città di Castello, novembre 2007).  

 

A Gubbio, nel settembre scorso, in occasione della presentazione del nuovo Polo museale, con la presenza del Ministro per i Beni e le Attività culturali,

 è stato collocato in Palazzo ducale la riproduzione dello Studiolo di Federico da Montefeltro.  La splendida struttura in legno, commissionata da Federico 

e realizzata all’incirca tra il 1472 e il 1480, rappresenta il “vero cuore” intellettuale del Palazzo, il luogo che più di ogni altro, riflette la personalità e l’anima 

culturale di chi lo abitava: si tratta di uno spazio piccolo(e per questo molto intimo) all’interno del quale il Duca si ritirava per concentrarsi sulle sue letture,

 per approfondire i suoi studi, per ricevere gli ospiti più graditi. Lo Studiolo lasciò la città di Gubbio nel 1874 per raggiungere la residenza del principe romano

 Filippo Massimo Lancellotti e, da quel momento, non vi fece più ritorno. Fu per diversi anni al centro di trattative e negoziazioni finché, dopo molteplici vicis-

situdini, nel 1939 approdò al Metropolitan Museum di  New York, dove si trova tuttora.

La riproduzione, realizzata sulla base di una rigorosa documentazione fotografica e sotto la supervisione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e 

Paesaggistici dell’Umbria, ha tenuto conto di tutti i cambiamenti che l’opera ha subito nel corso degli anni, compreso l’utilizzo di legni stagionati(vecchi più di 

300 anni) e strumenti ad hoc, come il cosiddetto “coltello da spalla”, ormai desueto, che con le sue tracce inconfondibili caratterizza tutta l’ebanisteria 

rinascimentale.


 - Firenze 13 Febbraio 2010 ore 10,30 visita straordinaria 

             Uffizi e  Corridoio Vasariano

 

    -domenica 3 gennaio 2010 grande partecipazione di soci a  Roma 

        per  la visita straordinaria a PALAZZO SPADA

Nel cuore di Roma, alle spalle di Campo dei Fiori e piazza Farnese, si trova Palazzo Spada, oggi sede del Consiglio di Stato. 

Sulla facciata, impreziosita da decorazioni in stucco, è possibile ammirare una serie di otto nicchie con statue di uomini illustri della

 storia di Roma. Nel cortile interno, al di sopra delle arcate, altre dodici nicchie racchiudono statue di divinità pagane. Celebri sono 

la Galleria degli Stucchi, gioiello decorativo ispirato alla Galleria di Francesco I di Fontainebleau, e la Sala delle Quattro Stagioni o 

dei Quattro Elementi, con superbe immagini allegoriche. Vero e proprio gioiello nascosto all’interno del Palazzo è il Giardino segreto 

con la celebre Galleria Prospettica, commissionata dal Cardinale Spada all’architetto Francesco Borromini che la eseguì tra il 1652 

e il 1653, in collaborazione con il matematico Padre Giovanni Maria da Bitonto. La profondità illusoria che essa suggerisce è di oltre 

trenta metri, ben diversa da quella reale che corrisponde a circa nove metri. Nell’ala sinistra verso Vicolo dell’Arco al Piano nobile, 

il cardinale Spada istituì la sede della quadreria, con opere del Guercino, Reni, Tintoretto, Gentileschi,….costituita dalle stesse quattro

 sale che ancora oggi si possono ammirare apparentemente inalterate.

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      domenica 13 dicembre 2009 ore 17,30

 Grande evento quello del Concerto degli Auguri

 

                                                        

 

Grande evento quello del CONCERTO DEGLI AUGURI organizzato dal Circolo Culturale “ Luigi Angelini” ,

tenutosi domenica pomeriggio a Città di Castello,nella splendida ed elegante cornice della Sala 

degli Specchi del Circolo degli Illuminati di Città di Castello.

  Quello con Il Gruppo Polifonico Francesco Coradini di Arezzo, è stato un tuffo in un'atmosfera natalizia 

ricca di suggestioni e dolcezze, di ritmo e di impeto: il maestro Vladimiro Vagnetti,direttore del Gruppo

 Polifonico Coradini, ha condotto un evento veramente unico,che ha emozionato il numeroso ed attentissimo 

pubblico presente.

Sono stati magistralmente eseguiti brani che spaziavano dal Gloria della Missa Criolla di A. Ramirez, con un 

tripudio di ritmi latini, alla Mass di Steve Dobrogotsz, ricca di una trascinante interiorità, fino agli 

adagi e preludi splendidamente interpretati dai musicisti Francesco Marconi (tromba),Francesco Fidel 

Monica Pontini (violini),Elga Ciancaleoni (viola),Marco Becchetti (violoncello),Giacomo Piermatti 

(contrabbasso),Luigi Basco (pianoforte) e Vladimiro Vagnetti (oboe).

  Non sono mancati celeberrimi pezzi, come Gabriel's Oboe di Ennio Morricone (dalla colonna sonora del film

 Mission), o Carol of the Bells (classico natalizio inglese); il tutto intercalato da poesie di grande intensità,

 di autori come Ghandi, Madre Teresa di Calcutta, Umberto Saba ed altri, poesie e musiche che, ne siamo sicuri,

hanno regalato una serata magica e ricca di valori al numero pubblico presente .

  Veramente un bell’augurio di Natale organizzato dal Circolo Angelini. ……..

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Ricordi e Sogni che si sono avverati....

Vi ricordate quando qualche anno fa il Circolo Culturale a firma del suo 

Presidente chiedeva un teatro di qualità?? Finalmente, a distanza di qualche anno, Città 

di Castello è rientrato a far parte del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria........ 

( vedi il comunicato stampa del settembre 2006 di seguito evidenziato)

 

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Comunicato settembre 2006

" Per un teatro di qualità

Il teatro ha una sua vita, una sua storia, un'anima  ed una qualità  che si esprime ad ogni rappresentazione .

  Città di Castello una volta vedeva il palcoscenico del suo teatro  illuminarsi ed essere  protagonista 

insieme alle più prestigiose compagnie teatrali Italiane.

  Ma ormai sono diversi anni  che vive di luci ed ombre  con alti e bassi  secondo le stagioni ed i cartelloni   e, 

a dire di molti, con lunghi monologhi e poche compagnie.

  E' proprio per questo che molti amanti del teatro si ricordano ancora, con  nostalgia, le  stagioni teatrali degli 

anni passati: p.es. la stagione 1998/1999   quando Città di Castello  faceva parte del circuito del Teatro Stabile 

dell’Umbria  e alcune rappresentazioni di quella stagione furono : Le notti di Cabiria  di Federico Fellini  

(Compagnia della Rancia) , Tartufo ol’impostore di jean Baptiste Poquelin- Molière (Compagnia di Teatro di Luca 

De Filippo),Differenti Opinioni (Compagnia di Rossella Falk) ……. . .-

   Perché non rientrare a far parte di quel circuito e/o offrire  altre opportunità  organizzative ?         "

 

 

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  Invito e programma delle prossime iniziative

 

Il Circolo Culturale “ Luigi Angelini” ha 

il piacere di invitare la S.V.

  Domenica 13 dicembre alle ore 17,30

  Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini

  Piazza Matteotti - Città di Castello

 

     Concerto degli Auguri

        ( Un inno alla Vita)

                                       

Silvia Crocini ,   voce recitante

Vladimiro Vagnetti ,   oboe

Francesco Marconi ,   tromba

Francesco Fidel, Monica Pontini , violini

Elga Ciancaleoni ,  viola

Marco Becchetti,   violoncello

Giacomo Piermatti,   contrabbasso

Luigi Basco,    pianoforte

 

Gruppo Polifonico Francesco Coradini

Vladimiro Vagnetti direttore

                                              

Si  eseguiranno musiche  di :

 

A. Corelli ,T. Luis de Victoria,G.P. Telemann,J. Tavener, G. Caccini,E. Morricone, P. Caraba,

S. Dobrogosz,M. Leontovyč.

                                             

Patrocinio del  Comune di Città di Castello

 

Si ringrazia : Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello
 
INGRESSO LIBERO 
Gruppo Polifonico "Francesco Coradini"

  Fondato nel 1967 ad Arezzo dal maestro Fosco Corti, il Gruppo Polifonico "Francesco Coradini" ha partecipato ai più importanti 

festival e concorsi internazionali conseguendo numerosi premi: Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo (1968 I° classificato 

nella polifonia, II° nel canto gregoriano, 1969 II° classificato nella polifonia), Concorso Polifonico Internazionale “Seghizzi di Gorizia 

( 1972, I° nella polifonia; 1975, I° nella polifonia; 1978 II° nella polifonia, III° nella sez. folklore; premio speciale per la migliore esecuzione 

di un brano sacro; 1985, II° nella sez. polifonia; premi speciali per la migliore esecuzione di un madrigale rinascimentale, di un canto 

friulano e per il miglior programma presentato), Cork International and Folk Dance Festival, Irlanda (1973, I° nella sez. polifonia), Llangollen

 International Musical Eisteddfod, Gren Bretagna (1974, I° premio nella sez. polifonia; 1990, I° nella cat. polifonia), Concorso Nazionale di 

Vittorio Veneto(2005, I° nella cat. Polifonia). Nei suoi 40 anni di attività il Gruppo ha svolto una intensa attività concertistica nazionale ed 

internazionale (Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Spagna, Svizzera, Ungheria, Lithuania), ha collaborato 

con importanti orchestre,tra cui l'Orchestre National de Lyon, l'Orchestra della Toscana e l’Orchestra Regionale del Lazio, con direttori quali 

Jurgen Jurgens, Simon Preston, Frans Bruggen; sotto la direzione di quest'ultimo, nel 1994 ha inaugurato la "Settimana Musicale Chigiana", 

eseguendo i Vespri a 4 chori di Ludovico Grossi da Viadana. In occasione del centenario della morte di A. Bruckner ha eseguito il Requiem in re min.

 per soli coro e orchestra. Ha effettuato importanti incisioni discografiche, tra le quali la Passione secondo Giovanni di Francesco Corteccia, che 

ha ricevuto il premio della Critica Discografica Italiana. 

Il suo repertorio spazia dal Medioevo alla Musica Moderna. Il Gruppo Polifonico Coradini è stato diretto oltre che dal suo fondatore Fosco Corti, 

dai maestri Fabio Lombardo (1987-1998), Gabriella Agosti (1999-2000), Roberto Tofi (2001-2006). Attualmente è diretto da Vladimiro Vagnetti, 

che si avvale della collaborazione della vocalista Mya Fracassini.

 

Vladimiro Vagnetti 

è diplomato in oboe, didattica della musica, direzione di coro presso il Conservatorio statale di Musica di Perugia sotto 

la guida dei Proff A.Castellani, F.Barchi, A.Freschi, R.Meucci, F. De Rossi Re, C.Saraceno, G.Agosti, A.Pantaneschi, M.Fracassini, P.Caraba,

 D.Fratelli. Nel 2007 ha conseguito il Diploma Accademico di II Livello con lode in Musica Antica (Prassi Esecutiva della Polifonia Rinascimentale) 

presso il Conservatorio “T.Schipa” di Lecce, relatore Diego Fratelli, con una tesi dal titolo “La polifonia sacra nel Ms 431 (olim G20) di Perugia”.

 Ha frequentato masters e corsi di perfezionamento presso prestigiose istituzioni musicali italiane (Accademia Chigiana di Siena, Accademia 

Musicale “O. Respighi”, Amici della Musica di Firenze, Società Filarmonica Astigiana, Istituto Musicale “A. Vivaldi”, Corsi estivi del comune di 

Norcia, Masters della New York University dip. of music, arts Academy di Roma), inerenti l’oboe, la musica d’insieme, la musica da camera e 

la direzione di coro tenuti da H. Schellemberger, P. Pierlot, L. Vignali, A. del Bono, A. Franceschelli, G. Graden. Svolge attività come solista e 

in formazioni cameristiche, dal duo con pianoforte ed organo fino all’ottetto. Dal 1990 al 2005 è stato primo oboe dell’Orchestra Sinfonica di

 Perugia; ha collaborato con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, I Solisti Aquilani, l’Orchestra

 In Canto di Terni, la Symphonia Perusina, i Salzburg Chamber Solist, l’Orchestra da Camera dell’Umbria, “Le Metamorfosi Musicali” di Viterbo,

 l’ orchestra e coro “Beati Ubaldes” di Gubbio. Come membro dell’Ensemble Orientis Partibus di Assisi ricerca ed incide musica medioevale e 

rinascimentale con strumenti originali ed è presente nelle maggiori rassegne europee di musica antica. Dirige la Corale Polifonica di Ponte 

Valleceppi, l’Ensemble Vocale “Libercantus” e il Gruppo Polifonico “F. Coradini” di Arezzo. Ha inciso per Bongiovanni, Dynamic, KHO Rara e 

Quadrivium.

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Le iniziative svolte del mese di novembre 2009

 

sabato 14 novembre  

si è tenuta la conferenza  dal titolo Che cosa abbiamo dimenticato sulla memoria? ” relatore 

il prof. Paolo Rossi ( Paolo Rossi è stato uno dei primi studiosi ad occuparsi, molti anni fa, del tema delle arti della memoria 

nella cultura europea. L’arte della memoria, 

si chiede oggi Rossi, è davvero finita ed è una sorta di fossile intellettuale, oppure ha subito una serie di “trasfiguarazioni” 

ed è in qualche modo nascostamente sopravvissuta?). 

giovedi 19 novembre è stato presentato il  libro Amaramente di Eva Bambagiotti (edizioni Edimond). 

 presso il Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati – Sala degli Specchi.

E' stata  una serata insolita, tra parole e musica…  

Amaramente è una raccolta di storie brevi che colpiscono come stilettate e che invitano a riflettere su dove stia andando questa 

umanità confusa e disperata”. Eva Bambagiotti, che ha già pubblicato altre opere, è un’insegnante e vive con la famiglia 

in Val Tiberina. 

Si occupa anche di musica, sia cantando che scrivendo canzoni. 

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Le iniziative svolte nei mesi di settembre -ottobre 2009

 

Domenica 27 settembre 2009 Parco dei Monti Sibillini

 

Escursione: Rubbiano(780 m slm) – Infernaccio – Eremo di San Leonardo(1128m slm)

 

E’ sicuramente uno dei luoghi più visitati del Parco….  e non è un caso. Emozionante escursione in cui si passa dall’attraversamento 

delle turbolente acque del Tenna alla spettacolare forra dell’Infernaccio per poi immergersi nella secolare Faggeta di San Leonardo fino 

a giungere alla pace dell’omonimo eremo. L’interesse naturalistico dell’area, racchiusa tra il Monte Priora(2.332 m slm) ed il monte Sibilla (2.173 m slm) 

è dato principalmente dalla presenza di numerose pareti rocciose e della faggeta di San Leonardo.  Le pareti rocciose dell’area ospitano, tra le altre, 

specie di rilevante interesse conservazionistico quali il Gracchio alpino( non difficile da osservare mentre si attraversa la forra), il Falco pellegrino, e l’unica 

coppia di Gufo reale di tutto il Parco. La foresta di San Leonardo è uno degli ormai rari lembi di faggeta ad alto fusto conservatisi all’interno del Parco. 

L’eremo di San Leonardo sorge in un’area già abitata agli inizi dell’ IX secolo dove, probabilmente, in precedenza esisteva un luogo di culto pagano

 presumibilmente collegato con quello della Sibilla. La chiesa, in stile romanico, fu edificata tra il X e XI secolo. L’attuale eremo, in stile vagamente 

neogotico, è stato costruito sui ruderi di questa antica chiesa dall’eremita Padre Pietro che attualmente vive nella struttura.

 

   

Domenica 25 ottobre 2009

Padova: visita alla mostra “Telemaco Signorini e la pittura in Europa

 

Sarà un Signorini artista decisamente internazionale quello che emergerà dalla grande mostra “Telemaco Signorini e la pittura in Europa” 

in programma a Palazzo Zabarella dal 19 settembre prossimo. Saranno proposti infatti  i massimi capolavori dell’artista toscano 

(ben oltre 100 le opere esposte con prestatori internazionali come il Museo parigino d’Orsay – che per l’occasione presta il famoso 

quadro di Degas L’Absinthe – l’Ermitage di San Pietroburgo e il Pushkin di Mosca) vis a vis con quelli di altri grandi maestri della pittura 

europea del momento, da Degas, a Tissot, Decamps, Troyon, Toulouse-Lautrec,Sisley, Corot, Courbet, Stevens, etc….Un confronto 

affatto casuale ma attentamente mirato su assonanza di temi e di tempi, oltre che su reciproche frequentazioni e conoscenza.Un affascina-

nte percorso espositivo che documenterà l’intero percorso artistico di Signorini, presentando tutte le sue opere più significative e famose,

 arricchendolo con gli altri protagonisti della storia dell’arte in Europa negli ultimi decenni dell’Ottocento. Ne emergerà la grandezza del 

fiorentino, unico, o quasi, tra i Macchiaioli a godere, già in vita,di un successo e di un mercato veramente internazionali. A suo favore 

giocarono, oltre all’indubbia maestria, la frequentazione dell’ambiente inglese di Firenze, i numerosi soggiorni prima in Italia e poi in Francia

 e in Inghilterra dove entra in contatto con un ambiente artistico in pieno fermento che certamente influenzò il suo stile. Fine intellettuale, 

Signorini venne riconosciuto in Italia e in Europa anche per le sue qualità di critico militante, attento a ciò che accadeva nel mondo dell’arte 

ma anche nella società. Impegnato nel sociale, certo, ma allo stesso tempo raffinato dandy, frequentatore assiduo dei salotti à la page, 

intellettualmente snob da dichiarare la sua preferenza per “l’imperfetto dell’ingegno” rispetto al “perfetto della mediocrità”.

Nel 1893 sente il bisogno di riflettere sulla vicenda macchiaiola di cui era stato assoluto protagonista e pubblica “Caricaturisti e caricaturati 

al Caffè Michelangelo”, un testo essenziale di critica e storia dell’arte declinate “a modo suo”, attraverso la chiave davvero inconsueta della 

caricatura. Tanto per non smentirsi.

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Emblema della repubblica italiana Bandiera italiana Bandiera europea banner festa europea musica 2009   2009

Aspettando  l’estate in  musica

.domenica 21 giugno 2009  "Concerto del   solstizio ” 

Notte magica a Villa  San Donnino con 

                    Ensemble   

                    Orientis Partibus 

       Concerto del Solstizio  di estate 2009

                “ A L’ENTRADA DEL TENS CLAR”

                                            (Musiche di festa nel medioevo)  

Un folto pubblico ha gremito la sala della Musica di Villa San Donnino,

concerto molto apprezzato che ha coinvolto i presenti sia per la novità 

della proposta musicale ma soprattutto per la bravura dei musicisti

                     

 

Aspettando         l’estate in  musica

.domenica 21 giugno 2009  "Concerto del   solstizio ” 

 

Emblema della repubblica italiana Bandiera italiana Bandiera europea  www.beniculturali.it/ 

FESTA Europea della Musica 2009

Uno degli appuntamenti europei più importanti in tema di cultura e spettacolo, creato per coniugare musica ed arte, linguaggi universali per eccellenza, capaci di superare ogni barriera linguistica.

Questo è la Festa Europea della Musica che si svolge il  giorno del solstizio d’estate. 

Nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente,ad oggi, più di 60 città europee. In Italia, dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il suo alto patrocinio alla manifestazione riconoscendone ufficialmente l’interesse pubblico e e l’importante valenza culturale.

A Città di Castello, nella splendida cornice dell’ Hotel Villa  San Donino ( da poco restaurata), si svolgerà questa importante manifestazione musicale promossa  dal Circolo culturale “ Luigi Angelini” unitamente al Ministero dei Beni Culturali.

 

banner festa europea musica 2009

Concerto del Solstizio

“ A L’ENTRADA DEL TENS CLAR”

 (Musiche di festa nel medioevo)

     Ensemble   

Orientis Partibus 

curriculum

programma

 

Marco Becchetti: Viella, Ribeca

Roberto Bisogno: Liuto, Siymphonia

Giovanni Brugnami: Flauti, Flauto e Tamburo, Cornamusa

Valeria Puletti: Canto, Viella

Vladimiro Vagnetti: Bombarde, Salterio, Tamorra

ore 21,00

Hotel Villa San Donnino  -Villa San Donnino è una splendida residenza settecentesca immersa nel verde della campagna umbra a pochi passi da Città di Castello e dalle storiche città d'arte dell'Umbria e della vicina Toscana..

 

 

 

     

 

 

 

 

 

  Nell’ambito dell'iniziativa “Adotta un Monumento della tua Città”, 

 

Venerdì 29 maggio si è svolta la cerimonia di inaugurazione che ha restituito alla città il “Cronometro Solare” realizzato, nel 1942, 

dal Prof. Luigi Mori e collocato sulla parete sud del fabbricato del Convitto dell’allora Istituto Professionale per l’Agricoltura di Città di Castello.

Il Circolo Angelini, nella figura del suo presidente Luigi Chieli e l’Istituto Istruzione Superiore “Ugo Patrizi - Angelo Baldelli”, con il suo Dirigente

 Scolastico Anna Maria Giacalone, si sono fatti promotori delle iniziative che hanno preceduto la simbolica rimozione del drappo.

Nella serata di mercoledì 27 maggio, presso il salone della Scuola Comunale di Musica di Città di Castello, Luisa Mencherini al flauto ed 

Esdra Alunni al pianoforte hanno ricordato la figura del prof. Mori, musicista e matematico, con un concerto, molto apprezzato dal pubblico, 

ove sono state eseguite musiche di Debussy, Bach, Jolivet, Mozart e Chopin

Il venerdì mattina, presso l’aula magna dell’ Istituto Istruzione Superiore “Ugo Patrizi - Angelo Baldelli”, numerose persone hanno assistito 

alla presentazione del restauro.

Il presidente Luigi Chieli ha introdotto la giornata illustrando l’iniziativa “Adotta un Monumento della tua Città” con la quale, ogni anno, 

il Circolo Angelini interviene nella conservazione del patrimonio culturale della Valle e nel cui ambito si collocano le opere di manutenzione 

dell’orologio solare di Città di Castello.

La dottoressa Anna Maria Giacalone ha presentato la preziosa ristampa anastatica del fascicolo esplicativo con cui il prof. Luigi Mori

 accompagnò l’inaugurazione della meridiana nel 1942.

Di grandissima qualità è stata la conferenza sul tema “Archeoastronomia e architettura medievale”, tenuta dalla Prof.ssa Manuela Incerti della

 Facoltà di Architettura di Ferrara, coordinatore del “Centro Studi Astronomia e Patrimonio Locale”; attraverso una carrellata di immagini e documenti,

 la docente ha messo in risalto come l’orientamento dei fabbricati, in epoca medievale, fosse strettamente correlato al moto annuale del sole. 

I raggi di luce, sapientemente usati nell’interazione con le architetture sacre e le decorazioni, creano non solo spettacolari effetti di illuminazione 

nei momenti astronomicamente significativi e nelle ricorrenze religiose ma diventano anche portatori di significati mistici e simbolici.

L’ing. Luciano Mercati, insegnante presso l’I. I. S. “Patrizi – Baldelli” - settore meccanico, ha descritto con efficacia le tecniche di misurazione tramite 

laserscan, le verifiche numeriche e la ricostruzione geometrica messe in atto prima di intraprendere le operazioni di restauro; ha inoltre ripercorso il 

lavoro matematico che portò Mori all’uso di “oltre diecimila operazioni logaritmiche a 5 e a 7 decimali per la soluzione di alcune migliaia di formule 

di trigonometria sferica e piana” per tracciare, per via analitica, i grafici della meridiana. È proprio al settore meccanico dell’Istituto, coordinato da 

Roberto Giuliani, che si deve la realizzazione dei nuovi elementi metallici dell’assostilo e del prototipo del “Cronometro solare”, realizzato in scala su 

lastra di alluminio tramite macchina a controllo numerico.

A conclusione della mattinata l’arch. Francesco Rosi, progettista e direttore dei lavori di restauro, dopo aver illustrato le differenti modalità di computo 

del tempo nella storia e i principali strumenti usati per la sua misurazione, ha ripercorso la carriera di “gnomonista” del prof. Luigi Mori mostrando, attraverso

 foto d’epoca e immagini originali, gli orologi solari da lui realizzati nella Valle e descrivendo i principi e le modalità che hanno guidato l’intervento di restauro

 della meridiana a Città di Castello condotto, per la parte di restauro del materiale lapideo e ripristino pittorico dalla 2 G.R., di Giuliano Guerri mentre le 

opere edili sono state curate dalla ditta Milli Eliseo S.a.s.

Al termine della conferenza, tolto il drappo e degustando il piacevole aperitivo offerto dai promotori, numerose persone si sono trattenute ad ascoltare

 l’architetto Rosi che, approfittando della bella giornata di sole, ha illustrato gli indici e le scale del quadrante, restituiti ai loro colori originali, mostrando

 come sia possibile leggere, con grande precisione, l'ora vera locale, l'ora media dell’Europa Centrale, il mezzogiorno nelle principali capitali dell’Europa 

e delle ex Colonie italiane, i solstizi, gli equinozi e i passaggi nei segni zodiacali; è stato inoltre possibile apprezzare nuovamente il grafico che, alle 11 e 

un quarto di ogni mattina di sole, indica l’esatto momento della nascita e del tramonto a Città di Castello sull’orizzonte reale, delineato dalle colline e dai 

monti circostanti e proprio quest’ultima peculiarità rende assolutamente originale il “Cronometro Solare” del prof. Luigi Mori.

 

Di seguito, il programma dettagliato di sabato 16 maggio p.v. con la visita ad Orvieto

 "Orvieto underground" e al Castello della Sala che ospita le famose Cantine Antinori.

PROGRAMMA

 

-         ore 7.00 partenza da p.zza Garibaldi con pullman riservato;

-         ore 9,00 circa arrivo ad Orvieto, incontro con la nostra guida e trasferimento con funicolare e minibus a p.zza Duomo;

-         ore 10.00: visita guidata a: “Orvieto underground”: Orvieto, città millenaria sospesa quasi per magia tra cielo e terra, ha svelato un 

       degli aspetti che la rendono unica ed eccezionale: un dedalo di grotte è nascosto nell’oscurità silenziosa della rupe. La visita guidata, 

      agevole  e godibilissima, è lo strumento più appropriato per entrare in contatto con questo nuovo, particolarissimo aspetto culturale di 

       una città estremamente ricca di storia e di “gioielli” artistici…;

-         il percorso prosegue poi con la visita al Duomo, denominato Giglio d’Oro delle cattedrali per i mosaici che ornano la sua impareggiabile facciata, 

      progettata agli inizi del XIV secolo da Lorenzo Maitani; il gioiello artistico presente in duomo è la Cappella di San Brizio, sulle cui pareti 

       Luca Signorelli affrescò(1499-1504) un Giudizio Universale che è una delle più eccelse testimonianze della pittura italiana (1° gruppo ingresso 

       ore 11.45; 2° gruppo ore 12.00);

-         pausa per pranzo libero;

-         ore 15.15 ritrovo di tutti i partecipanti al parcheggio del pullman per trasferimento alla Tenuta Antinori Castello della Sala – ( il castello è un notevole 

       esempio di architettura militare medievale.  Venne costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al 

       seguito di Carlo Magno nel IX secolo. Dal 1300 i membri della famiglia si osteggiarono  per il controllo di Orvieto  e le lotte per la supremazia furono

       così aspre che nel 1337 Angelo e i suoi fratelli adottarono ciascuno un nome e crearono un clan feudale: il maggiore si chiamò della Cervara, un 

       altro del Cane, ed il terzo dell’Aquila; ed Angelo, che probabilmente era il più bellicoso, della Vipera.Il castello rimase ai discendenti della famiglia 

      fino al 1518 quando passò in proprietà all’Opera del duomo di Orvieto e vi rimase fino al 1861, quando lo stato si appropriò di tutte le proprietà ec-

      clesiastiche. Fu acquistato nel 1940 da parte degli Antinori. Oggi, conservato in maniera eccellente,  grazie ai continui interventi di restauro effet-

      tuati durante gli anni, ospita le famose Cantine Antinori )  con visita guidata alla cantina di vinificazione, alle cantine storiche del Castello,  con 

      degustazione di vini pregiati e prodotti tipici, all’interno del cortile (la gamma di vini”Castello della Sala” comprende, tra gli altri, Cervaro della Sala, 

       Bramito del Cervo, Conte della Vipera, Muffato della Sala, Pinot Nero…..).

                Prenotazione da effettuare  presso la libreria Paci di piazza Matteotti 2 - Città di Castello entro martedì 12 maggio.

 

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iniziative locali da segnalare:

sabato 23 maggio 2009 alle ore 17.00 presso la Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello, presentazione del libro” Piccoli tesori” di 

Gabriella Innocenti Bernicchi.(….. I piccoli tesori sono quelle edicole e quelle immagini sacre della nostra diocesi che, il più delle volte, si nascondono 

allo sguardo frettoloso del passante..…..

Patrizio Pandolfi, tecnico della scuola F. Cavallotti e amante della fotografia, anche questa volta mi ha accompagnato, con la sua massima disponibilità, 

a scoprire le innumerevoli edicole sacre che onorano la storia della nostra terra per dare ad esse il dovuto tangibile riconoscimento…. – note dell’autrice

Il ricavato della vendita sarà devoluto all’Associazione “Beata Gianna Berretta Molla” e al Gruppo “Insieme” della parrocchia di Risecco.

 

 

 

 

 

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NELL'AMBITO DEGLI APPUNTAMENTI CON L 'AUTORE

    UN APPUNTAMENTO LETTERARIO DA NON PERDERE

 

  La S.V. è invita alla presentazione del Libro

" SPERANZE "   di Paolo Rossi

edito da Il Mulino

insieme all’autore presenterà l’opera

la prof.ssa  Mirella Brini Savorelli docente di storia 

della filosofia alla Facoltà di Firenze

Sabato 18 aprile 2009 - ore 18,00

Sala Gotica Museo del Duomo - Città di Castello 

 

Copertina 12700

Come i nostri vicini e lontani antenati, come sempre è avvenuto da quando abbiamo imparato ad accendere un fuoco, 

continuiamo ad oscillare, in una situazione di incertezza, tra la speranza e la disperazione.

Da tempo certa filosofia che va per la maggiore non perde occasione per sdottoreggiare sulla storia universale, sul destino

 della civiltà, dissertando su come e quando sono cominciati i nostri guai e su dove inevitabilmente andremo a finire. Paolo Rossi,

 da quando ha cominciato a scrivere, ha polemizzato con questo tipo di posizioni. Lo fa anche in questo nuovo libro. Scritto in uno

 stile chiaro e asciutto, non è rivolto ai filosofi, ma a tutti coloro che non si accontentano di vivere e vogliono anche pensare. 

Vi si parla dell'assenza di speranze e delle previsioni catastrofiche fallite, ma anche delle "smisurate speranze", dei paradisi 

immaginari e del mito dell'uomo nuovo. Infine si riprende un'idea che fu già espressa nell'anno 1620: possiamo "elencare alcune 

ragioni che possono preservarci dalla disperazione"?

Paolo Rossi è Accademico Linceo e Professore emerito nell'Università di Firenze. Ha ricevuto dalla History of Science Society (USA) la Sarton

 Medal per la storia della scienza. Ha pubblicato numerosi libri, tradotti in molte lingue, sulla filosofia tra Rinascimento ed Illuminismo e sulla 

rivoluzione scientifica. Ricordiamo tra l'altro: "I filosofi e le macchine" (Feltrinelli), "La nascita della scienza moderna" (Laterza). Editi o riediti 

con il Mulino: "Clavis universalis" (1983), "Paragone degli ingegni moderni e postmoderni" (1988), "Il passato, la memoria, l'oblio" (1991, premio 

Viareggio 1992), "Un altro presente" (1999), "Francesco Bacon.

 

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UN POMERIGGIO LETTERARIO CON TANTE EMOZIONI 

venerdì 3 aprile alle ore 18.00 c/o il Museo della Tela Umbra  la presentazione del libro “Cervelli allo spiedo”  

di Tony Golia – edizioni Edimond

  Tony Golia ha illustrato tutti i momenti più salienti dei personaggi da lui incontrati.

     Cervelli allo spiedo

-Cervelli allo spiedo un libro di Tony Golia Trentasei ritratti di personaggi che hanno interessato, intrigato, affascinato l'Autore e in qualche caso anche influenzato la sua vita. 

Personaggi del giornalismo, della letteratura, dell'arte, dello spettacolo, della musica e dello sport. Tutti molto diversi, alcuni forti e determinati, altri sensibili, suscettibili e pieni 

di difetti; ma tutti e ognuno, nel proprio ambito, hanno in qualche modo arricchito la 'nostra storia '. In alcuni casi l'Autore li ha conosciuti e frequentati personalmente, fatto 

che 'riempie' quest'opera di episodi unici e curiosi. Totò, Dino Buzzati, Giuseppe Meazza, Mario Soldati, Claudio Villa, Eugenio Montale, Enzo Tortora e Wanda Osiris sono 

solo alcuni dei personaggi che Tony Golia dipinge con affetto, ammirazione e quella naturale nostalgia per dei protagonisti che ci hanno segnato profondamente e che ancora 

oggi continuano a insegnare alle nuove generazioni.

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" Le Interviste sempre attuali " 

Un pomeriggio a Teatro con il Maestro Maurizio Scaparro

Città di Castello 22 Novembre 06 -  ore 16,00 teatro degli Illuminati 

Nonostante l'ora proibitiva  la platea del teatro si è animata da un consistente numero di persone amanti del teatro che 

hanno apprezzato e valutato la grande disponibilità e semplicità di questo grande regista . 

DON CHISCIOTTE: IL SOGNO E'  RIVOLUZIONARIO

Dopo vent'anni dalla prima messinscena, dopo i successi americani e spagnoli, all'Expo di Siviglia e per le celebrazioni 

Cervantesiane, torna uno dei cavalli di battaglia del regista Mauruzio Scaparro che abbiamo intervistato nel corso dell'incontro 

pubblico svoltosi al teatro comunale per iniziativa del circolo culturale "L.Angelini"  di Luigi Chieli.

"Don Chisciotte  frammenti di un discorso teatrale" ha debuttato agli Illuminati di Città di Castello ,sabato 25 novembre con 

un notevole successo di critica e di pubblico.

D-Siamo alla Terza vita del suo capolavoro,dunque?

R-"Sì è vero: proprio al Caio Melisso di Spoleto nasceva tanti anni fa e nasceva per una scommessa, intanto perchè è difficilis-

simo ridurre per il teatro un romanzo grande come il Don Chisciotte ma siccome il teatro è l'arte dell'impossibile qualche volta 

succede anche questo; la fortuna è di essere stati consapevoli della sua irriducibilità e allora con grande attenzione allo spirito 

del romanzo tentare di fare il percorso, tra i tanti possibili, che ci stava a cuore".

 

D- Un romanzo a teatro ma un romanzo teatrale, odiato da Lope de Vega, ma amato da Shakespeare che ne voleva 

trarre una pièce, intento mai coronato...

R-"Per gli studiosi  non casualmente il Don Chisciotte è un esempio di letteratura cavalleresca: nel personaggio c'è la grande 

voglia di travestirsi, l' amore per il teatro e dunque per il carnevale, per mascherarsi e la sua vita è un continuo cambiare atteg-

giamento nei confronti delle cose che vede e questo amore dichiarato, struggente per il teatro ne fa un personaggio 

squisitamente teatrale,squisitamente umano: e allora noi abbiamo immaginato che il suo mondo, la sua stanza, sia  un vecchio 

cadente, ex-palcoscenico dove si risveglia improvvisamente perchè i parenti gli stanno portando via i libri  per fargli del bene 

perchè i libri gli stanno rovinando il cervello e dunque la pièce comincia con il rogo dei libri, importante per cornice e anima...

Don Chisciotte,  non trovando più libri si domanda in che tipo di spazio sia capitato, e la gente che vedrà è quella variopinta di 

ogni giorno... ma lui è disarmato, nel senso che è senza libri, ma ha la fantasia  troppo esuberante per cui si crede cavaliere 

errante per aiutare i deboli, sconfiggere i malvagi, amare le belle donne, tutte cose che nella mente rappresentano la sua forza, 

quindi si crea lo scudiero, il Sancho Panza che lo seguirà nelle avventure; nella messinscena ci sono tutti i momenti topici del 

romanzo: i mulini a vento e Dulcinea che non c'è (ho detto no senza paura tante richieste di interpretare Dulcinea perchè

  Dulcinea non c'è!)o meglio Don Chisciotte la vede in ogni donna che incontra o che sogna, ne va alla ricerca e scopre di avere

  la donna più bella del mondo e per difendere la sua immagine e il suo pensiero va a sfidare l'universo intero senza avere in 

realtà altro che un' idea della donna."

 

D-"L'incertitude du desir" diceva qualcuno...

R-"L'incertezza del desiderio è una delle cose più moderne che ci possono essere rispetto al rapporto tra uomo e donna e 

anche con l'amore in generale... in fondo il romanzo di Cervantes è un testo modernissimo: tutte le possibilità di amare oggi 

ce l'abbiamo più di ieri, senza i limiti e i dogmi di un tempo,senza le regole classificate. L'amore che non è solo sesso si trova 

nella speranza, nel sogno, negli affetti di chi vuol bene , in tante piccole cose che sono i frammenti della felicità, anche della 

mia, il piccolo universo in briciole che è la forza che aveva anche Don Chisciotte".

 

D- Il sottotitolo rimanda chiaramente ai famosi "Frammento di un discorso amoroso" di Barthes...

R-"Tutto quello è autenticamente Don Chisciotte: niente è inventato... sono frammenti che privilegiano l'amore per il teatro e 

il travestimento, per esempio l'incontro con il teatro dei pupi (qui quelli di Cuticchio): lui a tal punto si infervora alla visione della

  bella Melisenda che per difenderla sfascia il carro e la prende (un'altra Dulcinea!) ed esprime così  il suo amore per 

la marionetta..."

 

D-Don Chisciotte un mito che affascina continuamente cineasti (da Terry Gillian al fresco vincitore del Festival di 

Torino) e teatranti: il suo perchè di fondo?

R-"Lo spettacolo ha una sua circolarità: alla fine, davanti alla supplica di chi gli sta intorno di finirla di inseguire chissà cosa 

per finire regolarmente battuto e di vivere in quiete gli ultimi anni, Don Chosciotte annuisce ma poi muore perchè non ha più 

una ragione per cui sognare".

 

D- Un messaggio ai giovani di oggi?

R-"Il rapporto con l'amore e con la cultura, con l'immaginazione è necessariamente mediata dalla civiltà dei consumi e allora 

oggi tutti i giovani navigano in internet ma solo il 3% legge un giornale, qualcuno qualche libro in più  per fortuna...   e il libro

  significa anche teatro in fondo: dalla parola scritta alla parola teatrale, quando la pagina si alza e diventa personaggio è 

teatro... è diversa ma affine, tant'è vero che al contrario quando leggiamo un libro costruiamo i personaggi a nostra immagine 

mettendoci sempre un po' di noi stessi. Credo che questo Don Chisciotte possa essere un personaggio utile per la nostra 

vita...

 

D-Ma il teatro soffre la sciatta incuria dei politici...

R-"Credo che il teatro sia un fatto utile per la società: in questo casino la media degli spettatori non cala, semmai cresce, 

e io credo all' importanza di internet ma anche che il pensiero sia più veloce di internet, che rischia di far diventare solitari 

e obesi. La società odierna non è delle migliori, viviamo nella civiltà delle immagini di cui tutti siamo stati appassionati, cattiva 

TV a parte... anche il politico lo è e fra il vedere e il farsi vedere preferisce il farsi vedere con il risultato che sempre di meno

  vede e capisce, perde contatto con la gente  e da lì il grave stacco tra la classe politica e i "sudditi"; in realtà significa che è 

debolissimo, il re è nudo e se ce ne rendessimo conto probabilmente sapremmo di essere più forti noi, anche noi che andiamo 

a teatro, possiamo riscoprire la forza della parola e del far capire che chi costruisce la cattiva TV è solo  chi ci va a farsi vedere

  a tutti i costi, politico o velina che sia... velina che non sa cosa fare a 40 anni dopo aver sposato un calciatore  essere andata

  all'Isola dei Famosi.... e lì ha colpe anche chi non sottolinea che esiste un fascino del cervello, che esistono pure belle ragazze

  intelligenti; non facciamoci incatenare dalla cattiva televisione,,. Cyrano se la prendeva con la stupidità, il nemico più grande ..

Ora dobbiamo difenderci, ci sentiamo imbarazzati a doverci difendere, forse dovremmo seppellirli con una risata come 

qualcuno diceva ma intanto dovremmo cominciare a  reagire e chiedere che l'Italia stabilisca, come altri Paesi europei,  

che la cultura possa godere di  finanziamenti, come la Spagna, che ci ha sopravanzato, dove  a scuola hanno tra le materie 

  la facoltà di scegliere tra teatro, musica, cinema e danza e allora per i ragazzi diventa reale l' alternativa alla stupidità. qui non  

lo possono fare perchè il governo  considera la cultura come l'ultima cosa invece ,come afferma Garçia Lorca, dovrebbe sapere 

che la cultura costa ma l'incultura costa molto di più".

 

D- Il sogno (o l'utopia)è dunque la sola speranza contro l'omologazione imperante?

R-"Rimanessero solo i sogni già sarebbe qualcosa: abbiamo perso, insieme alle ideologie, anche gli ideali... i partiti sono imprese e chi è il più 

bravo delle imprese? Io credo che l'utopia sia,laicamente, per chi non ha il privilegio della fede, la realtà nella quale  dobbiamo credere per arrivare  

come Cyrano  alla luna dove non si va con la stupidità...il sogno non basta però aiuta..."

 

D-Lei un quarto di secolo fa resuscitò il Carnevale di Venezia riscoprendolo  come luogo privilegiato dal teatro...poi l'anno 

scorso ha diretto a luglio anche il Festival celebrando Goldoni e Gozzi quali cittadini d' Europa...

R-"Il Carnevale (cui mi hanno richiamato due anni fa...a volte ritornano...) dell'anno scorso dedicato alla Cina è stato una bella esperienza, la Cina 

cui Venezia guarda sin dai tempi di Marco Polo...   Per il 300enario di Goldoni sto finendo adesso di girare con l'Istituto Luce, alla Pergola oltre agli 

esterni,  le "Memoires" di Goldoni con Mario Scaccia protagonista, un dvd dedicato: c'è di meglio però lui ha realizzato una riforma teatrale sulla quale

  noi viviamo tutt ‘oggi e dal 18 al 28 luglio faremo una nuova edizione del Festival teatrale a Venezia".

 

D-"La Venexiana" è  stato un altro  suo spettacolo che ha fatto epoca, e ha segnato il debutto sul palcoscenico di Claudia Cardinale:lo volle

 lei,no?

R.-"Devo dire che avevo fatto  questa "Venexiana", la prima volta a Spoleto con Laura Adani, poi  quando ero direttore del teatro di Roma con la 

grande Valeria Moriconi; successivamente con il "Theatre des Italens"  a Parigi  ho convinto la Cardinale a calcare il palcoscenico:lei è bella, si muove

  in maniera splendida, grande al cinema, forse non la migliore al teatro però la Venexiana parla poco (in francese) e con quella voce rauca che ricorda 

Jeanne Moreau, Claudia rese benissimo la sensualità della donna matura nei desideri dell'ultimo fuoco".

D-Il Teatro d'Europa lo iniziò con  Strehler...

R-"-Grazie a  Strehler sono entrato più di quanto non avessi fatto prima in Europa... mi  chiamò Jack Lang a dirigere il Theatre d'Europe che allora 

nasceva e ne  sono stato felicissimo: Strehler è stato il più grande dei registi e io da ragazzo ho avuto la fortuna di crescere con Visconti da una parte 

e con  lui dall'altra, diversissimi tra loro ma uniti dalla grande arte del teatro... Strehler a un certo punto ha fatto avanti e indietro con Parigi... gli mancava 

la parola Europa....

D-Che sembra peraltro ancora lontana...

R-"Se ne riempiono la bocca ma lo dimenticano; Napolitano lancia appelli ma siamo ancora  all' Italia dei campanili ; dovremmo ricordare gli artisti della 

nostra commedia dell'arte che dalla Francia alla Russia portarono in giro il Don Giovanni molto prima di Molière ...non dobbiamo confondere 

l'extracomunitarietà con l'internazionalità... se non riusciamo a creare una società mista possiamo finire male...dalle banlieu di Parigi  milioni di giovani 

pur nati in Francia gridano la loro rabbia per non essersi  ancora adattati pur sentendosi francesi: vivendo ai margini potrebbe produrre un nuovo 

maggio '68  se saprà essere culturale, altrimenti sarà solo un  casino ...".

 

D-"Memorie di Adriano", passate le 500 repliche affronta un'ennesima stagione (sarà a primavera al Morlacchi ndr).quale il segreto di tanta 

longevità?

R-"Adriano è un uomo tutto mediterraneo.l' imperatore che ebbe la fortuna di governare quando gli Dei non c'erano più e Cristo non era ancora nato, 

un periodo non più ripetutosi e quindi amava la bellezza, la cultura, non facevamai la guerra(almeno così  ci dice Marguerite Yourcenar)...è uno 

spettacolo  che porta serenità:  l'amore per la bellezza  porta Adriano a  gustare la vita con un sorriso, del resto il teatro porta  frammenti di serenità".

 

D-Serenità la dava anche la ben nota "Chiccignola"con Mario Scaccia...

R-"La commedia di Petrolini più conosciuta... non andrà sempre così diceva quello che ruzzolava per le scale, dovrà venire il pianerottolo..."

 

D-Se Massimo Ranieri è diventato quell'uomo di spettacolo completo che è lo deve anche a lei, dai tempi del Pulcinella, no?

R-"Pulcinella", "Liolà", "Varietà" (dove nacque artisticamente  Brachetti), Massimo è un talento vero e credo che  debba continuare a fare teatro...

io farò qualcosa d'importante con lui presto, sul palcoscenico, o sullo schermo".

 

D- Il suo nome resta legato ad alcune delle più belle edizioni del Festival delle Nazioni di C.Castello con regie di opere che si producevano 

a hoc: ritornerebbe?

 R-"Sarei felice per voi e vi sarei vicino come posso....  non dobbiamo essere pessimisti: Città di Castello è  particolare, tagliata fuori dai circuiti ordinari

 ma un certo amore per il teatro che ha coltivato allora  potrebbe ancora rilanciare il suo Festival".

 

E ora il grande protagonista Pino Micol:

 

D-Perchè vent'anni dopo ancora Don Chisciotte?

R."Perchè  ho ancora voglia di confrontarmi con vent'anni prima, perchè forse vent'anni fa era un pò troppo presto, tutto sommato sono abituato a fare 

personaggi un pò in anticipo e poi vedere come diventano con l'età giusta, come nel Galileo settantenne che ho fatto a 40 anni, come Cyrano che ho 

fatto a 34 anni e poi 15 anni dopo; adesso indubbiamente per Don Chisciotte il discorso è ancora più valido perchè sono nell'età giusta ed è un bel 

confronto,  quando si ha la fortuna di incontrare isole di bellezza, di cultura, di poesia  così fondamentali rigirarcisi è rigenerante; questi vertici di 

teatralità rinnovano ...".

D-Controcorrente nell'antiomologazione tutti i suoi personaggi...

R-"La prima bandiera che io faccio dell'antiomologazione è la maniera in cui io vivo e il mio modo di pensare ; non mi servo del teatro per non sentirmi

  omologato, provo orrore per l'omologazione".

 

D-Dopo Don Chosciotte?

R-"Non posso dirlo, io mi definisco un attore di tradizione sperimentale e così sarà un classico fatto in modo non propriamente classico cercando di 

suscitare un pò di diversità e non di omologazione".

M.Z.

Maurizio Scaparro

è uno dei più noti registi a livello internazionale.

Durante la sua attività ha diretto numerose istituzioni teatrali italiane e straniere.

In particolare, è stato Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982 creando, fra l'altro, il "Carnevale del Teatro di Venezia" negli anni 1980/81/82,

  che suscitò una grande eco mondiale.

Directeur adjoint du Theatre de l'Europe, accanto a Giorgio Strehler, nel 1983, e dal 1983 al 1990 Direttore del Teatro di Roma.

Subito dopo, su incarico del governo spagnolo, fu nominato consigliere teatrale dell'Esposizione Universale di Siviglia nel 1992.

   È stato fra l'altro Direttore del Teatro Eliseo di Roma fino al 1998, e dal 1999 ha creato e diretto il Theatre des Italiens a Parigi.

Nel 2006 Maurizio Scaparro viene  nominato a  dirige il Settore Teatro della Biennale di Venezia  ed il 38° Festival Internazionale del Teatro .

Tra le sue regie più significative in Italia e all'estero, "La Veneziana" di Anonimo Veneziano del Cinquecento (regia di Scaparro per sei anni in Italia e all'estero);

  "Les Bonnes" di Jean Genet; "Amleto", "Riccardo II", "Giulio Cesare" di Shakespeare con Pino Micol, "Cirano di Bergerac" di Rostand sempre con Pino Micol, in Italia

  per quattro anni consecutivi, a Parigi al Teatro Nazionale di Chaillot, e successivamente in una versione catalana con Josep Maria Flotats. Inoltre, "Medea" di Corrado Alvaro 

con Irene Papas al Teatro Olimpico di Vicenza.

Tra i suoi ultimi lavori, "America" di Franz Kafka, con Max Malesta, che ha compiuto una tournée europea a Barcellona, Marsiglia, Parigi (Studio de la Comédie Française);

  "Romeo e Giulietta" di Shakespeare, con la Compagnia dei Giovani Attori del Teatro Eliseo, che ha debuttato a luglio del 2000 al Teatro Romano di Verona; 

"Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello. Per il Théâtre des Italiens, Scaparro portò a Parigi nel 2000 e nel 2001 "Pulcinella" con Massimo Ranieri e 

"La Veneziana" ("La Vénitienne"), recitato in lingua francese da Claudia Cardinale per la prima volta su un palcoscenico.

Un vero regalo da donare sia ai grandi che ai piccini.

        il ricavato dell'opera sarà devoluto, come sempre in beneficenza .  

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 BICENTENARIO di BRERA     appuntamento per ammirare, dopo il restauro,Lo Sposalizio della 

vergine  di  RAFFAELLO SANZIO

 

Quest’anno Milano celebra il bicentenario  di Brera: la Pinacoteca fu infatti aperta per la prima volta al pubblico il 15 agosto 1809, 

in occasione del compleanno di Napoleone. Per tale celebrazione, oltre a mostre, concerti e conferenze  distribuite lungo tutto il 2009, 

la Pinacoteca continua a rendere omaggio ad artisti universalmente noti. Dopo Caravaggio è  la volta di  Raffaello. Dal 19 marzo sarà

 infatti possibile ammirare lo Sposalizio della Vergine , a restauro ultimato, opera tanto cara e importante per la nostra città. - 

Al riguardo credo di interpretare il desiderio di tutti noi, sperando che l’opera prima o poi possa tornare, temporaneamente, nella 

sua città di origine per essere ammirata da tutti - (“…Raffaello realizzò il quadro nel 1504 per la chiesa di San Francesco a Città di

 Castello, allora sottoposta allo Stato Pontificio. Questa primizia giovanile rimase sull’altare della chiesa fino al 1798. Il 24 gennaio di

 quell’anno piombò su Città di Castello il Corpo di spedizione cisalpino guidato dal giovane generale napoleonico Giuseppe Lechi.

 Secondo la versione dei fatti prodotta da Lechi, la cittadinanza “esultante” avrebbe deciso di “donare”  al generale il quadro dopo averlo 

levato dalla cornice dell’altare e portato a braccia a casa del generale…..” – tratto dal Sole 24 Ore di domenica 15/03/09) Per l’occasione, 

il Circolo ha organizzato una uscita a Milano, modernissima e antica,  nei giorni 30 aprile e 1 maggio 2009 per una visita guidata alla 

Pinacoteca di Brera e non solo(il cuore della città,.. le antiche basiliche,…. i navigli…..)

Chi fosse interessato può comunicare la propria adesione entro lunedì 6 aprile la libreria Paci di p.zza Matteotti e/o telefonando  alla 

segreteria del Circolo al 333/1661002

 

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PER gli appuntamenti alla scoperta del territorio della nostra regione;

il 16 maggio Orvieto underground  e il Castello della Sala .  

Appuntamenti in programma del mese di  Giugno 

Sabato  20 giugno 2009: Aspettando l’estate.. in musica .   FESTA DELLA MUSICA  2009

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SABATO 4 APRILE 2009 siamo andati in visita a...

Villa del Colle del Cardinale,…Pieve del Vescovo,…. Corciano….

 

   Dimora estiva e di rappresentanza della nobile famiglia perugina dei Della Corgna, la villa voluta nei pressi di Perugia, intorno agli anni ’70 del Cinquecento da Fulvio (1517-1583) 

cardinale e nipote, con il fratello Ascanio(1514-1571), di Papa Giulio III è ben considerabile in Umbria come unico, prestigioso esempio suburbano di quel modello abitativo signorile

proprio alla cultura umanistica e rinascimentale del “viverein villa”. 

Al sommo del lungo viale la compatta struttura  si identifica come “luogo di delizie”, con giardini ricchi di acque e di “meraviglie”, quale ideale vicendevole 

collegamento alla complessa ideazione del ciclo pittorico manierista all’interno. Corte letteraria, artistica, scientifica, questa magnifica residenza manterrà nel tempo 

il suo carattere di colto piacevole soggiorno che solo negli annessi esterni, nel parco(circa 13 ettari) e nel giardino porterà secolari mutilazioni di gusto e d’uso per com-

mittenza di successivi proprietari quali gli Oddi e Oddi Baglioni, i Cesaroni, i Parodi e Parodi Monaco. L’acquisizione nel 1996 al Demanio dello Stato dello splendido 

complesso ha poi significato l’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza per i B.A.P.P.S.A.E. dell’Umbria ad intervenire per le sue 

necessità conservative e di tutela, per la diffusione della sua conoscenza onde custodire e tramandare l’essenza culturale con una viva pubblica partecipazione.

-          Al termine ci siamo spostati  in pullman per una breve visita  al Castello Pieve del Vescovo, che si trova nelle immediate vicinanze: dimora 

suggestiva e carica di storia, il castello è considerato uno dei monumenti architettonici più significativi del territorio perugino; fu costruito alla fine del XIV secolo intorno 

ad un edificio religioso e preesistente, attestato come plebs Sancti Johannis nel privilegio del 1206 con cui veniva posto da papa Innocenzo III sotto la giurisdizione del 

vescovo di Perugia. Occupata nel 1394 dai nobili fuoriusciti perugini e subito liberata dai popolani   guidati dal capitano di ventura Biordo Michelotti, nel 1396 l’antica pieve

 veniva recintata con il permesso del Comune di Perugia da massicce mura e torri e il 23 giugno dell’anno successivo fu teatro delle sfarzose nozze tra il valoroso capitano 

e la nobildonna Giovanna Orsini. Nel tempo assunse le prerogative di una lussuosa residenza signorile abbellita anche da uno splendido giardino. Arricchito di comodità e

 decorazioni, il complesso divenne infatti meta abituale dei vescovi perugini, per lunghi soggiorni lontano dalla città. Oggi è in uso alla Scuola Edile di Perugia che, oltre a 

predisporre un ricco calendario di appuntamenti ed iniziative culturali, si propone  come struttura di riferimento per favorire incontri con specialisti  ed operatori del settore 

del restauro.

Dopo la pausa pranzo siamo andati a visitare il Borgo di Corciano

-          Corciano, è un borgo medievale da scoprire: è un magnifico castello medievale situato a 13 km da Perugia, con un ricco  patrimonio ambientale, storico e culinario.

 Un’alta cinta muraria racchiude l’antico castello ricco di testimonianze storiche e di opere d’arte. Al suo interno si susseguono vicoli, scalinate, palazzi, torri, giardini, chiese 

e campanili, nella cornice di un’intatta struttura medievale che, adagiata sulla cima di un colle, con le sue pietre antiche, emana una spiritualità tutta particolare.(il 9 gennaio u.s. 

è stato inaugurato l’Antiquarium, il nuovo museo archeologico, con reperti preistorici e numerose testimonianze di età  etrusca e romana, provenienti dal territorio comunale; 

nella Chiesa di Santa Maria dell’Assunta è possibile ammirare la “Pala dell’Assunta” del Perugino e il “Gonfalone” del pittore Bonfigli).

Un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Francesca Abbozzo e ai suoi collaboratori del Ministero per i Beni Culturali

per l'interessante visita alla Villa del Cardinale .

Un grazie alla Dott.ssa Silvia Palazzi  per la visita al Borgo di Corciano

*(autrice de La Villa del Colle del Cardinale “Luogo di delizie” pubblicato a cura della Soprintendenza di Perugia;  parte del testo è inserito nella pubblicazione: 

Perugia –Tesori nella campagna).

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SABATO  28 FEBBRAIO 2009 abbiamo visitato a

FORLI’  la   Mostra:  “CANOVA. L’ideale classico tra scultura e pittura” 

  BELLISSIMO ALLESTIMENTO  - Museo San Domenico

Gli addetti ai lavori probabilmente lo sanno, il pubblico verosimilmente no. Non è noto che Forlì, e con Forlì le Romagne, furono luoghi fondamentali 

 per Canova e, in generale, per il neoclassico in pittura e scultura. La grande rassegna, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, ne 

darà conto al San Domenico di Forlì con la mostra “Canova. L’ideale classico tra scultura e pittura” inaugurata il 25 gennaio u.s.,  che si configura

  come la più impegnativa e completa esposizione sino ad oggi dedicata al maestro veneto, dopo quella di Venezia del 1992.  A Forlì si 

ammirano infatti  160 opere. Attraverso una serie di capolavori esemplari, l’esposizione forlivese ripercorre l’intera carriera del “moderno Fidia”, ponendo per la 

prima volta a confronto le sue opere (marmi,gessi,bassorilievi,bozzetti,dipinti e disegni), oltre che con i modelli antichi  cui si è ispirato, anche con i 

dipinti di artisti a lui contemporanei con i quali si è confrontato. Una mostra che spazia dalla scultura alla pittura, proponendo anche alcuni, altissimi 

confronti con Raffaello e Tiziano, e altri capolavori di quel “classico” che fu fonte di ispirazione per molti artisti tra l’ultimo Settecento e il primo Ottocento. 

Per Forlì, Canova creò tre capolavori. Innanzi tutto una versione di Ebe, una delle sue opere più popolari , realizzata tra il 1816 e il 1817 per la contessa 

Veronica Guarini. A precedere Ebe, nel 1814, fu la Danzatrice col dito al mento, destinata al banchiere Domenico Manzoni e andata dispersa dopo la

 morte del proprietario in un atroce fatto di sangue, il cui mistero rimane ancora  insoluto. La vicenda verrà sublimata dallo stesso Canova nella bellissima 

Stele funeraria di Domenico Manzoni ancora conservata nella chiesa della Santissima Trinità. Il confronto fra le due diverse versioni di Ebe, quella di Forlì

 e quella dove la figura è rappresentata su una nuvola, appartenuta all’imperatrice Giuseppina moglie di Napoleone, evidenzia come il grande scultore seppe

 trasporre nel marmo l’audace motivo della figura in volo.  La grandezza di Canova, già in vita celebrato come il più grande scultore di tutti i tempi per avere

 riportato nel mondo la perfezione della scultura greca, sarà testimoniata da prestiti assolutamente eccezionali. Come i due colossali Pugilatori dei Musei 

vaticani, ispirati ai due Dioscuri del Quirinale;  o come la Venere Italica di Palazzo Pitti, la dea tanto amata da Foscolo; o ancora la Danzatrice, Amore e 

Psiche, Tersicore, Orfeo,  la  Maddalena, capolavoro  per il quale Canova trovò ispirazione da Tiziano. Quest’ultimo, sarà considerato dai romantici la sua 

opera più bella e per questo divenne motivo di ispirazione per Hayez la cui Maddalena, che sarà accostata a quella di Tiziano e Canova, rivela nella sua

 sconvolgente sensualità come, non uno scultore, ma il celebre pittore del Bacio possa considerarsi vero erede di Antonio Canova.

                                                                                                                     

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SABATO POMERIGGIO 14 MARZO  2009 siamo andati a far visita a

MONTE CASTELLO DI VIBIO E IL TEATRO DELLA CONCORDIA

 

Il paese,  il cui nome deriva dal “gens vibia”, ha sicuramente origini romane. Oggi conserva ancora la tipica struttura di un “castrum” medievale.

 Di particolare rilievo è il “Teatro della Concordia”, il vero gioiello della città, uno dei rari esempi del suo genere per l’armonia e la sapienza negli 

spazi scenici. E’ considerato il teatro più piccolo del mondo ed è stato recentemente restaurato, vi si svolge una regolare programmazione 

teatrale annuale pubblicizzata anche a livello nazionale.

Si tratta di una inestimabile struttura di appena 99 posti tra i palchi e la platea progettato in pieno clima post rivoluzionario francese, nel 1789,  

e poi intitolato proprio a quella “concordia tra i popoli” che si andava ricreando in Europa agli inizi dell’Ottocento, quando nove famiglie illustri del 

paese si diedero da fare per costruire a Monte Castello un luogo di divertimenti. La sua inaugurazione è datata 1808, in un periodo di massimo 

splendore culturale, quasi a volersi riscattare, da parte dei Montecastellesi di secoli di vicissitudini e dominazioni subite. Il teatro, si legge in un

 documento dell’epoca, “venne costruito piccolo, a misura del suo paese”. Venne poi affrescato nel 1892 dal giovane pittore Agretti, appena 

quindicenne, figlio di Cesare, già autore delle decorazioni,  del telone e dei fondali del teatro. Nel 2002 il teatro è stato anche celebrato dalle Poste

 Italiane attraverso l’emissione di un francobollo nella sezione “patrimonio artistico e culturale italiano”        

Un ringraziamento particolare al Sig Sindaco Dr. Roberto Cerquaglia per la squisita ospitalità dimostrata nei nostri confronti.

 

 

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Per L'iniziativa  " Adotta un monumento della tua Città " 2009

 

E' stato deliberato l’intervento di restauro conservativo della Meridiana realizzata, nel 1942, dal Prof. Luigi Mori a Città di Castello presso 

l’Istituto Professionale di Stato per L’Agricoltura e l’Ambiente “U. Patrizi”(forse non tutti sanno che la meridiana in parola è una tra le più 

rare e importanti d’Europa).I lavori   inizieranno in primavera e al termine degli stessi  si terranno delle iniziative, in collaborazione con l’Istituto

 Superiore “ Patrizi-Baldelli”.

Prima dell'inizio dei lavori il progetto sarà presentato alla città congiuntamente con i progettisti Dott.Arch. Francesco Rosi e l'Ing. jr Achille 

Sberna , le ditte del Restauro interessate e l' Istituto Superiore Baldelli-Patrizi.

 

Altro intervento deliberato la sponsorizzazione con un contributo, a favore della Diocesi di Città di Castello, per il restauro della cimasa dell'Altare 

dell'Angelo Custode sito nella Cattedrale di Città di Castello, a completamento del recupero dei dipinti raccolti dalla macchina lignea della Cappella , 

oggetto di parziale intervento della Soprintendenza ai Beni Artistici di Perugia.

Per l'occasione un ringraziamento particolare a S.E. Padre Domenico Cancian Vescovo di Città di Castello per le belle parole rivolte alla nostra 

associazione : 

"  Sig. Presidente  , consapevole dell'impegno civile del Circolo Culturale Luigi Angelini per la promozione della Cultura e per la valorizzazione dei beni 

culturali del territorio tifernate .. " .     (Domenico Cancian f.a.m. Vescovo)

 

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 Attività già svolte nel 2009

 

  SABATO POMERIGGIO 31 GENNAIO 2009  -Abbiamo fatto visita alla   CASA MUSEO DI PALAZZO RANIERI SORBELLO

alla CAPPELLA SAN SEVERO  a  P E R U G I A

Storia  dei Monumenti

 Collezioni d’arte dei Marchesi Bourbon di Sorbello

in P.zza Piccinino, 9 nel pieno centro storico di Perugia

 

La visita delle sale e delle collezioni ci ha  permesso di avere un’importante testimonianza della vita intellettuale e del gusto artistico dell’aristocrazia 

del XVIII e XIX secolo in Umbria…….

Palazzo Bourbon di Sorbello, risalente al XVI secolo, è appartenuto nel tempo a varie famiglie nobili perugine finché nel 1780, venne 

acquisito dai Marchesi Bourbon di Sorbello. Nell’atrio del palazzo, degno di nota, è un rarissimo esempio di pavimentazione esterna in legno,

 unico in Umbria e rarissimo in Italia, che veniva utilizzato per attutire il rumore delle carrozze che facevano il loro ingresso nel palazzo. In cima

 al grande scalone si apre il piano nobile della residenza dei Marchesi dove sale con soffitti affrescati, impreziosite da pregevoli mobili d’epoca

accolgono una ricca raccolta di opere d’arte e di tesori librari. Della biblioteca, che attualmente consta più di 20.000 volumi, vengono esposte

 rare edizioni tra le quali  degne di nota sono lo Spera Mundi, trattato di astronomia del 1478(una delle prime opere a stampa), l’Encyclopedie 

Française di Diderot e D’Alembert (edizione del 1770) e l’edizione originale delle Tragedie di Vittorio Alfieri. Di gran rilievo è anche la collezione di 

porcellane tra le quali Ginori del XIX secolo e porcellane cinesi del periodo Qianlong (1775 circa) che riporta lo stemma di famiglia, nonché delle 

figurine a tutto tondo delle manifatture tedesche di Meissen e Dresda. Possono inoltre essere ammirati i tessuti ricamati eseguiti dalla Scuola di 

Ricamo fondata dalla Marchesa Romeyene Robert Ranieri di Sorbello nel 1904 presso la villa di famiglia al Pischiello, presso il lago Trasimeno, 

e da altre scuole umbre e toscane della stessa epoca.

  Visita alla cappella di San Severo

 La cappella appartiene alla chiesa di San Severo, costruita sui resti di un tempio dell’XI secolo e riprogettata a metà settecento.

 La cappella è decorata dall’affresco eseguito dal Maestro Perugino e dall’allievo Raffaello tra il 1505-1507 e il 1521. Il dipinto rappresenta 

la Trinità con Angeli e Santi ed è diviso in due parti: la zona superiore è opera del giovane  Raffaello che vi dipinse la Trinità mentre la parti  

inferiore venne completata intorno al 1521 ad opera del Perugino).

 

Ottima la presentazione dei monumenti da parte della Dott.ssa Silvia Palazzi 

 

Successo di critica e partecipazione di pubblico alle 

tre conferenze dal tema: Alchimia– Streghe- Magia ,

 organizzate dal Circolo Culturale “ Luigi Angelini” in 

collaborazione con il Museo del Duomo di Città di  Castello 

e la direzione del prof. Paolo Rossi 

Tutti coloro che lavorarono, pensarono, formularono teorie ed effettuarono
esperimenti nel periodo della nascita della scienza moderna vissero in un
mondo assai diverso dal nostro. Nell'età di Cartesio, di Keplero e di
Galilei si bruciavano le streghe. In Europa convivevano prospettive che ci
sembrano oggi appartenere a mondi culturali fra loro del tutto
incompatibili. Il Seicento vide uno straordinario rigoglio di creatività
scientifica ed una straordinaria fioritura di opere alchimistiche. Newton è
uno dei grandi creatori del calcolo infinitesimale e l'indiscusso "padre"
della nuova fisica, ma i suoi manoscritti alchemici comprendono più di un
milione di parole ed egli anche pensava - come vuole la tradizione
magico - ermetica - che le sue verità fossero già state pensate alle origini.
Ciò che appare oggi saldamente codificato e come tale trasmesso dai manuali
di fisica o di biologia, ciò che appare oggi ovvio e naturale è invece il
risultato di scelte, opzioni, contrasti, alternative. Quelle alternative e
quelle scelte, prima della poi avvenuta codificazione, erano reali e non
immaginarie. E ogni scelta comportò incertezze, opzioni, difficoltà, si
configurò anche, a volte, in modo drammatico
.
(prof. Paolo Rossi)
 

 

1) Conferenza  " FRA MALEFICIO  E METAMORFOSI "                      

Le streghe viste nel periodo storico in cui furono reputate tali e anche alla luce delle più antiche credenze.

 L’argomento è stato trattato dal Prof. Paolo Lombardi il 24 ottobre, nel Museo del Duomo, per iniziativa del 

Circolo “Luigi Angelini”.

Il relatore ha tratteggiato lo stato sociale, le vicende politiche e quelle religiose che contraddistinguono il XVI secolo,

 in cui inizia appunto la persecuzione alle streghe. Mentre niente conferma l’esistenza di sette adoratrici del diavolo, 

vero è che vi erano persone che vendevano servizi magici come guarigioni da malattie, incantesimi erotici e altro. 

Ad esse si rivolgevano anche persone delle classi benestanti; una loro criminalizzazione avvenne successivamente, 

anche perché molte tra loro esercitavano il meretricio, causa di una emarginazione sociale. In momenti di sanguinosi 

scontri religiosi, come quelli che attraversano il 1500 e il 1600, la strega viene poi facilmente considerata agente del

 diavolo al pari degli eretici. Dopo aver osservato che con la fine del 1600 viene meno la stregoneria, il relatore è passato

 ad analizzare come, legata al maleficio, vi sia l’idea della metamorfosi. Si ritrova nei classici greci e latini, nel Medioevo, 

e credono in essa uomini di cultura seguendo il concetto di una materia che si plasma in forme diverse. Famosa fra le altre, 

la credenza nella licantropia, che verrà superata nella concezione di una scienza basata su un ordine stabile della natura.

 Molto interesse e vari interventi da parte del pubblico.   E. F.

Da “La Voce”, 31 ottobre 2008

2) Conferenza " STORIA DELL’ALCHIMIA "

     Molto interesse ha suscitato il 7 novembre la conferenza della prof.ssa Michela Pereira sul tema

 “L’alchimia e la sua storia nella cultura occidentale”. Un soggetto, ha premesso la relatrice, che si può 

osservare collocandosi nella tradizione esoterica o in veste di storici. Nella tradizione occidentale le sue

 origini si possono far risalire al III e IV secolo, quindi nell’era cristiana. Intendendo alchimia non solo come 

attività metallurgica, ma come pratica e riflessione tesa a ottenere una perfezione materiale a tutti i livelli. 

Questo “nuovo sapere”, giunto dal mondo arabo, interessò in Europa i filosofi scolastici. Questi ne negano

 la veridicità, mentre ne furono interessati positivamente i medici, così che ebbe un ruolo importante nella 

trasformazione della medicina.    E. F.

  Da “La Voce”, 14 novembre 2008

3) Conferenza   "IL BAULE DI  NEWTON"

   “Il baule di Newton” ha chiuso il ciclo di conferenze organizzato tra ottobre e novembre dal circolo culturale “Luigi Angelini” 

presso il salone gotico del Museo del Duomo. 

Relatore dell’ultima conferenza, il 28 novembre, il prof.  Paolo Rossi . 

 Il Professore ha tracciato la figura di Newton, percepito come un genio dagli stessi contemporanei, e si è soffermato sulla 

scoperta del calcolo infinitesimale, “lo strumento più potente che l’umanità abbia costruito”, nonché sulle scoperte riguardanti 

l’ottica.

 E’ quindi passato al soggetto specifico della trattazione: un baule. Appartenuto allo scienziato e ritrovato dopo la sua morte,

 fra altre cose,al Trinity College di Cambridge. Un baule che destò per il suo contenuto enorme stupore poiché rivelò che il 

matematico e fisico universalmente noto aveva dedicato moltissimo tempo a studi alchemici e teologici.

   Per quanto riguarda i primi, vi sono 10 volumi di 400 pagine l’uno, nei quali si ritrova il concetto che la verità sta dietro, non 

davanti a noi, e vi è quindi il mito di una sapienza originaria. I libri di contenuto teologico sono talmente ampi e approfonditi da 

far dire al suo biografo Westfall che “Newton sembra un grande teologo che nei momenti di riposo si occupava di fisica”.

   Da ricordare che questi studi dello scienziato si svolgono in un periodo in cui l’Illuminismo ha già iniziato a diffondersi in 

Europa e Cartesio, con le sue opere, ha liberato la fisica dalla “filosofia occulta”. Oggi il baule dallo straordinario contenuto è 

proprietà dello Stato di Israele. 

Grandissimo l’interesse suscitato nel pubblico e vari gli interventi.

                                                                                       E. F.

Da “La Voce”, 5 dicembre 2008

Prof.Paolo Lombardi

Paolo Lombardi (Firenze, 1965) è stato consigliere direttivo di Biblia ed è presidente del Centro Studi Storici di Psicoanalisi  e Psichiatria di Firenze.

 Ha partecipato alla stesura del Dizionario di Filosofia (La Nuova Italia) e del Dizionario di bibliofilia (Bonnard). Nel 1998 ha vinto il Premio 

Castiglioncello (sezione filosofia)con Il filosofo e la strega (Cortina).  Le sue ultime pubblicazioni sono la cura della raccolta di atti Osservazioni 

dalla casa dei folli. 

Atti del convegno I saperi sulla follia. Il corpo e le passioni nel Settecento in Europa (Nicomp, Firenze, 2006) e Streghe, spettri e lupi mannari.

 L'arte maledetta in Europa tra Cinquecento e Seicento (Utet Libreria, Torino, 2008).

   

Prof.ssa Michela Pereira


Formatasi nell'università di Firenze, è attualmente professore ordinario di Storia della filosofia medievale presso l'università di Siena. 

 Le sue ricerche toccano aspetti salienti del pensiero medievale elaborato in contesti extrauniversitari: dalla filosofia del 'laico' Raimondo Lullo 

al pensiero di donne appartenenti alla cultura monastica (Ildegarda di Bingen) o beghinale (Margherita Porete), al ruolo delle scienze che oggi 

definiamo occulte, quali l'astrologia e in particolar modo l'alchimia, nel contesto dei saperi nell'età di passaggio fra Medioevo e Rinascimento.  

Ha pubblicato edizioni critiche di testi (il Testamentum pseudolulliano )per la casa editrice SISMEL-Edizioni del Galluzzo, Firenze 1999; 

il Tractatus novus de astronomia di Raimondo Lullo nella collezione di fonti "Corpus Christianorum - Continuatio Mediaevalis", Brepols, 

Turnhout 1989; e, in collaborazione con altri, lo Speculum astronomiae attribuito ad Alberto Magno, Domus Galilaeana, Pisa 1979), monografie

 (L'oro dei filosofi. Saggio sulle idee di un alchimista del Trecento, CISAM, Spoleto 1992);

 Arcana Sapienza. L'alchimia dalle origini a Jung, Carocci, Roma 2001) e più di recente ha curato la traduzione italiana del Libro delle opere

 divine di Ildegarda di Bingen (I Meridiani - Classici dello Spirito, Mondadori, Milano 2003) e Alchimia. I testi della tradizione occidentale  

(I Meridiani - Classici dello Spirito, Milano 2006).

  

 

    

 

Circolo culturale “Luigi Angelini”                                             Città di Castello, 22 novembre 2008

 

 

Gentili Soci,

 

ci si avvicina al Natale e come sempre, per tradizione, ci incontreremo  per il consueto scambio degli Auguri e per trascorrere 

 insieme una piacevole serata. Quest’anno l’appuntamento è per venerdi 12 dicembre presso il   ristorante Le Logge in P.zza 

Matteotti c/o Logge Bufalini di Città di Castello ( ingresso da P.zza Matteotti - ore 20,00 aperitivo; ore 20.30 cena).

Tutti coloro che intendono partecipare sono gentilmente pregati di prenotarsi improrogabilmente entro mercoledì 10 dicembre

per problemi di tipo logistico - organizzativo,  presso la libreria Paci in p.zza Matteotti e/o telefonando alla segreteria 

del Circolo(333/1661002).

Fin da ora auguro a tutti Soci e alle loro Famiglie, i più cari e sentiti auguri per le prossime festività in particolar modo a quanti, 

per problemi e/o impedimenti non potranno essere presenti alla scambio degli Auguri.

  L’occasione è gradita per informare i Soci che è già  possibile rinnovare la quota  associativa per l’anno 2009 versando la somma 

di € 30,00 (di cui € 20,00 destinate per l’attività ordinaria; € 10,00  destinate al recupero di opere e/o monumenti della città per l’iniziativa: 

 “Adotta un monumento della tua città)  presso la Libreria Paci di P.zza Matteotti; contattare invece la segreteria per conoscere la regolare

 posizione di socio, per comunicare eventuali variazioni di indirizzo ed altro….

Si informa altresì i Soci in possesso di un indirizzo di posta elettronica che le prossime comunicazioni saranno inviate solo via e-mail.

Tutti coloro che hanno un indirizzo di posta elettronica sono pregati di comunicarlo a: circolo.angelini@libero.it.

 

Le iniziative del Circolo sono consultabili al sito   http://digilander.libero.it/circolo.angelini/

 

Si ricorda: venerdi 28 novembre 2008 ore 17.30 sala Gotica Museo del Duomo

conferenza del prof. Paolo Rossi su: Il Baule di Newton” -  ultimo incontro del ciclo di conferenze su Alchimia-Steghe-Magia

ingresso libero.

 

Cordialmente,

                                                                                                                Il Presidente

                                                                                                                  Luigi Chieli

 

 

                                                                                                        

  Attività svolte                                                                             

 

Sabato e Domenica 25-26 ottobre 2008- siamo andati

Vicenza -Palladio 500 Anni

 

Il  20 settembre è stata  inaugurata, nelle sale di Palazzo Barbaran da Porto di Vicenza, la mostra internazionale Palladio 500 Anni

prima tappa di un circuito internazionale, che vedrà successive tappe espositive a Londra e negli Stati Uniti. La mostra racconta una storia 

straordinaria, quella di un ragazzo di umili origini che da scalpellino riesce a diventare il più famoso architetto del mondo. Da cinque secoli  

Andrea Palladio è l’architettura. Nato a Padova il 30 novembre del 1508, ha progettato ville e ponti nelle campagne del Veneto, palazzi e teatri 

a Vicenza, chiese e conventi a Venezia. Dopo la morte, nel 1580, le sue opere e il suo famoso trattato “I Quattro Libri dell’Architettura” hanno 

trasformato l’architettura dell’Europa del Nord, dalla Gran Bretagna alla Russia, per poi varcare l’oceano, e diventare un modello per edifici pubblici 

e case di campagna dalle Americhe all’Australia. Per questo importante evento il Circolo ha organizzato nei giorni 

sabato e domenica 25-26 ottobre 2008 una visita alla città di Vicenza. Oltre alla mostra( circa 200 opere tra cui preziosi

 disegni autografi di Palladio e di grandi maestri come Michelangelo e Giulio Romano, plastici architettonici e dipinti di artisti del calibro di Tintoretto

Tiziano, Veronese…) visiteremo i maggiori monumenti della città, dal Teatro Olimpico alla Basilica Palladiana (restauri permettendo!..) nonché Villa 

Capra Valmarana denominata La Rotonda (la villa, sinonimo di bellezza classica e immortale,  icona dell’arte e dell’architettura palladiana, è la più 

celebre tra le ville del Palladio ed è simbolo nel mondo intero della città di Vicenza). Non firmate Palladio, ma non per questo meno importanti, visiteremo

 inoltre Villa Valmarana ai Nani ( con i stupendi affreschi dei Tiepolo, padre e figlio) e Villa Contarini  (una tra le più belle  ville venete denominata 

la Versailles italiana).

                                                                                                                           

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Il libro di favole " IL SOGNO di MATTEO " Ricordati di acquistarlo ....

 il ricavato delle vendite è destinato ai centri infantili del Malawi e della Bolivia

 

Venerdi 3 ottobre alle ore 18,00.c/o la sala conferenze dell’Hotel Umbria

 è stato presentato il libro di fiabe  Il sogno di Matteo di Gina Boriani Dini   

  illustrato da Giulio Mariucci  con la  traduzione in inglese di Marian CreeK.

  Il prof. Angelo Capecci   ordinario di Storia della Filosofia dell’Università di Perugia , 

di fronte ad un folto pubblico ha presentato l'opera  ribadendo la validità delle favole

nella società contemporanea.

Con il  ringraziamento dell'autrice, Gina Boriani Dini,  a tutti coloro che hanno contribuito 

alla realizzazione dell'opera e con l'invito della stessa ad acquistare l'opera si è conclusa

 la bellissima  serata.

 

   

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 Sabato 6 settembre 2008  si è svolta .....  la conferenza su ...

" PIEVE dei SADDI  una basilica alle origini del Cristianesimo da visitare "

 

Nell’ambito della prima conferenza dell’iniziativa CHIESE ed ARTE  2008 organizzata dal museo del Duomo con la  collaborazione  

del  Circolo Culturale “ Luigi Angelini”, C.I.F. e UNITRE di Città di Castello tenuta presso la sala Gotica del Museo del Duomo è

 stata presentata una relazione storica-artistica  e di restauro di Pieve dei Saddi , una basilica alle origini del Cristianesimo, tenuta 

dall’Arch. Francesco Rosi.

Alla presenza di S.E.. Padre Domenico Cancian , Vescovo della diocesi, del Sindaco di Pietralunga Luca Sborzacchi

del Presidente del Circolo Culturale “ Luigi Angelini” di altre personalità e di un folto pubblico..

La relazione dell’Arch. Francesco Rosi è stata  articolata , il ventaglio di analisi ampio e sfaccettato ha evidenziato vari punti salienti, 

di lettura visiva, comparativa nell’uso del materiale, delle strutture,di relazione ai vari stili architettonici susseguitesi nei secoli relativi ai 

tanti interventi, arricchita da un percorso iconografico, planimetrico, grafico del sito religioso.

La Pieve dei Saddi rientra nel percorso che permette la scoperta e valorizzazione dei nuclei architettonici a carattere religioso, parte 

integrante del tessuto artistico- storico dei Beni Culturali della Alta valle del Tevere.

La Pieve De Saddi è un sito edificato nel luogo in cui venne  decapitato ( sotto Diocleziano) San Crescenziano; Santo  che

 iconograficamente è stato rappresentato mentre uccide il Drago ( simbolo del male) .

La Pieve risulta tra i punti più importanti del Cristianesimo Altotiberino, centro pulsante di evangelizzazione grazie anche alla presenza 

del Vescovo Florido e del Vescovo Ubaldo.

Il  complesso architettonico , costituito da tre nuclei ( Basilica  d’impianto paleocristiano suddivisa in tre navate mediante pilastri che 

sostengono archi a tuttosesto, con abside e cripta, torre a base quadrangolare e canonica), è ubicata nel Comune di Pietralunga sorge

 in un luogo suggestivo e strategico dell’Appennino centrale; tale posizione ha conferito alla Pieve un importante ruolo nella geografia 

ecclesiastica medievale dovuta anche all’evidente aspetto difensivo.

Bravo l’Arch. Rosi nell’ esposizione della sua relazione e per l’intervento di consolidamento e  restauro che ha riportato 

nella parte dello stesso alle antiche vestigia,la bellezza della Pieve .

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Domenica 28 settembre 2008:

 “Tra Sapere, sapori e…un pizzico di mistero”   

Tra Saperi, sapori e…un pizzico di mistero” a Cesena e Rocca di Montebello

 

In occasione delle Giornate del Patrimonio europeo, abbiamo  visitato  la città di Cesena con i sui tesori: la Biblioteca Malatestiana 

e l’Abbazia di Santa Maria al Monte (fondata nel XI secolo ma modificata in epoche successive). La Biblioteca Malatestiana

 “tesoro in perpetuo”,illustre testimone della cultura monastica nella città di Cesena, è considerata uno degli esempi più signifi-

cativi di biblioteca quattrocentesca italiana. 

Le ragioni di questa sua importanza risiedono principalmente nel fatto  che la Malatestiana ha preservato nei secoli la sua immagine 

pressoché immutata. Storicamente deriva dalla raccolta costituitasi tra il XII e XIV secolo nel convento di San Francesco, che Malatesta 

Novello,signore della città, volle ampliare e dotare di una nuova e più consona sede. La “Libraria Domini”, portata a termine nel 1452,

 è rimasta l’unico esempio di biblioteca a tre navate conservata pressoché integralmente nell’architettura, negli arredi e nelle dotazioni 

librarie e si presenta a noi, oggi, come ai visitatori di cinque secoli fa.

 Il Pomeriggio siamo andati  a Montebello e visitato  il castello: questa è una delle rocche più belle e meglio conservate della Romagna. 

Luogo di antiche battaglie, di magie panoramiche, di teneri fantasmi, Montebello ha conservato , in barba ai secoli, e grazie alla sua 

posizione grifagna e solitaria, una struttura medievale pressoché intatta. Di origine militare romana (III secolo A.C.) come testimonia 

il nome, Mons Belli, il monte della guerra, il castello di Montebello fu acquistato nel 1186 dai Malatesta che provvidero a dotarlo di

 fortificazioni.

Dopo circa 200 anni furono i Montefeltro a conquistarlo e la rocca rimase sotto il loro dominio fino al 1438 quando il signore dei Malatesta, 

Sigismondo Pandolfo, la riconquistò. Nel 1463 passa ai conti Guidi da Bagno, infeudati da Papa Pio II Piccolomini, che ne sono tutt’oggi 

i proprietari. L’ala rinascimentale costruita a cavallo del 1400, custodisce decine di pezzi di arredo come quadri, cassettoni, mensole, specchi,

 autentici gioielli di arte e artigianato italiano fra il 1400 e il 1700. C’è anche la” Galleria Azzurrina” che ricorda la tragica vicenda di Guendalina, 

la bimba, figlia del feudatario Ugolinuccio Malatesta, che in un tempestoso pomeriggio del solstizio d’estate del 1375, svanisce misteriosamente

 nei sotterranei della fortezza inseguendo la sua palla di pezza. La piccola, la cui voce secondo la leggenda si ode ancora singhiozzare ogni 

quinquennio nelle notti  d’estate, ribattezzata Azzurrina, è una delle tante misteriose presenze che popolano gli spazi del castello.

 Per ascoltare sui struggenti singulti sono saliti al castello non solo curiosi e cacciatori di fantasmi ma anche  medium, esperti e  studiosi.

   

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Emblema della repubblica italiana Bandiera italiana Bandiera europea  www.beniculturali.it/ 

FESTA Europea della Musica 2008

Una Notte Magica all' Hotel Villa San Donino,    Aspettando l’Estate ….. in Musica ……..

 

Uno degli appuntamenti europei più importanti in tema di cultura e spettacolo, creato per coniugare musica ed arte, linguaggi 

universali per eccellenza, capaci di superare ogni barriera linguistica.

Questo è la Festa Europea della Musica che si svolge il  giorno del solstizio d’estate. 

Nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente,

 ad oggi, più di 60 città europee. In Italia, dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il suo alto patrocinio alla 

manifestazione riconoscendone ufficialmente l’interesse pubblico e l’importante valenza culturale.

A Città di Castello, nella splendida cornice dell’ Hotel Villa  San Donino ( da poco restaurata), si è svolta nella notte tra il 

20 ed il 21 giugno questa importante manifestazione musicale promossa  dal Circolo culturale “ Luigi Angelini” unitamente 

al Ministero dei Beni Culturali.

I virtuosismi musicali dei violini e del sassofono del “ Quintetto SaxArco” si sono levati nell’aria creando una atmosfera variegata 

 ricca di toni, di timbri e di armonie, atmosfera che si è sposata idealmente con la splendida scenografia data dal perfetto connubio 

tra architettura e natura.

Nel raffinato e sobrio contesto della Villa si è conclusa infatti l’articolata stagione del Circolo culturale “ Luigi Angelini” ; 

i Soci , al termine della serata  sotto un cielo stellato e una luminosissima luna , hanno brindato confidando in ulteriori e ricche 

manifestazioni in cui l’Uomo ha la possibilità di ritrovare la vera dimensione della “ Vita” e l’ Ideale di “Bellezza” in senso lato 

che purtroppo ha perduto.

Un sentito grazie al Presidente Luigi Chieli e alla sua preziosa collaboratrice, Sig.ra Giuseppina,

per questo magnifico “regalo”. 

 

                                                                                      F.to   Prof.ssa Ornella Baldicchi

                  

            

 

Si ringrazia per l'organizzazione ,l'ottimo servizio e l' ospitalità ricevuta le maestranze ed il  

personale dell' Hotel Villa San Donino.

 Il Presidente  Luigi Chieli

Aspettando …… l’Estate …………in Musica

 

venerdì 20-6-08 dalle ore 20,30........

Hotel Villa SAN DONINO  voc. San Donino- Città di Castello  www.hotelvillasandonnino.it

 Quintetto Saxarco

 

Sassofono, Luca Mora

 

Violini, Alessia Monacelli, Katia Ghigi

 

Viola & Soprano , Elga Ciancaleoni

 

Violoncello, Ermanno Vallini

Il Quintetto Saxarco è formato da musicisti che nutrono e coltivano da anni una grande affinità attraverso i progetti comuni e le numerose esperienze 

artistiche che li hanno visti come protagonisti e che li hanno portati con successo nelle maggiori sale da concerto e in prestigiosi contesti in Italia ed Europa 

come  l’Auditorium di Roma, la Sala Victoria Hall di Ginevra, il Teatro Rossini di Pesaro, la Sala dei Notari di Perugia,ed altre.

I musicisti che compongono il Saxarco provengono da scuole e corsi di studio con importanti artisti di fama internazionale come Cristiano Rossi, 

Alfonso Ghedin, Federico Mondelci, J.M.Londeix.

Numerosissime fino ad oggi le collaborazioni e le esplorazioni di confini musicali molto vasti in ambito classico, jazz, contemporaneo, progetti discografici, 

colonne sonore e trasmissioni televisive, che hanno permesso ai musicisti del Quintetto di entrare in contatto con una lunga schiera di artisti, musicisti e direttori 

di altissimo livello e di ambiti molto diversi tra loro come S. Scotanibbio, E. Morricone, Yo-Yo Ma, B. Canino, L. E. Bacalov, F. Cafiso, R. Galliano, F. Manara,

 F. Meloni, F. Di Rosa, S. Bollani…..

Numerose anche le collaborazioni individuali in altre formazioni, con tournèe  e concerti anche in Europa (Francia, Belgio, Germania) America, Palestina, Arabia 

e Giappone.

Il programma che presentano spazia da un repertorio classico  fino a quello contemporaneo di L. Stein, P. Glass e M. Nyman per poi toccare le melodie accattivanti 

e ritmiche del tango argentino. Inoltre il viaggio musicale recupera alcune gemme del barocco tedesco in nuove versioni : musica che si libera dalla propria origine 

strumentale, acquistando varietà timbrica e vivacità ritmica.

Il quintetto ha già riscosso ampio successo di critica e pubblico in diverse occasioni, quali il Festival “Segni barocchi” di Foligno, la rassegna musicale “Fabula Mirifica”

 di Cerreto di Spoleto, ed i concerti organizzati dalla Regione Umbria per il progetto Educational – Tour.

 

  Programma

 

J. BOUVARD

Petit Concert

 

E. BOZZA

Aria

 

A. PIAZZOLLA

 Revirado

Tristango

Ave Maria

Violentango

Milonga dell’Angel

 Esqualo

 

P. ITURRALDE

Czarda

 

 

 

Un successo autentico  la  presentazione del libro

 

" IL FIGLIO GIUSTO"  di Stefano Zecchi 

edito da Mondadori

Relatori: l'autore Prof.  STEFANO ZECCHI   ed il giornalista  Dr.MASSIMO ZANGARELLI 

Martedi' 20 maggio 2008, ore 17,30

Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello

 

    STEFANO ZECCHI : I MILLE VOLTI DEL PROBLEMA MATERNITA’

 

Una storia d’amore ricca di fascino e condotta, con geniale trovata narrativa, dal duplice versante, quindi anche dalla

 parte di lei (oltrechè di lui), entrambe in prima persona: un percorso arduo , tortuoso, doloroso, verso una maternità 

dapprima desiderata e poi inseguita ossessivamente. “Il figlio giusto”, il più recente romanzo di Stefano Zecchi, è 

stato presentato dal giornalista Massimo Zangarelli al Salone Gotico del Museo del Duomo di Città di Castello per

 iniziativa del Circolo culturale “Luigi Angelini” del presidente Luigi Chieli. Ed è stato un successo autentico. 

Le parole del più famoso docente di estetica hanno creato un’atmosfera di ascolto e di  attenzione come raramente ac-

cade.

Sono emerse le tante componenti di un libro di grande forza espressiva: la tempestività e la legittimità della decisione 

di “avere un figlio”; il nuovo venuto inteso come il completamento della coppia ovvero  strumento di turbativa dell’equilibrio 

“architettonico “ della coppia; la maternità come alternativa alla carriera professionale ; l’adozione come scelta di corag

-gio ovvero di generosità; la solidità di una relazione capace di non cadere nella banalità quotidiana e di evitare il logorio

 dell’abitudine, destinata a resistere  alla sconquasso degli eventi; il ruolo femminile  nel rapporto a due, dalla “missione” 

tradizionale del “tenere unito” alla funzione  innovativa odierna dove il maschio è sempre più relegato a un ruolo complemen-

tare, marginale, ai limiti dell’inutilità.

Una serie di tematiche tutte di  intrigante complessità che il libro affronta con l’intensità propria dei grandi Autori. 

Zecchi , come suo costume, tratta tutto con garbo raro, non prende posizione faziosa per l’opzione del “figlio ad ogni costo”  

come vuole lei, né per il rifiuto dell’inseminazione eterologa che oppone lui; piuttosto, lo scrittore si pone in maniera  inter-

rogativa rispetto al l’immenso tema della fecondazione artificiale dove alla fine sembra chiaro però che “fare un figlio” senza 

amore e senza sesso diventa una pratica  algida e chimica che poco ha a che fare con i sentimenti e dove si afferma risolu-

tamente  che  un figlio (sia esso sangue del proprio sangue oppure adottato) si deve volere solo se diviene un vero progetto 

di vita per il bimbo e non un diversivo per la coppia.

Ci voleva tutta le delicatezza di Zecchi per indagare così elegantemente nei meandri dell’animo umano, di quello maschile 

come di quello femminile, per un risultato letterariamente brillante e sociologicamente estraneo a qualsiasi settarietà: davvero

 un raro esempio di altezza culturale al servizio di un tema di scottante attualità come quello affrontato nel testo senza infingi-

mento alcuno ma anche senza ombra di partito preso.

Stupendo infine il tratteggio, breve per quanto acuto, della figura del raffinato psicanalista Renè cui basta cogliere una sfumatu-

ra( seppure di capitale importanza!) per compiere un “beau geste” prezioso quanto insolito.

Non potevano mancare riferimenti al tema prediletto di Zecchi, quello della bellezza (e della sua difesa) come nell’illuminante 

citazione per cui “la bellezza ama l’ozio purchè sia vivo il sentimento dell’attesa”.

E a tal proposito, nel prosieguo dell’incontro, cui ha presenziato l’assessore ai beni culturali  del comune tifernate Rossella Cestini

il professore ha  ribadito il suo concetto favorito, quello della scomparsa dall’arte nella seconda metà del’900, rimarcando come la 

caduta dei canoni estetici abbia conseguentemente condotto all’analogo tramonto dei valori etici nell’attuale società dell’appros-

simazione e del cattivo gusto. 

Zecchi ha quindi liquidato la pur rilevante recente esperienza amministrativa quale assessore alla cultura di Milano (al suo attivo il 

riordinamento teatrale riguardante Scala, Arcimboldi,Piccolo) come qualcosa di inadatto alle sue attitudini compiacendosi comun-

que  della “defenestrazione” del suo successore  Sgarbi

L’autore ha inoltre elogiato   Maurizio Costanzo quale inventore del genere “talk-show” disconoscendo al tempo stesso qualsiasi 

qualità alle  sfilate di “fenomeni da baraccone” dell’odierno Costanzo-show”.

                                                                                 

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X° Edizione del Concorso Nazionale " Enrico Zangarelli"

Per gli studenti delle scuole Secondarie di 

I° Grado ad indirizzo Musicale

Città di Castello 7-8-9 Maggio 2008

IL Circolo Culturale " Luigi Angelini" ha sempre sostenuto l'iniziativa riconoscendo 

l'importanza della musica per la crescita e la formazione dei giovani.

  

La storia del Concorso

  La manifestazione si specchia nell’indimenticabile figura umana e professionale dello scomparso professor Enrico Zangarelli. 

Lo spirito innovativo con cui negli anni ’70 l’allora preside della Scuola Media Statale “Dante Alighieri” allargò i confini della 

didattica scolastica, avviando la sperimentazione musicale alle medie, rappresenta la prima pietra di una svolta epocale.

L’intuizione del professor Zangarelli ha infatti anticipato di trent’anni la programmazione attuale degli insegnamenti, che solo a 

partire dal 2000 prevede un Indirizzo Musicale per gli istituti di questo ordine.

Naturale è stato pertanto che dalla “Dante Alighieri” di Città di Castello scaturisse un’iniziativa tesa a valorizzare la musica in 

tutte le sue componenti.

Correvano gli ultimi mesi del 1998 quando  il Consiglio del Distretto Scolastico n° 1 deliberò le risorse necessarie  per la 

realizzazione della prima edizione del concorso ( tutte le borse di studio infatti nei primi anni del concorso furono finanziate 

completamente dal Distretto Scolastico n°1 stesso)nelle aule dell’istituto docenti di riconosciuto talento e prestigio nazionale ed

 internazionale come Giorgio Albiani, Michele Rossetti, MicheleCorbu e Claudia Giottoli, trovarono nel dirigente scolastico 

Mario Massimo Coltellini, nella professoressa Anna Maria Ercolani e nel presidente del Distretto Scolastico 1 Luigi Chieli i compagni 

di avventura per lanciare una sfida ambiziosa.

L’entusiasmo e la voglia di dare alla musica una “nuova tonalità” portarono ad allestire la prima edizione già nella primavera del  1999 

unitamente alle Istituzioni locali, Comune di Città di Castello. 

 Al debutto gli studenti partecipanti furono 500 e da lì partì un’ascesa continua, fino ai numeri che oggi certificano il Concorso “Zangarelli” come la prima

 rassegna del genere in Italia

 

BUON  COMPLEANNO : 10 anni da festeggiare all’insegna delle novità

Compleanno dei dieci anni nel segno delle novità per il Concorso Nazionale “Enrico Zangarelli”

la manifestazione riservata agli allievi delle scuole medie inferiori ad indirizzo musicale, che festeggia

 lo storico traguardo con un programma inedito. 

A distanza di tanti anni, la sfida era cambiare pelle, mettersi alla prova con un a formula diversa ed il comitato 

organizzatore l’ha accettata, guardando alla musica sia sotto il profilo della creatività e della passione, che dello 

studio e della ricerca

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Successo di pubblico e critica 

la presentazione del libro di poesie

                    Fotografie     

“ Una bottiglia abbandonata nel mare”

 di Rina Pachioli editore il melangolo(collana Socrates diretta da Sergio Givone e Antonina Alberti)

Relatori Prof. Sergio Givone e Prof. Paolo Rossi

con la partecipazione dell'attrice Valeria Ciangottini

  sabato 12 aprile 2008  alle  ore 17,30 c/o Sala Gotica del  Museo del Duomo di Città di Castello

                                                                      

                    Chi era Rina Pachioli ?

 

Vissuta per gran parte della sua vita a Bologna, ove insegnava e dove è morta 

recentemente all’età di 97 anni, era tifernate di famiglia. Figlia di Giacinta Rossi, 

che partì da Città di Castello per sposare un magistrato abruzzese, era nipote 

del famoso “Sor Sergio”, il fondatore della Fattoria Autonoma Tabacchi. 

 

Dopo aver passato parte della sua giovinezza nella nostra città, ogni anno vi tornava

 per un certo periodo in autunno, a Badia di Petroia nella casa di famiglia, profondamente 

legata alle sue radici. Un suo fratello, Rino, morto bambino, è sepolto nel nostro Cimitero, 

mentre l’altro fratello, Renato, fu titolare della cattedra di Pediatria all’università di Modena e

 a lui è intitolata una via della nostra città.

 

Fra il 1933 e il 2005, ha scritto più di centottanta poesie, tenute rigorosamente segrete, 

ma in qualche modo destinate alla pubblicazione, dopo la sua morte.

 

Il testo di queste poesie, pervenuto ai nipoti Valeria e Sergio Rossi, è stato ritrascritto e 

riordinato da Valentina Conti, una pronipote, e consegnato dal prof. Paolo Rossi, un 

cugino di Rina, al prof. Sergio Givone che ne ha fatto una scelta che è stata pubblicata 

nella collana “Il Melangolo”.

 

E’ questo volumetto dal titolo “ Una bottiglia abbandonata nel mare”, quasi un messaggio per i 

posteri, che vi proponiamo.

 

La Poesia ...................... Una bottiglia abbandonata nel mare

 

     Se potessi chiuderla in una bottiglia

     e gettarla nel mare

     questa mia vita.

 

     Questa mia vita,

     evaporata,liofilizzata,

     purificata

     dalle miserie,

     (e sia pur solo

     nell' astratto pensiero

     delle mie vuote giornate

     quelle sottratte all'assillo

     di molestie e spaventi:

     assilli ricorrenti 

     di quest'ultima via).

 

    Chiuderla in una bottiglia 

    e abbandonata nel mare,

     perché la ritrovi qualcuno

     di quelli

     che m'ignorarono in vita,

     e sia raccolta la voce

     finalmente 

     del mio muto destino.

                                       Maggio 1997 

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PROGRAMMI delle iniziative svolte                                            

  domenica 6 aprile 2008:

“Tra Borghi e sapori del Montefeltro marchigiano”.

   

Il Montefeltro è un territorio di vasta ricchezza. In realtà non esiste come entità 

amministrativa ma a dispetto di ciò la sua identità storica e culturale è fuori discus-

sione. 

I feretrani in effetti  non si sentono né romagnoli, né toscani, né marchigiani, ma 

membri di una comunità a sé, unita da frontiere ideali tracciate da vicende millenarie 

comuni e da un paesaggio straordinario.

 Queste testimonianze si trovano in numerosi castelli, rocche, torri, piccoli paesi 

interamente fortificati  e chiese ricche d’opere d’arte. Un tratto caratteristico del 

Montefeltro è infatti la  presenza di enormi picchi di roccia calcarea che si stagliano 

lungo tutto il territorio, sui quali costruirono i loro castelli le famiglie signorili che per

 secoli si contesero il territorio, dai Malatesta ai Montefeltro, dai Medici ai Della Rovere

Queste signorie,  e in particolare il governo dei Montefeltro, nel corso dei secoli sono 

state capaci di imprimere nel territorio segni permanenti di omogeneità culturale ed artistica.

Il nostro viaggio parte da Sassocorvaro denominato”sentinella del Montefeltro”  per la sua 

posizione strategica: si erige su uno sperone di roccia a dominio della vallata del fiume Foglia;  

fu governata dai Brancaleoni e dai Malatesta. Nel 1475, proprio per sottrarla alle insidie dei 

signori di Rimini, Ottaviano degli Ubaldini, comandato da Federico da Montefeltro, vi fece 

costruire la Rocca Ubaldinesca, uno dei massimi capolavori dell’architettura  militare italiana 

incaricando l’architetto Francesco di Giorgio Martini. La rocca ha resistito al tempo  in tutta la 

sua originaria struttura: la tipica rampa elicoidale, le sale quattrocentesche, il prezioso teatrino. 

Nell’ultima guerra fu “Arca dell’arte”,  proteggendo, ad opera del Soprintendente d’Urbino, 

importanti capolavori dell’arte italiana. Per più di 5 anni  la Rocca, adattata a rifugio, fu infatti 

nascondiglio sicuro di circa 10.000 opere d’importanza universale dei maggiori pittori italiani. 

Oggi è sede di un museo didattico e idealmente torna ad ospitare alcune di queste opere che 

è possibile ammirare  con riproduzioni a grandezza naturale. Frontino, un tempo solitario e 

battagliero castello di confine del Montefeltro, è ai piedi del Sasso di Simone e Simoncello, 

a due passi dalla Massa Trabaria. Di notevole interesse è il convento di Montefiorentino

(sex.XIII) con la rinascimentale Cappella dei Conti Oliva e l’opera più importante di 

Giovanni Santi, padre di Raffaello. Ogni anno vi si celebra  una importante manifestazione 

letteraria: il Premio Nazionale di Cultura “Frontino-Montefeltro” fondato da Carlo Bo. 

Pietrarubbia, l’antico castello di Petra Rubea, risale all’anno 1000. 

Da questo imprendibile nido d’aquile, dominato da alti pinnacoli rocciosi e rosseggianti, 

nacque la casata dei Montefeltro, probabilmente il Guido di dantesca memoria. Oggi è 

sede del Centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli)  una scuola di alto artigianato per 

artisti e scultori fondata da Arnaldo Pomodoro.

 

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  SUCCESSO  di CRITICA  e  di  PUBBLICO al

Concerto per Otto Archi  

Domenica 10 Febbraio 2008- alle ore 18,00 – Salone degli 

Specchi al  Circolo Accademia degli Illuminati  di Città di 

Castello .                      

 

Ottima l'esecuzione del    COLLEGIUM TIBERINUM   (vedi foto )

 (musiche di Vivaldi e Bach)

Musicisti :Francesco Mastriforti, Marta Lazzeri violini primi - Gloria Ferdinandi

Monica Pontini violini secondiElga Ciancaleoni viola - Ermanno Vallini violoncello -

Roberto Parretti contrabbasso                  Andrea Cortesi     violino solista e direzione

Programma Concerto 

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  Gentili Soci,

nel rinnovare a tutti Voi i migliori auguri per l’anno appena iniziato, l’occasione

 è gradita per comunicare i primi appuntamenti del Circolo e alcune proposte per 

la primavera già fissate a calendario. Si apre l’anno con un appuntamento 

musicale, organizzato in collaborazione con Associazione Amici del Festival,  

è  quindi con piacere che si invitano i Soci  a partecipare:

    domenica 10 febbraio 2008  ore 17.30  presso il Circolo degli Illuminati

Concerto per Otto Archi

(musiche di Vivaldi e Bach) al termine seguirà piccolo buffet con aperitivo;

Ingresso Libero

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 domenica 2 marzo 2008   A Perugia e Spello con Pintoricchio 

(vedi programma);

 domenica 6 aprile 2008  Tra  i borghi e i sapori del Montefeltro  

marchigiano (da Sassocorvaro a Frontino, Pietrarubbia…,) seguirà programma dettagliato.

  Maggio-Giugno 2008: Trieste e d’intorni (seguirà quanto prima programma dettagliato).

 

Si comunica altresì che il Circolo ha avuto la disponibilità,  da parte del prestigioso 

Teatro La Fenice di Venezia, di alcuni biglietti per assistere all’opera lirica 

Il Barbiere di Siviglia” in programma domenica 20 aprile 2008 ore 15.30.

I biglietti disponibili sono 26 ubicati in palchi centrali di 1° e 2° ordine: 

(1° ordine: n.23 posti 1,2,3,4; n. 25 posti 1,2,3,4, n. 26 posti 1,2,3,4; 

n. 27 posti 1,2,3,4; (2° ordine: n. 9 posti 1,2; n. 10 posti 1,2,3,4; n. 22 posti 1,2,3,4;

nonchè n. 4 biglietti in galleria centrale - fila A n. 22-48-49-52) . 

L’opzione è rigorosamente fissata al 14 febbraio pertanto chi fosse 

interessato a prenotare tali biglietti dovrà  telefonare unicamente alla 

segreteria entro tale data.

L’ordine delle telefonate servirà per la scelta dei posti fino all’esaurimento degli stessi. 

Il pagamento dovrà essere effettuato presso la libreria Paci per l’importo definito con la

 segreteria al momento della prenotazione telefonica. (I biglietti acquistati  e non utilizzati, 

non sono rimborsabili).

In merito il Circolo sta organizzando  un soggiorno per sabato 19 e domenica 20 aprile, per consentire, 

unitamente al teatro,  anche una piacevole visita alla città e ai suoi tesori.  Se non sarà possibile organizzare 

il week-end, visto i brevi tempi a disposizione,  il tutto si svolgerà in un’unica giornata con trasferimento 

da Città di Castello sempre in pullman. 

Il programma definitivo con i relativi costi aggiuntivi sarà comunicato appena definito.

 

Si ricorda ai Soci che è in corso il tesseramento per l’anno 2008: la quota è di € 30,00

 (€ 20 per attività ordinaria; € 10,00 per fondo destinato al recupero e/o restauro di monumenti)

 da versare presso la libreria Paci di p.zza Matteotti (chiusa  lunedì) entro il 31 marzo 2008.

      Con la prossima comunicazione e di volta in volta nelle successive, ai  Soci in regola con il     

      pagamento saranno inviate le nuove tessere del Circolo.

  

                                                                                                         Il Presidente

                                                                                                          Luigi Chieli

 

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 Programma a Perugia e Spello con  “Pintoricchio”

 

  La mostra dedicata a Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio è il primo di grandi eventi che saranno ospitati 

nella rinnovata Galleria Nazionale dell’Umbria, dopo i lavori di recupero ed ampliamento degli spazi espositivi 

da poco inaugurati. Questo nuovo progetto di valorizzazione del territorio e del patrimonio umbro sarà 

realizzato in occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della nascita di uno dei più interessanti protagonisti

 del Rinascimento italiano, simbolo della città di Perugia. La mostra, che inaugurerà il prossimo 2 febbraio, 

 oltre all’allestimento perugino, sarà completata da una seconda sezione a Spello, nella Collegiata di 

S. Maria Maggiore. Nella Cappella Baglioni, più conosciuta come Cappella Bella, è infatti conservato un 

capolavoro dell’artista.

Pintoricchio ebbe i natali a Perugia tra il 1456 e il 1460 da una modesta famiglia di artigiani. Fu  col Perugino a Roma,

 collaborando negli affreschi della Cappella Sistina(1481-83). Dotato di fresco temperamento decorativo ed illustratore 

di grande efficacia, ornò per papa Alessandro VI l’appartamento Borgia in Vaticano; lavorò quindi a Spello per decorare 

le pareti della Cappella Bella per conto della famiglia Baglioni: un testo pittorico, dipinto tra l’autunno del 1500 e 

la primavera del 1501 che avrà fortuna e importanza come pochi altri nello scenario artistico umbro. Ci sono poi lavori 

a Perugia, a Spoleto, Orvieto che gli fruttano molto denaro e sempre nel 1501 iniziano ad arrivare anche soddisfazioni 

politiche tanto da essere chiamato a rivestire la carica di Priore delle Arti a Perugia. Il coronamento arriva con lo strepitoso

 ciclo di affreschi della Libreria Piccolomini del Duomo di Siena, con le storie di papa Pio II(i cartoni per le scene furono

 approntati dal giovane Raffaello). Nel 1513 si ritira, malato, nelle campagne senesi, dove morirà l’11 dicembre. 

E’ ricco ma solo, dopo l’abbandono da parte della moglie, una fine triste e solitaria di un artista “sordo, piccolo, 

e di poco aspetto” che seppe essere grande.

(A proposito della moglie, Grania,  la tradizione vuole che abbia avuto la sua ultima residenza proprio a 

Città di Castello e che la Madonna col Bambino è oggi presente nella nostra città perché faceva parte 

dell’arredo della sua stanza da letto. Per questo dipinto anche Città di Castello è tra gli itinerari della 

Mostra presso il Museo del Duomo e tra le iniziative collaterali dell’evento con piacere si anticipa,

 invitandoVi sin da ora a partecipare, alla conferenza dal titolo “Letteratura teologica dell’opera 

del Pintoricchio nel museo di Città di Castello” che si terrà presso il Salone Gotico del Museo stesso

 domenica 27 aprile 2008 alle ore 16,30 – relatore prof. Nazzareno Marconi ).

 

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Un  2007 da Ricordare

Riepilogo delle iniziative

                                                               

Pomeriggio di emozioni alla presentazione 

del libro di RICCARDO NENCINI

  

Recensione

( Oriana Fallaci: il testamento morale nel libro di Riccardo Nencini)

La semplicità e l'eleganza  di RICCARDO NENCINI nel rispondere alle 

domande poste dai giornalisti Maria Concetta Mattei ed Alvaro Fiorucci 

hanno regalato ai numerosi presenti, momenti indimenticabili e toccanti 

nel ricordo di Oriana Fallaci .

 " Oriana Fallaci. Morirò in piedi"

edizioni Polistampa

Programma dell'iniziativa

Alla Presenza dell'Autore 

ha presieduto l'incontro

LUIGI CHIELI  Presidente Circolo Culturale "Luigi Angelini"

ha introdotto e presentato gli ospiti 

ADA GIROLAMINI  Consigliere Regionale dell'Umbria

 hanno intervistato  L'autore

MARIA CONCETTA MATTEI, conduttrice televisiva del TG2

ALVARO FIORUCCI  , Presidente Associazione stampa Umbra

Si Ringrazia il Monte dei Paschi di Siena per l'ospitalità concessa.

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sabato e domenica  1- 2  dicembre 2007 Torino: 

Invito a Corte 

Visita alla Reggia di Venaria

la Versailles italiana:

 dopo due secoli di degrado e otto anni di restauro  è stata riaperta al pubblico 

la splendida reggia sabauda uno dei più straordinari esempi dell’architettura 

barocca internazionale. 

Le sue origini risalgono alla metà del Seicento, quando il duca Carlo Emanuele II 

di Savoia decise di edificare una nuova residenza “di piacere e di caccia” per la corte: 

la scelta del luogo fu infatti determinata dall’essere già teatro delle cacce ducali sin 

dal 1580, oltre che per completare la “Corona di Delizie”, il sistema di residenze di 

corte che i suoi predecessori avevano progressivamente edificato intorno a Torino. 

Fu realizzata dai più grandi  architetti dell’epoca - Amedeo di Castellamonte, 

Michelangelo Garove, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri - , 

un palcoscenico di storia, natura e cultura, in cui la straordinaria architettura barocca,

 i Giardini, il Parco della Mandria e il suggestivo Borgo cittadino si integrano in una 

cornice di spazi di quasi un milione di metri quadrati, di cui la Reggia è il cuore.

  ( Prenotazioni complete)

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    visita a Ferrara – Città del Rinascimento -  

   domenica 9 dicembre 2007

per la visita alla mostra: “Cosmè Tura e Francesco del Cossa - 

L’Arte a Ferrara nell’età di Borso d’Este” nelle due sedi di Palazzo dei

 Diamanti e Palazzo Schifanoia (dove si trovano i meravigliosi affreschi della parete 

est del salone dei mesi).

L’immagine più famosa di Ferrara è certamente quella del suo grande Rinascimento. 

L’epoca dello splendore della corte Estense quando la città era uno dei più importanti 

centri umanistici del mondo e per le sue vie passeggiavano i maggiori poeti, pittori, 

intellettuali del tempo: Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e 

Andrea Mantenga, Giovani Bellini, Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Garofalo, 

Tiziano,….I fasti di quel passato illustre hanno lasciato segni incancellabili ovunque,

 nel tessuto urbano del suo centro storico(dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale 

dell’Umanità), nella magnificenza dei monumenti e nell’orgoglio delle tradizioni e oggi 

tornano più che mai attuali grazie al progetto Ferrara Città del Rinascimento. L’iniziativa 

ha dato vita a un calendario fittissimo di eventi che fanno di Ferrara un “cantiere” aperto 

alla cultura e la grande mostra dedicata all’arte del Quattrocento ferrarese ne è un esempio. 

La mostra infatti ripercorre quella stagione irripetibile riunendo oltre 150 opere: non solo 

dipinti ma anche sculture, miniature, incisioni, oreficerie, tessuti,…,chiamati a rievocare 

la ricchezza e la complessità della cultura figurativa estense di quegli anni. Il fulcro della

 mostra è costituito dalla consacrazione del nuovo stile ad opera dei due grandi protagonisti 

dell’età di Borso d’Este: Cosmè Tura e Francesco del Cossa.

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sabato 17 novembre alle ore 17,30

Successo di Pubblico alla presentazione del libro sabato

GIARDINI “IN ARIA”

e HORTI CONCLUSI di Città di Castello

di Maria Masi Ruggiero  

Foto di Enrico Milanesi e Marian Creek

Relatori prof. Alessandro Meneghini e prof.don Andrea Czortek  

 

Il pur capiente Salone Gotico del Museo del Duomo ha contenuto a stento 

il folto pubblico che, sabato 17 novembre, ha preso parte alla presentazione 

del libro di Maria Maria Ruggiero Giardini “in aria”e horti conclusi di Città di Castello

di recente pubblicato da Petruzzi Editore. 

L’iniziativa, promossa dal Circolo “L. Angelini” in collaborazione con il Museo 

del Duomo,dopo il saluto del Presidente Luigi Chieli ha visto la partecipazione 

del prof. Alessandro Menghini e di don Andrea Czortek, che hanno illustrato 

le caratteristiche dell’originale opera, scritta con gusto, competenza e passione 

da Maria Masi Ruggiero. Le foto di Enrico Milanesi e Marian Creek contribuisco 

a impreziosire il volume, rendendo più affascinante il viaggio attraverso i giardini 

del centro storico castellano.

Il libro riveste un notevole interesse per la storia della città. Il giardino, infatti, è

 intimamente connesso ai luoghi della vita, sia privata che pubblica, per cui, almeno 

dal XVI secolo, i giardini sono testimonianze delle varie fasi della storia cittadina. 

Sfogliare le pagine del volume di Maria Masi Ruggiero è un po’ come fare una 

passeggiata per le vie, i vicoli e le piazze di Castello, alla scoperta di luoghi per lo 

più noti solamente agli abitanti e ai frequentatori delle loro case. È un modo per 

scoprire il fascino e le mille suggestioni di un centro storico che non offre un particolare 

“impatto visivo” in chi lo visite, ma che sa offrire preziosi elementi architettonici dietro 

ogni angolo. Quello di Castello è un centro storico indubbiamente bello, da scoprire 

girovagando; e in questo giro si possono intravedere, attraverso fronde sporgenti o 

alberi svettanti, i seni della presenza di un elevato numero di orti e giardini. 

Una presenza, questa che rende il centro storico ancora più delicato, e, allo stesso 

tempo, ancora più vivo.

La pubblicazione del volume è stata sostenuta da numerosi enti, associazioni e ditte: 

Comune di Città di Castello, Comunità Montana Alto Tevere Umbro, Fondazione 

Cassa di Risparmio di Città di Castello, GAL Alto Tevere,  Aboca Museum, Associazione 

Storica dell’Alta Valle del Tevere, Cepu, Circolo Culturale “L. Angelini”, Conagit, 

Fattoria Caldese, Fisa Kartotecnica, Inner Will, Lions Club, Scatolificio Gasperini. 

Il ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività dell’Associazione “Matty & Co.” 

di Città di Castello.

-         venerdì  23 Novembre 2007- ore 17.30  

                    Presentazione del libro:

L’ORDINE DI MALTA IN UMBRIA

“Una storia di oltre ottocento anni (1150-2007)”

  (Benucci Editore)

Città di Castello, venerdì 23 novembre 2007 ore 17,30

Sala Gotica - Museo del Duomo

  PROGRAMMA

Ore  17,30    Luigi Chieli  “Saluto del Presidente Circolo Culturale L. Angelini”

Ore  17,35    Alessandro Forini  “Presentazione degli ospiti"

Ore  17,40    Paolo Giuseppe Caucci von Saucken “Presentazione del volume e sue prerogative"

Ore  18,00    Alessandro Forini “Cavalieri e Commendatari a Città di Castello: La Commenda di Regnaldello

Ore  18,20    Luciano Valentini di Laviano “La Delegazione Gran Priorale di Perugia e le attività dell’Ordine oggi”

Ore  18,30    Saluto finale e vin d’honneur

 

OSPITI

 

Paolo G. Caucci von Saucken

nob. prof. ordinario Università di Perugia capo raggruppamento C.I.S.O.M. – 

direttore centro studi melitensi (Castello di Magione)

Luciano Valentini di Laviano

conte di Laviano, Cancelliere del Gran Priorato di Roma e Vice Delegato di Perugia 

dell’Ordine di Malta Italia

Alessandro Forini

capo gruppo C.I.S.O.M.

Città di Castello

L’incontro a carattere storico culturale è indirizzato a cavalieri e dame dell’Ordine, 

istituzioni, storici, medici, infermieri, volontari soccorritori, associazioni, circoli, 

professionisti, imprenditori, banche e a tutti coloro che a diverso titolo possano 

apprezzare e valorizzare l’opera.

- venerdì 30 Novembre 2007 ore 17.00

Presentazione del libro di Cronache Castellane :

       “ Tra pézzi e Bòconi” di Dino Marinelli.

   

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Gli appuntamenti del mese di ottobre 2007

 domenica 21 ottobre 2007: Visita alle Ville medicee e i loro tesori 

Le ville medicee, complessi monumentali edificati nel territorio intorno a Firenze dalla 

famiglia Medici nella seconda metà del secolo XV e nel XVI, costituiscono un vero e 

proprio sistema territoriale. 

Sorte come trasformazione di antichi castelli in dimore di caccia e centri di amministrazione 

della famiglia, sono state teatro, nel corso dei secoli, di importanti avvenimenti legati  alle

 vicende sia storico-politiche che culturali della città di Firenze. 

Gli interni sono  arricchiti da importanti cicli di pitture murali, celebrativi della famiglia 

Medici. La Villa di Poggio a Caiano fu progettata da Giuliano da Sangallo nel 1485, 

su committenza di Lorenzo il Magnifico ed è sicuramente la principale residenza estiva della 

famiglia dei Medici. La villa  fu anche una delle prime strutture a rispondere totalmente  

ai canoni dell’architettura rinascimentale, creando una sinergia tra interno ed esterno, 

con loggiati e grandi finestre. La costruzione rimase interrotta alla morte di Lorenzo e i lavori 

 ripresero per volontà di Papa Leone X, figlio di Lorenzo, e vennero completati nella seconda

 metà del Cinquecento. All’interno la magnifica Sala Leone X, con affreschi allegorici, 

celebrativi della famiglia Medici eseguiti  dai A. del Sarto, Pontormo e Alessandro Allori. 

l Museo della Natura morta, all’interno della villa, è stato inaugurato il 17 giugno u.s. 

ed è l’unico Museo di Natura morta in Europa. E’ articolato in 16 sale con circa 200 quadri 

che fino ad ora si trovavano nei depositi del Polo Museale Fiorentino. Villa La Petraia  è 

una delle più affascinanti ville medicee, per la felice collocazione del paesaggio, per l’eccellenza 

delle decorazioni pittoriche, per la rigogliosa natura del parco. 

Passò alla famiglia Medici nel 1575 e, successivamente, così come la Villa di Poggio, 

fu residenza estiva del Re Vittorio Emanuele II. Di grande interesse il grande 

cortile d’ingresso, fatto coprire con un lucernaio a vetri nell’800 per adibirlo a 

ala da ballo, che conserva affreschi del pittore Volterrano. Bellissimo il giardino, 

ideato da N. Tribolo e nel quale si trova anche la fontana con “Fiorenza uscente 

dalle acque” del Giambalogna.  

 

Giovedì 21 giugno Concerto per il Solstizio d’estate

MiBAC -Ministero per i Beni e le Attività Culturali Festa della Musica 2007

All' Antico Borgo di Celle una serata di successo e di partecipazione di pubblico . 

InCanto di una Notte d’Estate

… dal Rinascimento ai Beatles…  

  MUSICA E SIMBOLOGIA DEL SOLSTIZIO D'ESTATE

Le celebrazioni solstiziali si perdono nella notte dei tempi: alla tradizione del giorno più lungo dell'anno si è sovrapposta sincreticamente la festa cristiana di  Giovanni Battista (l'unico santo cui la Chiesa dedica la solennità nel giorno della nascita e non in quello della morte) che fa da pendant religioso-popolare al "San Giovanni (apostolo ed evangelista)d'inverno" (27 dicembre ) anch'esso in sovrapposizione alle feste del Sol Invictus dei Romani nei giorni, appunto, più corti dell'anno.

Secondo un'antica credenza  per San Giovanni il sole(fuoco) si sposa con la luna(acqua):da qui i riti dei falò e della rugiada  della tradizione contadina presenti però anche negli attributi del Battista (proprio fuoco e acqua); i fuochi di san Giovanni erano considerati propiziatori ed è un'usanza che si ritrova in moltissime regioni d'Europa ed anche del Nord- Africa. Le erbe raccolte in questa notte,bagnate da una guazza "magica" hanno un potere particolare con le loro priorità esaltate al massimo per scacciare ogni malanno; l'acqua di san Giovanni veniva non a caso arricchita  da tantissime erbe ( ruta lavanda,rosmarino, mentuccia,iberico...).

Dunque a queste ricorrenze  si è riferito, con sensibilità identitaria straordinaria, il Circolo culturale "Angelini" guidato dal Presidente Luigi Chieli nell'organizzare all'Antico Borgo di Celle, rivelatosi cornice ideale, l'"InCanto di una notte d'Estate" ,inserito nel programma ufficiale del ministero per i Beni e le Attività  culturali nella data che da almeno un ventennio in Europa si celebra come "Festa della Musica".

Alla presenza della Dirigente dell'Ufficio Regionale dei Beni Culturali ,Silvana Tommasoni  si è esibito il "Chereòn Ensemble" che anche nel programma ha rispettato una rigorosa simbologia dando vita ad un evento unico nel suo genere: prima parte ("Ut animalia") con il mondo animale come scenario naturale di un fiorilegio  di composizioni '4/500esche ad esso ispirate ; quindi "Stagion novella", articolata antologia di brani del Rinascimento europeo dedicate a primavera ed estate, stagioni dell'amore.

Per la terza parte infine  al soprano Elga Ciancaleoni, al controtenore Alessandro Ciofini, al baritono Patrizio Paoli diretti dal tenore Francesco Corrias, si è unito il pianista Maurizio Marrani per dar vita, con godibile duttilità,  a  una serie di escursioni sul pop-jazz(da Gershwin a Bacharach, dai Beatles ai BeachBoys, da Billy Joel a Henry Mancini) del secondo '900:un mix tra musica antica e una delle frontiere della musica contemporanea che costituisce un'intrigante contaminazione anche per la sapienza degli arrangiamenti.

Finale conviviale sempre caratterizzato dalla semantica di acqua e fuoco.

  info:  www.beniculturali.it

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 successo di pubblico e di critica alla presentazione 

del libro di Armando Lombardi

Spigolature di guerra e di prigionia 

1940 - 1947 

 

Successo per la presentazione del libro” Spigolature di guerra e di prigionia 1940 - 1947  

di Armando Lombardi edito da Poligraf di Città di Castello. 

In una sala  affollata  di pubblico, Il giornalista  Massimo Zangarelli  con domande precise

 e puntuali ha sollecitato l'autore a raccontare le sue esperienze e la sua storia di vita.

Apprezzato dal pubblico ,ripagato dai ripetuti  applausi, il Prof. Armando Lombardi  ha mostrato 

con la sua semplicità dialettica toccanti immagini di vita vissuta  in guerra e poi in prigionia, 

fino all'incontro con il Prof. Luigi Angelini.

La serata si è conclusa  con la toccante lettura dello scritto" Mio Armando" di Memè, 

inserito nel libro medesimo, da parte  della Prof.ssa Eliana Pirazzoli 

Il Prof. Armando Lombardi (personaggio noto e stimato di Città di Castello, socio fondatore 

del nostro Circolo culturale, amico di Luigi Angelini, suo compagno in guerra e nei lunghi anni

 vissuti insieme in prigionia)  ci regala una toccante testimonianza con questa “..raccolta di appunti, 

ricavata da un consunto quaderno, con dei fogli strappati, unico rimasto dei quatto su cui 

annotavo di volta in volta ciò che mi agitava la mente nelle lunghe giornate in oltre 4 anni di prigionia.….”.

Città di Castello 30 Maggio 2007

Si Ringrazia Il Monte dei Paschi di Siena  di Città di Castello 

per la concessa ospitalità

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  INIZIATIVE SVOLTE Mese di giugno 2007

- Giovedi  7 giugno 2007 – Firenze:Notturno al museo  mostra su Cézanne ( vedi seguito programma dettagliato)

- Giovedi 21 giugno 2007 dalle ore 19.30 in poi, presso l’antico Borgo di Celle per la serata:InCanto di una Notte d’Estate”  concerto  con l’Ensamble Chreon e cena sotto le stelle in occasione del Solstizio d’Estate e della festa della musica 2007..

 

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NOTTURNO  AL MUSEO – PALAZZO STROZZI     GIOVEDI 7 GIUGNO 2007

Programma dettagliato

“Cézanne a Firenze”

Due collezionisti e la mostra dell’impressionismo nel 1910

La mostra è ospitata negli ambienti di Palazzo Strozzi, uno dei più importanti 

simboli dell’architettura rinascimentale a Firenze; oggetto di recenti restauri, 

il palazzo si presenta per la prima volta al grande pubblico nella sua veste suggestiva

 di dimora storica.

L’evento riunisce per la prima volta le opere più notevoli delle raccolte, 

smembrate negli anni tra le due guerre mondiali, dei giovani e brillanti collezionisti 

Egisto Paolo Fabbri (New York 1866 – Firenze 1933) e Charles Loeser 

(New York 1864 – Firenze 1928), che Firenze  ebbe la fortuna di ospitare fra 

la fine dell’Ottocento  e i primi del Novecento. Si tratta di un’occasione unica 

per ammirare capolavori di Cézanne  come Madame Cézanne sulla poltrona rossa

Casa sulla Marna (eccezionalmente prestata dalla White House Historical  Association 

- White House Collection) Il Frutteto, Le Bagnanti, insieme ad altri  dipinti provenienti

  dalle più prestigiose collezioni internazionali. In un’epoca in cui Cézanne lavorava 

febbrilmente e in completo isolamento, non apprezzato dalla critica ufficiale, nelle

 case fiorentine di Fabbri e Loeser erano conservati 47 suoi  dipinti. Non è dunque 

una caso che una mostra  così importante su Cézanne abbia luogo proprio 

a Firenze, città che ospitò anche eventi di ampio respiro come la prima mostra 

italiana dell’Impressionismo nel 1910.

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Iniziative svolte nel mese di aprile -maggio 2007

-         sabato 28 aprile 2007: pomeriggio a Todi per la visita alla mostra:”Jacopone da Todi e l’arte in Umbria nel suo tempo;

-       domenica 6 maggio 2007: visita a  Ostia antica e Palestrina

-       sabato 19 e domenica 20 maggio:visita a  Napoli – Campi Flegrei  

-    domenica 15 aprile  " Concerto di Primavera "

    

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  iniziative svolte nel mese di marzo e aprile 2007:

-         domenica 11 marzo 2007: Siena - Visita alla mostra La passione e l’arte;

-          domenica 25 marzo 2007: Roma – Visita a Palazzo Barberini ;

-          domenica 15 aprile 2007 ore 18.00 Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati : Concerto di primavera con il Quartetto Coliseum (Andrea Cortesi, I violino; Gloria Ferdinandi, II violino; Elga Ciancaleoni, viola;  Mauro Businelli, violoncello; Francesco Attesti, pianoforte; musiche programma - L.V.Beethoven- J.Haydn- R.Schumann)  ;

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   SUCCESSO di PUBBLICO ....... al

Circolo Tifernate " Accademia degli Illuminati "

Giovedì 8 febbraio alle ore 17.30 c/o la Sala degli Specchi del Circolo Tifernate alla presentazione del libro 

" Conversando di.....2" di Romanella Gentili Bistoni,

Relatori

Daniela Frullani Assessore Provinciale , 

Fiammetta Modena Consigliere Regionale , 

coordinerà l' incontro 

Simone Santi   Direttore di TRG.

La pubblicazione stampata dalle Grafiche Pucci grazie al generoso sostegno di CEPU 

 contribuirà , nell'ambito del progetto della Croce Rossa Italiana Sezione Femminile 

di Città di Castello , all'acquisto di un'ambulanza attrezzata.

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Città di Castello, 9 febbraio 07

Si comunica che a seguito delle  elezioni per il rinnovo degli organi statutari (art. 18 dello statuto) avvenute in Città di Castello il 27 gennaio u.s. nell’ambito dell’Assemblea ordinaria dei Soci, i nuovi organi statutari per il triennio 2007 – 2010, risultano così composti:

Consiglio Direttivo

Sigg.ri : Bocci Paolo, Braganti Bruno, Castori Margherita, Chieli Luigi, Conti Graziano, Gambuli Michele, Gualdani Riccardo, Mariucci Giulio, Mercati Gilberto, Metucci Giuseppina, Paoletti Antonio, Piotti Fiorella, Pirazzoli Eliana, Rondoni Marco, Rossi Gabriella. Supplenti: Marian Creek; Gualtiero Angelini.

Collegio Sindaci Revisori

Presidente Sig. Berretti Giorgio; Sig. Gaudenti Fiorucci Lazzaro, Sig. Santi Lucio.

  Al termine delle sopra evidenziate operazioni il nuovo Consiglio Direttivo ha eletto al proprio interno (art. 19 dello statuto).Presidente: Sig. Luigi Chieli; Vicepresidente: Sig. Paolo Bocci; Segretario: Sig.ra  Giuseppina Metucci.  

                                   Relazione del Presidente sull’ attività svolta dal 23 Ottobre 2003 al 31/12/06.

 

Presidenza: Sig. Chieli Luigi

Vice Presidenza: Sig.ra Castori Margherita

Segreteria : Sig.ra   Metucci Chieli Giuseppina

 

Organi statutari

Consiglio Direttivo

Componenti: Chieli Luigi, Castori Margherita; Pirazzoli Eliana; Piotti Fiorella; Garzi Stelvio; Conti Graziano; Bianconi Ermanno; Bocci Paolo;Rondoni Marco ; Mariucci Giulio; Gualdani Riccardo; Berretti Giorgio; Paoletti Antonio; Campriani Sandro; Rossi Gabriella.

 

 

Collegio Sindaci RevisoriComponenti : Presidente Sig. Mario Guerri; Sig. Gaudenzi Fiorucci Lazzaro, Sig. Santi Lucio.

 

Questa Presidenza, in ordine al programma concordato  con i suddetti organi statutari e in linea con gli obiettivi e finalità dell’Associazione, rimette sintesi delle attività  svolte dalla data del 23 ottobre 2003 al 31 dicembre 2006.

Ciò, nel rispetto di  quanto stabilito nella riunione programmatica d’insediamento nella quale si era convenuto, in prima battuta, di restaurare il monumento alla libertà dedicato all’XI Settembre realizzato dal nostro concittadino Elmo Palazzi  e  di continuare a promuovere e valorizzare  il nostro territorio in ogni suo aspetto, le sue genti, le sue tradizioni   (Alta Valle del Tevere Umbra e Toscana, riscoperta della nostra città e dei centri minori,  spazio alla  musica e ai giovani musicisti ; presentazione di opere di  scrittori locali, ) nonché, come di consueto, attivando ogni iniziativa possibile in campo musicale e la partecipazione  ad eventi culturali nazionali di particolare interesse e spessore.

 

ATTIVITA’ SVOLTE  ANNO 2004

 

                        

 

 

 

 

 

 

1

10 e 17 gennaio 2004

Omaggio a Burri  visita alla Fondazione e al museo ex Fat

2

13-feb-04

 

Conferenza stampa presentazione progetto restauro

 monumento all’ IX Settembre

9

21-feb-04

 

Conferenza"Aspettando il Perugino" sala Gotica del Duomo

4

07-mar-04

 

Padova visita alla mostra "I Macchiaioli"

5

03-apr-04

 

Pomeriggio a Perugia visita alla mostra "Il Perugino"

6

24-apr-04

 

Conferenza" Il Manierismo a C. di C.” sala Gotica del Duomo

7

25-apr-04

 

Siena: in terra di Siena in treno a vapore

8

07-mag-04

 

Concorso di poesia Distretto Scolastico ,C.A.I - borsa di studio

9

08-mag-04

 

2° pomeriggio a Perugia visita  mostra "Il Perugino"

10

13-mag-04

 

Concorso musicale nazionale"E.Zangarelli" -borsa di studio

 

 

 

 

12

14-15 maggio 2004

Genova visita alla mostra "L'età di Rubens"

13

28-mag-04

 

2° Concerto Orchestra da Camera di C.di C.

14

02-giu-04

 

Visita ai castelli e abbazie della Val di Chienti

15

18-ago-04

 

Festival delle Nazioni  :

 

 

 

Corsi di perfez. mus.li"L.Angelini"  consegna borsa di studio

16

05-set-04

 

Festival delle Nazioni: Concerto a S.Domenico

 

 

 

 

17

09-set-04

 

Conferenza "Il ruolo della musica nella società contemporanea"

18

19-set-04

 

Passeggiata ecologico-culturale" Prati della regina-eremo della

 

 

 

Casella-Santuario della Verna"

19

25-set-04

 

Senigallia-Pesaro vista alla mostra " I della Rovere"

20

16-ott-04

 

Roma navigazione sul Tevere e spett.lo Cirque du soleil

21

23-ott-04

 

Presentazione libro " Donnino contemporaneo dell'avvenire" in

 

 

 

collaborazione con Capitolo Cattedrale e Museo del Duomo

22

28-nov-04

 

Cerimonia di riconsegna alla città del monumento restaurato

 

 

 

di Elmo Palazzi

23

28-nov-04

 

Pranzo degli auguri   Hotel Garden

 

24

05-dic-04

 

Venezia visita alla  mostra di "Salvador Dalì"

 

25

11-12 dicembre 2004

Napoli visita alla mostra dei " Presepi napoletani"

 

Presenze  Totali n° 2100

 

ATTIVITA’  SVOLTE ANNO 2005

 

1

   14-gen-05

Collabor. Celebrazioni per il Cinquecentenario di Raffaello Conf. con Bruno Corà

2

06-feb-05

 Concerto quartetto d'archi Dante

3

12-mar-05

Pomeriggio a Pergola –visita ai  bronzi dorati di Cartoceto

4

02-apr-05

Visita alla mostra "prima di Burri e con Burri c/o pinacoteca c.di c.

5

16-17 aprile 05

Torino visita alla mostra "gli impressionisti e la neve"  ed al Museo del Cinema ed Egizio

6

24-apr-05

Invito comune di Perugia i luoghi del Signorelli(visita guidata S.Crescentino Morra)

7

01-mag-05

Visita ai borghi del Montefeltro  e Valmarecchia

8

12-mag-05

 Consegna borsa di studio VII ed. concorso nazionale mus.le E. Zangarelli

9

22-mag-05

Visita a Tivoli e le sue ville

 

10

28-mag-05

3° concerto orchestra da  camera Città di Castello

11

19-giu-05

passeggiata ecologico-culturale Sasso di Simone-Sestino

12

04-set-05

Concerto Festival delle Nazioni e consegna borsa di studio corsi di perfez.to

13

11-set-05

Conferenza a Morra Orat.S.Crescentino "i beni culturali in alto tevere"

14

17-set-05

Visita guidata al Castello Bufalini di San Giustino

15

24-set-05

visita guidata al Borgo di  Montone

16

02-ott-05

Proiezione anteprima nazionale del film "Madre Teresa  l'eredità"

17

15-ott-05

Collaborazione con scuola di musica concerto" Bekova-Baldelli"

18

30-ott-05

Visita a Roma al palazzo del Quirinale e a Caravaggio

19

06-nov-05

Concerto Vox Aurea arie antiche italiane del '500-'600

20

18-nov-05

Presentazione libro “ la scatola magica “di Gina Boriani Dini

21

02-dic-05

Cena degli auguri

 

22

03-dic-05

Presentazione catalogo sul restauro del monumento all'XII settembre di Elmo Palazzi

 

 

 

23

    4-5  dic 05

 Brescia visita alla mostra di Gauguin  e Van Gogh         

Presenze Totali 

 

 

 

 

n.  1430

 

 

ATTIVITA’ SVOLTE ANNO   2006

 

1

              21-gen-06

           “Parole Appese” presentazione libro di poesie di Giuseppe Pegoraro

 

 

 

 

2

04-mar-06

           Visita al Castello di Magione  cena  con degustazione al relais la fattoria

Castel Rigone

 

 

 

3

19-mar-06

           1° concerto “ Omaggio a Mozart” in collaborazione con il Circolo Tif . (n.5 esecutori)

 

 

 

4

26-mar-06

           Roma visita alla mostra su Antonello da Messina

 

 

 

 

 

 

5

02-apr-06

            Visita alle Abbazie della Valnerina

 

 

 

 

 

 

 

6

12-apr-06

           Concerto stabat mater in collaborazione con scuola di musica

 

 

 

 

7

23-apr-06

           2° concerto “Omaggio a Mozart” in collaborazione con il Circolo Tif.(n 4 esecutori)

 

 

 

8

     30-apr-1mag-06

           Napoli visita alla mostra di Tiziano e Napoli sotterranea

 

 

 

 

 

 

9

14-mag-06

           Concerto “Musica da salotto nella Vienna dell' 800”-quintetto Bottesini in 

 

 

 

 

 

           collabor. Circolo Tifernate  e Scuola Comunale di Musica

 

 

 

 

 

10

        15-16 mag-06

           Borse di studio per concorso musicale E. Zangarelli e concorso di poesia del CAI

 

 

11

18-mag-06

           Conferenza su:Cavalieri e Pellegrini in alto Tevere -collabor. Cavalieri di Malta

 

 

 

12

21-mag-06

           3° concerto” Omaggio a Mozart” in collaborazione Circolo Tifernate(n. 4 esecutori)

 

 

 

13

04-giu-06

           Visita all’oasi wwf  di Orbetello

 

 

 

 

 

 

 

 

14

23-giu-06

           4° concerto “Omaggio a Mozart” in collaborazione Circolo Tifernate. (n. 8 esecutori)

 

 

 

15

23-ago-06

           Assegnazione borsa di studio allievi corsi di perfezionamento Festival delle Nazioni

 

 

 

 

 

 

16

16-set-06

           Conferenza su: la Croce e il Crocefisso:un simbolo scomodo? Collab.Chiese ed Arte

 

 

17

06-ott-06

           Presentazione libro x beneficenza"Passeggiata in fondo al mare " di Gina B.Dini

 

 

18

07-ott-06

           Conferenza e visita al Castello Bour Bon del Monte M.S.M.Tiberina

 

 

 

19

22-ott-06

           Passeggiata ecologica-culturale 5 terre - isola di Palmaria

 

 

 

 

20

      12-13/11/2006

           Visita alla mostra  di Mantenga nelle sedi di  Mantova e Verona

 

 

 

 

 

 

21

22-nov-06

           Incontro con il regista Maurizio Scaparro uno dei maggiori registi italiani di teatro

 

 

 

 

 

           e il suo Don Chisciotte

 

 

 

 

 

 

 

22

03-dic-06

           Concerto Requiem di Mozart; coll.Ass.Amici del Festival;Circolo t.A.degli I.;Corale Alb.

 

 

23

09-dic-06

           Visita a Roma tra shopping ed arte

 

 

 

 

 

 

 

24

13-dic-06

           Presentazione  del libro “ Le Ceramiche di Enrica Paoli “ Hotel Garden

 

 

 

 

 

 

25

13-dic-06

           Tradizionale cena degli auguri  hotel Garden

 

 

26

15-dic-06

           Iniziativa: un libro sotto l'albero con Roberta Lepri, Rodolfo Doni, Cesare Cavalleri

 

 

27

17-dic-06

           Collab.ne concerto con la Schola Cantorum Anton Maria Abbatini 75°anni Fondazione

 

 

 

 

 

 

28

        2/dic-4/gen/07

           Partecipazione alla rassegna delle tavole natalizie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale presenze 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                  N° 4200

EVENTI :

 

1)      28 Novembre 04 - Riconsegna alla Città , dopo il restauro,del  Monumento alla Libertà -XI Settembre 1860 di Elmo Palazzi

 

Proposta di PROGETTI IN CORSO:

  2)   Nella seduta del Consiglio direttivo del 18/10/2006 è stato deliberato di informare l'Amministrazione Comunale sulla disponibilità di questo Circolo ad attivare un nuovo progetto di restauro relativo alla sistemazione del monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi posto nei giardini di piazza Garibaldi in Città di Castello. E' stato già richiesto, a scopo indicativo, il preventivo per tale restauro alla Ditta Angelucci Srl Roma( stessa ditta che ha effettuato il recupero del Monumento all'XI Settembre 1860)( lettera da inviare al Sig. Sindaco del Comune di Città di Castello)

NUOVI SOCI da gennaio 2004 a gennaio 2007 n. 56

Per soddisfare in parte le spese di alcune manifestazioni, specialmente quelle musicali, tutte con ingresso gratuito e aperte alla città, ci si è avvalsi di sponsor amici del Circolo che di volta in volta sono stati ringraziati per la collaborazione data (ditte private,Associazioni, ecc…).

Il Circolo ha altresì collaborato in questi tre anni alla presentazione di eventi e/o iniziative proposte da altre Associazioni cittadine ( Amici del Fumetto, Camerata Mori, Festival Nazioni ……etcc.)

PRESENZE

            Il numero di partecipanti alle varie iniziative dal  23 ottobre 2003 al 31-12-06  risulta

            complessivamente  di  7730 circa  persone.

                                                                                                                       Il Presidente

          Città di Castello, 2 gennaio 2007                                                              Luigi Chieli                 

 

 

    

L'evento Culturale  anno 2006 con il massimo numero di presenze.

OLTRE MILLE PERSONE IN CATTEDRALE 

presenti all’iniziativa  promossa dall’ Associazione Corale “Marietta Alboni” con il sostegno di tre importanti associazioni cittadine: il Circolo Culturale “Luigi Angelini”, ’Associazione “Amici del Festival delle Nazioni”, il Circolo Tifernate “Accademia degli Illuminati”.

Domenica 3 Dicembre 2006 alle ore 21,00 

2006: nel 250° anniversario della nascita 

di Wolfgang Amadeus Mozart  

  

 

MOZART

REQUIEM per soli, coro e orchestra    K. 626  

E’ stata una vera apoteosi al genio di Salisburgo W. A. Mozart, nell’occasione del 250° anniversario della sua nascita, quella vissuta domenica scorsa nella gremitissima Basilica Cattedrale di Città di Castello che ha accolto l’esecuzione del Requiem K 626 per soli, coro e orchestra, l’ultima opera di Mozart, eseguita dai Cori Alboni di Città di Castello e Santa Cecilia di Fabriano, preparati dal M° Marcello Marini, assieme all’Orchestra Sinfonica di Perugia e dell’Umbria e ai solisti Michela Sburlati, soprano; Chiarastella Onorati, contralto; Claudio Di Segni, tenore; Ezio Maria Tisi, basso e la direzione del M° Giuliano Silveri, direttore del Conservatorio di Musica di Perugia, fondatore e direttore stabile dell’Orchestra.

L’iniziativa era promossa dall’ Associazione Corale “Marietta Alboni” con il sostegno di tre importanti associazioni cittadine: il Circolo Culturale “Luigi Angelini”, l’Associazione “Amici del Festival delle Nazioni”, il Circolo Tifernate “Accademia degli Illuminati”.

I Cori e l’Orchestra erano già legati da un sodalizio artistico che li ha visti protagonisti nel concerto tenuto lo scorso anno per la Sagra Musicale Umbra con l’esecuzione della Messa Solenne in Sol maggiore di Cherubini.

170 esecutori nel magnifico scenario della Cattedrale tifernate gremita fino all’inverosimile da milletrecento persone che in un silenzio quasi irreale hanno ascoltato per un’ora, senza interruzioni, il capolavoro assoluto della musica sacra di tutti i tempi. Il pubblico si è fatto sentire, e come, al termine dell’esecuzione tributando agli interpreti oltre dieci minuti di applausi. I complessi sinfonici hanno ringraziato concedendo il bis della parte più intima e nobile dell’opera: il “Lacrimosa”.

Da rilevare la bella vocalità del soprano Michela Sburlati, unita ad un fraseggio morbido e sicuro. Bellissimo il colore vocale del contralto Chiarastella Onorati, cantante molto preparata con solidi studi pianistici al suo attivo, insegna pianoforte principale nel Conservatorio di Perugia. Composto e giusto il suono del basso Ezio Maria Tisi, mai in eccesso, come Mozart richiede. Una bella voce quella del basso che ha trovato la massima esaltazione nell’aria del “Tuba Mirum”. Omogenea anche l’interpretazione del tenore Claudio Di Segni, in perfetta simbiosi con gli altri solisti, cantante dal curriculum straordinario con trent’anni di attività artistica.

L’Orchestra di Perugia e dell’Umbria ha confermato di essere la migliore istituzione sinfonica operante stabilmente in Umbria, un complesso plasmato con dovizia dal M° Silveri grazie ad una attività artistica ininterrotta da vari anni.

Ed infine il Coro, o meglio i due cori: l’Alboni composto da cinquantacinque elementi, tutti tifernati, e il Santa Cecilia di Fabriano con un organico di circa quarantacinque elementi. I due complessi vocali operano sotto le esperte mani di Marcello Marini, uno dei più competenti e dinamici maestri della polifonia umbra. I coristi hanno risposto alle sollecitazioni del direttore con agilità sicure nelle impervie fughe del Kyrie, del Domine Jesu Christe e del Communio. Bellissimi e potenti il Rex tremendae e il Confutatis. Impeccabili l’intonazione, il fraseggio e la tenuta vocale nel punto più intimo e difficile del Requiem, “Lacrimosa”. L’esecuzione di questo brano ha suscitato veri e propri brividi sia fra gli ascoltatori che fra gli stessi esecutori.

Operazione culturale pienamente riuscita che premia le Associazioni promotrici dell’evento, a conferma che quando le forze migliori della cultura tifernate si ritrovano in un unico progetto possono regalare alla città profonde emozioni, come quelle vissute l’altra sera.     

 I  PROTAGONISTI 

Soprano      Michela Sburlati        

Contralto    Chiarastella Onorati

Tenore        Claudio di Segni   

Basso         Ezio Maria Tisi

CORALE M. ALBONI di  Città di Castello

CORALE S. CECILIAdi Fabriano                                                                          

 Maestro dei Cori

MARCELLO MARINI

                                                             

Orchestra Sinfonica di Perugia e dell'Umbria

 

                                               Direttore

GIULIANO SILVERI

 

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 Per un libro sotto l'albero  

Dicembre 2006

                                Per la consueta iniziativa “ UN LIBRO SOTTO L’ALBERO” si è svolto, venerdì 15 dicembre alle ore 18.00 l'incontro presso l’Auditorium  in P.zza Gioberti  a Città di Castello , con la nostra concittadina – Roberta Lepri – vincitrice di numerosi premi nazionali – presentando il  suo libro “L’ordine inverso di Ilaria” (ed. Guida). Hanno reso omaggio e lustro a questa giovane autrice tifernate con la loro presenza ,  Rodolfo Doni, autore di fama nazionale  e  Cesare Cavalleri, direttore di “Studi Cattolici”, ha coordinato l’intera presentazione  il giornalista Massimo Zangarelli.

 

-Roberta Lepri, nata, come tiene sempre a dire, a Città di Castello, vive e lavora a Grosseto. Vincitrice di numerosi premi letterari per inediti. Istruttore subacqueo della FIPS, amante del mare. Scrive soprattutto di notte. Il genere letterario più vicino alla sua natura è il noir che la vede vincitrice nel 2005 del Premio internazionale Europa di Pisa e nel 2004 Premio “Orme gialle”.

“L’ordine inverso di Ilaria” è vincitore della X edizione del Premio Cimitile 2005.

-Cesare Cavalleri (Treviglio, 1936) è direttore di Studi cattolici dal 1965. Dallo stesso anno dirige la casa editrice Ares. È laureato in economia e ha insegnato per alcuni anni Statistica all'Università di Verona. Collabora al quotidiano Avvenire. Attualmente, pubblica ogni mercoledì su Avvenire una rubrica intitolata Persone & parole, che ha già dato luogo a due volumi antologici. Un terzo volume è in corso di stampa. Nel volume Letture, 1967-1997 ha raccolto la sua esperienza trentennale di critico letterario. Ha curato la versione ritmica del Libro della Passione, del poeta e teologo cileno José Miguel Ibañez Langlois (Ares, 1990). Ha raccolto l'Intervista sul fondatore dell'Opus Dei, di Alvaro del Portillo (Ares 1992). Ha redatto la presentazione di molti volumi, fra cui Fede e filosofia. Il pensiero cattolico dell'Italia del dopoguerra, di Chiara Ronchetti (ed. Leonardo).

-Rodolfo Doni, pistoiese di nascita e fiorentino di adozione, abita a Firenze. Narratore e saggista, tradotto all’estero e ridotto per le scuole, è autore di oltre una ventina di libri; fra i più noti: Sezione Santo Spirito (1959), Muro d’ombra (1974), Servo inutile (1982), La doppia vita (1980), Le grandi domande (1987), Un filo di voce (1993), Il Presidente e il filosofo (1995), Dialogo sull’aldilà (1997), dedicato al quarto figlio, Lorenzo, perito in un incidente stradale a ventidue anni mentre andava a Taizé presso la comunità di Frère Roger, La fatica della storia (1998). Ha ottenuto diversi dei principali premi letterari.  

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75° Anniversario dalla Fondazione della Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini”.

 

infatti è stata fondata nel 1931 dal Rev.do Mons. Rolando Magnani su incarico del Venerabile Mons. Carlo Liviero, con lo scopo di dare maggior risalto al servizio liturgico-  musicale in Cattedrale. Alla Corale fu conferito il nome di " Anton Maria Abbatini", su consiglio del Maestro Mons. Raffaele Casimiri, affinchè presso i Tifernati si risvegliasse la memoria di questo celebre musicista nato a Città di Castello. 

Anton Maria Abbatini (1597-1680) fu notissimo compositore e Maestro di Cappella nella sua città ed in Roma presso S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore.

Per celebrare questo appuntamento così importante per la vita dell'Associazione, ma anche per la Città, si è celebrato ,il giorno 17 dicembre 2006 alle ore 21.00, presso la Basilica Cattedrale dei Santi Florido ed Amanzio , alla presenza di autorità istituzionali e di S.E. Mons. Tomaso Pellegrino Ronchi  Vescovo di Città di Castello e di tantissime persone un concerto commemorativo con il seguente programma:

 

1° parte - Brani natalizi e liturgici di autori vari 

Schola Cantorum "Anton Maria Abbatini" 

Direttore Alessandro Bianconi

2° parte - Messe de Minuiti di M. A. Charpentier per soli coro ed orchestra

Schola Cantorum "Anton Maria Abbatini" 

Orchestra della Scuola Comunale di Musica " G.Puccini"

Direttore  Marco Pontini

Ingresso Libero

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D-Ma il teatro soffre la sciatta incuria dei politici...

R-"Credo che il teatro sia un fatto utile per la società: in questo casino la media degli spettatori non cala, semmai cresce, 

e io credo all' importanza di internet ma anche che il pensiero sia più veloce di internet, che rischia di far diventare solitari 

e obesi. La società odierna non è delle migliori, viviamo nella civiltà delle immagini di cui tutti siamo stati appassionati, cattiva 

TV a parte... anche il politico lo è e fra il vedere e il farsi vedere preferisce il farsi vedere con il risultato che sempre di meno

 vede e capisce, perde contatto con la gente  e da lì il grave stacco tra la classe politica e i "sudditi"; in realtà significa che è 

debolissimo, il re è nudo e se ce ne rendessimo conto probabilmente sapremmo di essere più forti noi, anche noi che andiamo 

a teatro, possiamo riscoprire la forza della parola e del far capire che chi costruisce la cattiva TV è solo  chi ci va a farsi vedere

 a tutti i costi, politico o velina che sia... velina che non sa cosa fare a 40 anni dopo aver sposato un calciatore  essere andata

 all'Isola dei Famosi.... e lì ha colpe anche chi non sottolinea che esiste un fascino del cervello, che esistono pure belle ragazze

 intelligenti; non facciamoci incatenare dalla cattiva televisione,,. Cyrano se la prendeva con la stupidità, il nemico più grande ..

Ora dobbiamo difenderci, ci sentiamo imbarazzati a doverci difendere, forse dovremmo seppellirli con una risata come 

qualcuno diceva ma intanto dovremmo cominciare a  reagire e chiedere che l'Italia stabilisca, come altri Paesi europei,  

che la cultura possa godere di  finanziamenti, come la Spagna, che ci ha sopravanzato, dove  a scuola hanno tra le materie 

 la facoltà di scegliere tra teatro, musica, cinema e danza e allora per i ragazzi diventa reale l' alternativa alla stupidità. qui non  

lo possono fare perchè il governo  considera la cultura come l'ultima cosa invece ,come afferma Garçia Lorca, dovrebbe sapere 

che la cultura costa ma l'incultura costa molto di più".

 

D- Il sogno (o l'utopia)è dunque la sola speranza contro l'omologazione imperante?

R-"Rimanessero solo i sogni già sarebbe qualcosa: abbiamo perso, insieme alle ideologie, anche gli ideali... i partiti sono imprese e chi è il più 

bravo delle imprese? Io credo che l'utopia sia,laicamente, per chi non ha il privilegio della fede, la realtà nella quale  dobbiamo credere per arrivare  

come Cyrano  alla luna dove non si va con la stupidità...il sogno non basta però aiuta..."

 

D-Lei un quarto di secolo fa resuscitò il Carnevale di Venezia riscoprendolo  come luogo privilegiato dal teatro...poi l'anno 

scorso ha diretto a luglio anche il Festival celebrando Goldoni e Gozzi quali cittadini d' Europa...

R-"Il Carnevale (cui mi hanno richiamato due anni fa...a volte ritornano...) dell'anno scorso dedicato alla Cina è stato una bella esperienza, la Cina 

cui Venezia guarda sin dai tempi di Marco Polo...   Per il 300enario di Goldoni sto finendo adesso di girare con l'Istituto Luce, alla Pergola oltre agli 

esterni,  le "Memoires" di Goldoni con Mario Scaccia protagonista, un dvd dedicato: c'è di meglio però lui ha realizzato una riforma teatrale sulla quale

 noi viviamo tutt ‘oggi e dal 18 al 28 luglio faremo una nuova edizione del Festival teatrale a Venezia".

 

D-"La Venexiana" è  stato un altro  suo spettacolo che ha fatto epoca, e ha segnato il debutto sul palcoscenico di Claudia Cardinale:lo volle lei,

no?

R.-"Devo dire che avevo fatto  questa "Venexiana", la prima volta a Spoleto con Laura Adani, poi  quando ero direttore del teatro di Roma con la 

grande Valeria Moriconi; successivamente con il "Theatre des Italens"  a Parigi  ho convinto la Cardinale a calcare il palcoscenico:lei è bella, si muove

 in maniera splendida, grande al cinema, forse non la migliore al teatro però la Venexiana parla poco (in francese) e con quella voce rauca che ricorda 

Jeanne Moreau, Claudia rese benissimo la sensualità della donna matura nei desideri dell'ultimo fuoco".

 

D-Il Teatro d'Europa lo iniziò con  Strehler...

R-"-Grazie a  Strehler sono entrato più di quanto non avessi fatto prima in Europa... mi  chiamò Jack Lang a dirigere il Theatre d'Europe che allora 

nasceva e ne  sono stato felicissimo: Strehler è stato il più grande dei registi e io da ragazzo ho avuto la fortuna di crescere con Visconti da una parte 

e con  lui dall'altra, diversissimi tra loro ma uniti dalla grande arte del teatro... Strehler a un certo punto ha fatto avanti e indietro con Parigi... gli mancava 

la parola Europa....

 

D-Che sembra peraltro ancora lontana...

R-"Se ne riempiono la bocca ma lo dimenticano; Napolitano lancia appelli ma siamo ancora  all' Italia dei campanili ; dovremmo ricordare gli artisti della 

nostra commedia dell'arte che dalla Francia alla Russia portarono in giro il Don Giovanni molto prima di Molière ...non dobbiamo confondere 

l'extracomunitarietà con l'internazionalità... se non riusciamo a creare una società mista possiamo finire male...dalle banlieu di Parigi  milioni di giovani 

pur nati in Francia gridano la loro rabbia per non essersi  ancora adattati pur sentendosi francesi: vivendo ai margini potrebbe produrre un nuovo 

maggio '68  se saprà essere culturale, altrimenti sarà solo un  casino ...".

 

D-"Memorie di Adriano", passate le 500 repliche affronta un'ennesima stagione (sarà a primavera al Morlacchi ndr).quale il segreto di tanta 

longevità?

R-"Adriano è un uomo tutto mediterraneo.l' imperatore che ebbe la fortuna di governare quando gli Dei non c'erano più e Cristo non era ancora nato, 

un periodo non più ripetutosi e quindi amava la bellezza, la cultura, non facevamai la guerra(almeno così  ci dice Marguerite Yourcenar)...è uno 

spettacolo  che porta serenità:  l'amore per la bellezza  porta Adriano a  gustare la vita con un sorriso, del resto il teatro porta  frammenti di serenità".

 

D-Serenità la dava anche la ben nota "Chiccignola"con Mario Scaccia...

R-"La commedia di Petrolini più conosciuta... non andrà sempre così diceva quello che ruzzolava per le scale, dovrà venire il pianerottolo..."

 

D-Se Massimo Ranieri è diventato quell'uomo di spettacolo completo che è lo deve anche a lei, dai tempi del Pulcinella, no?

R-"Pulcinella", "Liolà", "Varietà" (dove nacque artisticamente  Brachetti), Massimo è un talento vero e credo che  debba continuare a fare teatro...

io farò qualcosa d'importante con lui presto, sul palcoscenico, o sullo schermo".

 

D- Il suo nome resta legato ad alcune delle più belle edizioni del Festival delle Nazioni di C.Castello con regie di opere che si producevano 

a hoc: ritornerebbe?

 R-"Sarei felice per voi e vi sarei vicino come posso....  non dobbiamo essere pessimisti: Città di Castello è  particolare, tagliata fuori dai circuiti ordinari

 ma un certo amore per il teatro che ha coltivato allora  potrebbe ancora rilanciare il suo Festival".

 

E ora il grande protagonista Pino Micol:

 

D-Perchè vent'anni dopo ancora Don Chisciotte?

R."Perchè  ho ancora voglia di confrontarmi con vent'anni prima, perchè forse vent'anni fa era un pò troppo presto, tutto sommato sono abituato a fare 

personaggi un pò in anticipo e poi vedere come diventano con l'età giusta, come nel Galileo settantenne che ho fatto a 40 anni, come Cyrano che ho 

fatto a 34 anni e poi 15 anni dopo; adesso indubbiamente per Don Chisciotte il discorso è ancora più valido perchè sono nell'età giusta ed è un bel 

confronto,  quando si ha la fortuna di incontrare isole di bellezza, di cultura, di poesia  così fondamentali rigirarcisi è rigenerante; questi vertici di 

teatralità rinnovano ...".

D-Controcorrente nell'antiomologazione tutti i suoi personaggi...

R-"La prima bandiera che io faccio dell'antiomologazione è la maniera in cui io vivo e il mio modo di pensare ; non mi servo del teatro per non sentirmi

 omologato, provo orrore per l'omologazione".

 

D-Dopo Don Chosciotte?

R-"Non posso dirlo, io mi definisco un attore di tradizione sperimentale e così sarà un classico fatto in modo non propriamente classico cercando di 

suscitare un pò di diversità e non di omologazione".

 

Maurizio Scaparro

è uno dei più noti registi a livello internazionale.

Durante la sua attività ha diretto numerose istituzioni teatrali italiane e straniere.

In particolare, è stato Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982 creando, fra l'altro, il "Carnevale del Teatro di Venezia" negli anni 1980/81/82,

 che suscitò una grande eco mondiale.

Directeur adjoint du Theatre de l'Europe, accanto a Giorgio Strehler, nel 1983, e dal 1983 al 1990 Direttore del Teatro di Roma.

Subito dopo, su incarico del governo spagnolo, fu nominato consigliere teatrale dell'Esposizione Universale di Siviglia nel 1992.

   È stato fra l'altro Direttore del Teatro Eliseo di Roma fino al 1998, e dal 1999 ha creato e diretto il Theatre des Italiens a Parigi.

Nel 2006 Maurizio Scaparro viene  nominato a  dirige il Settore Teatro della Biennale di Venezia  ed il 38° Festival Internazionale del Teatro .

Tra le sue regie più significative in Italia e all'estero, "La Veneziana" di Anonimo Veneziano del Cinquecento (regia di Scaparro per sei anni in Italia e all'estero);

 "Les Bonnes" di Jean Genet; "Amleto", "Riccardo II", "Giulio Cesare" di Shakespeare con Pino Micol, "Cirano di Bergerac" di Rostand sempre con Pino Micol, in Italia

 per quattro anni consecutivi, a Parigi al Teatro Nazionale di Chaillot, e successivamente in una versione catalana con Josep Maria Flotats. Inoltre, "Medea" di Corrado Alvaro 

con Irene Papas al Teatro Olimpico di Vicenza.

Tra i suoi ultimi lavori, "America" di Franz Kafka, con Max Malesta, che ha compiuto una tournée europea a Barcellona, Marsiglia, Parigi (Studio de la Comédie Française);

 "Romeo e Giulietta" di Shakespeare, con la Compagnia dei Giovani Attori del Teatro Eliseo, che ha debuttato a luglio del 2000 al Teatro Romano di Verona; 

"Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello. Per il Théâtre des Italiens, Scaparro portò a Parigi nel 2000 e nel 2001 "Pulcinella" con Massimo Ranieri e 

"La Veneziana" ("La Vénitienne"), recitato in lingua francese da Claudia Cardinale per la prima volta su un palcoscenico.

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 “Il restauro del Castello Bourbon del Monte a Monte S. Maria Tiberina "

(  filmato della conferenza  Immagini:

Castello Burbon del Monte (riapertura parziale)

Monte Santa Maria Tiberina - 7 Ottobre 2006      )

-          Sabato pomeriggio 7 ottobre 2006 ore 15,30 al Castello  Bourbon del Monte –Monte Santa Maria Tiberina  finalmente restaurato dopo anni di lavori dal tema :

“Il restauro del Castello Bourbon del Monte a Monte S. Maria Tiberina

Il percorso metodologico dalla diagnosi alla terapia : coefficiente di sicurezza e durabilità di un monumento 

Relatori :      ing. Giuseppe Tosti, arch. Francesca Cangemi

Presenti:  sig. Romano Alunno, Sindaco del Comune di Monte Santa MariaTiberina, dott.ssa Vittoria Garibaldi,  Direttore Regionale Beni Culturali dell’Umbria ,arch. Maurizio Pucci e dott.ssa Giuditta Rossi,  Soprintendenza per i  Beni Architettonici Paesaggio,Patrimonio Storico Artistico e  Dem. dell’Umbria.

Dopo la conferenza seguirà la visita del  Castello.

Lo Studio Tecnico di Ingegneria e Architettura ing. Giuseppe Tosti e Associati ha realizzato il progetto per i lavori di restauro del Castello; si riporta uno stralcio di uno scritto dell’ ing. Tosti in merito:”Ho passato circa 20 anni al “capezzale” di questo illustre malato. Il tetto, i solai di legno e parte delle strutture giacevano cosparse sull’intero piano terreno…..Qualcuno, non molti per la verità, mi ha qualche volta espresso le proprie perplessità sull’opportunità dei lavori che si stava realizzando, dato lo stato di dissesto disastroso in cui  “il malato” versava. Nutrire dei dubbi sull’opportunità di restaurare il castello di M. S. M. Tiberina, dicevo loro, era come domandarsi se avesse senso curare il “grande vecchio” di una famiglia patriarcale, giunto ormai allo stremo delle forze. Il senso è ovvio: in lui vivono la storia, la civiltà, le gioie, i dolori, i successi e le delusioni della sua generazione.Il Castello di Bourbon del Monte è l’unico vero testimone della vita di M. S. M. Tiberina. Certo anche tutte le altre case del centro storico raccontano il passato la la loro storia ed il loro destino sono intimamente legati alla guida e alla civiltà del grande patriarca “il castello”. Esso rappresenta, nel libro delle memorie, il capitolo fondamentale della vita di tutto ciò che, nel bene e nel male, ha ruotato intorno a lui. Oggi finalmente possiamo affermare che il “grande vecchio” è ancora con noi, ed è stato restaurato perché continui a raccontare alle generazioni future la nostra vita e la nostra storia.

M. S. M. Tiberina ha origini antichissime riconducibili senz’altro agli Etruschi. Antico feudo dei marchesi Del Colle, per donazione di Carlo Magno(801) o, secondo alcuni, di Berengario(917), fu distrutto nel 1118 per ordine di papa Innocenzo III, essendosi schierato a favore di Ottone IV. Ricostruito, nel 1250 divenne roccaforte di Guido marchese Del Monte e, nel 1260, fu conquistato dalla vicina Città di Castello. Coinvolto nelle aspre  lotte tra Guelfi e Ghibellini, nel 1355 fu eretto dall’imperatore Carlo IV a feudo imperiale e a marchesato autonomo, con diritto di battere moneta (Fiorino Montesco) e di amministrare la giustizia.Fu anche “Campo franco” luogo cioè dove si potevano tenere duelli all’ultimo sangue senza incorrere nella scomunica papale o imperiale. Durante le lotte tra guelfi e ghibellini il castello, feudatari del quale erano i guelfi marchesi Bourbon del Monte, assurse a grande prestigio, estendendo notevolmente i suoi domini. Nel 1424 il Marchesato, già sotto la protezione di Firenze, fu incorporato nel Granducato di Toscana di cui, in seguito, condivise le vicende storiche. Alla Toscana appartenne fino al 1927, anno in cui, stabilito il nuovo assetto amministrativo della Regione Umbria, vi entrò a far parte. (dalla collana”La vera Umbria – Benvenuti in Umbria 92 comuni ricchi di storia, arte, cultura, tradizioni….).  

( dal Corriere dell'Umbria del 16-10-06 N.Donati)

Monte S. Maria Tiberina - Grande successo della conferenza sul restauro

Castello Bourbon testimone della storia

Successo di pubblico, per la conferenza sul restauro del castello Bourbon. A tenere a battesimo l'importante evento , il circolo culturale Luigi Angelini, che ha organizzato la conferenza sul tema " Il restauro del castello Bourbon del Monte a Monte Santa Maria Tiberina : il percorso metodologico  dalla diagnosi alla terapia". Alla manifestazione erano presenti , oltre al presidente del circolo angelini, Luigi Chieli, che ha fatto gli onori di casa, Romano Alunno, sindaco del Comune montesco, Vittoria Garibaldi, direttore generale dei Beni culturali dell'Umbria, Giuditta Rossi, della Soprintendenza, Sergio Bistoni presidente della Carist, Stefano Vescovi confartigianato,Enrico Flamini, assessore alle politiche culturali del Comune di San Giustino, Daniela Frullani, assessore della provincia di Perugia, relatori Giuseppe Tosti e Francesca Cangemi, che hanno illustrato quanto è stato realizzato nel castello, e gli studi effettuati in merito. Tosti ha ribadito " Il senso del recupero di questo monumento è ovvio : in lui vivono la storia, la civiltà,le gioie,i dolori,i successi e le delusioni della sua generazione. Il castello di Bourbon del Monte è l'unico vero testimone della vita del Monte Santa Maria Tiberina". Nella sua prima uscita ufficiale il Altotevere, Vittoria Garibaldi ha elogiato il circolo Angelini per le iniziative poste in essere. Presente alla conferenza anche Franco Boschi.

Inoltre si sono svolte le iniziative :

-          Sabato 16 settembre 2006 ore 17.00: Salone Gotico Museo del Duomo di Città di Castello: conferenza: La Croce e il Crocefisso: un simbolo scomodo?” – Riflessioni sul Crocefisso di scuola di Giuliano da Sangallo. Relatore prof. Nazzareno Marconi, Rettore del Seminario Regionale Umbro (in collaborazione con il Museo  del Duomo di Città di Castello per l’iniziativa Chiese ed Arte );  

    Alla presenza di un  attento pubblico  si è tenuta la conferenza  del prof. Nazzareno Marconi sul tema importante del simbolo della Croce e del  Crocefisso impostata saggiamente dallo stesso  relatore puramente sotto l'aspetto altamente culturale , dal suo primo apparire  ad oggi . 

      Puntuale e certosina anche la spiegazione della rappresentazione del Cristo in croce attribuita alla scuola di Giuliano da Sangallo presente all'interno della sala gotica del nostro Museo del Duomo.

     Incisivo e determinato ,quando ha ribadito a tutti i presenti che la storia non si può ne cancellare e/o dimenticare  e/o rinnegare ma bisogna rispettarla in ogni suo aspetto sia nella religione che nella vita quotidiana.           L.C.

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Per un Teatro di qualità

 

Il teatro ha una sua vita, una sua storia  ed una qualità  che si esprime ad ogni rappresentazione .

  Città di Castello una volta vedeva il palcoscenico del suo teatro  illuminarsi ed essere  protagonista insieme alle più prestigiose compagnie teatrali Italiane.

  Ma ormai sono diversi anni  che vive di luci ed ombre  con alti e bassi  secondo le stagioni ed i cartelloni   e, a dire di molti, con lunghi monologhi e poche compagnie.

  E proprio per questo che molti amanti del teatro si ricordano ancora con  nostalgia le  stagioni teatrali degli anni passati,  p. es. la stagione 1998/1999   quando Città di Castello  faceva parte del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria  e alcune rappresentazioni di quella stagione furono : Le notti di Cabiria  di Federico Fellini  (Compagnia della Rancia) , Tartufo o l’impostore di jean Baptiste Poquelin- Molière (Compagnia di Teatro di Luca De Filippo),Differenti Opinioni (Compagnia di Rossella Falk) ……. . .-

   Perché non rientrare a far parte di quel circuito e/o offrire  altre opportunità  organizzative ?

 

 

                                                                                   Il PRESIDENTE

                                                                                      F.to    Luigi Chieli

Un Sogno da realizzare per tutti i giovani musicisti

Avere un ' orchestra stabile composta da giovani  musicisti sarebbe  veramente un bel traguardo  culturale  da raggiungere.   

Alla luce dei bellissimi e apprezzati concerti organizzati dal Circolo Culturale “ Luigi Angelini ” in collaborazione con la  Scuola di Musica “ Giacomo Puccini ”e la Camerata Strumentale “ Luigi Mori” eseguiti fin qui nella Chiesa Monumentale di S. Francesco in Città di Castello  dall’orchestra diretta dal M° Marco Pontini composta da oltre 30 elementi  fra  allievi e insegnanti  della scuola di Musica “ Giacomo Puccini” ed i sempre entusiasti  membri della Camerata Strumentale “ Luigi Mori” si è sempre dimostrato che Città di Castello , ma soprattutto  tutta l’alta valle del Tevere possa avere una formazione cameristica dalle lusinghiere aspirazioni ,non facendo sicuramente rimpiangere orchestre di fama che vengono a farci visita da altre regioni.

Purtroppo  a Città di Castello va di moda l’importazione, ma questo come in quasi tutti i settori della cultura , come se in Alta Valle del Tevere non esistessero ne menti  e  tanto meno professionalità da far esprimere.

Certo educare alla cultura e difficile  se non si creano le basi di confronto e gli  strumenti  idonei per poterlo fare.

E’ per questo che come Presidente del Circolo Culturale “ Luigi Angelini” mi rivolgo ancora una volta alle Istituzioni  e  a tutto il territorio compreso gli istituti bancari presenti , per unirsi e costituire finanziando  anche a  Città di Castello  una formazione cameristica alla fama delle credenziali  musicali che il nostro territorio vanta  , esportare nostra musica significherebbe arricchire la nostra immagine culturale ed il nostro territorio non di poco ma soprattutto vorrebbe  anche dire  aprire  nuove prospettive  e aspettative per i nostri giovani musicisti che ora sono costretti  ad esibirsi quasi in privato pur di suonare .

 

                                                                       IL PRESIDENTE 

                                                                        f.to Luigi Chieli

 

 

 

 

 

Gli appuntamenti Musicali(stagione 2006) offerti  dal Circolo Culturale

" Luigi Angelini"

" OMAGGIO A MOZART " rassegna di quattro concerti di qualità all'accademia degli Illuminati di Città di Castello , oltre seicento le presenze , e molti apprezzamenti per la validità delle proposte .

Successo anche per il  quarto concerto in OMAGGIO a Mozart  " Otto fiati per Mozart" , Sala degli Specchi gremita di pubblico , con un 'esecuzione perfetta specialmente nella serenata KV 375 considerata uno dei vertici assoluti nel repertorio per gli strumenti a fiato.

Un ringraziamento particolare  a nome di tutti i soci del Circolo Culturale " Luigi Angelini " al  M° Vladimiro Vagnetti per aver riunito, per l'occasione, sette bravi musicisti umbri quali Simone Frondini, Daniele Vagnetti,Emanuela Sinigaglia,Filippo Piagnani,Piero Montanucci, Marco Venturi, Claudia Quondam Angelo che, malgrado i loro numerosi impegni da protagonisti nelle maggiori orchestre italiane, sono venuti a Città di Castello per regalarci una splendida serata di musica.

2006: nel 250° anniversario della nascita 

di Wolfgang Amadeus Mozart

(27 gennaio 1756 – 5 dicembre 1791) nell'ambito della rassegna 

 - OMAGGIO A MOZART - 

 Otto fiati per Mozart

V e n e r d ì   23 Giugno 2006  alle ore 21,15

c/o Circolo Tifernate  " Accademia degli Illuminati"Sala degli Specchi" 

di  Città di Castello

Esecutori  :

oboi

Vladimiro Vagnetti, Simone Frondini

 

clarinetto

Daniele Vagnetti, Emanuela Sinigaglia

 

fagotto

Filippo Piagnani, Piero Montanucci

 

corno

Marco Venturi, Claudia Quondam Angelo

.

Programma

W. A. Mozart

Serenata per 8 fiati KV388 in do minore “Nachtmusik”

-         Allegro

-         Andante

-         Minuetto

-         Allegro

W. A. Mozart                

  Divertimento n. 4 KV 439b in Sib maggiore

                                     per fagotto e due clarinetti

-         Moderato

-         Larghetto

-         Minuetto

-         Adagio

-         Rondò

 

W. A. Mozart                

  Serenata per 8 fiati KV 375 in Mib maggiore

-         Allegro maestoso

-         Minuetto

-         Adagio

-         Minuetto

-         Allegro

 

 

 

 

 

 

 

VIII CONCORSO NAZIONALE " ENRICO ZANGARELLI"

vincitori dell' 8° edizione

 

Città di Castello 17-18-19 

Parole Appese di Giuseppe Pegoraro

 

Maggio 2006

Concerti in Omaggio a Mozart

3° Concerto in Omaggio a Mozart- Domenica 21 Maggio 2006- ore 18,30 Salone degli Specchi -

Grande successo  con esecuzioni perfette ed apprezzate dal folto e attento pubblico presente

ALVAREZ GUITAR QUARTET

Stefano Falleri,Sandro Lazzeri,Paolo Saltalippi, Alessando Zucchetti

Mozart's Guitar Trascriptions