Circolo Culturale Città di Castello (Perugia - Italy ) Chi siamo circolo.angelini@libero.it Lettera del Presidente della Repubblica Ringraziamenti e apprezzamento da parte del Presidente della Repubblica per l'attività di promozione e sostegno della nostra Associazione per gli avvenuti interventi di restauro e adozione del " Monumento all'11 Settembre 1860" dello scultore tifernate Elmo Palazzi" . IL CIRCOLO e i 150 anni dell’Unità d’Italia http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/110531111639-conferenza-cavour-circolo-angelini/Defaul
======================================================================================================= Cari Soci e Amici,
di seguito il riepilogo delle attività in programma nel mese di febbraio:
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Sabato
16 febbraio 2013 ore 17,00 Salone Gotico Museo del Duomo Città di
Castello
(presentazione Pubblicazione)
Un
breve
viaggio
e
altre storie
di Paolo
Rossi
(1923-2012)
Le
guerre, gli uomini, la memoria
(Raffaello
Cortina Editore)
Ad
un anno dalla scomparsa del grande studioso, parleranno della sua ultima
opera
Sergio Givone Professore ordinario di Estetica Università degli Studi Firenze Stefano
Poggi
Professore ordinario
di Storia della filosofia Università
degli Studi Firenze
Coordinerà l’incontro il Dottor Graziano
Conti
Il
Presidente Luigi Chieli
iniziativa
realizzata
in collaborazione con Museo del Duomo di Città di Castello
- sabato pomeriggio 23 febbraio 2013: Forlì –
mostra “NOVECENTO” ARTE
E VITA IN ITALIA TRA
LE DUE GUERRE. La nuova esposizione ai Musei San Domenico, di prossima apertura, intende rievocare un clima che ha visto non solo architetti, pittori e scultori, ma anche designer, grafici, pubblicitari, ebanisti, orafi, creatori di moda cimentarsi in un grande progetto comune che risponde, attraverso una profonda revisione del ruolo dell’artista, alle istanze del cosiddetto “ritorno all’ordine”. La mostra presenta i grandi temi affrontati nel Ventennio dagli artisti che hanno aderito alle direttive del regime, partecipando ai concorsi e aggiudicandosi le commissioni pub- bliche, e da coloro che hanno attraversato quel clima alla ricerca di un nuovo rapporto tra le esigenze della contemporaneità e la tradizione, tra l’arte e il pubblico. La presenza di dipinti, sculture, cartoni per affreschi, opere di grafica, cartelloni murali, mobili, oggetti d’arredo, gioielli, abiti, intende offrire una visione a tutto tondo del rapporto tra le arti e le espressioni del costume e della vita. Attraverso i maggiori protagonisti(pittori come Severini, Casorati, Carrà, De Chirico, Balla, Depero, Oppi,Cagnaccio di San Pietro, Donghi, Dottori, Funi, Sironi, Campigli, Conti, Guidi, Ferrazzi, Prampolini, , Soffici, Maccari, Rosai, Guttuso, le scultori come Martini, Andreotti, Biancini, Baroni, Thayaht, Messina, Manzù, Rambelli), risalterà la varietà delle esperienze tra Metafisica, Realismo Magico e le grandi mitologie del Novecento. ( seguirà programma IN EVIDENZA Tesseramento
2013: invariata a € 35,00 (parte della quale è destinata al fondo “Adotta un monumento della tua città”); confidiamo del Vostro contributo perché la quota è vita e vitalità per la nostra Associazione.
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Oltre vent'anni di storia =================================================================================================== CIAO PAOLO ....rimarrai sempre con noi, e grazie ancora per tutti gli incontri culturali che ci hai regalato. Il Presidente Luigi Chieli Tratto da " Mangiare" cap.2 Idee - casa editrice il Mulino editore " Le idee nascono dalla vita, ma sono in grado di staccarsi da essa. Acquistano una loro propria e autonoma esistenza. Crescono su se stesse, si moltiplicano generando altre idee, si diffondono a volte con grande velocità ( come accade in un'epidemia), a volte molto lentamente, alternando periodi di stasi a improvvise accelerazioni.Difficilmente si estinguono senza lasciare tracce. Sono soggette a mutazioni e s'inseriscono nei processi evolutivi della cultura. Le idee hanno una loro forza: diventano modi di pensare, generano comportamenti. Attraverso processi a volte molto lineari, a volte estremamente complicati, incidono sulla vita e sul destino dei singoli, li orientano e li modificano." Paolo Rossi Monti
Paolo Rossi Monti, "La scienza e la sua storia", Lectio Magistralis, Milano, 6 settembre 2010 link
del filmato della Lectio Magistralis Newton e la rivoluzione scientifica - Caffè filosofico link del filmato della relazione http://www.youtube.com/watch?v=vH3RNInfKcI&playnext=1&list=PL07ACBAAD115FCF84&feature=results_main Parte delle recensioni delle iniziative tenute con il circolo Angelini http://piquadro.wordpress.com/2008/10/12/circolo-angelini-tre-conferenze-da-non-perdere/ http://www.primopianonotizie.com/Notizie/tabid/68/Notizia/091116115803-circolo-angelini-amaramente/Default.aspx
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Posti in piedi al Circolo degli Illuminati alla presentazione del libro
"La casa con l’orto
" della tifernate Valeria Piovan
(edito
da MEF L’Autore
libri Firenze) -
In collaborazione con il Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati venerdì 30 novembre dalle 2012 ore 17.30 c/o Salone degli Specchi si è tenuto “Pomeriggio in giallo” : dopo i saluti del Presidente Luigi Chieli, del rappresentante del Circolo Accademia degli Illuminati Paolo Ducci e del Vice Sindaco del Comune di Città di Castello Michele Bettarelli, Il giornalista Massimo Zangarelli ha presentato l'opera della
tifernate Valeria Piovan "La casa con l’orto”
(edito
da MEF L’Autore
libri Firenze).. Domande indirizzate all'autrice intervallate dalla lettura di alcuni brani del libro, eseguite da Francesca Rosini, hanno reso un pomeriggio unico e memorabile al numeroso pubblico presente fino all'intervento conclusivo dello storico cittadino Dino Marinelli il quale, vista l'ambientazione del giallo in un noto quartiere del nostro Centro storico, ha raccontato la storia dello stesso, celato dietro al nome di San Martino nel romanzo... Breve anticipazione del giallo : l’intrigante storia che si svolge nell’immaginaria Castello sul Tevere, nella “casa con l’orto” in Via della Fonte, parte dal 1966 e arriva ai giorni nostri concludendosi con uno sconvolgente colpo di scena ...; leggendo tra le righe, i lettori più attenti riconosceranno vicoli, strade e luoghi di un quartiere storico della nostra città… Valeria Piovan è nata e vive a Città di Castello. Laureata in Lingue Straniere e in lettere Moderne ha pubblicato la pregevole opera "Città di Castello : dal Comune alla Signoria della famiglia Vitelli", con testo inglese a fronte.
================================================================================================================================== Iniziative del mese di Novembre in collaborazione con il Museo del Duomo di Città di Castello si sono svolte le seguenti conferenze : - Domenica 18 novembre 2012 ore 17.00- “Da donna a Madonna. La figura di Maria di Nazareth
nel ritratto
evangelico”; relatore Nazzareno Marconi, Biblista - Rettore
del Seminario regionale umbro di
Assisi;
- Domenica 25 novembre 2012 ore 17.00- conferenza: “ Imago e simbolo, l'espressione rinascimentale della
Vergine Maria per l'Alta Valle del Tevere”; relatrice Francesca
Abbozzo, Storica dell'arte - Direzione Mibac ======================================================================================================================================================= - sabato 24 novembre 2012: visita a Roma c/o le Scuderie del Quirinale la mostra “Vermeer: il secolo d’oro dell’arte olandese” “Per la prima volta a Roma una rassegna su Johannes Vermeer, massimo esponente della pittura olandese del XVII secolo. La mostra delle Scuderie del Quirinale include, infatti, una preziosa selezione di opere di Johannes Vermeer - rarissime e distribuite nei musei di tutto il mondo, nessuna in Italia - e all'incirca cinquanta opere degli artisti olandesi suoi contemporanei… Il carattere specifico dei quadri di Vermeer e dei suoi contemporanei riflette la cultura medio-borghese dell'Olanda del XVII secolo. I soggetti casalinghi e il forte senso di realismo caratteristico del loro stile, affascinava i collezionisti privati dell'epoca, per lo più mercanti, panettieri, birrai, che esponevano i quadri nelle loro abitazioni chiedendo sempre nuovi soggetti. Nello stesso periodo in Italia, al contrario, grandi committenze istituzionali, come la Chiesa e le corti principesche, richiedevano forme d'arte pubblica e di grande formato: assai diverse, dunque dalla pittura intima e ricca di sfumature di Vermeer che affrontava per lo più temi incentrati sul privato. La famiglia, i gesti e i momenti della vita quotidiana, la lettura e la scrittura (soprattutto la corrispondenza privata), il corteggiamento, la musica e lo studio della scienza, e poi le vedute della città, gli squarci di un mondo silente e operoso, luminosi di ironia e di assorta tenerezza. Questi i temi vermeeriani…”
EVENTI CULTURALI
http://www.templarioggi.it/Templari_oggi_eventi_469.html Convegno di studi "UN'INEDITA PRESENZA TEMPLARE A CITTA' DI CASTELLO" coordinamento scientifico Dott.ssa Francesca Abbozzo Città di Castello,Sabato 20 ottobre,ore 9.00 Palazzo Comunale Sala del ConsigliO Santa Maria della Carità : dal restauro integrato i presupposti per un'analisi urbanistica e territoriale FOTO della Chiesa di Santa Maria della Carità Santa Maria della Carità, dipinti murali raffiguranti il Cenacolo, sec. XV, e frammenti decorativi “templari”, sec. XIII Gli affreschi emersi nella chiesa di Santa Maria della Carità, sorta tra l'attuale chiostro di San Domenico e l'area del successivo monastero di Santa Caterina, e assorbita poi, da tempo, nel complesso della Fattoria Autonoma tabacchi di Città di Castello, aprono nuove indagini per l'evoluzione storica architettonica del quadrante di pregio in cui sono contenuti e sulla fisio- nomia e funzione urbana che la zona a confine tra i rioni Prato e Mattonata ha svolto nell'arco del Medioevo. Santa Maria della Carità, particolari Gli inediti apparati decorativi risalenti agli inizi del tredicesimo secolo ed ad una successiva fase del primo quattrocento, sono stati oggetto di un recente recupero, 2008-2012, promosso dal MIBAC- Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici dell' Umbria ed hanno rilevato,nel primo livello, un'impaginazione a finto concio e ad elementi simbolici strettamente riferibili a quelli di analoga tipologia templare presente in Italia ed in Francia. Il successivo ciclo pittorico che vede nella parete orientale l'ambientazione di un Cenacolo e di un'Annunciazione" e di giochi prospettici per figurative ambientazioni nel lato sud della navata, è ormai da considerarsi come una presenza di storica consequenzialità nell'insediarsi del domenicano 'Ordo Predicatorum' nell'alta valle del tevere, e con una stesura di inequivocabile rispetto del supporto duecentesco che sembra non dar adito a nessuna sostanziale ipotesi di 'damnatio memoriae'. L'ambiente sacro della Carità, databile tra gli ultimi decenni del XII secolo e i primi del XIII, ed ancora da delimitare nelle sue originarie tipologie e nei passaggi successivi all'epoca del potere templare,motiva oggi, alla luce di tali ragguardevoli testimonianze, nuove indagini di studio per la città antica e per il suo territorio. Santa Maria della Carità, particolare con domenicano, sec. XV L'excursus del convegno, a partire dai ritrovamenti del sito archeologico d'epoca romana posto nel versante sud del complesso, rileggerà la vicenda storico artistica degli inediti insediamenti alto medievali e medievali, al sovrapporsi nei primi del quattrocento della mole diSan Domenico,alla rinascimentale dimora dei Vitelli, alla secolare presenza 'ospitaliera' racchiusa oggi nell'elegante, ma degradata struttura settecentesca del così detto ospedale ' vecchio'. Santa Maria della Carità, fregio decorativo, sec. XIII
L'approfondimento delle risultanze di tale 'restauro integrato' si pone dunque scientificamente, grazie al contributo del MIBAC e del Comune di Città di Castello, come punto di partenza di una nuova analisi urbanistica e territoriale che conduce fino agli antichi confini ed alle loro vie di comunicazione, ponendo e qualificando però questa area, già spesso baricentro della vita cittadina e dei suoi secolari rapporti di forza, in un destino di particolare valorizzazione. (relazione tratta dalla cartella degli atti del convegno)
RECENSIONI http://www.arte.it/notizie/un-inedita-presenza-templare-a-citt%C3%A0-di-castello-29923
============================================================================================================================ Dall' enciclopedia dell' Arte Medievale (2000) - Treccani L’enciclopedia Italiana UMBRIA di P. ScarpelliniQuestioni architettoniche irrisolte nell'alta Valle del Tevere, in La Rotonda medievale di Città di Castello, Città di Castello 1994, pp. 21-26; P.F. Pistilli, P. Réfice, Ipotesi per un'architettura a pianta centrale in Città di Castello, ivi, pp. 29-39; R. Logli, http://www.treccani.it/enciclopedia/umbria_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/ =============================================================================================================================
“DA VALLE A VALLE” - dalla Valcerfone alla Valpadonchia - 21 Ottobre 2012 Escursione sul territorio di Monterchi, dalla valle del Cerfone alla valle del Padonchia, attraverso le colline dell' Aspromonte ed della Peglia.
Per la consueta escursione autunnale unendoci ad altre associazioni presenti nei territori confinanti con la nostra Umbria, Cai di San Sepolcro,Associazione liberi elettori di Monterchi, quest'anno, siamo andati in quel di Monterchi ed effettuato un interessante itinerario tra le colline della campagna toscana. Camminando lungo la Valle del Cerfone, valle che fu sempre considerata di interesse strategico per il collegamento tra Arezzo e Città di Castello, attraverso l'itinerario etrusco-romano,Arretium-Tiferno Tiberinum, e del Cerfone, fiume che nasce in prossimità della FOCE e arriva fino a Piosina per poi gettarsi sul Tevere, siamo arrivati alla chiesa di S. Michele Arcangelo a Padonchia chiesa sorta intorno al Mille ,si dice per volontà di famiglie Longobarde da tempo stabilitesi a Monterchi. Le sue caratteristiche richiamano lo stile romanico semplice, con campanile a vela di facciata. L'interno è a una sola navata, sebbene recenti restauri abbiano restituito uno spazio laterale a destra, che fa pensare ad un' altra navata. Vi si conservano numerosi affreschi: una Madonna con Bambino(prima metà del 400), S.Sebastiano(1485), un santo monaco benedicente(1485), una Pietà (primi decenni del cinquecento), un S. Critoforo che traghetta il Bambino(1522), S.Martino che divide il mantello(1525-1530), una santa(1550), S.Rocco e S.Sebastiano(sec. XVII), S.Michele Arcangelo(sec.XVIII) e ...... la diavolessa di Padonchia ! Interessante è pure l'altare romanico in pietra(Sec.XI-XII) proveniente dalla chiesa di Pretole. Insomma una bella giornata tra ambiente, cultura e buona gastronomia, oltre 140 partecipanti provenienti da varie località, Città di Castello,SanSepolcro,Monterchi,Sangiustino, uniti nel segno dell'amicizia e della valorizzazione comune del territorio.
Un ringraziamento particolare all'organizzazione, perfetta ed impeccabile ! Foto Tra Cerfone e la Padonchia dalla Galleria Cai di Sansepolcro
Sabato 29 settembre 2012 siamo andati in visita alla“Spoleto Longobarda”
dopo la pausa estiva abbiamo ripreso l' attività del Circolo con il primo appuntamento in programma visitando la città di Spoleto e il tempietto del Clitunno ,in particolare splendida è stata la visita alla Chiesa di San Salvatore, edificio eccezionale per il linguaggio romano classico con cui fu concepito, che ancora conserva all’esterno e all’interno significativi frammenti di decorazione architettonica antichi ed elementi decorativi scolpiti dai lapicidi medievali. Spoleto, città antichissima, sorge ai piedi del Monteluco, luogo di antichi eremi. Già florido municipio romano (Arco di Druso e Germanico (23 d.C.), Teatro Romano (I sec. d.C.) , Casa Romana), dal IV secolo divenne sede episcopale sviluppando una solida organizzazione ecclesiastica. La città, svolse, poi, un ruolo politico fondamentale, poco dopo l'arrivo dei Longobardi in Italia Faroaldo costituì il Ducato longobardo di Spoleto. Il Ducato dell'Italia centrale con capitale a Spoleto rimase largamente indipendente fino al 729 d.C., quando si assoggettò al re longobardo. giugno 2011 sono stati inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Il sito comprende le 7 città che da Nord a Sud dell’Italia rappresentano le testimonianze più rilevanti della Langobardia Maior e Minor, dove si estendevano i domini dei più importanti Ducati
Longobardi che formarono quella
che possiamo definire la prima “nazione” italiana. Un ringraziamento particolare all’amica e socia Silvia Palazzi.
==================================================================================================================== Domenica 30 settembre 2012: Alla presenza di un numeroso pubblico, interessante è stata la Conferenza tenuta dal prof. Nazzareno Marconi dal tema : ”L’ombra della Croce: croci e crocefissi nel Museo Diocesano di Città di Castello” Salone Gotico – (invito allegato). FUOCO E ACQUA (MUSICALE) PER IL SOLSTIZIO D’ESTATE Villa San Donino 21-06- 2012
Fuoco e acqua, con il loro significato simbolico e catartico sono da sempre elementi caratteriz- zanti
il costume solstiziale
estivo nei giorni della festività di del Battista. Anche quest’anno il Circolo culturale “Angelini” ha chiuso la propria stagione con un concerto tenuto, non a caso,dall’Orchestra umbra “Musica sull’Acqua” diretta dal M° Lucio Canu nel corso
di un’articolata serata culminata con il tradizionale falò di San
Giovanni. I 27 elementi dell’ensemble orchestrale giovanile di Magione (in omaggio anche alla memoria del prof. Luigi Angelini che tanto amava i giovani come ha ricordato nella sua introduzione il presidente Luigi Chieli) hanno dato vita a un’esibizione dal duplice volto: la prima parte classica con l’esecuzione della Suite n°2 in Re magg.”Water Music” di Handel e la seconda con una serie di soundtrack di Maestri della colonna sonora(da Rota a Morricone sino a Piovani ma anche un Gounod adoperato da Hitckock), il tutto nell’open space di Villa San Donino confermatasi
scenario ideale
per eventi musicali estivi. Arrivederci a sabato 29 settembre 2012: andremo a Spoleto e dintorni…. nei luoghi longobardi che sono entrati recentemente a far parte della rete dei siti della cosiddetta Italia Langobardorum, iscritta nella Lista del Patrimonio mondiale
dell’Unesco.
1 maggio 2012: Visita al lago di Bracciano:Parco
Botanico di San Liberato – Castello Odescalchi
Incastonata nell’incantevole scenario naturale del lago di Bracciano, al centro di un meraviglioso e suggestivo giardino botanico ricco di piante e alberi rari, abbiamo vistato la Tenuta di San Liberato. La tenuta sorge dove gli studiosi ipotizzano si trovasse l'antica città di Forum Clodii, che si estendeva per circa un chilometro quadrato esattamente sull'altopiano che domina lo specchio del lago.
Il Parco Botanico di San Liberato si estende intorno al nucleo della Chiesa, della Villa padronale e dei fabbricati rurali arrivando ad occupare una superficie di circa 5 ettari. Il risultato che è possibile ammirare oggi è stato ottenuto nell'arco di tempo di circa quindici anni (dal 1964 al 1979) di dedizione operosa e di lavoro creativo, reso possibile grazie alla passione del Conte Donato Sanminiatelli,storico dell'arte nonché prodigioso giardiniere, della sua consorte Principessa Maria Odescalchi e al grande paesag- gista Russell Page che coordinò lavori che fossero in costante dialogo con la natura ed il sogno.
Ora San Liberato è un vero e proprio parco botanico che racchiude specie provenienti da tutto il mondo, aceri canadesi, ciliegi giapponesi, liquidambar e parrotie persiche convivono con canfore, liriodendri, nysse che d’autunno sembrano prendere fuoco ad accendono di colori brillanti l'intera Tenuta……
Il pomeriggio ci siamo recati al Castello Odescalchi una tra le più belle e grandi dimore feudali d’Europa. Centro amministrativo e di rappresentanza delleimportanti famiglie che lo hanno posseduto, il Castello narra i suoi sei secoli di storia Bernini, Antoniazzo Romano attraverso le antiche armi, gli arredi e i dipinti,i libri e i manoscritti, le decorazioni e gli affreschi(opere del , degli Zuccari).
Dopo papi e re, matrimoni e assedi, il principe Baldassarre Odescalchi e l’architetto Raffaello Ojetti aprono un nuovo capitolo della sua storia: nei primi anni del ‘900 una lunga campagna di restauri restituisce bellezza alle antiche pietre, fasto alle sale, quiete ed eleganza ai giardini. Il Castello, di proprietà privata, è’ aperto al pubblico dal 1952 per volontà del principe Livio IV Odescalchi……
· domenica 13 maggio 2012 Siamo andati a spasso tra le ville dei Castelli Romani
Con il nome Castelli Romani si indica comunemente una serie di cittadine a sud-est di Roma, la maggior parte delle quali sorge su alture note sin dall’antichità come Colli Albani. In passato hanno rappresentato un luogo di riposo importante per i nobili dell’antica Roma, che venivano qui a trascorrere i loro “otia”; per i papi, che stabilirono a Castel Gandolfo la loro sede estiva; per i viaggiatori del “grand tour”, che non rinunciavano ai Castelli Romani come prestigiosa meta dei loro viaggi . I Castelli Romani devono il loro toponimo alle fortificazioni edificate sulle alture di questi luoghi da varie famiglie baronali romane. Ad oggi, l’unica vera fortificazione completamente conservata della zona è rappresentata dalla cerchia muraria della splendida Abbazia di San Nilo a Grottaferrata(costruita nel 1004). Il territorio è una delle aree più ricche di reperti archeologici della provincia di Roma; dal 1500 ha visto sorgere un complesso di splendide ville e palazzi di notevole importanza storica ed artistica, abbazie, santuari e cenobi; è infine rinomato per la buona cucina e gli ottimi vini. Il nostro percorso inizia dall’Abbazia greca di Grottaferrata, passando per Frascati dove domina Villa Aldobrandini(chiusa perché privata), Castel Gandolfo, sul lago omonimo, ed Ariccia, con le splendide opere del Bernini.
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»»»»» http://www.fieragiornale.it/joomla/item/1084-alla-scoperta-di-fano-sotterranea#startOfPageId1084 SABATO 21 APRILE 2012: visita alla“Fano sotterranea” ed altre chicche della città. Su suggerimento di alcuni Soci che l’avevano già”collaudato”, si è svolto un insolito itinerario della città di Fano, intrigante e inedito alla ricerca di una Fano di oltre duemila anni fa. Un percorso tra i cunicoli e le gallerie che ci ha portato alla scoperta di una Fano ai più sconosciuta.
MERCOLEDI 25 APRILE 2012: Le alture di Gubbio: passeggiata dal Monte Ansciano al monte InginoSi Ringrazia l'amico e socio dr. Romano Ciampoletti per averci accompagnato.
========================================================================================================================== Sabato 14 gennaio 2012 ore 18.00 - Presentazione della pubblicazione "Fermati un attimo", Successo di pubblico e critica Parte del ricavato della pubblicazione sarà devoluto a sostegno dell'Associazione MATTY & Co. estratto da Profilo d'Autore " Bruno Allegria nasce a Città di Castello, classe 1945. E' sposato con Onda e padre di quattro figli. L'inizio degli anni 60 segna due tappe importanti della sua vita professionale e letteraria. Si diploma infatti presso la "Scuola Operaia Bufalini" e conosce il Prof. Riccardo Bartoccioni, il quale, leggendo i suoi primi versi, lo spinge a continuare a scrivere poesie. Dopo il diploma, Allegria entra come metalmeccanico presso il gruppo Nardi, dove lavora fino al 1984. Gli anni della fabbrica sono quelli in cui si forma l'ossatura politica dell' autore, che nel 1968 si iscrive al Partito Socialista Italiano, rimanendovi poi sempre legato. In questo ventennio ricopre cariche sindacali nel Collegio di Fabbrica e nella UIL Provinciale umbra,maturando e consolidando una passione per le tematiche sociali e culturali della sua città che alimenterà vivamente la sua produzione poetica. Nel 1977 inaugura assieme ad altri amici di Piosina, il piccolo paese in cui vive, "l'Associazione Pro-Loco", che si riconosce in particolare nella promozione di iniziative volte alla preservazione della cultura e delle tradizioni contadine, fortemente radicate nella sua Valtiberina. E' tra i promotori della nascita del " Circolo Culturale Luigi Angelini", tutt' oggi punto di riferimento per la divulgazione della cultura nell' Alta Valle del Tevere. Al momento della firma per la costituzione del Circolo - ricorda Bruno - eravamo i o ed altri carissimi amici, tra cui Ermanno Bianconi, Mario Borchiellini, Gabrio Burani,........Quinto Mercati, Lorenzo Testi ,Gianni Zaganelli ...... Nel 2006 l'Autore entra nello scenario politico di Città di Castello, questa volta come membro del Consiglio Comunale; la partecipazione alla vita politica della città tifernate è per lui un ulterioremomento per riconfermare il suo impegno e la sua spinta innovativa verso la comunità." Fermati un Attimo" raccoglie e da voce a tutte queste esperienze. Nelle parole dell'autore ogni poesia si fa testimonianza di una generazione e allo stesso tempo di singoli momenti di vita estremamente intimi. Ogni verso esprime forte il profondo amore per gli aspetti più essenziali dell'esistenza umana, con un messaggio costante rivolto alla semplicità della vita dell'uomo nella Natura.
================================================================================================================= TESSERAMENTO Quota sociale 2012: è aperto il tesseramento e il versamento della quota di € 35,00 (parte della quale è destinata al recupero dei monumenti) si effettua come sempre presso la libreria Paci (P.zza Matteotti – chiusa lunedì). Si ricorda che la quota è vita e vitalità per la nostra Associazione e si confida nel vostro certo contributo. Novità: Convenzioni rivolte ai Soci: Libreria Paci: sconto 10% su tutti i libri (eccetto testi scolastici
e prodotti multimediali); La Sfera Business Center di Lorenzo Angelini – Via Ospedalicchio, San Giustino (al termine della zona industriale di Cerbara, di fianco alla ditta Emidi trasporti): sconto 20% su tutti i servizi offerti dalla struttura: Riabilitazione e fisioterapia manuale e strumentale; Posturologia clinica; Centro benessere; Palestra…etc.. Contatti: 075/8592060; cell. 339 7767537; DOMENICA
29 GENNAIO 2012 – PISA Visita
alla Mostra Picasso.
Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso Pablo Picasso, genio assoluto dell'arte del Novecento, la cui furia creativa, nata a Barcellona, ha segnato tutto il XX secolo, è in mostra a Pisa a Palazzo Blu. Le sale dello storico palazzo sul Lungarno pisano ospitano 200 opere tra dipinti, ceramiche, disegni e opere su carta, alcune celebri serie di litografie e acqueforti, libri, tapisserie che ci consentiranno di comprendere come la volontà di essere pittore del giovanissimo Picasso nella Barcellona degli ultimi anni dell'Ottocento, lo abbia condotto, attraverso una continua manifestazione del suo genio creativo, a esplorare ogni possibile percorso artistico. La mostra dal titolo Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso è frutto dell'intensa collaborazione con il Museo Picasso di Barcellona, il Museo Picasso di Malaga e il Museo Picasso di Antibes. Fulcro dell'intera esposizione è la straordinaria e unica collezione di 59 linogravure, appartenenti al Museo Picasso di Barcellona, intorno alla quale si articola il percorso della mostra con opere datate dal 1901 al 1970. Prenotazione da effettuare entro venerdi 13 gennaio 2012.c/o la libreria F.lli Paci piazza matteotti n° 2 Città di Castello. (minimo 30 - massimo 50 partecipanti.)=================================================
100
anni della Fattoria Autonoma Tabacchi. Ricordo di un’azienda che ha costruito la città. CITTA’ DI CASTELLO 26-11-2011- Dalle ore 16, presso la sede della F.A.T. (Fattoria Autonoma Tabacchi) in via Oberdan si è svolto il dibattito “La Fattoria Autonoma Tabacchi: la sua storia, i suoi protagonisti”, in collaborazione con il Circolo Culturale Luigi Angelini, l’Associazione storica dell’Alta Valle del Tevere e l’Istituto di storia politica e sociale Venanzio
Gabriotti, moderato dal prof. e scrittore Alvaro
Tacchini che
ne ha introdotto le relazioni e dibattiti. Lo storico Tacchini, ha introdotto al valore implicito incarnato da persone, in questo caso le tabacchine, che hanno contribuito alla stessa formazione culturale della cittadina tifernate e delle zone limitrofe, promuovendo le attività intraprese dalla fattoria tabacchi, inizialmente composta
da una ventina di operaie e ad oggi in continuo aumento. Il presidente Luigi Chieli del Circolo Culturale Luigi Angelini ha rilanciato il pregio di tale iniziativa culturale che si pone come base per un studio storico della città, ma è anche occasione di riflessione sulle politiche produttive e di sviluppo adottate dalla Fattoria Autonoma Tabacchi, ad
oggi votate
all’ampliamento produttivo e la riqualificazione ambientale. A seguire, si sono tenute le relazioni del prof. Ermanno Bianconi, della dott.ssa Cristina Saccia e di Dino Marinelli hanno posto l’attenzione sul valore implicito delle lavoratrici “tabacchine”, coloro che hanno rappresentato il motore dell’attività lavorativa, nei periodi di crescita della F.A.T.e di ampliamento demografico della città. Numerosi gli aneddoti e detti che sono stati utilizzati per richiamare alla memoria dei più, le figure fondanti di una realtà produttiva che ad oggi ha varcato la soglia dei 100 anni, come altre poche realtà produttive hanno fatto su scala nazionale. strumento di diffusione di parodie di canzoni, spaccati di vita aziendale, brani di satira e veline proposte con il “nella osta” del Dott. Silvio
Donadoni. Il prof. Sergio Miele ha poi relazionato “sulla realtà aziendale della fattoria come realtà proiettata al futuro, che ha fatto tesoro dei 100 anni trascorsi, volgendo l’attenzione alle tecnologia e ai trascorsi economici precedenti. Il tutto avviene in un’ottica di social responsibility, ovvero si verifica in base ad azioni focalizzate alla produzione di un tabacco idoneo, capace di rispondere alle esigenze del consumatore. Le crescenti richieste, sulla social responsibility che provengono dal contesto internazionale, mettendo in atto una serie di attività, anche per questo l’azienda che attualmente collabora con centri di ricerca universitari e farmacologici, in quanto gli obiettivi che ci siamo posti riguar- dano anche lo studio di molecole antiossidanti e il risultato che possono produrre sulla salute del consumatore stesso. Stiamo incentrando le nostre attività sul benessere, sia della pianta e della coltura di tabacco,sia dell’utente finale che può così ricorrere a un prodotto ottimale e di qualità. Aver superato il traguardo dei primi 100 anni ci fa ben sperare per il prossimo secolo, auspicando al continuo incremento delle nostre a attività
commerciali orientate al benessere della persona in momenti come
l’odierno in
cui se ne registra particolare necessità”. Secondo il presidente della FAT Fabio Rossi, gli eventi culturali che si sono succeduti e il successo che hanno riscosso, dalla mostra fotografica alla pubblicazione edita da Petruzzi editore hanno evidenziato l’aspetto unitario ed emotivo, che emerge nella grandezza della “famiglia” della fattoria, composta
appunto da ogni persona che vi contribuisce al continuo successo. sia alla minore produzione, abbiamo dunque deciso di continuare con investimenti importanti. Nonostante la crisi globale stia penalizzando numerose attività produttive e commerciali, noi ci siamo posti l’obiettivo di ampliare lo spettro di interesse aprendo anche alle stesse energie rinnovabili. di
Enrico Bocciolesi Ufficio
stampa Circolo Culturale Luigi Angelini
http://www.umbrialeft.it/notizie/citt%C3%A0-castello-scopre-tesoro-canoscio Città di
Castello scopre Il Tesoro di Canoscio Presentato il risultato delle ricerche del prof. Corrado Rosini Città di Castello 25-11-2011-Presso la Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello, si è tenuta la presentazione del libro di Corrado Rosini, edito da Petruzzi, Il Tesoro di Canoscio. In una sala gremita di studiosi, appassionati e cittadini intenti a scoprire i tesori della valle tiberina si sono susseguite le relazioni in merito alla presentazione e rilevanza del testo del prof. Rosini, supportato dalla collaborazione dell’associazione Arké, dal Cif, dal Circolo Culturale Luigi Angelini e dal patrocinio del Comune di Città di Castello. La coordinatrice del Museo del Duomo dott.ssa Catia Cecchetti ha evidenziato lo spessore culturale del contributo proposto dagli
studi di Rosini in merito al Tesoro di Canoscio e ai beni già presenti
nel museo capitolare. Secondo il prof. Rosini è stato “un evento scientifico da interessanti riscontri culturali e storici, data l’elevata entità della scoperta. Un’occasione per focalizzare lo sguardo sulla necessità di proseguire con gli studi e le ricerche, avviate anche in altre zone della vallata tiberina, come presso il vocabolo Astucci-Rovigliano e poi interrotte”. Sono seguite poi le relazioni del Vescovo della Diocesi Domenico Cancian che ha sottolineato il valore implicito di una tale scoperta culturale
e scientifica. e L’assessore Mauro Alcherigi che ha
portato il saluto del Comune di Città di Castello. scoperta
quanto per il rilancio delle stesse ricerche svolte dal prof. Corrado
Rosini atte a valorizzare il territorio dell’Alta Valle del Tevere. Si sono susseguite le relazioni della dott.ssa Giuditta Rossi, per la Soprintendenza artistica dell'Umbria, in cui ha espresso la sua soddisfazione in merito alla presentazione del libro sul Tesoro - e ha poi proseguito - “questo evento è un’occasione per approfondire la conoscenza del Tesoro di Canoscio, che ancora oggi solleva numerose perplessità riguardo alcune datazioni e in merito agli autori di queste produzioni di arte orafa. Dunque il testo di Rosini fa il punto sulla situazione, portando anche alla luce un utensile gemello,parte della collezione di Canoscio e fino
ad ora non studiato, ponendo l’accento sui luoghi dei ritrovamenti”. Beni Culturali e paesaggistici dell’Umbria nel recupero e restauro di parte dei manufatti presenti, “questa diviene occasione di una rilettura
storica di momenti storici che a volte non sono abbastanza conosciuti, se
non dagli esperti del settore”. merito agli utensili liturgici ha proposto delle considerazioni storiche e fornito ulteriori chiavi di lettura dell’evento, a cui è poi seguita la proposta
del dott. Filippo Maria Arcaleni
per il rilancio dei beni archeologici locali. casioni di riscoperta e valorizzazione dei beni storici, per questo motivo, l’evento proposto dal prof. Rosini, di elevato livello culturale e scientifico ha richiamato a sé molti interessati, con l’auspicio di proseguire in queste direzioni e di proseguire alla valorizzazione dei territori”. Il prof. Ermanno Bianconi ha aggiunto che “ la caratteristica dello studioso e prof. Rosini è stata quella di promuovere delle interessanti scoperte storiche, in riferimento anche ai congiunti ritrovamenti in Germania di alcuni utensili che, secondo anche gli studi del torinese prof. Aimone, risultano legati agli strumenti attualmente studiati. Speriamo nella possibilità di poterci riappropriare dei patrimoni che in qualche modo ci appartengono, per ricollocarli nella Pinacoteca tifernate facendo così rientrare anche i tesori che attualmente, si trovano, immeritatamente
per la loro collocazione culturale nei locali della cittadina di Cortona”. Ufficio
stampa Circolo Culturale Luigi Angelini ========================================================================================================= Con la conferenza e l'inaugurazione della mostra itinerante di arte contemporanea " Renzo Scopa – nel segno del sacro" tenutasi sabato 29 ottobre si sono conclusi con successo gli incontri di ChiesedArte2011programma invito Renzo Scopa nel segno del Sacro - Città di Castello 29 Ottobre -27 Novembre 2011 L'importanza dell'Arte contenporanea e gli artisti locali Comunicato CITTA’ DI CASTELLO – Presso la Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello, a partire dalle ore 16 si è tenuta la presentazione della mostra d’arte contemporanea itinerante su “Renzo Scopa. Nel segno del sacro”. L’evento patrocinato dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Città di Castello, dal Circolo Culturale Luigi Angelini e altri numerosi enti e comuni coinvolti è stato aperto dalla relazione del prof. Francesco Santaniello, seguito dall’intervento della dott.ssa Mirna Ventanni sotto la conduzione di Massimo Zangarelli. La presentazione delle opere dell’artista di origine urbinate, emerso attorno alla metà degli anni Sessanta nell’Alta valle del Tevere, è stata intervallata da suggestivi intermezzi musicali e narrativi. Molte opere d’arte contemporanea “nascono dalla solitudine dell’oscurità e del silenzio. Ma di rado ho avvertito una solitudine così profonda, così disperata, così assoluta, come quella che ha distrutto e difeso Renzo Scopa”, così ne scrisse Floriano De Santi citando Proust e il suo A La recherche du temps perdu. Una manifestazione artistica che si rifugia nel sacro, incontrando così la sua più alta forma artistica, capace di parlare dell’Artista e delle sue sensazioni. La pittura di Renzo Scopa, in Città di Castello, si è incontrata e confrontata con le realizzazioni materiche, che in periodi corrispondenti veniva diffusa dall’artista Alberto Burri. La prorompenza del materico di matrice Informale che si accosta a realtà puramente pittoriche e figurative, generando in alcuni momenti opere dotate di forte qualità incisoria e materiale, sostenuta dall’originale talento dell’artista urbinate, frutto di complesse elaborazioni immaginifiche. Secondo quanto detto da Saulo Scopa, figlio dell’artista, “l’evento è di particolare importanza, tanto affettiva quanto artistica, poiché consente di fare luce su un capitolo espressivo di rilievo portato avanti da mio padre, quello dell’arte sacra”. L’importanza dell’evento d’arte è riconosciuta e amplificata dalla durata della mostra che si protrarrà per tutto il 2012, in differenti città, coinvolte a vario titolo nelle opere e la vita dell’artista urbinate Scopa. “Occasione di alto pregio e riconoscimento culturale, per rilanciare artisti importanti per Città di Castello, ma anche aprire alla riscoperta della contemporaneità dell’arte” – ha ribadito il vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di città di Castello Michele Bettarelli-. Un sentito ringraziamento, da parte di Bettarelli, è stato dedicato alla collaborazione e partecipazione offerta dal Circolo Culturale Luigi Angelini. Il presidente del circolo Angelini, Luigi Chieli, ha accolto con interesse l’apertura delle istituzioni al rilancio degli artisti locali, volti alla diffusione della contemporaneità espressiva, chiosando poi con la proposta di focalizzare l’interesse su
artisti presenti nel
panorama tifernate come spinta per un proficuo futuro artistico della città.
Ufficio stampa Circolo Culturale Luigi Angelini (nella
foto allegata, da sinistra: Michele Bettarelli vicesindaco, Luigi
Chieli presidente circolo Luigi Angelini, Saulo Scopa
artista) In attesa di incontrarci, un saluto cordiale.
Il Presidente ================= UN POMERIGGIO CARICO DI STORIA ================================== Venerdì pomeriggio 30 settembre 2011 accompagnati dall’amica e socia Dott.ssa Silvia Palazzi, in numerosi, abbiamo visitato l’antico borgo di Citerna, ricco di storia e di arte , terrazza sull’Alta Valle del Tevere. Dopo i saluti del Sindaco Dott.ssa Giuliana Falaschi , il pomeriggio si è concluso a " Casa Vitelli" ospiti della nostra socia,sig.ra Franca Santucci, squisita padrona di casa.
Album fotografico dell'iniziativa Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4 Foto 5 Foto 6 Foto 7 Foto 8 Foto 9 Foto 10 Foto 11 =========================================================================================================
in Valsorda
con
il giro ad anello del monte Serrasanta
; transitano lungo il Sentiero Italia e per tutti gli appassionati della montagna. Un ringraziamento particolare al Dottor Romano Ciampoletti che ci ha accompagnati in questo percorso naturalistico tra i più suggestivi e interessanti della nostra regione. Album fotografico dell'iniziativa
Festa Europea della Musica martedì 21 giugno 2011 Villa San Donnino "Concerto del solstizio ” alla presenza di un folto pubblico protagonisti della serata, per rendere omaggio all’estate in musica
voce: Alessandra Chieli, http://www.sipario.it/ i maestri : Alessandro
Zucchetti, chitarra; Umberto
Ugoberti, fisarmonica; Mauro
Businelli, violoncello; eseguendo un programma musicale insolito e intrigante che ha spaziato da Bach a Piazzolla, alla canzone d'autore.. dove la bravura nell'esecuzione dei vari brani che si sono succeduti, ha esaltato le doti e la professionalità di questi giovani musicisti.......
***************************************************************************************************************** IL CIRCOLO e i 150 anni dell’Unità d’Italia
4-5 giugno
2011: Celebrazioni
150° dell’ Unità d’Italia: visita alla città di Torino, 1°
capitale, immersi nella storia .-
Città di Castello - 28 maggio, presso la Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini, si è dibattuto su Cavour, uomo-simbolo dell’unità nazionale.
C A V O U R " Non potrei tradire la mia origine, rinnegare i principi di tutta la mia vita. Sono figlio della libertà, è a lei che devo tutto quello che sono". 29 dicembre 1860
Proseguendo nei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia la conferenza, motivo di confronto e riflessione sull’identità culturale, si è focalizzata su “Cavour nel XXI secolo: scrittura e ricezione di una biografia”. L’evento organizzato dal Circolo Culturale “ Luigi Angelini”congiuntamente con l’Accademia degli Illuminati è stato presentato dal Presidente, Luigi Chieli , dopo i saluti del neo-sindaco Luciano Bacchetta ,relatori d’eccezione dell’evento sono stati: il prof. Paolo Rossi Monti dell’Accademia dei Lincei e il prof. Adriano Viarengo, noto studioso del Risorgimento e autore della recente biografia su Cavour edita da Salerno editrice. “Un uomo nella sua globalità di cui ricostruire non solo la carriera pubblica - i successi politici, gli intrighi finanziari, le cospirazioni -, ma anche la complessità psicologica dello statista torinese” - ha proseguito il prof. Viarengo - che attingendo dalle fonti cartacee dell’epoca, quali giornali, epistolari e diari ha contribuito alla formazione di un affresco completo del nobile piemontese. E.B. .
invito conferenza Nell'ambito dell'anniversario del 150° dell'Unità d'Italia il restauro e l'adozione del Monumento all' 11 Settembre 1860 dello scultore tifernate Elmo Palazzi, realizzato dalla nostra associazione, risulta testimonianza importante della nostra storia locale e nazionale per quel processo di unione dei territori al Regno d'Italia. Ringraziamenti e apprezzamento da parte del Presidente della Repubblica per l'attività di promozione e sostegno della nostra Associazione per gli avvenuti interventi di restauro e adozione del " Monumento all'11 Settembre 1860" dello scultore tifernate Elmo Palazzi" . Lettera del Presidente della Repubblica
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RIEPILOGO DELLE RECENTI INIZIATIVE SVOLTE
- giovedi 2 Giugno 2011: passeggiata ecologico- culturale nel Casentino –
Carda Abbazia di Santa Trinità in Alpe - Si Ringrazia il Dr. Renzo Biondi per averci ospitato nel suo Casentino e attenti al B A D A L I S C H I O ............................
I successi dei pomeriggi letterari Stagione 2010-2011
venerdì 25 Marzo 2011 ore 18,00 Al Circolo degli Illuminati - Gavrilo - una vita un destino - di
Marco
Vinicio Guasticchi ,romanzo passioni e intrighi politici.
Grande
scenografia e
Nella suggestiva cornice della Sala degli Specchi del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati, soltanto posti “in piedi” per l’inedita presentazione del romanzo: una vera e propria pièce teatrale che il Circolo Culturale“Luigi Angelini” ha deciso di proporre al pubblico tifernate. Dopo i saluti del presidente dell’associazione culturale Luigi Chieli e del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, in un’atmosfera particolare determinata da una conversazione curata da Massimo Zangarelli e da commenti musicali dei Maestri Vladimiro Vagnetti (oboe) e Paolo Sacconi (pianoforte), l’autore del volume, Marco Vinicio Guasticchi, ha intercalato commenti a brani del libro (con chiari riferimenti anche all’altotevere) a considerazioni sull’attività istituzionale e sociale. Una formula inedita, che si è svolta secondo i più consumati canoni di un vero e proprio spettacolo che ha ricreato, con musica, lettura dei brani del volume, una situazione particolare che è riuscita perfettamente a far calare i presenti in quell’atmosfera del romanzo storico che fa respirare il clima dei primi del Novecento, il clima della prima grande guerra e il periodo fra le due guerre mondiali, ‘con un protagonista inseguito lungo il percorso della sua vita e del suo destino non scelto, ma determinato dalla storia’. “Scrivere, rappresenta per me – ha precisato Guasticchi – un momento importante della mia vita, un modo per fermare il tempo e annotare sensazioni, sentimenti stati d’animo che l’incedere e la frenesia delle giornate di lavoro talvolta rischiano di cancellare in maniera indelebile”. Una storia che inizia con Gavrilo Princip, il rivoluzionario serbo che assassinò a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero austro-ungarico e sua moglie, la contessa Sophie. Un attentato che viene convenzionalmente considerato la scintilla che fece scoppiare la prima guerra mondiale. Da qui, la sorte della vita di Marco, il protagonista del libro di Guasticchi, che fa una scelta da uomo e si arruola volontario, dando inconsapevolmente il via alla grande avventura della sua vita, fatta dal calvario e dalla ferocia della guerra, da rocambolesche fughe, costretto dagli eventi, e dai ritorni nella sua Perugia, dall’‘esilio’ che lo porta in paesi lontani, dalle tante trame che lo conducono in situazioni intricate, anche a contatto con i servizi segreti, e dai tanti pericoli corsi in cammino. Un cammino che attraversa le tragedie della prima grande guerra, la storia che porta alla seconda guerra mondiale, il periodo prefascista e fascista, fino al suo definitivo ritorno, dopo il congedo nel settembre del 1945, a Perugia e in altotevere dove ritrova i genitori ma pochissimi amici: molti sono morti giovanissimi per un ideale o per altri eventi legati alla guerra. “Una generazione cancellata – si legge nel libro - come quel ragazzo che all’inizio dell’estate del 1914 a Sarajevo aveva bruciato la sua giovinezza e quella di milioni di giovani. Un gesto che aveva condannato un’intera generazione”. “Ma come può un giovane – si chiede Marco – essere tanto disperato da gettare la sua vita come aveva fatto Gavrilo Princip: un eroico martire di non so quale nobile causa o semplice pedina di uno sporco gioco più grande di lui?”. Un volume dal sapore di guerra, ma leggero come una piuma, accompagnato dalle grandi emozioni e dalle passioni del protagonista che sa amare con intensità, a partire dalla sua indimenticabile Claudia. “L’approccio è poetico – afferma nella prefazione Vincenzo Cerami – e parte dal principio, shakespeariano, per il quale la storia cambia ma gli uomini rimangono sempre gli stessi. Il romanzo emana nostalgia sogni e tragedie del Novecento: un ritratto bonario dentro l’orizzonte senza luce in cui avvengono i fatti”. Per Cerami “la scrittura in prima persona di Guasticchi è connotativa e quasi cronachistica”.
Scheda dell'opera con prefazione di Vincenzo Cerami
Museo del Duomo si Città di Castello
================================================================================================ Sabato 12 febbraio 2011 Museo del Duomo di Città di Castello:
alle ore 17,00 c/o la Sala Gotica si è svolta la presentazione del romanzo storico
"Astorre II Baglioni Guerriero e letterato" edizioni Volumnia di Alessandra Oddi Baglioni;
dopo i saluti del Presidente Luigi Chieli l’autrice insieme al giornalista Massimo Zangarelli e la voce reci-
tante di Francesca Rosini hanno dato vita ad un pomeriggio carico di storia e di risvolti locali di grande
importanza in quanto il romanzo, che si svolge nel XVI secolo, narra la vita del condottiero Astorre che, dopo
la morte del padre, proprio a Città di Castello sarà educato al mestiere delle armi dallo zio Alessandro Vitelli.
Astorre sconfisse il pirata Dragout e conquistò Algeri per poi morire decapitato a Famagosta, un mese prima
di Lepanto, affrontando sullo sfondo il
tema della difesa della cristianità dai turchi.
Foto del pomeriggio
ASTORRE II BAGLIONI RISCOPERTO dalla DISCENDENTE ALESSANDRA La secolare contrapposizione tra cristiani e musulmani, l’uomo del Rinascimento diviso tra la fierezza delle armi e il gusto del bello, il ruolo della donna tra l’ancestrale attesa al focolare e un antesignano piglio da protagonista. Sono solo tre dei tanti temi, tutti accattivanti e di grande attualità, toccati nel libro di Alessandra Oddi Baglioni de- dicato al valoroso antenato Astorre II, personaggio che attendeva adeguata riscoperta e consequenziale rivaluta- zione: meglio di così non era ipotizzabile dato che il romanzo storico (Ed.Volumnia), avvince,coinvolge e intriga al punto da divenire autentico evento letterario. Dunque l’Autrice,dopo una ricerca bibliografica durata un paio d’anni focalizza la vicenda bellica e umana dell’eroe di Famagosta, colui che nel 1571 s’immolò dopo una strenua resi- stenza contro gli Ottomani in nome dell’ideale della difesa della Cristianità contro gl’”infedeli”:un sacrificio crudele ma non vano poichè compattò finalmente la Lega Santa e fece da tragico quanto necessario preludio alla battaglia di Lepanto che ancor oggi segna lo storico tramonto dell‘espansione a Occidente dei maomettani. In tempi di pole- miche continue e di cicliche diatribe sugli scontri di civiltà o molto più pragmaticamente su multiculturalsimo e multi- culturalità il libro contiene episodi, aneddoti e metafore di straordinaria valenza universale, tra l’altro leggibili pure in maniera non univoca e quindi in grado di alimentare un dibattito dal sapore di stretta immanenza, estendibile al- la querelle sulla sorte delle popolazioni civili. Astorre, figlio della colta aristocratica tifernate Giulia Vitelli, merita la rivisitazione che la sua appassionata discen- dente,pure giurista e imprenditrice, ne ha fatto: paradigma di un tipo umano “avanzato” per l’epoca (a differenza del molto più ‘tradizionalista’ fratello Adriano) innanzitutto perché non esauriva nell’arme tutto il suo ardore ma spingeva la sua voglia di conoscenza oltre la stessa architettura militare in cui eccelleva ed era oltretutto interior- mente contrastato tra l’amore per la terra natale e la brama di spingersi oltre i confini, anche mentali; e poi persino il legame con la consorte Ginevra Salviati è ammantato di un’aura precorritrice di tempi nuovi, sia perché scelta e non imposta sia perché amata davvero e non solo “sopportata” per convenzione. Cosiccome stupisce e affascina la capacità di lei di sottrarsi alla funzione meramente decorativa in auge allora e addirittura di tessere una comples- sa rete di salvataggio a favore del marito, ancorchè rivelatasi tentativo tardivo e solo parzialmente riuscito. Ma il testo, con il gioiello raffigurante il Grifone cesellato in oro e smalto al collo delcondottiero perugino quale esca- motage narrante, è costellato di ulteriori spunti validi in ogni latitudine e in qualsiasi periodo storico: i giochi di potere per cui i commerci prevalgono sui principi; il senso dell’onore, della riconoscenza e del rispetto per la parola data, al di là di ogni diversità; la coerenza tra virtù pubbliche e dignità privata. Il volume è stato appena presentato alla Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello per iniziativa del Circolo culturale “Angelini” del presidente Luigi Chieli: e l’opzione altotiberina non è casuale poiché lo zio Alessandro Vitelli, eroe dell’assedio di Pest, svolge una funzione fondamentale nella formazione bellica di Astorre; e anche perchè vi si racconta della prima sperimentale tabacchicoltura nella terra di Cospaia.
============================================================================================================================================================================================================================ Sabato pomeriggio 20 Novembre Sala degli specchi dell'Accademia degli Illuminati di Città di Castello. La Città intera partecipa alla presentazione della nona opera di Dino Marinelli Una sala gremita di pubblico per " Storie di Vicoli e dintorni " Una presentazione impeccabile da parte dei relatori , Prof. Alvaro Tacchini, On. Walter Verini e il Giornalista Dr. Massimo Zangarelli
DINO MARINELLI: IL VERSANTE BELLO DELLA NOSTALGIA di Massimo Zangarelli "Agognato come le belle ricorrenze di una volta, affabulante come i lunghi racconti attorno al focolare di un tempo, coinvolgente come gl’intrattenimenti danzanti che non ci sono più, torna puntuale l’ultimo libro di Dino Marinelli, il nono della serie, (appena presentato a Palazzo Bufalini da parte del circolo ”Angelini” presieduto da Luigi Chieli con l’on.Walter Verini e lo storiografo Alvaro Tacchini), atteso dalle folte schiere dei suoi ammiratori con la gioia spontanea paragonabile a quella destata dalla rinnovata magia della calza della Befana." Perché come nel fiabesco dono della notte del 5 gennaio anche nei testi di Marinelli ci si aspetta di trovare sapori familiari già gustati in passato ma non per questo meno desiderati, e come in quel caso anche qui
però vi
si trova pure quel di più che non
si sarebbe immaginato. Innegabilmente è la nostalgia il filo conduttore del libro , dietro l’angolo sempre quando uno scritto come questo riannoda i fili della memoria, specie collettiva; ma quando non è fine a se stesso non si tratta di un
moto dell’animo deteriore, anzi. mano dello stesso Dino, perché anche nella reiterazione del ricordo lui sa trovare spunti inediti, pure nella riproposizione di episodi e personaggi riesce individuare guizzi di originalità inconfrontabili; sbaglierebbe altresì chi si fermasse all’aneddotica apparentemente minimale e talora minimalista perché persino in quel- le narrazioni di misere vite (ma era una vita di miseria per molti, allora!) si nascondono motivi di rara e calda umanità; dietro quelle figurine dagli eccessi temperamentali,peraltro tratteggiate sui registri della malinconia, si delineano i profili di personalità che invece hanno dato lustro non comune e dimensione non provinciale alla città: il mitico comm. Amedeo Corsi, il musicista Roberto Arcaleni, lo scultore Romolo Bartolini, il maestro vasaio Manlio Tofani. duecentesca di San Martin Pereto),con il racconto delle forme associazionistiche che costituivano il tessuto
cittadino,
dalla Corporazione dei Lanari
all’Università dei Calzolai sino
alla Società dei Sarti. Allo stesso modo sono gli stili di scrittura a miscelarsi gioiosamente: dai toni evocativi del 13 dicembre 1375 che diviene celebrazione di libertà,a quelli intimistici di suoni e odori; dalle tinte gialle d’antan (il caso “Venusta”) a quelle rosa da gossip della relazione tra Gioacchino Rossini e la gloria lirica
tifernate
Marietta Alboni sullo sfondo sontuoso dell’Opéra di Parigi. cato di costume, pervaso da rara precisione filologica e semantica, di acuta sottigliezza e di corposa intensità; eppoi le “squadre” (che tali erano divenute davvero e per molti anni i rispettivi staff) dei due cinematografi principali testimoniano una concorrenza talvolta persino accanita che da un lato favoriva
gli utenti , dall’altro
ribadiva
la tradizionale competitività dei Tifernati. Marinelli si conferma inoltre magistrale nelle pennellate con le quali annota aneddoti carichi di “pietas” su celebrità del passato che hanno soggiornato a Città di Castello come Pinturicchio o che vi hanno transitato quali l’arciduchessa Giovanna d’Austria nel suo passaggio a Palazzo Vitelli; lo spirito narrativo di Dino si sublima quindi nelle cronache d’epoca sia che si parli della notte da tregenda di inizio ‘800 che vide il Duomo depredato di opere, mai più ritrovate, del Ghirlandaio e del Pomarancio, del colera di metà’800; sino ad assumere sfumature grottesche nel racconto della visita, tanto annunciata quanto dilazionata,
del M.llo d’Italia Badoglio. Il fil rouge del testo di Marinelli è sempre comunque quell’amore senza fine per la terra natale che gli fa rimpiangere luoghi dell’anima prim’ancora che strutture vetuste, devastate da un potere arrogante e ignorante, come il “Fornacione” o il Teatro Bonazzi; il medesimo sentimento lo spinge a riportare la testimonianza del conterraneo Giovanni Ceccarelli, ormai di residenza londinese, che non perde occasione di andare ad ammirare il Raffaello tifernate alla National Gallery (la “Crocifissione Mond”)e gli fa definire in modo poetico l’ammirato Elìa Volpi:“riuscì a rendere americana e cinematografica l’idea del
Rinascimento italiano”. una sorta di antologia delle migliori matite Altotiberine per illustrare il volume: Araf, Baldino, Pietro Bertelli, Giuliano Bongini, Giovanni Ceccarelli, Giulio Cerrini, Franco Dinarelli,
Enrico Milanesi, Fabio
Pannacci, Angelo Pieroni,
Luciano
Trombi, Alessandro
Vinci. dell’Autore, quello stesso che gli fa esclamare, appena incamminatosi oltre porta S.Maria,
di “avere già nostalgia per Città di
Castello”!
STORIE DI VICOLI E DINTORNI
di
Dino Marinelli Edizioni l’ALTRAPAGINA ========================================================================================= Venerdì 12 novembre 2010 ore 18,00 , Sala degli Specchi Accademia degli Illuminati di Città di Castello.
UNA MAGICA SERATA DI POESIA ,MUSICA
La presentazione del Moleskine "Il Pozzo in Soffitta" di Elio Mariucci ed Emilio Rossi , corredato dalle fotografie di Chiara Burzigotti , edito dalla Tipografia Grifani - Donati . Tre associazioni protagoniste, C.R.I Sezione femminile di Città di Castello,Circolo culturale “Luigi Angelini”e Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati. Un pubblico da grandi occasioni , una presentazione magistrale da parte di Ivan Teobaldelli, la voce narrante di Nando Tucci che interpreta alcune poesie tratte dal Moleskine, le musiche mozzafiato eseguite dai Maestri Alessandro Zucchetti (chitarra ) e Umberto UgoBerti (Fisarmonica), la proiezione delle fotografie di Chiara Burzigotti e i disegni contenuti nel volume "il pozzo in soffitta"degli autori stessi, hanno reso la serata un momento di rara magia. Il tutto impreziosito dallo scopo umanitario della serata: la Croce Rossa Italiana sezione femminile di Città di Castello impiegherà il ricavato della vendita dell'opera per l'acquisto di apparecchiature elettro-medicali di primaria importanza.
I ringraziamenti di Chiara Burzigotti link http://www.chiaraburzigotti.it/news ======================================================================================================== Venerdì 8 Ottobre 2010 Salone Gotico del Museo del Duomo di Città di Castello
SUCCESSO
di PUBBLICO e CRITICA
di Città di
Castello alla presentazione del libro di favole
RECUOREDIPIETRA di Gina Boriani Dini illustrato da Giulio Mariucci - traduzione inglese di Marian Creek, edizioni Sabbioni Editore dopo i saluti del Presidente Luigi Chieli e gli interventi di S.E. Mons Domenico Cancian Vescovo di Città di Castello e dell'Assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Dott.ssa Rossella Cestini, il Prof.Rosario Salvato del Dipartimento Scienze Umane e della Formazione- Università degli Studi di Perugia ha presentato l'opera evidenziando ai molti presenti tra insegnanti, genitori e nonni, l'importanza della lettura per l'infanzia e i vari aspetti connessi all'educazione della stessa. L'acquisto della pubblicazione servirà per aiutare la costruzione della casa per disabili " DOPO DI NOI" in loc. Giove in memoria di Mons. Nazzareno Amantini.
Foto presentazione ================================================================================================ Il Circolo Culturale “ Luigi Angelini ” adotta definitivamente il monumento alla libertà di Elmo Palazzi Intervista del Presidente Luigi Chieli in occasione dell'adozione del Monumento alla Libertà di Elmo Palazzi http://www.youtube.com/watch?v=TXgyZQP2Z3A
In sede di Consiglio Direttivo è stato deliberato di “adottare” ,di fatto, il monumento equestre all’XI Settembre 1860 - ubicato in piazza R. Sanzio e realizzato dal nostro concittadino Elmo Palazzi - predisponendone pulizia e mantenimento a
cadenza triennale. Ciò per salvaguardarlo dai danni che l’inquinamento e le intemperie producono ogni giorno. Lo Studio di restauro Angelucci s.a.s di Roma, che ha già curato il restauro generale del 2004, provvederà all’espletamento di tali
lavori. Conseguentemente nel pomeriggio di giovedì 2 settembre sono iniziati i lavori di pulizia e manutenzione così da poterlo ripresentare alla città nella forma più
splendente per i festeggiamenti del prossimo 11 settembre 2010. In merito per la collaborazione si ringrazia : l’ Hotel Tiferno e la ditta ILCE rispettivamente nelle persone di Giancarlo Bacchi
e Stefano Caldei.
IL
PRESIDENTE
F.to
Luigi
Chieli
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Concerto del Solstizio “tra Sacro e Profano ” Johann
Sebastian Bach
(1685-1750) a Villa Magherini Graziani grande affluenza di pubblico e concerto di alta qualità. 21 Giugno 2010 - FESTA EUROPEA della MUSICA (giunta ormai alla sua XVI edizione, la kermesse musicale ha offerto centinaia di concerti gratuiti di diversi generi musicali , spalancando le porte di musei, aree archeologiche, ville, e monumenti,contemporaneamente nelle maggiori città europee e del mondo) Quale miglior ambientazione si poteva trovare se non il pregevole contesto architettonico seicentesco della Villa Magherini Graziani presso Celalba, messa a disposizione eccezionalmente dal Comune di San Giustino, per presentare due tra le più note Cantate scritte dal grande compositore tedesco J.S. Bach, sommo rappresentate della musica barocca? A rendere possibile tale evento è stata l’azione sinergica del Circolo culturale “L.Angelini” del Presidente Luigi Chieli, assieme alla disponibilità manifestata dall’ Ensemble strumentale del Conservatorio di Perugia, dall’Ensemble vocale della Schola Cantorum “A.M. Abbatini” di Città di Castello e dalla appassionata competenza artistica dei vari solisti di diverse nazionalità che si sono prestati per tale realizzazione. Nell’umoristica Cantata BWV 211 nota come “Kaffe-Kantate”, i tre protagonisti, il soprano Huitian, il tenore Xiaoyn Wei e il basso Peter Hrdy hanno egregiamente rappresentato la storia un padre che rimprovera la figlia di essere dedita al terribile vizio di bere caffè, ammonendola che se non smetterà di berlo, non le permetterà di sposarsi. La fanciulla ubbidisce all'ordine paterno, si sposa... ma nel contratto di matrimonio pone la clausola che, dopo essersi sposata, potrà bere tutto il caffè che vuole. I solisti Wang Wentig (soprano), Francesca Lisetto (alto), Like Xing (tenore), Yuan Zheng Zhao, assieme
all’Ensemble della Schola Cantorum hanno int cantata sacra BWV 92 “Ich hab in Gottes Herz und Sinn” (Al cuore ed allo spirito di Dio) suscitando un attento ascolto ed un valido consenso del pubblico presente.
Più volte applaudito il fondamentale apporto dell’orchestra per la qualificata precisione tecnica e l’intensa espressività sonora. L’Ensemble strumentale era composto da: Paolo Franceschini, Gabriele Menna, Francesca Menna, Vito Ballini, Eleonora Porzi, Cecilia Rossi, Federica Guasticchi, Angela Naccari, Alessandro Bianconi. Un ringraziamento particolare al Comune di San Giustino che ha permesso la realizzazione di questo eccezionale evento culturale,alla Direzione Regionale dei Beni Culturali che ha condiviso totalmente l’iniziativa inserendola nel palinsesto degli appuntamenti del Ministero dei Beni Culturali e al M° Alessandro Bianconi direttore dall’Ensemble vocale della Schola Cantorum “A.M. Abbatini” di Città di Castello per l'opportunità culturale offerta alla nostra associazione. Autorità presenti al concerto il Vice sindaco del Comune di San Giustino Sig.ra Silvia Dini, l’Assessore alla Cultura del Comune di San Giustino Sig.ra Stefania Ceccarini, per l’Ufficio Regionale dei Beni Culturali Dott.ssa Francesca Abbozzo.
PROGRAMMA
del Concerto
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Impeccabili i lavori sulle opere dello Sguazzino e Gagliardi Restaurata la Cappella dell' Angelo In Cattedrale restaurati due dipinti, Monsignor Cancian guarda avanti " OPERE DA SALVARE" L'Appello del Vescovo alle associazioni Fondamentale l'apporto del Circolo " Angelini" I Beni Culturali della Diocesi di Città di Castello Salvaguardia e Valorizzazione
nell' ambito della XII° edizione della Settimana della Cultura Diocesi di Città di Castello - Museo del Duomo- Ministero dei Beni Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell' Umbria - Circolo Culturale " Luigi Angelini" Inaugurazione restauri Cappella dell’Angelo Custode nel Duomo di Città di Castello - Sabato 24 aprile 2010- Programma : Salone Gotico del Museo del Duomo ore 16,00 Presentazione : Mons. Domenico Cancian f.a.m Vescovo di Città di Castello Francesca Abbozzo Direttore, Coordinatore, Storico dell'Arte Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria Luigi Chieli Presidente Circolo Culturale " Luigi Angelini" Cattedrale ore 17,00 concerto del Coplas Ensable – Soprano Elga Ciancaleoni; chitarrista classico Maurizio Mela; chitarrista classico Francesco D’Oronzo
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Notizie
da “Adotta un monumento della tua
città”: a) con piacere si comunica che si è concluso il restauro dei dipinti ad opera del Gagliardi e del Pacetti (Sguazzino) ubicati nella Cappella dell’Angelo custode del Duomo di Città di Castello; intervento effettuato dalla Soprintendenza ai BAPSA e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, con la collaborazione del nostro Circolo. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta di restauro 2GR di Giuliano Guerri di Città di Castello." b) In sede di Consiglio Direttivo è stato deliberato di “adottare” ,di fatto, il monumento equestre all’XI Settembre 1860 - ubicato in p.zza R. Sanzio e realizzato dal nostro concittadino Elmo Palazzi - predisponendone pulizia e mantenimento a cadenza triennale. Ciò per salvaguardarlo dai danni che l’inquinamento e le intemperie producono ogni giorno. Lo Studio Angelucci di Roma, che ha già curato il restauro del 2004, provvederà alla manutenzione " - Domenica 25 aprile 2010: Visita alla Città di Jesi e non solo (vedi programma); - Lunedì 10 maggio 2010: Roma- Scuderie del Quirinale visita alla mostra di Caravaggio: 1° ingresso ore 11.00, ultimo ingresso ore 15.00; - Lunedì 21 giugno 2010: Concerto del solstizio
Alla scoperta della città di Jesi Domenica 25 aprile 2010 - Visita di Jesi e dintorni tipico esempio di residenza patrizia settecentesca, che risponde a scelte di agiatezza, rappresentanza e prestigio; il Palazzo custodisce la splendida galleria Rococò , un incanto lungo più di 70 metri, e la Pinacoteca Civica, con i capolavori di Lorenzo Lotto, tra cui la pala di S.Lucia e una collezione di vasi da farmacia settecenteschi. Ma Jesi non è solo questo: città antica che il 26 dicembre 1194 diede i natali a Federico II di Svevia(Stupor Mundi), ma anche città industriosa e orgogliosa. Orgoglio simboleggiato dalla sua cinta muraria dei secoli XIII , XIV e XV, simbolo di indipendenza, rimasta pressoché intatta; dal suo centro storico, che ricalca, se pur ampliandolo, il tracciato dell’antica città romana con il cardo e il decumano massimi e le sue insulae( per questo dal 1969 la città fu dichiarata dall’Unesco città esemplare); la sua cattedrale, dalle origini antichissime, seppur rifatta ex novo nella prima metà del ‘700, ma che conserva, al suo interno, reperti precedenti; il palazzo della Signoria, progettato dal grande architetto del Rinascimento Francesco di Giorgio Martini; il suo Teatro, dedicato a Giovan Battista Pergolesi, costruito a partire dal 1790 e talmente importante da essere l’unico teatro di Tradizione, in Italia, in una città non capoluogo di provincia….. Programma - ore 7.15 partenza da p.zza Garibaldi con pullman riservato; - ore 9.45 circa arrivo a Jesi, incontro con la nostra guida e visita della città; - ore 13.00 pranzo in ristorante riservato; - nel pomeriggio, trasferimento a Serra San Quirico, una città di pietra adagiata su una costa rocciosa, con le sue copertelle ( camminamenti coperti e porticati a ridosso delle mura, sovrastati dalle abitazioni). Il paese custodisce una tra le massime espressioni dell’arte Barocca delle Marche: la chiesa di Santa Lucia, appartenente ai monaci Silvestrini, riccamente decorata di stucchi. A valle del paese si trova l’abbazia di Sant’Elena, una sintesi felice di romanico e gotico, un vasto tempio dall’alta tribuna e dai suggestivi capitelli, fondata da San Romualdo tra il 1005 e il 1009… Al termine, proseguimento per il rientro a Città di Castello.
INIZIATIVE 2010 già effettuate Serata emozionante al ridotto del Teatro Comunale di Città di Castello per
presentazione
del libro di poesie ”Se questo è il vento”
di Vasco Venturini edito
da Petruzzi nel ricordo dell’amico poeta Giuseppe Pegoraro . LA POESIA LA DILIGENZA del CUORE Ricordare, ricercare un momento quasi inverosimile perduto in un attimo di ricordo; andare a ricercare per ricordare di noi, grattando via tutto quello che non piace con la paura del sogno rotto da un attimo di quiete. Il cuore diligente assiste silenzioso a questi miei tentativi ammaliati dal brivido di una chiusura fulminea, sogno di una notte di fumo e sonnolenza. La nostra diligenza del cuore, riparte col ricordo di un'età felice; viziosa bambina a cui non si è dato ascolto. Giuseppe Pegoraro - 13 aprile 2008 - Pubblicata nella pubblicazione di Poesie dal Titolo LA DILIGENZA DEL CUORE SILENZI Mi piace sedere da solo, lontano dalle invettive che motori ruggiscono a seguire sul viale passi senza destino di gente che non conoscono.
Quanta luce nel cielo del tramonto! Ora sale la luna e il vento cessa per rilevare il silenzio, poi la notte sarà dispensatrice pietosa. Vasco Venturini da " Se questo è il Vento" Hanno partecipato : Vasco Venturini
Scrittore Poeta Stacchi Musicali
Marina Cesari Saxofono;
Francesca Rosini voce recitante
delle poesie di Giuseppe Pegoraro e Vasco Venturini; Il Circolo Culturale " Luigi Angelini "ringrazia tutti coloro che hanno collaborato all'ottima riuscita della serata , inedita nel suo genere , ma semplice e vera nella sostanza , sperando di aver suscitato e trasmesso a tutti i partecipanti riflessioni e sentimenti duraturi . IL PRESIDENTE F.to Luigi Chieli
Pomeriggio
in cronac Sabato 27 marzo 2010 ore 17.00 - presso la sala conferenze del Monte dei Paschi di Siena in Città di Castello si è tenuta la presentazione del libro"Un bambino da fare a pezzi. Rapimento e liberazione di Augusto de Megni” di Alvaro Fiorucci – Morlacchi editore. Insieme all’autore presenti i giornalisti Pino Scaccia – storico inviato speciale del Tg1 Rai – e Italo Carmignani de Il Messaggero.
Numeroso e attento il pubblico che vi ha partecipato. Dopo il Saluto del Presidente Luigi Chieli e dell' Assessore alla Cultura del Comune di Città di Castello Rossella Cestini tre giornalisti a confronto .
Cronaca nera a 360 gradi in un confronto tra Pino Scaccia (inviato del Tg1), Italo Carmignani (inviato de “Il Messaggero”) e Alvaro Fiorucci (vicecaporedattore del Tgr Umbria ) ospiti del circolo culturale “Angelini” di Città di Castello. Il dibattito- coordinato dal presidente del circolo Luigi Chieli- si è caratterizzato per lo scambio di esperienze e di opinioni, spesso divergenti, tra i tre giornalisti sullo sviluppo dei fenomeni che hanno caratterizzato l’evoluzione della criminalità dagli anni ’90 dello scorso secolo ad oggi. Punto di partenza i sequestri di persona, come quello di Augusto De Megni,avvenuto a Perugia e ricostruito da Alvaro Fiorucci nel libro “un bambini da fare a Pezzi” edito da Morlacchi. Si ringrazia il Monte dei Paschi di Siena per l'uso della sala sabato 13 marzo 2010 Nel continuare il viaggio alla riscoperta del nostro territorio lungo percorsi ricchi di storia ed arte ci siamo recati all’Abbazia di Montelabate (la più antica testimonianza benedettina in Umbria)e allo studiolo di Federico da Montefeltro – a Palazzo Ducale di Gubbio. Numerosi sono stati i partecipanti , un ringraziamento particolare alla Dott. ssa Francesca Abbozzo che ci ha guidato alla visita dello studiolo di Federico in Palazzo Ducale a Gubbio .
Note storiche degli itinerari percorsi splendido chiostro, dal quale poi si accede all’antichissima cripta, all’affrescata Sala del Capitolo e ad una suggestiva cantina ricavata in quella che probabilmente era la chiesa inferiore. Un documento del 993 attesta la donazione di un terreno al Monastero di Santa Maria di Valdiponte, che solo nel 1749 comparirà, per la prima volta, con il nome di Montelabate, derivante da un vicino castello. Quindi la sua fondazione è di sicuro antecedente l’anno 1000. Dopo la fine dell’Impero Romano le abbazie costituivano un importante punto di riferimento per la popolazione. L’abbazia di Montelabate controllava circa 40 parrocchie. Il primo abate di cui sia noto il nome fu l’abate Pietro, che qui ristabilì la rigorosa regola benedettina. La sua tomba è situata dietro l’altare della chiesa superiore……….Nel 1860, con l’unità d’Italia, l’abbazia venne venduta al marchese Medici che la trasformò in villa e fattoria. Nel 1959 fu acquistata dal senatore Gaslini ed è ancora oggi proprietà della Fondazione Gaslini di Genova”. (tratto da: Perugia - tesori nella campagna – stampa Petruzzi -
Città di Castello, novembre 2007).
A Gubbio, nel settembre scorso, in occasione della presentazione del nuovo Polo museale, con la presenza del Ministro per i Beni e le Attività culturali, è stato collocato in Palazzo ducale la riproduzione dello Studiolo di Federico da Montefeltro. La splendida struttura in legno, commissionata da Federico e realizzata all’incirca tra il 1472 e il 1480, rappresenta il “vero cuore” intellettuale del Palazzo, il luogo che più di ogni altro, riflette la personalità e l’anima culturale di chi lo abitava: si tratta di uno spazio piccolo(e per questo molto intimo) all’interno del quale il Duca si ritirava per concentrarsi sulle sue letture, per approfondire i suoi studi, per ricevere gli ospiti più graditi. Lo Studiolo lasciò la città di Gubbio nel 1874 per raggiungere la residenza del principe romano Filippo Massimo Lancellotti e, da quel momento, non vi fece più ritorno. Fu per diversi anni al centro di trattative e negoziazioni finché, dopo molteplici vicis- situdini,
nel 1939 approdò al Metropolitan Museum di
New York, dove si trova tuttora. La riproduzione, realizzata sulla base di una rigorosa documentazione fotografica e sotto la supervisione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, ha tenuto conto di tutti i cambiamenti che l’opera ha subito nel corso degli anni, compreso l’utilizzo di legni stagionati(vecchi più di 300 anni) e strumenti ad hoc, come il cosiddetto “coltello da spalla”, ormai desueto, che con le sue tracce inconfondibili caratterizza tutta l’ebanisteria rinascimentale.
Uffizi e Corridoio Vasariano
-domenica 3 gennaio 2010 grande partecipazione di soci a Roma per la visita straordinaria a PALAZZO SPADANel cuore di Roma, alle spalle di Campo dei Fiori e piazza Farnese, si trova Palazzo Spada, oggi sede del Consiglio di Stato. Sulla facciata, impreziosita da decorazioni in stucco, è possibile ammirare una serie di otto nicchie con statue di uomini illustri della storia di Roma. Nel cortile interno, al di sopra delle arcate, altre dodici nicchie racchiudono statue di divinità pagane. Celebri sono la Galleria degli Stucchi, gioiello decorativo ispirato alla Galleria di Francesco I di Fontainebleau, e la Sala delle Quattro Stagioni o dei Quattro Elementi, con superbe immagini allegoriche. Vero e proprio gioiello nascosto all’interno del Palazzo è il Giardino segreto con la celebre Galleria Prospettica, commissionata dal Cardinale Spada all’architetto Francesco Borromini che la eseguì tra il 1652 e il 1653, in collaborazione con il matematico Padre Giovanni Maria da Bitonto. La profondità illusoria che essa suggerisce è di oltre trenta metri, ben diversa da quella reale che corrisponde a circa nove metri. Nell’ala sinistra verso Vicolo dell’Arco al Piano nobile, il cardinale Spada istituì la sede della quadreria, con opere del Guercino, Reni, Tintoretto, Gentileschi,….costituita dalle stesse quattro sale che ancora oggi si possono ammirare apparentemente inalterate. ================================================================================================================== domenica 13 dicembre 2009 ore 17,30Grande evento quello del Concerto degli Auguri
Grande evento quello del CONCERTO DEGLI AUGURI organizzato dal Circolo Culturale “ Luigi Angelini” , tenutosi domenica pomeriggio a Città di Castello,nella splendida ed elegante cornice della Sala degli
Specchi del
Circolo degli Illuminati di Città di Castello. ricca di suggestioni e dolcezze, di ritmo e di impeto: il maestro Vladimiro Vagnetti,direttore del Gruppo Polifonico Coradini, ha condotto un evento veramente unico,che ha emozionato il numeroso ed attentissimo pubblico
presente. tripudio di ritmi latini, alla Mass di Steve Dobrogotsz, ricca di una trascinante interiorità, fino agli adagi e preludi splendidamente interpretati dai musicisti Francesco Marconi (tromba),Francesco Fidel e Monica Pontini (violini),Elga Ciancaleoni (viola),Marco Becchetti (violoncello),Giacomo Piermatti (contrabbasso),Luigi
Basco (pianoforte)
e Vladimiro Vagnetti (oboe). Mission), o Carol of the Bells (classico natalizio inglese); il tutto intercalato da poesie di grande intensità, di autori come Ghandi, Madre Teresa di Calcutta, Umberto Saba ed altri, poesie e musiche che, ne siamo sicuri, hanno
regalato una serata magica e ricca di valori al numero pubblico presente . Ricordi e Sogni che si sono avverati.... Vi ricordate quando qualche anno fa il Circolo Culturale a firma del suo Presidente chiedeva un teatro di qualità?? Finalmente, a distanza di qualche anno, Città di Castello è rientrato a far parte del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria........ ( vedi il comunicato stampa del settembre 2006 di seguito evidenziato)
Comunicato settembre 2006 " Per un teatro di qualità Il teatro ha una sua vita, una sua storia,
un'anima ed una qualità che si esprime ad ogni rappresentazione .
insieme alle più prestigiose compagnie teatrali Italiane. a
dire di molti, con
lunghi monologhi e poche compagnie. anni passati: p.es. la stagione 1998/1999 quando Città di Castello faceva parte del circuito del Teatro Stabile dell’Umbria e alcune rappresentazioni di quella stagione furono : Le notti di Cabiria di Federico Fellini (Compagnia della Rancia) , Tartufo ol’impostore di jean Baptiste Poquelin- Molière (Compagnia di Teatro di Luca De Filippo),Differenti Opinioni (Compagnia di Rossella Falk) ……. . .-
***********************************************************************Invito e programma delle prossime iniziative Il Circolo Culturale “ Luigi Angelini” hail
piacere di invitare la S.V.
Concerto degli Auguri
Silvia
Crocini ,
voce
recitante Vladimiro
Vagnetti , oboe Francesco
Marconi ,
tromba Francesco
Fidel, Monica Pontini , violini Elga
Ciancaleoni ,
viola Marco
Becchetti,
violoncello Giacomo
Piermatti,
contrabbasso Luigi
Basco,
pianoforte Gruppo Polifonico Francesco Coradini
Vladimiro
Vagnetti direttore
Si eseguiranno
musiche di : A. Corelli ,T. Luis de Victoria,G.P. Telemann,J. Tavener, G. Caccini,E. Morricone, P. Caraba, S. Dobrogosz,M. Leontovyč.
Patrocinio
del Comune di Città di
Castello
Si ringrazia : Fondazione Cassa di Risparmio di Città di CastelloINGRESSO LIBEROGruppo Polifonico "Francesco Coradini" festival e concorsi internazionali conseguendo numerosi premi: Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo (1968 I° classificato nella polifonia, II° nel canto gregoriano, 1969 II° classificato nella polifonia), Concorso Polifonico Internazionale “Seghizzi di Gorizia ( 1972, I° nella polifonia; 1975, I° nella polifonia; 1978 II° nella polifonia, III° nella sez. folklore; premio speciale per la migliore esecuzione di un brano sacro; 1985, II° nella sez. polifonia; premi speciali per la migliore esecuzione di un madrigale rinascimentale, di un canto friulano e per il miglior programma presentato), Cork International and Folk Dance Festival, Irlanda (1973, I° nella sez. polifonia), Llangollen International Musical Eisteddfod, Gren Bretagna (1974, I° premio nella sez. polifonia; 1990, I° nella cat. polifonia), Concorso Nazionale di Vittorio Veneto(2005, I° nella cat. Polifonia). Nei suoi 40 anni di attività il Gruppo ha svolto una intensa attività concertistica nazionale ed internazionale (Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Spagna, Svizzera, Ungheria, Lithuania), ha collaborato con importanti orchestre,tra cui l'Orchestre National de Lyon, l'Orchestra della Toscana e l’Orchestra Regionale del Lazio, con direttori quali Jurgen Jurgens, Simon Preston, Frans Bruggen; sotto la direzione di quest'ultimo, nel 1994 ha inaugurato la "Settimana Musicale Chigiana", eseguendo i Vespri a 4 chori di Ludovico Grossi da Viadana. In occasione del centenario della morte di A. Bruckner ha eseguito il Requiem in re min. per soli coro e orchestra. Ha effettuato importanti incisioni discografiche, tra le quali la Passione secondo Giovanni di Francesco Corteccia, che ha ricevuto il premio della Critica Discografica Italiana. Il suo repertorio spazia dal Medioevo alla Musica Moderna. Il Gruppo Polifonico Coradini è stato diretto oltre che dal suo fondatore Fosco Corti, dai maestri Fabio Lombardo (1987-1998), Gabriella Agosti (1999-2000), Roberto Tofi (2001-2006). Attualmente è diretto da Vladimiro Vagnetti, che si
avvale della collaborazione della vocalista Mya Fracassini. Vladimiro Vagnetti è diplomato in oboe, didattica della musica, direzione di coro presso il Conservatorio statale di Musica di Perugia sotto la guida dei Proff A.Castellani, F.Barchi, A.Freschi, R.Meucci, F. De Rossi Re, C.Saraceno, G.Agosti, A.Pantaneschi, M.Fracassini, P.Caraba, D.Fratelli. Nel 2007 ha conseguito il Diploma Accademico di II Livello con lode in Musica Antica (Prassi Esecutiva della Polifonia Rinascimentale) presso il Conservatorio “T.Schipa” di Lecce, relatore Diego Fratelli, con una tesi dal titolo “La polifonia sacra nel Ms 431 (olim G20) di Perugia”. Ha frequentato masters e corsi di perfezionamento presso prestigiose istituzioni musicali italiane (Accademia Chigiana di Siena, Accademia Musicale “O. Respighi”, Amici della Musica di Firenze, Società Filarmonica Astigiana, Istituto Musicale “A. Vivaldi”, Corsi estivi del comune di Norcia, Masters della New York University dip. of music, arts Academy di Roma), inerenti l’oboe, la musica d’insieme, la musica da camera e la direzione di coro tenuti da H. Schellemberger, P. Pierlot, L. Vignali, A. del Bono, A. Franceschelli, G. Graden. Svolge attività come solista e in formazioni cameristiche, dal duo con pianoforte ed organo fino all’ottetto. Dal 1990 al 2005 è stato primo oboe dell’Orchestra Sinfonica di Perugia; ha collaborato con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, I Solisti Aquilani, l’Orchestra In Canto di Terni, la Symphonia Perusina, i Salzburg Chamber Solist, l’Orchestra da Camera dell’Umbria, “Le Metamorfosi Musicali” di Viterbo, l’ orchestra e coro “Beati Ubaldes” di Gubbio. Come membro dell’Ensemble Orientis Partibus di Assisi ricerca ed incide musica medioevale e rinascimentale con strumenti originali ed è presente nelle maggiori rassegne europee di musica antica. Dirige la Corale Polifonica di Ponte Valleceppi, l’Ensemble Vocale “Libercantus” e il Gruppo Polifonico “F. Coradini” di Arezzo. Ha inciso per Bongiovanni, Dynamic, KHO Rara e Quadrivium. ********************************************************************************************************************************************************************* Le iniziative svolte del mese di novembre 2009
sabato 14 novembre si è tenuta la conferenza dal titolo ” Che cosa abbiamo dimenticato sulla memoria? ” relatore il prof. Paolo Rossi ( Paolo Rossi è stato uno dei primi studiosi ad occuparsi, molti anni fa, del tema delle arti della memoria nella cultura europea. L’arte della memoria, si chiede oggi Rossi, è davvero finita ed è una sorta di fossile intellettuale, oppure ha subito una serie di “trasfiguarazioni” ed è in qualche modo nascostamente sopravvissuta?).
giovedi 19 novembre è stato presentato il libro “Amaramente” di Eva Bambagiotti (edizioni Edimond). presso il Circolo Tifernate
Accademia degli Illuminati – Sala degli Specchi.
E' stata una serata insolita, tra parole e musica… ”Amaramente è una raccolta di storie brevi che colpiscono come stilettate e che invitano a riflettere su dove stia andando questa umanità confusa e disperata”. Eva Bambagiotti, che ha già pubblicato altre opere, è un’insegnante e vive con la famiglia in Val Tiberina. Si occupa anche di musica, sia cantando che scrivendo canzoni. ********************************************************************************************************************************** Le iniziative svolte nei mesi di settembre -ottobre 2009 Domenica
27 settembre 2009 Parco dei Monti Sibillini Escursione: Rubbiano(780 m slm) –
Infernaccio – Eremo di San Leonardo(1128m slm) E’ sicuramente uno dei luoghi più visitati del Parco…. e non è un caso. Emozionante escursione in cui si passa dall’attraversamento delle turbolente acque del Tenna alla spettacolare forra dell’Infernaccio per poi immergersi nella secolare Faggeta di San Leonardo fino a giungere alla pace dell’omonimo eremo. L’interesse naturalistico dell’area, racchiusa tra il Monte Priora(2.332 m slm) ed il monte Sibilla (2.173 m slm) è dato principalmente dalla presenza di numerose pareti rocciose e della faggeta di San Leonardo. Le pareti rocciose dell’area ospitano, tra le altre, specie di rilevante interesse conservazionistico quali il Gracchio alpino( non difficile da osservare mentre si attraversa la forra), il Falco pellegrino, e l’unica coppia di Gufo reale di tutto il Parco. La foresta di San Leonardo è uno degli ormai rari lembi di faggeta ad alto fusto conservatisi all’interno del Parco. L’eremo di San Leonardo sorge in un’area già abitata agli inizi dell’ IX secolo dove, probabilmente, in precedenza esisteva un luogo di culto pagano presumibilmente collegato con quello della Sibilla. La chiesa, in stile romanico, fu edificata tra il X e XI secolo. L’attuale eremo, in stile vagamente neogotico, è stato costruito sui ruderi di questa
antica chiesa dall’eremita Padre Pietro che attualmente vive nella
struttura. Domenica
25 ottobre 2009 Padova: visita alla mostra “Telemaco Signorini e la pittura in Europa” Sarà un Signorini artista decisamente internazionale quello che emergerà dalla grande mostra “Telemaco Signorini e la pittura in Europa” in programma a Palazzo Zabarella dal 19 settembre prossimo. Saranno proposti infatti i massimi capolavori dell’artista toscano (ben oltre 100 le opere esposte con prestatori internazionali come il Museo parigino d’Orsay – che per l’occasione presta il famoso quadro di Degas L’Absinthe – l’Ermitage di San Pietroburgo e il Pushkin di Mosca) vis a vis con quelli di altri grandi maestri della pittura europea del momento, da Degas, a Tissot, Decamps, Troyon, Toulouse-Lautrec,Sisley, Corot, Courbet, Stevens, etc….Un confronto affatto casuale ma attentamente mirato su assonanza di temi e di tempi, oltre che su reciproche frequentazioni e conoscenza.Un affascina- nte percorso espositivo che documenterà l’intero percorso artistico di Signorini, presentando tutte le sue opere più significative e famose, arricchendolo con gli altri protagonisti della storia dell’arte in Europa negli ultimi decenni dell’Ottocento. Ne emergerà la grandezza del fiorentino, unico, o quasi, tra i Macchiaioli a godere, già in vita,di un successo e di un mercato veramente internazionali. A suo favore giocarono, oltre all’indubbia maestria, la frequentazione dell’ambiente inglese di Firenze, i numerosi soggiorni prima in Italia e poi in Francia e in Inghilterra dove entra in contatto con un ambiente artistico in pieno fermento che certamente influenzò il suo stile. Fine intellettuale, Signorini venne riconosciuto in Italia e in Europa anche per le sue qualità di critico militante, attento a ciò che accadeva nel mondo dell’arte ma anche nella società. Impegnato nel sociale, certo, ma allo stesso tempo raffinato dandy, frequentatore assiduo dei salotti à la page, intellettualmente snob da dichiarare la sua preferenza per “l’imperfetto dell’ingegno” rispetto al “perfetto della mediocrità”. Nel 1893 sente il bisogno di riflettere sulla vicenda macchiaiola di cui era stato assoluto protagonista e pubblica “Caricaturisti e caricaturati al Caffè Michelangelo”, un testo essenziale di critica e storia dell’arte declinate “a modo suo”, attraverso la chiave davvero inconsueta della caricatura. Tanto per non
smentirsi. ============================================================================================================== ========================================================================================================================= Aspettando l’estate in musica… .domenica 21 giugno 2009 "Concerto del solstizio ” Notte magica a Villa San Donnino con Ensemble Orientis Partibus
Concerto del
Solstizio
“ A L’ENTRADA
DEL TENS CLAR”
(Musiche di festa nel medioevo) Un folto pubblico ha gremito la sala della Musica di Villa San Donnino, concerto molto apprezzato che ha coinvolto i presenti sia per la novità della proposta musicale ma soprattutto per la bravura dei musicisti
Venerdì 29 maggio si è svolta la cerimonia di inaugurazione che ha restituito alla città il “Cronometro Solare” realizzato, nel 1942, dal
Prof. Luigi Mori e collocato sulla parete sud del fabbricato del
Convitto dell’allora Istituto Professionale per l’Agricoltura di Città
di Castello. Il Circolo Angelini, nella figura del suo presidente Luigi Chieli e l’Istituto Istruzione Superiore “Ugo Patrizi - Angelo Baldelli”, con il suo Dirigente Scolastico
Anna Maria Giacalone, si sono fatti promotori delle iniziative che
hanno preceduto la simbolica rimozione del drappo. Nella serata di mercoledì 27 maggio, presso il salone della Scuola Comunale di Musica di Città di Castello, Luisa Mencherini al flauto ed Esdra Alunni al pianoforte hanno ricordato la figura del prof. Mori, musicista e matematico, con un concerto, molto apprezzato dal pubblico, ove
sono state eseguite musiche di Debussy, Bach, Jolivet, Mozart e Chopin Il venerdì mattina, presso l’aula magna dell’ Istituto Istruzione Superiore “Ugo Patrizi - Angelo Baldelli”, numerose persone hanno assistito alla
presentazione del restauro. Il presidente Luigi Chieli ha introdotto la giornata illustrando l’iniziativa “Adotta un Monumento della tua Città” con la quale, ogni anno, il Circolo Angelini interviene nella conservazione del patrimonio culturale della Valle e nel cui ambito si collocano le opere di manutenzione dell’orologio
solare di Città di Castello. La dottoressa Anna Maria Giacalone ha presentato la preziosa ristampa anastatica del fascicolo esplicativo con cui il prof. Luigi Mori accompagnò
l’inaugurazione della meridiana nel 1942. Di grandissima qualità è stata la conferenza sul tema “Archeoastronomia e architettura medievale”, tenuta dalla Prof.ssa Manuela Incerti della Facoltà di Architettura di Ferrara, coordinatore del “Centro Studi Astronomia e Patrimonio Locale”; attraverso una carrellata di immagini e documenti, la docente ha messo in risalto come l’orientamento dei fabbricati, in epoca medievale, fosse strettamente correlato al moto annuale del sole. I raggi di luce, sapientemente usati nell’interazione con le architetture sacre e le decorazioni, creano non solo spettacolari effetti di illuminazione nei
momenti astronomicamente significativi e nelle ricorrenze religiose ma
diventano anche portatori di significati mistici e simbolici. L’ing. Luciano Mercati, insegnante presso l’I. I. S. “Patrizi – Baldelli” - settore meccanico, ha descritto con efficacia le tecniche di misurazione tramite laserscan, le verifiche numeriche e la ricostruzione geometrica messe in atto prima di intraprendere le operazioni di restauro; ha inoltre ripercorso il lavoro matematico che portò Mori all’uso di “oltre diecimila operazioni logaritmiche a 5 e a 7 decimali per la soluzione di alcune migliaia di formule di trigonometria sferica e piana” per tracciare, per via analitica, i grafici della meridiana. È proprio al settore meccanico dell’Istituto, coordinato da Roberto Giuliani, che si deve la realizzazione dei nuovi elementi metallici dell’assostilo e del prototipo del “Cronometro solare”, realizzato in scala su lastra
di alluminio tramite macchina a controllo numerico. A conclusione della mattinata l’arch. Francesco Rosi, progettista e direttore dei lavori di restauro, dopo aver illustrato le differenti modalità di computo del tempo nella storia e i principali strumenti usati per la sua misurazione, ha ripercorso la carriera di “gnomonista” del prof. Luigi Mori mostrando, attraverso foto d’epoca e immagini originali, gli orologi solari da lui realizzati nella Valle e descrivendo i principi e le modalità che hanno guidato l’intervento di restauro della meridiana a Città di Castello condotto, per la parte di restauro del materiale lapideo e ripristino pittorico dalla 2 G.R., di Giuliano Guerri mentre le opere
edili sono state curate dalla ditta Milli Eliseo S.a.s. l’architetto Rosi che, approfittando della bella giornata di sole, ha illustrato gli indici e le scale del quadrante, restituiti ai loro colori originali, mostrando come sia possibile leggere, con grande precisione, l'ora vera locale, l'ora media dell’Europa Centrale, il mezzogiorno nelle principali capitali dell’Europa e delle ex Colonie italiane, i solstizi, gli equinozi e i passaggi nei segni zodiacali; è stato inoltre possibile apprezzare nuovamente il grafico che, alle 11 e un quarto di ogni mattina di sole, indica l’esatto momento della nascita e del tramonto a Città di Castello sull’orizzonte reale, delineato dalle colline e dai monti circostanti e proprio quest’ultima peculiarità rende assolutamente originale il “Cronometro Solare” del prof. Luigi Mori. Di seguito, il programma dettagliato di sabato 16 maggio p.v. con la visita ad Orvieto "Orvieto underground" e al Castello della Sala che ospita le famose Cantine Antinori. PROGRAMMA - ore 7.00 partenza da p.zza Garibaldi con pullman riservato; - ore 9,00 circa arrivo ad Orvieto, incontro con la nostra guida e trasferimento con funicolare e minibus a p.zza Duomo; - ore 10.00: visita guidata a: “Orvieto underground”: Orvieto, città millenaria sospesa quasi per magia tra cielo e terra, ha svelato un degli aspetti che la rendono unica ed eccezionale: un dedalo di grotte è nascosto nell’oscurità silenziosa della rupe. La visita guidata, agevole e godibilissima, è lo strumento più appropriato per entrare in contatto con questo nuovo, particolarissimo aspetto culturale di
una città estremamente ricca di storia e di “gioielli”
artistici…; - il percorso prosegue poi con la visita al Duomo, denominato Giglio d’Oro delle cattedrali per i mosaici che ornano la sua impareggiabile facciata, progettata agli inizi del XIV secolo da Lorenzo Maitani; il gioiello artistico presente in duomo è la Cappella di San Brizio, sulle cui pareti Luca Signorelli affrescò(1499-1504) un Giudizio Universale che è una delle più eccelse testimonianze della pittura italiana (1° gruppo ingresso ore 11.45; 2° gruppo ore 12.00); - pausa per pranzo libero; - ore 15.15 ritrovo di tutti i partecipanti al parcheggio del pullman per trasferimento alla Tenuta Antinori Castello della Sala – ( il castello è un notevole esempio di architettura militare medievale. Venne costruito nel 1350 per Angelo Monaldeschi della Vipera, la cui famiglia era giunta in Italia al seguito di Carlo Magno nel IX secolo. Dal 1300 i membri della famiglia si osteggiarono per il controllo di Orvieto e le lotte per la supremazia furono così aspre che nel 1337 Angelo e i suoi fratelli adottarono ciascuno un nome e crearono un clan feudale: il maggiore si chiamò della Cervara, un altro del Cane, ed il terzo dell’Aquila; ed Angelo, che probabilmente era il più bellicoso, della Vipera.Il castello rimase ai discendenti della famiglia fino al 1518 quando passò in proprietà all’Opera del duomo di Orvieto e vi rimase fino al 1861, quando lo stato si appropriò di tutte le proprietà ec- clesiastiche. Fu acquistato nel 1940 da parte degli Antinori. Oggi, conservato in maniera eccellente, grazie ai continui interventi di restauro effet- tuati durante gli anni, ospita le famose Cantine Antinori ) con visita guidata alla cantina di vinificazione, alle cantine storiche del Castello, con degustazione di vini pregiati e prodotti tipici, all’interno del cortile (la gamma di vini”Castello della Sala” comprende, tra gli altri, Cervaro della Sala, Bramito del Cervo, Conte della Vipera, Muffato della Sala, Pinot Nero…..).
Prenotazione da effettuare presso la libreria Paci
di piazza Matteotti 2 - Città di Castello entro
martedì 12 maggio.
================================================================================================================================ iniziative locali
da segnalare: sabato 23 maggio 2009 alle ore 17.00 presso la Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello, presentazione del libro” Piccoli tesori” di Gabriella Innocenti Bernicchi.(….. I piccoli tesori sono quelle edicole e quelle immagini sacre della nostra diocesi che, il più delle volte, si nascondono allo sguardo frettoloso del passante..….. Patrizio Pandolfi, tecnico della scuola F. Cavallotti e amante della fotografia, anche questa volta mi ha accompagnato, con la sua massima disponibilità, a scoprire le innumerevoli edicole sacre che onorano la storia della nostra terra per dare ad esse il dovuto tangibile riconoscimento…. – note dell’autrice) Il ricavato della vendita sarà devoluto all’Associazione “Beata Gianna Berretta Molla” e al Gruppo “Insieme” della parrocchia di Risecco.
SCORRI ANCORA LA PAGINA .............................................
SCORRI ANCORA LA PAGINA ............................................. NELL'AMBITO DEGLI APPUNTAMENTI CON L 'AUTORE
UN
APPUNTAMENTO LETTERARIO DA NON PERDERE
La S.V. è invita alla presentazione del Libro "
SPERANZE "
di Paolo Rossi edito
da Il
Mulino insieme
all’autore presenterà l’opera la prof.ssa Mirella Brini Savorelli docente di storia della
filosofia alla Facoltà di Firenze Sabato
18 aprile 2009 - ore 18,00 Sala
Gotica Museo del Duomo - Città di Castello
Come i nostri vicini e lontani antenati, come sempre è avvenuto da quando abbiamo imparato ad accendere un fuoco, continuiamo
ad oscillare, in una situazione di incertezza, tra la speranza e la
disperazione. Da tempo certa filosofia che va per la maggiore non perde occasione per sdottoreggiare sulla storia universale, sul destino della civiltà, dissertando su come e quando sono cominciati i nostri guai e su dove inevitabilmente andremo a finire. Paolo Rossi, da quando ha cominciato a scrivere, ha polemizzato con questo tipo di posizioni. Lo fa anche in questo nuovo libro. Scritto in uno stile chiaro e asciutto, non è rivolto ai filosofi, ma a tutti coloro che non si accontentano di vivere e vogliono anche pensare. Vi si parla dell'assenza di speranze e delle previsioni catastrofiche fallite, ma anche delle "smisurate speranze", dei paradisi immaginari e del mito dell'uomo nuovo. Infine si riprende un'idea che fu già espressa nell'anno 1620: possiamo "elencare alcune ragioni
che possono preservarci dalla disperazione"? Medal per la storia della scienza. Ha pubblicato numerosi libri, tradotti in molte lingue, sulla filosofia tra Rinascimento ed Illuminismo e sulla rivoluzione scientifica. Ricordiamo tra l'altro: "I filosofi e le macchine" (Feltrinelli), "La nascita della scienza moderna" (Laterza). Editi o riediti con il Mulino: "Clavis universalis" (1983), "Paragone degli ingegni moderni e postmoderni" (1988), "Il passato, la memoria, l'oblio" (1991, premio Viareggio 1992), "Un altro presente" (1999), "Francesco Bacon.
================================================================================================ UN POMERIGGIO LETTERARIO CON TANTE EMOZIONI venerdì 3 aprile alle ore 18.00 c/o il Museo della Tela Umbra la presentazione del libro “Cervelli allo spiedo” di Tony Golia – edizioni Edimond Tony Golia ha illustrato tutti i momenti più salienti dei personaggi da lui incontrati.
-Cervelli allo spiedo un libro di Tony Golia Trentasei ritratti di personaggi che hanno interessato, intrigato, affascinato l'Autore e in qualche caso anche influenzato la sua vita. Personaggi del giornalismo, della letteratura, dell'arte, dello spettacolo, della musica e dello sport. Tutti molto diversi, alcuni forti e determinati, altri sensibili, suscettibili e pieni di difetti; ma tutti e ognuno, nel proprio ambito, hanno in qualche modo arricchito la 'nostra storia '. In alcuni casi l'Autore li ha conosciuti e frequentati personalmente, fatto che 'riempie' quest'opera di episodi unici e curiosi. Totò, Dino Buzzati, Giuseppe Meazza, Mario Soldati, Claudio Villa, Eugenio Montale, Enzo Tortora e Wanda Osiris sono solo alcuni dei personaggi che Tony Golia dipinge con affetto, ammirazione e quella naturale nostalgia per dei protagonisti che ci hanno segnato profondamente e che ancora oggi continuano a insegnare alle nuove generazioni. ================================================================================================================================ " Le Interviste sempre attuali " Un pomeriggio a Teatro con il Maestro Maurizio Scaparro Città di Castello 22 Novembre 06 - ore 16,00 teatro degli Illuminati Nonostante l'ora proibitiva la platea del teatro si è animata da un consistente numero di persone amanti del teatro che hanno apprezzato e valutato la grande disponibilità e semplicità di questo grande regista . DON
CHISCIOTTE: IL SOGNO E' RIVOLUZIONARIO Dopo vent'anni dalla prima messinscena, dopo i successi americani e spagnoli, all'Expo di Siviglia e per le celebrazioni Cervantesiane, torna uno dei cavalli di battaglia del regista Mauruzio Scaparro che abbiamo intervistato nel corso dell'incontro pubblico svoltosi al teatro comunale per iniziativa del circolo culturale "L.Angelini" di Luigi Chieli. "Don Chisciotte frammenti di un discorso teatrale" ha debuttato agli Illuminati di Città di Castello ,sabato 25 novembre con un notevole successo di critica e di pubblico. D-Siamo
alla Terza vita del suo capolavoro,dunque? R-"Sì è vero: proprio al Caio Melisso di Spoleto nasceva tanti anni fa e nasceva per una scommessa, intanto perchè è difficilis- simo ridurre per il teatro un romanzo grande come il Don Chisciotte ma siccome il teatro è l'arte dell'impossibile qualche volta succede anche questo; la fortuna è di essere stati consapevoli della sua irriducibilità e allora con grande attenzione allo spirito del romanzo tentare di fare il percorso, tra i tanti possibili, che ci stava a cuore".
D- Un romanzo a teatro ma un romanzo teatrale, odiato da Lope de Vega, ma amato da Shakespeare che ne voleva trarre una pièce, intento mai coronato... R-"Per gli studiosi non casualmente il Don Chisciotte è un esempio di letteratura cavalleresca: nel personaggio c'è la grande voglia di travestirsi, l' amore per il teatro e dunque per il carnevale, per mascherarsi e la sua vita è un continuo cambiare atteg- giamento nei confronti delle cose che vede e questo amore dichiarato, struggente per il teatro ne fa un personaggio squisitamente teatrale,squisitamente umano: e allora noi abbiamo immaginato che il suo mondo, la sua stanza, sia un vecchio cadente, ex-palcoscenico dove si risveglia improvvisamente perchè i parenti gli stanno portando via i libri per fargli del bene perchè i libri gli stanno rovinando il cervello e dunque la pièce comincia con il rogo dei libri, importante per cornice e anima... Don Chisciotte, non trovando più libri si domanda in che tipo di spazio sia capitato, e la gente che vedrà è quella variopinta di ogni giorno... ma lui è disarmato, nel senso che è senza libri, ma ha la fantasia troppo esuberante per cui si crede cavaliere errante per aiutare i deboli, sconfiggere i malvagi, amare le belle donne, tutte cose che nella mente rappresentano la sua forza, quindi si crea lo scudiero, il Sancho Panza che lo seguirà nelle avventure; nella messinscena ci sono tutti i momenti topici del romanzo: i mulini a vento e Dulcinea che non c'è (ho detto no senza paura tante richieste di interpretare Dulcinea perchè Dulcinea non c'è!)o meglio Don Chisciotte la vede in ogni donna che incontra o che sogna, ne va alla ricerca e scopre di avere la donna più bella del mondo e per difendere la sua immagine e il suo pensiero va a sfidare l'universo intero senza avere in realtà altro che un' idea della donna."
D-"L'incertitude
du desir" diceva qualcuno... R-"L'incertezza del desiderio è una delle cose più moderne che ci possono essere rispetto al rapporto tra uomo e donna e anche con l'amore in generale... in fondo il romanzo di Cervantes è un testo modernissimo: tutte le possibilità di amare oggi ce l'abbiamo più di ieri, senza i limiti e i dogmi di un tempo,senza le regole classificate. L'amore che non è solo sesso si trova nella speranza, nel sogno, negli affetti di chi vuol bene , in tante piccole cose che sono i frammenti della felicità, anche della mia, il piccolo universo in briciole che è la forza che aveva anche Don Chisciotte".
D-
Il sottotitolo rimanda
chiaramente ai famosi "Frammento di un discorso amoroso" di
Barthes... R-"Tutto quello è autenticamente Don Chisciotte: niente è inventato... sono frammenti che privilegiano l'amore per il teatro e il travestimento, per esempio l'incontro con il teatro dei pupi (qui quelli di Cuticchio): lui a tal punto si infervora alla visione della bella Melisenda che per difenderla sfascia il carro e la prende (un'altra Dulcinea!) ed esprime così il suo amore per la marionetta..." D-Don Chisciotte un mito che affascina continuamente cineasti (da Terry Gillian al fresco vincitore del Festival di Torino) e teatranti: il suo perchè
di fondo? R-"Lo spettacolo ha una sua circolarità: alla fine, davanti alla supplica di chi gli sta intorno di finirla di inseguire chissà cosa per finire regolarmente battuto e di vivere in quiete gli ultimi anni, Don Chosciotte annuisce ma poi muore perchè non ha più una ragione per cui sognare".
D-
Un messaggio ai giovani di
oggi? R-"Il rapporto con l'amore e con la cultura, con l'immaginazione è necessariamente mediata dalla civiltà dei consumi e allora oggi tutti i giovani navigano in internet ma solo il 3% legge un giornale, qualcuno qualche libro in più per fortuna... e il libro significa anche teatro in fondo: dalla parola scritta alla parola teatrale, quando la pagina si alza e diventa personaggio è teatro... è diversa ma affine, tant'è vero che al contrario quando leggiamo un libro costruiamo i personaggi a nostra immagine mettendoci sempre un po' di noi stessi. Credo che questo Don Chisciotte possa essere un personaggio utile per la nostra vita...
D-Ma
il teatro soffre la sciatta incuria dei politici... R-"Credo che il teatro sia un fatto utile per la società: in questo casino la media degli spettatori non cala, semmai cresce, e io credo all' importanza di internet ma anche che il pensiero sia più veloce di internet, che rischia di far diventare solitari e obesi. La società odierna non è delle migliori, viviamo nella civiltà delle immagini di cui tutti siamo stati appassionati, cattiva TV a parte... anche il politico lo è e fra il vedere e il farsi vedere preferisce il farsi vedere con il risultato che sempre di meno vede e capisce, perde contatto con la gente e da lì il grave stacco tra la classe politica e i "sudditi"; in realtà significa che è debolissimo, il re è nudo e se ce ne rendessimo conto probabilmente sapremmo di essere più forti noi, anche noi che andiamo a teatro, possiamo riscoprire la forza della parola e del far capire che chi costruisce la cattiva TV è solo chi ci va a farsi vedere a tutti i costi, politico o velina che sia... velina che non sa cosa fare a 40 anni dopo aver sposato un calciatore essere andata all'Isola dei Famosi.... e lì ha colpe anche chi non sottolinea che esiste un fascino del cervello, che esistono pure belle ragazze intelligenti; non facciamoci incatenare dalla cattiva televisione,,. Cyrano se la prendeva con la stupidità, il nemico più grande .. Ora dobbiamo difenderci, ci sentiamo imbarazzati a doverci difendere, forse dovremmo seppellirli con una risata come qualcuno diceva ma intanto dovremmo cominciare a reagire e chiedere che l'Italia stabilisca, come altri Paesi europei, che la cultura possa godere di finanziamenti, come la Spagna, che ci ha sopravanzato, dove a scuola hanno tra le materie la facoltà di scegliere tra teatro, musica, cinema e danza e allora per i ragazzi diventa reale l' alternativa alla stupidità. qui non lo possono fare perchè il governo considera la cultura come l'ultima cosa invece ,come afferma Garçia Lorca, dovrebbe sapere che la cultura costa ma l'incultura costa molto di più".
D-
Il sogno (o l'utopia)è dunque la sola speranza contro l'omologazione
imperante? R-"Rimanessero solo i sogni già sarebbe qualcosa: abbiamo perso, insieme alle ideologie, anche gli ideali... i partiti sono imprese e chi è il più bravo delle imprese? Io credo che l'utopia sia,laicamente, per chi non ha il privilegio della fede, la realtà nella quale dobbiamo credere per arrivare come Cyrano alla luna dove non si va con la stupidità...il sogno non basta però aiuta..."
D-Lei un quarto di secolo fa resuscitò il Carnevale di Venezia riscoprendolo come luogo privilegiato dal teatro...poi l'anno scorso ha diretto a luglio
anche il Festival celebrando Goldoni e Gozzi quali cittadini d' Europa... R-"Il Carnevale (cui mi hanno richiamato due anni fa...a volte ritornano...) dell'anno scorso dedicato alla Cina è stato una bella esperienza, la Cina cui Venezia guarda sin dai tempi di Marco Polo... Per il 300enario di Goldoni sto finendo adesso di girare con l'Istituto Luce, alla Pergola oltre agli esterni, le "Memoires" di Goldoni con Mario Scaccia protagonista, un dvd dedicato: c'è di meglio però lui ha realizzato una riforma teatrale sulla quale noi viviamo tutt ‘oggi e dal 18 al 28 luglio faremo una nuova edizione del Festival teatrale a Venezia".
D-"La Venexiana" è stato un altro suo spettacolo che ha fatto epoca, e ha segnato il debutto sul palcoscenico di Claudia Cardinale:lo volle lei,no? R.-"Devo dire che avevo fatto questa "Venexiana", la prima volta a Spoleto con Laura Adani, poi quando ero direttore del teatro di Roma con la grande Valeria Moriconi; successivamente con il "Theatre des Italens" a Parigi ho convinto la Cardinale a calcare il palcoscenico:lei è bella, si muove in maniera splendida, grande al cinema, forse non la migliore al teatro però la Venexiana parla poco (in francese) e con quella voce rauca che ricorda Jeanne Moreau, Claudia rese benissimo la sensualità della donna matura nei desideri dell'ultimo fuoco". D-Il
Teatro d'Europa lo iniziò con Strehler... R-"-Grazie a Strehler sono entrato più di quanto non avessi fatto prima in Europa... mi chiamò Jack Lang a dirigere il Theatre d'Europe che allora nasceva e ne sono stato felicissimo: Strehler è stato il più grande dei registi e io da ragazzo ho avuto la fortuna di crescere con Visconti da una parte e con lui dall'altra, diversissimi tra loro ma uniti dalla grande arte del teatro... Strehler a un certo punto ha fatto avanti e indietro con Parigi... gli mancava la parola Europa.... D-Che
sembra peraltro ancora lontana... R-"Se ne riempiono la bocca ma lo dimenticano; Napolitano lancia appelli ma siamo ancora all' Italia dei campanili ; dovremmo ricordare gli artisti della nostra commedia dell'arte che dalla Francia alla Russia portarono in giro il Don Giovanni molto prima di Molière ...non dobbiamo confondere l'extracomunitarietà con l'internazionalità... se non riusciamo a creare una società mista possiamo finire male...dalle banlieu di Parigi milioni di giovani pur nati in Francia gridano la loro rabbia per non essersi ancora adattati pur sentendosi francesi: vivendo ai margini potrebbe produrre un nuovo maggio '68 se saprà essere culturale, altrimenti sarà solo un casino ...".
D-"Memorie di Adriano", passate le 500 repliche affronta un'ennesima stagione (sarà a primavera al Morlacchi ndr).quale il segreto di tanta longevità? R-"Adriano è un uomo tutto mediterraneo.l' imperatore che ebbe la fortuna di governare quando gli Dei non c'erano più e Cristo non era ancora nato, un periodo non più ripetutosi e quindi amava la bellezza, la cultura, non facevamai la guerra(almeno così ci dice Marguerite Yourcenar)...è uno spettacolo che porta serenità: l'amore per la bellezza porta Adriano a gustare la vita con un sorriso, del resto il teatro porta frammenti di serenità".
D-Serenità
la dava anche la ben nota "Chiccignola"con Mario
Scaccia... R-"La commedia di Petrolini più conosciuta... non andrà sempre così diceva quello che ruzzolava per le scale, dovrà venire il pianerottolo..."
D-Se
Massimo Ranieri è diventato quell'uomo di spettacolo completo che è lo
deve anche a lei, dai tempi del Pulcinella, no? R-"Pulcinella", "Liolà", "Varietà" (dove nacque artisticamente Brachetti), Massimo è un talento vero e credo che debba continuare a fare teatro... io farò qualcosa d'importante con lui presto, sul palcoscenico, o sullo schermo".
D- Il suo nome resta legato ad alcune delle più belle edizioni del Festival delle Nazioni di C.Castello con regie di opere che si producevano a hoc: ritornerebbe? R-"Sarei felice per voi e vi sarei vicino come posso.... non dobbiamo essere pessimisti: Città di Castello è particolare, tagliata fuori dai circuiti ordinari ma un certo amore per il teatro che ha coltivato allora potrebbe ancora rilanciare il suo Festival".
E ora il grande protagonista Pino Micol:
D-Perchè
vent'anni dopo ancora Don Chisciotte? R."Perchè ho ancora voglia di confrontarmi con vent'anni prima, perchè forse vent'anni fa era un pò troppo presto, tutto sommato sono abituato a fare personaggi un pò in anticipo e poi vedere come diventano con l'età giusta, come nel Galileo settantenne che ho fatto a 40 anni, come Cyrano che ho fatto a 34 anni e poi 15 anni dopo; adesso indubbiamente per Don Chisciotte il discorso è ancora più valido perchè sono nell'età giusta ed è un bel confronto, quando si ha la fortuna di incontrare isole di bellezza, di cultura, di poesia così fondamentali rigirarcisi è rigenerante; questi vertici di teatralità rinnovano ...". D-Controcorrente nell'antiomologazione tutti i suoi personaggi... R-"La prima bandiera che io faccio dell'antiomologazione è la maniera in cui io vivo e il mio modo di pensare ; non mi servo del teatro per non sentirmi omologato, provo orrore per l'omologazione".
D-Dopo
Don Chosciotte? suscitare un pò di diversità e non di omologazione". M.Z. Maurizio
Scaparro è
uno dei più noti registi a livello internazionale. Durante
la sua attività ha diretto numerose istituzioni teatrali italiane e
straniere. In particolare, è stato Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982 creando, fra l'altro, il "Carnevale del Teatro di Venezia" negli anni 1980/81/82, che suscitò una grande eco
mondiale. Subito
dopo, su incarico del governo spagnolo, fu nominato consigliere teatrale
dell'Esposizione Universale di Siviglia nel 1992. "Les Bonnes" di Jean Genet; "Amleto", "Riccardo II", "Giulio Cesare" di Shakespeare con Pino Micol, "Cirano di Bergerac" di Rostand sempre con Pino Micol, in Italia per quattro anni consecutivi, a Parigi al Teatro Nazionale di Chaillot, e successivamente in una versione catalana con Josep Maria Flotats. Inoltre, "Medea" di Corrado Alvaro con
Irene Papas al Teatro Olimpico di Vicenza. Tra i suoi ultimi lavori, "America" di Franz Kafka, con Max Malesta, che ha compiuto una tournée europea a Barcellona, Marsiglia, Parigi (Studio de la Comédie Française); "Romeo e Giulietta" di Shakespeare, con la Compagnia dei Giovani Attori del Teatro Eliseo, che ha debuttato a luglio del 2000 al Teatro Romano di Verona; "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello. Per il Théâtre des Italiens, Scaparro portò a Parigi nel 2000 e nel 2001 "Pulcinella" con Massimo Ranieri e "La Veneziana"
("La Vénitienne"), recitato in lingua francese da Claudia
Cardinale per la prima volta su un palcoscenico. Un vero regalo da donare sia ai grandi che ai piccini. il ricavato dell'opera sarà devoluto, come sempre in beneficenza . =============================================================================================== BICENTENARIO di BRERA appuntamento per ammirare, dopo il restauro,Lo Sposalizio della vergine di RAFFAELLO SANZIO
Quest’anno Milano celebra il bicentenario di Brera: la Pinacoteca fu infatti aperta per la prima volta al pubblico il 15 agosto 1809, in occasione del compleanno di Napoleone. Per tale celebrazione, oltre a mostre, concerti e conferenze distribuite lungo tutto il 2009, la Pinacoteca continua a rendere omaggio ad artisti universalmente noti. Dopo Caravaggio è la volta di Raffaello. Dal 19 marzo sarà infatti possibile ammirare lo Sposalizio della Vergine , a restauro ultimato, opera tanto cara e importante per la nostra città. - Al riguardo credo di interpretare il desiderio di tutti noi, sperando che l’opera prima o poi possa tornare, temporaneamente, nella sua città di origine per essere ammirata da tutti - (“…Raffaello realizzò il quadro nel 1504 per la chiesa di San Francesco a Città di Castello, allora sottoposta allo Stato Pontificio. Questa primizia giovanile rimase sull’altare della chiesa fino al 1798. Il 24 gennaio di quell’anno piombò su Città di Castello il Corpo di spedizione cisalpino guidato dal giovane generale napoleonico Giuseppe Lechi. Secondo la versione dei fatti prodotta da Lechi, la cittadinanza “esultante” avrebbe deciso di “donare” al generale il quadro dopo averlo levato dalla cornice dell’altare e portato a braccia a casa del generale…..” – tratto dal Sole 24 Ore di domenica 15/03/09) Per l’occasione, il Circolo ha organizzato una uscita a Milano, modernissima e antica, nei giorni 30 aprile e 1 maggio 2009 per una visita guidata alla Pinacoteca
di Brera e non solo(il cuore della città,.. le antiche basiliche,…. i navigli…..) Chi fosse interessato può comunicare la propria adesione entro lunedì 6 aprile la libreria Paci di p.zza Matteotti e/o telefonando alla segreteria del Circolo al 333/1661002 ========================================================================================= PER gli appuntamenti alla scoperta del territorio della nostra regione; il
16 maggio
Orvieto underground e il
Castello della Sala . Appuntamenti in programma del mese di Giugno Sabato
20 giugno 2009:
Aspettando l’estate… .. in musica . ==========================================================================================SABATO 4 APRILE 2009 siamo andati in visita a...Villa
del Colle del Cardinale,…Pieve del Vescovo,…. Corciano…. cardinale e nipote, con il fratello Ascanio(1514-1571), di Papa Giulio III è ben considerabile in Umbria come unico, prestigioso esempio suburbano di quel modello abitativo signorile proprio alla cultura umanistica e rinascimentale del “viverein villa”. Al sommo del lungo viale la compatta struttura si identifica come “luogo di delizie”, con giardini ricchi di acque e di “meraviglie”, quale ideale vicendevole collegamento alla complessa ideazione del ciclo pittorico manierista all’interno. Corte letteraria, artistica, scientifica, questa magnifica residenza manterrà nel tempo il suo carattere di colto piacevole soggiorno che solo negli annessi esterni, nel parco(circa 13 ettari) e nel giardino porterà secolari mutilazioni di gusto e d’uso per com- mittenza di successivi proprietari quali gli Oddi e Oddi Baglioni, i Cesaroni, i Parodi e Parodi Monaco. L’acquisizione nel 1996 al Demanio dello Stato dello splendido complesso ha poi significato l’impegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza per i B.A.P.P.S.A.E. dell’Umbria ad intervenire per le sue necessità
conservative e di tutela, per la diffusione della sua conoscenza onde
custodire e tramandare l’essenza culturale con una viva pubblica
partecipazione. - Al termine ci siamo spostati in pullman per una breve visita al Castello Pieve del Vescovo, che si trova nelle immediate vicinanze: dimora suggestiva e carica di storia, il castello è considerato uno dei monumenti architettonici più significativi del territorio perugino; fu costruito alla fine del XIV secolo intorno ad un edificio religioso e preesistente, attestato come plebs Sancti Johannis nel privilegio del 1206 con cui veniva posto da papa Innocenzo III sotto la giurisdizione del vescovo di Perugia. Occupata nel 1394 dai nobili fuoriusciti perugini e subito liberata dai popolani guidati dal capitano di ventura Biordo Michelotti, nel 1396 l’antica pieve veniva recintata con il permesso del Comune di Perugia da massicce mura e torri e il 23 giugno dell’anno successivo fu teatro delle sfarzose nozze tra il valoroso capitano e la nobildonna Giovanna Orsini. Nel tempo assunse le prerogative di una lussuosa residenza signorile abbellita anche da uno splendido giardino. Arricchito di comodità e decorazioni, il complesso divenne infatti meta abituale dei vescovi perugini, per lunghi soggiorni lontano dalla città. Oggi è in uso alla Scuola Edile di Perugia che, oltre a predisporre un ricco calendario di appuntamenti ed iniziative culturali, si propone come struttura di riferimento per favorire incontri con specialisti ed operatori del settore del
restauro. Dopo la pausa pranzo siamo andati a visitare il Borgo di Corciano - Corciano, è un borgo medievale da scoprire: è un magnifico castello medievale situato a 13 km da Perugia, con un ricco patrimonio ambientale, storico e culinario. Un’alta cinta muraria racchiude l’antico castello ricco di testimonianze storiche e di opere d’arte. Al suo interno si susseguono vicoli, scalinate, palazzi, torri, giardini, chiese e campanili, nella cornice di un’intatta struttura medievale che, adagiata sulla cima di un colle, con le sue pietre antiche, emana una spiritualità tutta particolare.(il 9 gennaio u.s. è stato inaugurato l’Antiquarium, il nuovo museo archeologico, con reperti preistorici e numerose testimonianze di età etrusca e romana, provenienti dal territorio comunale; nella
Chiesa di Santa Maria dell’Assunta è possibile ammirare la “Pala
dell’Assunta” del Perugino e il “Gonfalone”
del pittore Bonfigli). Un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Francesca Abbozzo e ai suoi collaboratori del Ministero per i Beni Culturali per l'interessante visita alla Villa del Cardinale . Un grazie alla Dott.ssa Silvia Palazzi per la visita al Borgo di Corciano *(autrice de La Villa del Colle del Cardinale “Luogo di delizie” pubblicato a cura della Soprintendenza di Perugia; parte del testo è inserito nella pubblicazione: Perugia
–Tesori nella campagna). =========================================================================================================== SABATO
28 FEBBRAIO 2009 FORLI’
la
Mostra: “CANOVA.
L’ideale classico tra scultura e pittura” Gli addetti ai lavori probabilmente lo sanno, il pubblico verosimilmente no. Non è noto che Forlì, e con Forlì le Romagne, furono luoghi fondamentali per Canova e, in generale, per il neoclassico in pittura e scultura. La grande rassegna, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, ne darà conto al San Domenico di Forlì con la mostra “Canova. L’ideale classico tra scultura e pittura” inaugurata il 25 gennaio u.s., che si configura come la più impegnativa e completa esposizione sino ad oggi dedicata al maestro veneto, dopo quella di Venezia del 1992. A Forlì si ammirano infatti 160 opere. Attraverso una serie di capolavori esemplari, l’esposizione forlivese ripercorre l’intera carriera del “moderno Fidia”, ponendo per la prima volta a confronto le sue opere (marmi,gessi,bassorilievi,bozzetti,dipinti e disegni), oltre che con i modelli antichi cui si è ispirato, anche con i dipinti di artisti a lui contemporanei con i quali si è confrontato. Una mostra che spazia dalla scultura alla pittura, proponendo anche alcuni, altissimi confronti con Raffaello e Tiziano, e altri capolavori di quel “classico” che fu fonte di ispirazione per molti artisti tra l’ultimo Settecento e il primo Ottocento. Per Forlì, Canova creò tre capolavori. Innanzi tutto una versione di Ebe, una delle sue opere più popolari , realizzata tra il 1816 e il 1817 per la contessa Veronica Guarini. A precedere Ebe, nel 1814, fu la Danzatrice col dito al mento, destinata al banchiere Domenico Manzoni e andata dispersa dopo la morte del proprietario in un atroce fatto di sangue, il cui mistero rimane ancora insoluto. La vicenda verrà sublimata dallo stesso Canova nella bellissima Stele funeraria di Domenico Manzoni ancora conservata nella chiesa della Santissima Trinità. Il confronto fra le due diverse versioni di Ebe, quella di Forlì e quella dove la figura è rappresentata su una nuvola, appartenuta all’imperatrice Giuseppina moglie di Napoleone, evidenzia come il grande scultore seppe trasporre nel marmo l’audace motivo della figura in volo. La grandezza di Canova, già in vita celebrato come il più grande scultore di tutti i tempi per avere riportato nel mondo la perfezione della scultura greca, sarà testimoniata da prestiti assolutamente eccezionali. Come i due colossali Pugilatori dei Musei vaticani, ispirati ai due Dioscuri del Quirinale; o come la Venere Italica di Palazzo Pitti, la dea tanto amata da Foscolo; o ancora la Danzatrice, Amore e Psiche, Tersicore, Orfeo, la Maddalena, capolavoro per il quale Canova trovò ispirazione da Tiziano. Quest’ultimo, sarà considerato dai romantici la sua opera più bella e per questo divenne motivo di ispirazione per Hayez la cui Maddalena, che sarà accostata a quella di Tiziano e Canova, rivela nella sua sconvolgente
sensualità come, non uno scultore, ma il celebre pittore del Bacio
possa considerarsi vero erede di Antonio Canova.
SABATO POMERIGGIO 14 MARZO 2009 MONTE CASTELLO DI VIBIO E IL TEATRO DELLA CONCORDIA Il paese, il cui nome deriva dal “gens vibia”, ha sicuramente origini romane. Oggi conserva ancora la tipica struttura di un “castrum” medievale. Di particolare rilievo è il “Teatro della Concordia”, il vero gioiello della città, uno dei rari esempi del suo genere per l’armonia e la sapienza negli spazi scenici. E’ considerato il teatro più piccolo del mondo ed è stato recentemente restaurato, vi si svolge una regolare programmazione teatrale annuale pubblicizzata anche a livello nazionale. Si tratta di una inestimabile struttura di appena 99 posti tra i palchi e la platea progettato in pieno clima post rivoluzionario francese, nel 1789, e poi intitolato proprio a quella “concordia tra i popoli” che si andava ricreando in Europa agli inizi dell’Ottocento, quando nove famiglie illustri del paese si diedero da fare per costruire a Monte Castello un luogo di divertimenti. La sua inaugurazione è datata 1808, in un periodo di massimo splendore culturale, quasi a volersi riscattare, da parte dei Montecastellesi di secoli di vicissitudini e dominazioni subite. Il teatro, si legge in un documento dell’epoca, “venne costruito piccolo, a misura del suo paese”. Venne poi affrescato nel 1892 dal giovane pittore Agretti, appena quindicenne, figlio di Cesare, già autore delle decorazioni, del telone e dei fondali del teatro. Nel 2002 il teatro è stato anche celebrato dalle Poste Italiane attraverso l’emissione di un francobollo nella sezione “patrimonio artistico e culturale italiano” Un ringraziamento particolare al Sig Sindaco Dr. Roberto Cerquaglia per la squisita ospitalità dimostrata nei nostri confronti.
Per L'iniziativa " Adotta un monumento della tua Città " 2009
E' stato deliberato l’intervento di restauro conservativo della Meridiana realizzata, nel 1942, dal Prof. Luigi Mori a Città di Castello presso l’Istituto Professionale di Stato per L’Agricoltura e l’Ambiente “U. Patrizi”(forse non tutti sanno che la meridiana in parola è una tra le più rare e importanti d’Europa).I lavori inizieranno in primavera e al termine degli stessi si terranno delle iniziative, in collaborazione con l’Istituto Superiore “ Patrizi-Baldelli”. Prima dell'inizio dei lavori il progetto sarà presentato alla città congiuntamente con i progettisti Dott.Arch. Francesco Rosi e l'Ing. jr Achille Sberna , le ditte del Restauro interessate e l' Istituto Superiore Baldelli-Patrizi.
Altro intervento deliberato la sponsorizzazione con un contributo, a favore della Diocesi di Città di Castello, per il restauro della cimasa dell'Altare dell'Angelo Custode sito nella Cattedrale di Città di Castello, a completamento del recupero dei dipinti raccolti dalla macchina lignea della Cappella , oggetto di parziale intervento della Soprintendenza ai Beni Artistici di Perugia. Per l'occasione un ringraziamento particolare a S.E. Padre Domenico Cancian Vescovo di Città di Castello per le belle parole rivolte alla nostra associazione : " Sig. Presidente , consapevole dell'impegno civile del Circolo Culturale Luigi Angelini per la promozione della Cultura e per la valorizzazione dei beni culturali del territorio tifernate .. " . (Domenico Cancian f.a.m. Vescovo)
Attività già svolte nel 2009
SABATO POMERIGGIO 31 GENNAIO 2009 alla CAPPELLA SAN SEVERO a P E R U G I A Storia dei Monumenti Collezioni d’arte dei Marchesi Bourbon di Sorbello in P.zza Piccinino, 9 nel pieno centro storico di Perugia La visita delle sale e delle collezioni ci ha permesso di avere un’importante testimonianza della vita intellettuale e del gusto artistico dell’aristocrazia del XVIII e XIX secolo in Umbria……. Palazzo Bourbon di Sorbello, risalente al XVI secolo, è appartenuto nel tempo a varie famiglie nobili perugine finché nel 1780, venne acquisito dai Marchesi Bourbon di Sorbello. Nell’atrio del palazzo, degno di nota, è un rarissimo esempio di pavimentazione esterna in legno, unico in Umbria e rarissimo in Italia, che veniva utilizzato per attutire il rumore delle carrozze che facevano il loro ingresso nel palazzo. In cima al grande scalone si apre il piano nobile della residenza dei Marchesi dove sale con soffitti affrescati, impreziosite da pregevoli mobili d’epoca, accolgono una ricca raccolta di opere d’arte e di tesori librari. Della biblioteca, che attualmente consta più di 20.000 volumi, vengono esposte rare edizioni tra le quali degne di nota sono lo Spera Mundi, trattato di astronomia del 1478(una delle prime opere a stampa), l’Encyclopedie Française di Diderot e D’Alembert (edizione del 1770) e l’edizione originale delle Tragedie di Vittorio Alfieri. Di gran rilievo è anche la collezione di porcellane tra le quali Ginori del XIX secolo e porcellane cinesi del periodo Qianlong (1775 circa) che riporta lo stemma di famiglia, nonché delle figurine a tutto tondo delle manifatture tedesche di Meissen e Dresda. Possono inoltre essere ammirati i tessuti ricamati eseguiti dalla Scuola di Ricamo fondata dalla Marchesa Romeyene Robert Ranieri di Sorbello nel 1904 presso la villa di famiglia al Pischiello, presso il lago Trasimeno, e da altre scuole umbre e toscane della stessa epoca. La cappella appartiene alla chiesa di San Severo, costruita sui resti di un tempio dell’XI secolo e riprogettata a metà settecento. La cappella è decorata dall’affresco eseguito dal Maestro Perugino e dall’allievo Raffaello tra il 1505-1507 e il 1521. Il dipinto rappresenta la Trinità con Angeli e Santi ed è diviso in due parti: la zona superiore è opera del giovane Raffaello che vi dipinse la Trinità mentre la parti inferiore venne completata intorno al 1521 ad opera del Perugino).
Ottima la presentazione dei monumenti da parte della Dott.ssa Silvia Palazzi Successo di critica e partecipazione di pubblico alle tre conferenze dal tema: Alchimia– Streghe- Magia , organizzate dal
Circolo Culturale collaborazione con
il Museo del Duomo e la direzione del prof. Paolo Rossi Tutti
coloro che lavorarono, pensarono, formularono teorie ed effettuarono
1) Conferenza " FRA MALEFICIO E METAMORFOSI " Le streghe viste nel periodo storico in cui furono reputate tali e anche alla luce delle più antiche credenze. L’argomento è stato trattato dal Prof. Paolo Lombardi il 24 ottobre, nel Museo del Duomo, per iniziativa del Circolo “Luigi Angelini”. Il relatore ha tratteggiato lo stato sociale, le vicende politiche e quelle religiose che contraddistinguono il XVI secolo, in cui inizia appunto la persecuzione alle streghe. Mentre niente conferma l’esistenza di sette adoratrici del diavolo, vero è che vi erano persone che vendevano servizi magici come guarigioni da malattie, incantesimi erotici e altro. Ad esse si rivolgevano anche persone delle classi benestanti; una loro criminalizzazione avvenne successivamente, anche perché molte tra loro esercitavano il meretricio, causa di una emarginazione sociale. In momenti di sanguinosi scontri religiosi, come quelli che attraversano il 1500 e il 1600, la strega viene poi facilmente considerata agente del diavolo al pari degli eretici. Dopo aver osservato che con la fine del 1600 viene meno la stregoneria, il relatore è passato ad analizzare come, legata al maleficio, vi sia l’idea della metamorfosi. Si ritrova nei classici greci e latini, nel Medioevo, e credono in essa uomini di cultura seguendo il concetto di una materia che si plasma in forme diverse. Famosa fra le altre, la credenza nella licantropia, che verrà superata nella concezione di una scienza basata su un ordine stabile della natura. Molto interesse e vari interventi da parte del pubblico. E. F. Da “La Voce”, 31 ottobre 2008 2) Conferenza " STORIA DELL’ALCHIMIA " Molto interesse ha suscitato il 7 novembre la conferenza della prof.ssa Michela Pereira sul tema “L’alchimia e la sua storia nella cultura occidentale”. Un soggetto, ha premesso la relatrice, che si può osservare collocandosi nella tradizione esoterica o in veste di storici. Nella tradizione occidentale le sue origini si possono far risalire al III e IV secolo, quindi nell’era cristiana. Intendendo alchimia non solo come attività metallurgica, ma come pratica e riflessione tesa a ottenere una perfezione materiale a tutti i livelli. Questo “nuovo sapere”, giunto dal mondo arabo, interessò in Europa i filosofi scolastici. Questi ne negano la veridicità, mentre ne furono interessati positivamente i medici, così che ebbe un ruolo importante nella trasformazione della medicina. E. F. 3) Conferenza "IL BAULE DI NEWTON" “Il baule di Newton” ha chiuso il ciclo di conferenze organizzato tra ottobre e novembre dal circolo culturale “Luigi Angelini” presso il salone gotico del Museo del Duomo. Relatore dell’ultima conferenza, il 28 novembre, il prof. Paolo Rossi . Il Professore ha tracciato la figura di Newton, percepito come un genio dagli stessi contemporanei, e si è soffermato sulla scoperta del calcolo infinitesimale, “lo strumento più potente che l’umanità abbia costruito”, nonché sulle scoperte riguardanti l’ottica. E’ quindi passato al soggetto specifico della trattazione: un baule. Appartenuto allo scienziato e ritrovato dopo la sua morte, fra altre cose,al Trinity College di Cambridge. Un baule che destò per il suo contenuto enorme stupore poiché rivelò che il matematico e fisico universalmente noto aveva dedicato moltissimo tempo a studi alchemici e teologici. Per quanto riguarda i primi, vi sono 10 volumi di 400 pagine l’uno, nei quali si ritrova il concetto che la verità sta dietro, non davanti a noi, e vi è quindi il mito di una sapienza originaria. I libri di contenuto teologico sono talmente ampi e approfonditi da far dire al suo biografo Westfall che “Newton sembra un grande teologo che nei momenti di riposo si occupava di fisica”. Da ricordare che questi studi dello scienziato si svolgono in un periodo in cui l’Illuminismo ha già iniziato a diffondersi in Europa e Cartesio, con le sue opere, ha liberato la fisica dalla “filosofia occulta”. Oggi il baule dallo straordinario contenuto è proprietà dello Stato di Israele. Grandissimo l’interesse suscitato nel pubblico e vari gli interventi.
E. F. Da “La Voce”, 5 dicembre 2008 Prof.Paolo
Lombardi
Paolo Lombardi (Firenze, 1965) è stato consigliere direttivo di Biblia ed è presidente del Centro Studi Storici di Psicoanalisi e Psichiatria di Firenze. Ha partecipato alla stesura del Dizionario di Filosofia (La Nuova Italia) e del Dizionario di bibliofilia (Bonnard). Nel 1998 ha vinto il Premio Castiglioncello (sezione filosofia)con Il filosofo e la strega (Cortina). Le sue ultime pubblicazioni sono la cura della raccolta di atti Osservazioni dalla casa dei folli. Atti del convegno I saperi sulla follia. Il corpo e le passioni nel Settecento in Europa (Nicomp, Firenze, 2006) e Streghe, spettri e lupi mannari. L'arte maledetta in
Europa tra Cinquecento e Seicento (Utet Libreria, Torino, 2008). Prof.ssa
Michela Pereira
Le sue ricerche toccano aspetti salienti del pensiero medievale elaborato in contesti extrauniversitari: dalla filosofia del 'laico' Raimondo Lullo al pensiero di donne appartenenti alla cultura monastica (Ildegarda di Bingen) o beghinale (Margherita Porete), al ruolo delle scienze che oggi definiamo occulte, quali l'astrologia e in particolar modo l'alchimia, nel contesto dei saperi nell'età di passaggio fra Medioevo e Rinascimento. Ha pubblicato edizioni critiche di testi (il Testamentum pseudolulliano )per la casa editrice SISMEL-Edizioni del Galluzzo, Firenze 1999; il Tractatus novus de astronomia di Raimondo Lullo nella collezione di fonti "Corpus Christianorum - Continuatio Mediaevalis", Brepols, Turnhout 1989; e, in collaborazione con altri, lo Speculum astronomiae attribuito ad Alberto Magno, Domus Galilaeana, Pisa 1979), monografie (L'oro dei filosofi. Saggio sulle idee di un alchimista del Trecento, CISAM, Spoleto 1992); Arcana Sapienza. L'alchimia dalle origini a Jung, Carocci, Roma 2001) e più di recente ha curato la traduzione italiana del Libro delle opere divine di Ildegarda di Bingen (I Meridiani - Classici dello Spirito, Mondadori, Milano 2003) e Alchimia. I testi della tradizione occidentale (I Meridiani - Classici dello
Spirito, Milano 2006).
Circolo culturale “Luigi Angelini” Città di Castello, 22 novembre 2008 Gentili Soci, ci si avvicina al Natale e come sempre, per tradizione, ci incontreremo per il consueto scambio degli Auguri e per trascorrere insieme una piacevole serata. Quest’anno l’appuntamento è per venerdi 12 dicembre presso il ristorante Le Logge in P.zza Matteotti c/o Logge Bufalini di Città di Castello ( ingresso da P.zza Matteotti - ore 20,00 aperitivo; ore 20.30 cena). Tutti coloro che intendono partecipare sono gentilmente pregati di prenotarsi improrogabilmente entro mercoledì 10 dicembre, per problemi di tipo logistico - organizzativo, presso la libreria Paci in p.zza Matteotti e/o telefonando alla segreteria del Circolo(333/1661002). Fin da ora auguro a tutti Soci e alle loro Famiglie, i più cari e sentiti auguri per le prossime festività in particolar modo a quanti, per problemi e/o impedimenti non potranno essere presenti alla scambio degli Auguri. di € 30,00 (di cui € 20,00 destinate per l’attività ordinaria; € 10,00 destinate al recupero di opere e/o monumenti della città per l’iniziativa: “Adotta un monumento della tua città) presso la Libreria Paci di P.zza Matteotti; contattare invece la segreteria per conoscere la regolare posizione di socio, per comunicare eventuali variazioni di indirizzo ed altro…. Si informa altresì i Soci in possesso di un indirizzo di posta elettronica che le prossime comunicazioni saranno inviate solo via e-mail. Tutti coloro che hanno un indirizzo di posta elettronica sono pregati di comunicarlo a: circolo.angelini@libero.it. Le iniziative del Circolo sono consultabili al sito http://digilander.libero.it/circolo.angelini/ Si ricorda: venerdi 28 novembre 2008 ore 17.30 sala Gotica Museo del Duomo conferenza del prof. Paolo Rossi su: “ Il Baule di Newton” - ultimo incontro del ciclo di conferenze su Alchimia-Steghe-Magia ; ingresso libero. Cordialmente, Il Presidente Luigi Chieli
Attività svolte Sabato e Domenica 25-26 ottobre 2008- siamo andati a Vicenza -Palladio 500 Anni
Il 20 settembre è stata inaugurata, nelle sale di Palazzo Barbaran da Porto di Vicenza, la mostra internazionale Palladio 500 Anni, prima tappa di un circuito internazionale, che vedrà successive tappe espositive a Londra e negli Stati Uniti. La mostra racconta una storia straordinaria, quella di un ragazzo di umili origini che da scalpellino riesce a diventare il più famoso architetto del mondo. Da cinque secoli Andrea Palladio è l’architettura. Nato a Padova il 30 novembre del 1508, ha progettato ville e ponti nelle campagne del Veneto, palazzi e teatri a Vicenza, chiese e conventi a Venezia. Dopo la morte, nel 1580, le sue opere e il suo famoso trattato “I Quattro Libri dell’Architettura” hanno trasformato l’architettura dell’Europa del Nord, dalla Gran Bretagna alla Russia, per poi varcare l’oceano, e diventare un modello per edifici pubblici e case di campagna dalle Americhe all’Australia. Per questo importante evento il Circolo ha organizzato nei giorni sabato e domenica 25-26 ottobre 2008 una visita alla città di Vicenza. Oltre alla mostra( circa 200 opere tra cui preziosi disegni autografi di Palladio e di grandi maestri come Michelangelo e Giulio Romano, plastici architettonici e dipinti di artisti del calibro di Tintoretto, Tiziano, Veronese…) visiteremo i maggiori monumenti della città, dal Teatro Olimpico alla Basilica Palladiana (restauri permettendo!..) nonché Villa Capra Valmarana denominata La Rotonda (la villa, sinonimo di bellezza classica e immortale, icona dell’arte e dell’architettura palladiana, è la più celebre tra le ville del Palladio ed è simbolo nel mondo intero della città di Vicenza). Non firmate Palladio, ma non per questo meno importanti, visiteremo inoltre Villa Valmarana ai Nani ( con i stupendi affreschi dei Tiepolo, padre e figlio) e Villa Contarini (una tra le più belle ville venete denominata la
Versailles italiana).
=================================================================================================================================================================== Il libro di favole " IL SOGNO di MATTEO " Ricordati di acquistarlo .... il ricavato delle vendite è destinato ai centri infantili del Malawi e della Bolivia
Venerdi 3 ottobre alle ore 18,00.c/o la sala conferenze dell’Hotel Umbria è stato presentato il libro di fiabe “Il sogno di Matteo” di Gina Boriani Dini illustrato da Giulio Mariucci con la traduzione in inglese di Marian CreeK. Il prof. Angelo Capecci ordinario di Storia della Filosofia dell’Università di Perugia , di fronte ad un folto pubblico ha presentato l'opera ribadendo la validità delle favole nella società contemporanea. Con il ringraziamento dell'autrice, Gina Boriani Dini, a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell'opera e con l'invito della stessa ad acquistare l'opera si è conclusa la bellissima serata.
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Sabato
6 settembre 2008
si è svolta ..... " PIEVE dei SADDI una basilica alle origini del Cristianesimo da visitare "
Nell’ambito della prima conferenza dell’iniziativa CHIESE ed ARTE 2008 organizzata dal museo del Duomo con la collaborazione del Circolo Culturale “ Luigi Angelini”, C.I.F. e UNITRE di Città di Castello tenuta presso la sala Gotica del Museo del Duomo è stata presentata una relazione storica-artistica e di restauro di Pieve dei Saddi , una basilica alle origini del Cristianesimo, tenuta dall’Arch. Francesco
Rosi. Alla presenza di S.E.. Padre Domenico Cancian , Vescovo della diocesi, del Sindaco di Pietralunga Luca Sborzacchi, del Presidente del Circolo Culturale “ Luigi Angelini” di altre personalità e di un folto pubblico.. La relazione dell’Arch. Francesco Rosi è stata articolata , il ventaglio di analisi ampio e sfaccettato ha evidenziato vari punti salienti, di lettura visiva, comparativa nell’uso del materiale, delle strutture,di relazione ai vari stili architettonici susseguitesi nei secoli relativi ai tanti interventi, arricchita da un percorso iconografico, planimetrico, grafico del sito religioso. La Pieve dei Saddi rientra nel percorso che permette la scoperta e valorizzazione dei nuclei architettonici a carattere religioso, parte integrante del tessuto artistico- storico dei Beni Culturali della Alta valle del Tevere. La Pieve De Saddi è un sito edificato nel luogo in cui venne decapitato ( sotto Diocleziano) San Crescenziano; Santo che iconograficamente è stato rappresentato mentre uccide il Drago ( simbolo del male) . La Pieve risulta tra i punti più importanti del Cristianesimo Altotiberino, centro pulsante di evangelizzazione grazie anche alla presenza del Vescovo Florido e del Vescovo Ubaldo. Il complesso architettonico , costituito da tre nuclei ( Basilica d’impianto paleocristiano suddivisa in tre navate mediante pilastri che sostengono archi a tuttosesto, con abside e cripta, torre a base quadrangolare e canonica), è ubicata nel Comune di Pietralunga sorge in un luogo suggestivo e strategico dell’Appennino centrale; tale posizione ha conferito alla Pieve un importante ruolo nella geografia ecclesiastica medievale dovuta anche all’evidente aspetto difensivo. Bravo l’Arch. Rosi nell’ esposizione della sua relazione e per l’intervento di consolidamento e restauro che ha riportatonella parte dello stesso alle antiche vestigia,la bellezza della Pieve . ========================================================================================================================== Domenica 28 settembre 2008: “Tra Sapere, sapori e…un pizzico di mistero” “Tra
Saperi, sapori e…un pizzico di mistero” a Cesena e Rocca di
Montebello In occasione delle Giornate del Patrimonio europeo, abbiamo visitato la città di Cesena con i sui tesori: la Biblioteca Malatestiana e l’Abbazia di Santa Maria al Monte (fondata nel XI secolo ma modificata in epoche successive). La Biblioteca Malatestiana “tesoro in perpetuo”,illustre testimone della cultura monastica nella città di Cesena, è considerata uno degli esempi più signifi- cativi di biblioteca quattrocentesca italiana. Le ragioni di questa sua importanza risiedono principalmente nel fatto che la Malatestiana ha preservato nei secoli la sua immagine pressoché immutata. Storicamente deriva dalla raccolta costituitasi tra il XII e XIV secolo nel convento di San Francesco, che Malatesta Novello,signore della città, volle ampliare e dotare di una nuova e più consona sede. La “Libraria Domini”, portata a termine nel 1452, è rimasta l’unico esempio di biblioteca a tre navate conservata pressoché integralmente nell’architettura, negli arredi e nelle dotazioni librarie e si presenta a noi, oggi, come ai visitatori di cinque secoli fa. Il Pomeriggio siamo andati a Montebello e visitato il castello: questa è una delle rocche più belle e meglio conservate della Romagna. Luogo di antiche battaglie, di magie panoramiche, di teneri fantasmi, Montebello ha conservato , in barba ai secoli, e grazie alla sua posizione grifagna e solitaria, una struttura medievale pressoché intatta. Di origine militare romana (III secolo A.C.) come testimonia il nome, Mons Belli, il monte della guerra, il castello di Montebello fu acquistato nel 1186 dai Malatesta che provvidero a dotarlo di fortificazioni. Dopo circa 200 anni furono i Montefeltro a conquistarlo e la rocca rimase sotto il loro dominio fino al 1438 quando il signore dei Malatesta, Sigismondo Pandolfo, la riconquistò. Nel 1463 passa ai conti Guidi da Bagno, infeudati da Papa Pio II Piccolomini, che ne sono tutt’oggi i proprietari. L’ala rinascimentale costruita a cavallo del 1400, custodisce decine di pezzi di arredo come quadri, cassettoni, mensole, specchi, autentici gioielli di arte e artigianato italiano fra il 1400 e il 1700. C’è anche la” Galleria Azzurrina” che ricorda la tragica vicenda di Guendalina, la bimba, figlia del feudatario Ugolinuccio Malatesta, che in un tempestoso pomeriggio del solstizio d’estate del 1375, svanisce misteriosamente nei sotterranei della fortezza inseguendo la sua palla di pezza. La piccola, la cui voce secondo la leggenda si ode ancora singhiozzare ogni quinquennio nelle notti d’estate, ribattezzata Azzurrina, è una delle tante misteriose presenze che popolano gli spazi del castello. Per ascoltare sui struggenti singulti sono saliti al castello non solo curiosi e cacciatori di fantasmi ma anche medium, esperti e studiosi. ==================================================================================================================== ========================================================================================================================
FESTA Europea della Musica 2008 Una
Notte Magica all' Hotel Villa San Donino, Aspettando
l’Estate ….. in Musica …….. Uno degli appuntamenti europei più importanti in tema di cultura e spettacolo, creato per coniugare musica ed arte, linguaggi universali
per eccellenza, capaci di superare ogni barriera linguistica. Questo è la Festa Europea della Musica che si svolge il giorno del solstizio d’estate. Nata in Francia nel 1982, la manifestazione ha assunto dal 1995 un carattere internazionale coinvolgendo contemporaneamente, ad oggi, più di 60 città europee. In Italia, dal 1999, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha concesso il suo alto patrocinio alla manifestazione
riconoscendone ufficialmente l’interesse pubblico e l’importante
valenza culturale. A Città di Castello, nella splendida cornice dell’ Hotel Villa San Donino ( da poco restaurata), si è svolta nella notte tra il 20 ed il 21 giugno questa importante manifestazione musicale promossa dal Circolo culturale “ Luigi Angelini” unitamente al Ministero dei Beni Culturali. I virtuosismi musicali dei violini e del sassofono del “ Quintetto SaxArco” si sono levati nell’aria creando una atmosfera variegata ricca di toni, di timbri e di armonie, atmosfera che si è sposata idealmente con la splendida scenografia data dal perfetto connubio tra
architettura e natura. Nel raffinato e sobrio contesto della Villa si è conclusa infatti l’articolata stagione del Circolo culturale “ Luigi Angelini” ; i Soci , al termine della serata sotto un cielo stellato e una luminosissima luna , hanno brindato confidando in ulteriori e ricche manifestazioni in cui l’Uomo ha la possibilità di ritrovare la vera dimensione della “ Vita” e l’ Ideale di “Bellezza” in senso lato che purtroppo ha perduto. Un
sentito grazie al Presidente Luigi Chieli e alla sua preziosa
collaboratrice, Sig.ra Giuseppina, per
questo magnifico “regalo”. F.to Prof.ssa Ornella Baldicchi
Si ringrazia per l'organizzazione ,l'ottimo servizio e l' ospitalità ricevuta le maestranze ed il personale dell' Hotel Villa San Donino. Il Presidente Luigi Chieli
Aspettando …… l’Estate …………in Musica
venerdì 20-6-08 dalle ore 20,30........ Hotel Villa SAN DONINO voc. San Donino- Città di Castello www.hotelvillasandonnino.it Quintetto
Saxarco Sassofono, Luca Mora Violini, Alessia Monacelli,
Katia Ghigi Viola
& Soprano , Elga Ciancaleoni Violoncello, Ermanno Vallini Il Quintetto Saxarco è formato da musicisti che nutrono e coltivano da anni una grande affinità attraverso i progetti comuni e le numerose esperienze artistiche che li hanno visti come protagonisti e che li hanno portati con successo nelle maggiori sale da concerto e in prestigiosi contesti in Italia ed Europa come
l’Auditorium di Roma, la Sala Victoria Hall di Ginevra, il Teatro
Rossini di Pesaro, la Sala dei Notari di Perugia,ed altre. I musicisti che compongono il Saxarco provengono da scuole e corsi di studio con importanti artisti di fama internazionale come Cristiano Rossi, Alfonso
Ghedin, Federico Mondelci, J.M.Londeix. Numerosissime fino ad oggi le collaborazioni e le esplorazioni di confini musicali molto vasti in ambito classico, jazz, contemporaneo, progetti discografici, colonne sonore e trasmissioni televisive, che hanno permesso ai musicisti del Quintetto di entrare in contatto con una lunga schiera di artisti, musicisti e direttori di altissimo livello e di ambiti molto diversi tra loro come S. Scotanibbio, E. Morricone, Yo-Yo Ma, B. Canino, L. E. Bacalov, F. Cafiso, R. Galliano, F. Manara, F.
Meloni, F. Di Rosa, S. Bollani….. Numerose anche le collaborazioni individuali in altre formazioni, con tournèe e concerti anche in Europa (Francia, Belgio, Germania) America, Palestina, Arabia e
Giappone. Il programma che presentano spazia da un repertorio classico fino a quello contemporaneo di L. Stein, P. Glass e M. Nyman per poi toccare le melodie accattivanti e ritmiche del tango argentino. Inoltre il viaggio musicale recupera alcune gemme del barocco tedesco in nuove versioni : musica che si libera dalla propria origine strumentale,
acquistando varietà timbrica e vivacità ritmica. Il quintetto ha già riscosso ampio successo di critica e pubblico in diverse occasioni, quali il Festival “Segni barocchi” di Foligno, la rassegna musicale “Fabula Mirifica” di
Cerreto di Spoleto, ed i concerti organizzati dalla Regione Umbria per il
progetto Educational – Tour. J.
BOUVARD Petit Concert E.
BOZZA Aria A. PIAZZOLLA Revirado Tristango Ave Maria Violentango Milonga dell’Angel Esqualo P.
ITURRALDE Czarda Un successo autentico la presentazione del libro
" IL FIGLIO GIUSTO" di Stefano Zecchi edito da Mondadori Relatori: l'autore Prof. STEFANO ZECCHI ed il giornalista Dr.MASSIMO ZANGARELLI Martedi' 20 maggio 2008, ore 17,30 Sala Gotica del Museo del Duomo di Città di Castello
Una storia d’amore ricca di fascino e condotta, con geniale trovata narrativa, dal duplice versante, quindi anche dalla parte di lei (oltrechè di lui), entrambe in prima persona: un percorso arduo , tortuoso, doloroso, verso una maternità dapprima desiderata e poi inseguita ossessivamente. “Il figlio giusto”, il più recente romanzo di Stefano Zecchi, è stato presentato dal giornalista Massimo Zangarelli al Salone Gotico del Museo del Duomo di Città di Castello per iniziativa del Circolo culturale “Luigi Angelini” del presidente Luigi Chieli. Ed è stato un successo autentico. Le parole del più famoso docente di estetica hanno creato un’atmosfera di ascolto e di attenzione come raramente ac- cade. Sono emerse le tante componenti di un libro di grande forza espressiva: la tempestività e la legittimità della decisione di “avere un figlio”; il nuovo venuto inteso come il completamento della coppia ovvero strumento di turbativa dell’equilibrio “architettonico “ della coppia; la maternità come alternativa alla carriera professionale ; l’adozione come scelta di corag -gio ovvero di generosità; la solidità di una relazione capace di non cadere nella banalità quotidiana e di evitare il logorio dell’abitudine, destinata a resistere alla sconquasso degli eventi; il ruolo femminile nel rapporto a due, dalla “missione” tradizionale del “tenere unito” alla funzione innovativa odierna dove il maschio è sempre più relegato a un ruolo complemen- tare, marginale,
ai limiti dell’inutilità. Una serie di tematiche tutte di intrigante complessità che il libro affronta con l’intensità propria dei grandi Autori. Zecchi , come suo costume, tratta tutto con garbo raro, non prende posizione faziosa per l’opzione del “figlio ad ogni costo” come vuole lei, né per il rifiuto dell’inseminazione eterologa che oppone lui; piuttosto, lo scrittore si pone in maniera inter- rogativa rispetto al l’immenso tema della fecondazione artificiale dove alla fine sembra chiaro però che “fare un figlio” senza amore e senza sesso diventa una pratica algida e chimica che poco ha a che fare con i sentimenti e dove si afferma risolu- tamente che un figlio (sia esso sangue del proprio sangue oppure adottato) si deve volere solo se diviene un vero progetto di vita per
il bimbo e non un diversivo per la coppia. Ci voleva tutta le delicatezza di Zecchi per indagare così elegantemente nei meandri dell’animo umano, di quello maschile come di quello femminile, per un risultato letterariamente brillante e sociologicamente estraneo a qualsiasi settarietà: davvero un raro esempio di altezza culturale al servizio di un tema di scottante attualità come quello affrontato nel testo senza infingi- mento
alcuno
ma anche senza ombra di partito preso. Stupendo infine il tratteggio, breve per quanto acuto, della figura del raffinato psicanalista Renè cui basta cogliere una sfumatu- ra(
seppure di capitale importanza!) per compiere un “beau geste” prezioso
quanto insolito. Non potevano mancare riferimenti al tema prediletto di Zecchi, quello della bellezza (e della sua difesa) come nell’illuminante citazione
per cui “la bellezza ama l’ozio purchè sia vivo il sentimento
dell’attesa”. il professore ha ribadito il suo concetto favorito, quello della scomparsa dall’arte nella seconda metà del’900, rimarcando come la caduta dei canoni estetici abbia conseguentemente condotto all’analogo tramonto dei valori etici nell’attuale società dell’appros- simazione e del cattivo gusto. Zecchi ha quindi liquidato la pur rilevante recente esperienza amministrativa quale assessore alla cultura di Milano (al suo attivo il riordinamento teatrale riguardante Scala, Arcimboldi,Piccolo) come qualcosa di inadatto alle sue attitudini compiacendosi comun- que della “defenestrazione” del suo successore Sgarbi. L’autore ha inoltre elogiato Maurizio Costanzo quale inventore del genere “talk-show” disconoscendo al tempo stesso qualsiasi qualità alle sfilate di “fenomeni da baraccone” dell’odierno Costanzo-show”.
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X° Edizione del Concorso Nazionale " Enrico Zangarelli" Per gli studenti delle scuole Secondarie di I° Grado ad indirizzo Musicale Città di Castello 7-8-9 Maggio 2008 IL Circolo Culturale " Luigi Angelini" ha sempre sostenuto l'iniziativa riconoscendo l'importanza della musica per la crescita e la formazione dei giovani.
La storia del Concorso
La manifestazione si
specchia nell’indimenticabile figura umana e professionale dello
scomparso professor Enrico Zangarelli. Lo spirito innovativo con cui negli anni ’70 l’allora preside della Scuola Media Statale “Dante Alighieri” allargò i confini della didattica scolastica,
avviando la sperimentazione musicale alle medie, rappresenta la prima
pietra di una svolta epocale. L’intuizione del professor Zangarelli ha infatti anticipato di trent’anni la programmazione attuale degli insegnamenti, che solo a partire dal
2000 prevede un Indirizzo Musicale per gli istituti di questo ordine. Naturale è stato pertanto che dalla “Dante Alighieri” di Città di Castello scaturisse un’iniziativa tesa a valorizzare la musica in tutte le sue componenti.
Correvano gli ultimi mesi del 1998 quando il Consiglio del Distretto Scolastico n° 1 deliberò le risorse necessarie per la realizzazione della prima edizione del concorso ( tutte le borse di studio infatti nei primi anni del concorso furono finanziate completamente dal Distretto Scolastico n°1 stesso)nelle aule dell’istituto docenti di riconosciuto talento e prestigio nazionale ed internazionale come Giorgio Albiani, Michele Rossetti, MicheleCorbu e Claudia Giottoli, trovarono nel dirigente scolastico Mario Massimo Coltellini, nella professoressa Anna Maria Ercolani e nel presidente del Distretto Scolastico 1 Luigi Chieli i compagni di avventura per
lanciare una sfida ambiziosa. L’entusiasmo e la voglia di dare alla musica una “nuova tonalità” portarono ad allestire la prima edizione già nella primavera del 1999 unitamente alle
Istituzioni locali, Comune di Città di Castello. rassegna del genere in Italia
BUON
COMPLEANNO : 10 anni da festeggiare all’insegna delle novità Compleanno dei dieci anni nel segno delle novità per il Concorso Nazionale “Enrico Zangarelli”, la manifestazione riservata agli allievi delle scuole medie inferiori ad indirizzo musicale, che festeggia lo storico traguardo con un programma inedito. A distanza di tanti anni, la sfida era cambiare pelle, mettersi alla prova con un a formula diversa ed il comitato organizzatore l’ha accettata, guardando alla musica sia sotto il profilo della creatività e della passione, che dello studio e della ricerca ===================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================
la presentazione del libro di poesie “ Una bottiglia abbandonata nel mare” di Rina Pachioli editore il melangolo(collana Socrates diretta da Sergio Givone e Antonina Alberti) Relatori Prof. Sergio
Givone e Prof. Paolo Rossi sabato 12 aprile 2008
alle ore 17,30 c/o Sala Gotica del Museo
del Duomo di Città di Castello
Chi era Rina Pachioli ?
Vissuta per gran parte della sua vita a Bologna, ove insegnava e dove è morta recentemente all’età di 97 anni, era tifernate di famiglia. Figlia di Giacinta Rossi, che partì da Città di Castello per sposare un magistrato abruzzese, era nipote del famoso “Sor Sergio”, il fondatore della Fattoria Autonoma Tabacchi.
Dopo aver passato parte della sua giovinezza nella nostra città, ogni anno vi tornava per un certo periodo in autunno, a Badia di Petroia nella casa di famiglia, profondamente legata alle sue radici. Un suo fratello, Rino, morto bambino, è sepolto nel nostro Cimitero, mentre l’altro fratello, Renato, fu titolare della cattedra di Pediatria all’università di Modena e a
lui è intitolata una via della nostra città.
Fra il 1933 e il 2005, ha scritto più di centottanta poesie, tenute rigorosamente segrete, ma in
qualche modo destinate alla pubblicazione, dopo la sua morte.
Il testo di queste poesie, pervenuto ai nipoti Valeria e Sergio Rossi, è stato ritrascritto e riordinato da Valentina Conti, una pronipote, e consegnato dal prof. Paolo Rossi, un cugino di Rina, al prof. Sergio Givone che ne ha fatto una scelta che è stata pubblicata nella
collana “Il Melangolo”.
E’ questo volumetto dal titolo “ Una bottiglia abbandonata nel mare”, quasi un messaggio per i posteri, che vi proponiamo.
La Poesia ...................... Una bottiglia abbandonata nel mare
Se potessi chiuderla in una bottiglia e gettarla nel mare questa mia vita.
Questa mia vita, evaporata,liofilizzata, purificata dalle miserie, (e sia pur solo nell' astratto pensiero delle mie vuote giornate quelle sottratte all'assillo di molestie e spaventi: assilli ricorrenti di quest'ultima via).
Chiuderla in una bottiglia e abbandonata nel mare, perché la ritrovi qualcuno di quelli che m'ignorarono in vita, e sia raccolta la voce finalmente del mio muto destino. Maggio 1997 ======================================================================================================================================================================== PROGRAMMI delle iniziative svolte
“Tra Borghi e sapori del Montefeltro marchigiano”. Il Montefeltro è un territorio di vasta ricchezza. In realtà non esiste come entitàamministrativa ma a dispetto di ciò la sua identità storica e culturale è fuori discus-sione.I feretrani in effetti non si sentono né romagnoli, né toscani, né marchigiani, mamembri di una comunità a sé, unita da frontiere ideali tracciate da vicende millenariecomuni e da un paesaggio straordinario.Queste testimonianze si trovano in numerosi castelli, rocche, torri, piccoli paesiinteramente fortificati e chiese ricche d’opere d’arte. Un tratto caratteristico delMontefeltro è infatti la presenza di enormi picchi di roccia calcarea che si staglianolungo tutto il territorio, sui quali costruirono i loro castelli le famiglie signorili che persecoli si contesero il territorio, dai Malatesta ai Montefeltro, dai Medici ai Della Rovere.Queste signorie, e in particolare il governo dei Montefeltro, nel corso dei secoli sono state capaci di imprimere nel territorio segni permanenti di
omogeneità culturale ed artistica.
Il nostro viaggio parte da Sassocorvaro denominato”sentinella del Montefeltro” per la suaposizione strategica: si erige su uno sperone di roccia a dominio della vallata del fiume Foglia;fu governata dai Brancaleoni e dai Malatesta. Nel 1475, proprio per sottrarla alle insidie deisignori di Rimini, Ottaviano degli Ubaldini, comandato da Federico da Montefeltro, vi fececostruire la Rocca Ubaldinesca, uno dei massimi capolavori dell’architettura militare italianaincaricando l’architetto Francesco di Giorgio Martini. La rocca ha resistito al tempo in tutta lasua originaria struttura: la tipica rampa elicoidale, le sale quattrocentesche, il prezioso teatrino.Nell’ultima guerra fu “Arca dell’arte”, proteggendo, ad opera del Soprintendente d’Urbino,importanti capolavori dell’arte italiana. Per più di 5 anni la Rocca, adattata a rifugio, fu infattinascondiglio sicuro di circa 10.000 opere d’importanza universale dei maggiori pittori italiani.Oggi è sede di un museo didattico e idealmente torna ad ospitare alcune di queste opere cheè possibile ammirare con riproduzioni a grandezza naturale. Frontino, un tempo solitario ebattagliero castello di confine del Montefeltro, è ai piedi del Sasso di Simone e Simoncello,a due passi dalla Massa Trabaria. Di notevole interesse è il convento di Montefiorentino(sex.XIII) con la rinascimentale Cappella dei Conti Oliva e l’opera più importante diGiovanni Santi, padre di Raffaello. Ogni anno vi si celebra una importante manifestazioneletteraria: il Premio Nazionale di Cultura “Frontino-Montefeltro” fondato da Carlo Bo.Pietrarubbia, l’antico castello di Petra Rubea, risale all’anno 1000.Da questo imprendibile nido d’aquile, dominato da alti pinnacoli rocciosi e rosseggianti,nacque la casata dei Montefeltro, probabilmente il Guido di dantesca memoria. Oggi èsede del Centro TAM (Trattamento Artistico dei Metalli) una scuola di alto artigianato per artisti e scultori fondata da
Arnaldo Pomodoro.
“Concerto
per Otto Archi” Domenica 10 Febbraio 2008- alle ore 18,00 – Salone degli Specchi al Circolo Accademia degli Illuminati di Città di Castello Ottima
l'esecuzione del COLLEGIUM TIBERINUM (musiche
di Vivaldi e Bach) Musicisti :Francesco Mastriforti, Marta Lazzeri violini primi - Gloria Ferdinandi, Monica Pontini violini secondi- Elga Ciancaleoni viola - Ermanno Vallini violoncello - Roberto Parretti contrabbasso ================================================================================== Gentili Soci, nel rinnovare a tutti Voi i migliori auguri per l’anno appena iniziato, l’occasione è gradita per comunicare i primi appuntamenti del Circolo e alcune proposte per la primavera già fissate a calendario. Si apre l’anno con un appuntamento musicale, organizzato in collaborazione con Associazione Amici del Festival, è quindi con piacere che si invitano i Soci a partecipare: domenica 10 febbraio 2008 ore 17.30 presso il Circolo degli Illuminati “Concerto
per Otto Archi” (musiche di Vivaldi e Bach) al termine seguirà piccolo buffet con aperitivo; Ingresso
Libero ~~~
~~~ ~~~ domenica 2 marzo 2008 A Perugia e Spello con Pintoricchio (vedi programma); domenica 6 aprile 2008 Tra i borghi e i sapori del Montefeltro marchigiano (da Sassocorvaro a Frontino, Pietrarubbia…,) seguirà programma dettagliato. Maggio-Giugno 2008: Trieste e d’intorni (seguirà quanto prima programma dettagliato). Si comunica altresì che il Circolo ha avuto la disponibilità, da parte del prestigioso Teatro La Fenice di Venezia, di alcuni biglietti per assistere all’opera lirica “Il Barbiere di
Siviglia” in programma domenica 20 aprile 2008 ore 15.30. I biglietti disponibili sono 26 ubicati in palchi centrali di 1° e 2° ordine: (1° ordine: n.23 posti 1,2,3,4; n. 25 posti 1,2,3,4, n. 26 posti 1,2,3,4; n. 27 posti 1,2,3,4; (2° ordine: n. 9 posti 1,2; n. 10 posti 1,2,3,4; n. 22 posti 1,2,3,4; nonchè n. 4 biglietti in galleria centrale - fila A n. 22-48-49-52) . L’opzione è rigorosamente fissata al 14 febbraio pertanto chi fosse interessato a prenotare tali biglietti dovrà telefonare unicamente alla segreteria entro tale data. L’ordine delle telefonate servirà per la scelta dei posti fino all’esaurimento degli stessi. Il pagamento dovrà essere effettuato presso la libreria Paci per l’importo definito con la segreteria al momento della prenotazione telefonica. (I biglietti acquistati e non utilizzati, non sono rimborsabili). In merito il Circolo sta organizzando un soggiorno per sabato 19 e domenica 20 aprile, per consentire, unitamente al teatro, anche una piacevole visita alla città e ai suoi tesori. Se non sarà possibile organizzare il week-end, visto i brevi tempi a disposizione, il tutto si svolgerà in un’unica giornata con trasferimento da
Città di Castello sempre in pullman.
Il
programma definitivo con i relativi costi aggiuntivi sarà comunicato
appena definito. Si ricorda ai Soci che è in corso il tesseramento per l’anno 2008: la quota è di € 30,00 (€ 20 per attività ordinaria; € 10,00 per fondo destinato al recupero e/o restauro di monumenti) da versare presso la libreria Paci di p.zza Matteotti (chiusa lunedì) entro il 31 marzo 2008. Con la prossima comunicazione e di volta in volta nelle successive, ai Soci in regola con il pagamento saranno inviate le nuove tessere del Circolo.
Il Presidente Luigi Chieli ========================================================= Programma
a Perugia e Spello con “Pintoricchio”
nella rinnovata Galleria Nazionale dell’Umbria, dopo i lavori di recupero ed ampliamento degli spazi espositivida poco inaugurati. Questo nuovo progetto di valorizzazione del territorio e del patrimonio umbro saràrealizzato in occasione delle celebrazioni per il 550° anniversario della nascita di uno dei più interessanti protagonistidel Rinascimento italiano, simbolo della città di Perugia. La mostra, che inaugurerà il prossimo 2 febbraio,oltre all’allestimento perugino, sarà completata da una seconda sezione a Spello, nella Collegiata diS. Maria Maggiore. Nella Cappella Baglioni, più conosciuta come Cappella Bella, è infatti conservato uncapolavoro dell’artista.
Pintoricchio ebbe i natali a Perugia tra il 1456 e il 1460 da una modesta famiglia di artigiani. Fu col Perugino a Roma, collaborando negli affreschi della Cappella Sistina(1481-83). Dotato di fresco temperamento decorativo ed illustratore di grande efficacia, ornò per papa Alessandro VI l’appartamento Borgia in Vaticano; lavorò quindi a Spello per decorare le pareti della Cappella Bella per conto della famiglia Baglioni: un testo pittorico, dipinto tra l’autunno del 1500 e la primavera del 1501 che avrà fortuna e importanza come pochi altri nello scenario artistico umbro. Ci sono poi lavori a Perugia, a Spoleto, Orvieto che gli fruttano molto denaro e sempre nel 1501 iniziano ad arrivare anche soddisfazioni politiche tanto da essere chiamato a rivestire la carica di Priore delle Arti a Perugia. Il coronamento arriva con lo strepitoso ciclo di affreschi della Libreria Piccolomini del Duomo di Siena, con le storie di papa Pio II(i cartoni per le scene furono approntati dal giovane Raffaello). Nel 1513 si ritira, malato, nelle campagne senesi, dove morirà l’11 dicembre. E’ ricco ma solo, dopo l’abbandono da parte della moglie, una fine triste e solitaria di un artista “sordo, piccolo, e di poco aspetto”
che seppe essere grande. (A proposito della moglie, Grania, la tradizione vuole che abbia avuto la sua ultima residenza proprio a Città di Castello e che la Madonna col Bambino è oggi presente nella nostra città perché faceva parte dell’arredo della sua stanza da letto. Per questo dipinto anche Città di Castello è tra gli itinerari della Mostra presso il Museo del Duomo e tra le iniziative collaterali dell’evento con piacere si anticipa, invitandoVi sin da ora a partecipare, alla conferenza dal titolo “Letteratura teologica dell’opera del Pintoricchio nel museo di Città di Castello” che si terrà presso il Salone Gotico del Museo stesso domenica 27 aprile
2008 alle ore 16,30 – relatore prof. Nazzareno Marconi ). ççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççç Un 2007 da Ricordare Riepilogo delle iniziative
Pomeriggio di emozioni alla presentazione del libro di RICCARDO NENCINI ( Oriana Fallaci: il testamento morale nel libro di Riccardo Nencini) La semplicità e l'eleganza di RICCARDO NENCINI nel rispondere alle domande poste dai giornalisti Maria Concetta Mattei ed Alvaro Fiorucci hanno regalato ai numerosi presenti, momenti indimenticabili e toccanti nel ricordo di Oriana Fallaci . " Oriana Fallaci. Morirò in piedi" edizioni Polistampa Programma dell'iniziativa Alla Presenza dell'Autore ha presieduto l'incontro LUIGI CHIELI Presidente Circolo Culturale "Luigi Angelini" ha introdotto e presentato gli ospiti ADA GIROLAMINI Consigliere Regionale dell'Umbria hanno intervistato L'autore MARIA CONCETTA MATTEI, conduttrice televisiva del TG2 ALVARO FIORUCCI , Presidente Associazione stampa Umbra Si Ringrazia il Monte dei Paschi di Siena per l'ospitalità concessa. ==========================================================================================================================================================================================================================================================================================================================================
sabato e domenica 1- 2 dicembre 2007 Torino: Invito a Corte Visita alla Reggia di Venaria, la Versailles italiana: dopo due secoli di degrado e otto anni di restauro è stata riaperta al pubblico la splendida reggia sabauda uno dei più straordinari esempi dell’architettura barocca internazionale. Le sue origini risalgono alla metà del Seicento, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia decise di edificare una nuova residenza “di piacere e di caccia” per la corte: la scelta del luogo fu infatti determinata dall’essere già teatro delle cacce ducali sin dal 1580, oltre che per completare la “Corona di Delizie”, il sistema di residenze di corte che i suoi predecessori avevano progressivamente edificato intorno a Torino. Fu realizzata dai più grandi architetti dell’epoca - Amedeo di Castellamonte, Michelangelo Garove, Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri - , un palcoscenico di storia, natura e cultura, in cui la straordinaria architettura barocca, i Giardini, il Parco della Mandria e il suggestivo Borgo cittadino si integrano in una cornice
di spazi di quasi un
milione di metri quadrati, di cui la Reggia è il cuore.
%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% visita a Ferrara – Città del Rinascimento - domenica 9 dicembre 2007 per la visita alla mostra: “Cosmè Tura e Francesco del Cossa - L’Arte a Ferrara nell’età di Borso d’Este” nelle due sedi di Palazzo dei Diamanti e Palazzo Schifanoia (dove si trovano i meravigliosi affreschi della parete est del salone dei mesi). L’immagine più famosa di Ferrara è certamente quella del suo grande Rinascimento. L’epoca dello splendore della corte Estense quando la città era uno dei più importanti centri umanistici del mondo e per le sue vie passeggiavano i maggiori poeti, pittori, intellettuali del tempo: Matteo Maria Boiardo, Ludovico Ariosto, Torquato Tasso e Andrea Mantenga, Giovani Bellini, Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Garofalo, Tiziano,….I fasti di quel passato illustre hanno lasciato segni incancellabili ovunque, nel tessuto urbano del suo centro storico(dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità), nella magnificenza dei monumenti e nell’orgoglio delle tradizioni e oggi tornano più che mai attuali grazie al progetto Ferrara Città del Rinascimento. L’iniziativa ha dato vita a un calendario fittissimo di eventi che fanno di Ferrara un “cantiere” aperto alla cultura e la grande mostra dedicata all’arte del Quattrocento ferrarese ne è un esempio. La mostra infatti ripercorre quella stagione irripetibile riunendo oltre 150 opere: non solo dipinti ma anche sculture, miniature, incisioni, oreficerie, tessuti,…,chiamati a rievocare la ricchezza e la complessità della cultura figurativa estense di quegli anni. Il fulcro della mostra è costituito dalla consacrazione del nuovo stile ad opera dei due grandi protagonisti dell’età di Borso d’Este: Cosmè Tura e Francesco del Cossa. ======================================================================================== sabato 17 novembre alle ore 17,30 Successo di Pubblico alla presentazione del libro sabato GIARDINI “IN ARIA” e HORTI
CONCLUSI di Città di Castello di
Maria
Masi Ruggiero Foto di Enrico
Milanesi e Marian Creek Relatori
prof. Alessandro Meneghini
e prof.don Andrea Czortek
Il pur capiente Salone Gotico del Museo del Duomo ha contenuto a stento il folto pubblico che, sabato 17 novembre, ha preso parte alla presentazione del libro di Maria Maria Ruggiero Giardini “in aria”e horti conclusi di Città di Castello, di recente pubblicato da Petruzzi Editore. L’iniziativa, promossa dal Circolo “L. Angelini” in collaborazione con il Museo del Duomo,dopo il saluto del Presidente Luigi Chieli ha visto la partecipazione del prof. Alessandro Menghini e di don Andrea Czortek, che hanno illustrato le caratteristiche dell’originale opera, scritta con gusto, competenza e passione da Maria Masi Ruggiero. Le foto di Enrico Milanesi e Marian Creek contribuisco a impreziosire il volume, rendendo più affascinante il viaggio attraverso i giardini del
centro storico castellano. Il libro riveste un notevole interesse per la storia della città. Il giardino, infatti, è intimamente connesso ai luoghi della vita, sia privata che pubblica, per cui, almeno dal XVI secolo, i giardini sono testimonianze delle varie fasi della storia cittadina. Sfogliare le pagine del volume di Maria Masi Ruggiero è un po’ come fare una passeggiata per le vie, i vicoli e le piazze di Castello, alla scoperta di luoghi per lo più noti solamente agli abitanti e ai frequentatori delle loro case. È un modo per scoprire il fascino e le mille suggestioni di un centro storico che non offre un particolare “impatto visivo” in chi lo visite, ma che sa offrire preziosi elementi architettonici dietro ogni angolo. Quello di Castello è un centro storico indubbiamente bello, da scoprire girovagando; e in questo giro si possono intravedere, attraverso fronde sporgenti o alberi svettanti, i seni della presenza di un elevato numero di orti e giardini. Una presenza, questa che rende il centro storico ancora più delicato, e, allo stesso tempo,
ancora più vivo. La pubblicazione del volume è stata sostenuta da numerosi enti, associazioni e ditte: Comune di Città di Castello, Comunità Montana Alto Tevere Umbro, Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, GAL Alto Tevere, Aboca Museum, Associazione Storica dell’Alta Valle del Tevere, Cepu, Circolo Culturale “L. Angelini”, Conagit, Fattoria Caldese, Fisa Kartotecnica, Inner Will, Lions Club, Scatolificio Gasperini. Il ricavato sarà devoluto a sostegno delle attività dell’Associazione “Matty & Co.” di
Città di Castello.
- venerdì 23 Novembre 2007- ore 17.30
Presentazione
del libro: L’ORDINE DI MALTA IN
UMBRIA
“Una storia di oltre ottocento anni (1150-2007)”
Città di
Castello, venerdì 23 novembre 2007 ore 17,30
Sala Gotica -
Museo del Duomo
Ore
17,30 Luigi
Chieli “Saluto del Presidente Circolo Culturale L. Angelini” Ore 17,35 Alessandro Forini “Presentazione degli ospiti" Ore 17,40 Paolo Giuseppe Caucci von Saucken “Presentazione del volume e sue prerogative" Ore
18,00 Alessandro
Forini
“Cavalieri e Commendatari a Città di Castello: La Commenda di
Regnaldello” Ore
18,20 Luciano
Valentini di Laviano
“La Delegazione Gran Priorale di Perugia e le
attività dell’Ordine oggi” Ore
18,30 Saluto
finale e vin d’honneur OSPITI
Paolo
G.
Caucci von Saucken nob. prof. ordinario Università di Perugia capo raggruppamento C.I.S.O.M. – direttore
centro studi melitensi (Castello di Magione) Luciano Valentini di
Laviano
conte di Laviano, Cancelliere del Gran Priorato di Roma e Vice Delegato di Perugia dell’Ordine
di Malta Italia Alessandro
Forini
capo
gruppo C.I.S.O.M.
Città
di Castello istituzioni, storici, medici, infermieri, volontari soccorritori, associazioni, circoli, professionisti, imprenditori, banche e a tutti coloro che a diverso titolo possano apprezzare e valorizzare l’opera. - venerdì 30 Novembre 2007 ore 17.00 Presentazione del libro di Cronache Castellane :
“
Tra pézzi e Bòconi” di Dino Marinelli.
========================================================================================================== Gli appuntamenti del mese di ottobre 2007 domenica 21 ottobre 2007: Visita alle Ville medicee e i loro tesori Le ville medicee, complessi monumentali edificati nel territorio intorno a Firenze dalla famiglia Medici nella seconda metà del secolo XV e nel XVI, costituiscono un vero e proprio sistema territoriale. Sorte come trasformazione di antichi castelli in dimore di caccia e centri di amministrazione della famiglia, sono state teatro, nel corso dei secoli, di importanti avvenimenti legati alle vicende sia storico-politiche che culturali della città di Firenze. Gli interni sono arricchiti da importanti cicli di pitture murali, celebrativi della famiglia Medici. La Villa di Poggio a Caiano fu progettata da Giuliano da Sangallo nel 1485, su committenza di Lorenzo il Magnifico ed è sicuramente la principale residenza estiva della famiglia dei Medici. La villa fu anche una delle prime strutture a rispondere totalmente ai canoni dell’architettura rinascimentale, creando una sinergia tra interno ed esterno, con loggiati e grandi finestre. La costruzione rimase interrotta alla morte di Lorenzo e i lavori ripresero per volontà di Papa Leone X, figlio di Lorenzo, e vennero completati nella seconda metà del Cinquecento. All’interno la magnifica Sala Leone X, con affreschi allegorici, celebrativi della famiglia Medici eseguiti dai A. del Sarto, Pontormo e Alessandro Allori. l Museo della Natura morta, all’interno della villa, è stato inaugurato il 17 giugno u.s. ed è l’unico Museo di Natura morta in Europa. E’ articolato in 16 sale con circa 200 quadri che fino ad ora si trovavano nei depositi del Polo Museale Fiorentino. Villa La Petraia è una delle più affascinanti ville medicee, per la felice collocazione del paesaggio, per l’eccellenza delle decorazioni pittoriche, per la rigogliosa natura del parco. Passò alla famiglia Medici nel 1575 e, successivamente, così come la Villa di Poggio, fu residenza estiva del Re Vittorio Emanuele II. Di grande interesse il grande cortile d’ingresso, fatto coprire con un lucernaio a vetri nell’800 per adibirlo a ala da ballo, che conserva affreschi del pittore Volterrano. Bellissimo il giardino, ideato da N. Tribolo e nel quale si trova anche la fontana con “Fiorenza uscente dalle
acque” del Giambalogna.
Giovedì 21 giugno Concerto per il Solstizio d’estate MiBAC
-Ministero per i Beni e le Attività Culturali All' Antico Borgo di Celle una serata di successo e di partecipazione di pubblico . … dal Rinascimento ai Beatles… Le
celebrazioni solstiziali si perdono nella notte dei tempi: alla tradizione
del giorno più lungo dell'anno si è sovrapposta sincreticamente la festa
cristiana di Giovanni Battista (l'unico santo cui la Chiesa dedica
la solennità nel giorno della nascita e non in quello della morte)
che fa da pendant religioso-popolare al "San Giovanni (apostolo ed
evangelista)d'inverno" (27 dicembre ) anch'esso in sovrapposizione
alle feste del Sol Invictus dei Romani nei giorni, appunto, più corti
dell'anno. Secondo
un'antica credenza per San Giovanni il sole(fuoco) si sposa con la
luna(acqua):da qui i riti dei falò e della rugiada della tradizione
contadina presenti però anche negli attributi del Battista (proprio fuoco
e acqua); i fuochi di san Giovanni erano considerati propiziatori ed è
un'usanza che si ritrova in moltissime regioni d'Europa ed anche del
Nord- Africa. Le erbe raccolte in questa notte,bagnate da una
guazza "magica" hanno un potere particolare con le loro priorità
esaltate al massimo per scacciare ogni malanno; l'acqua di san
Giovanni veniva non a caso arricchita da tantissime erbe (
ruta lavanda,rosmarino, mentuccia,iberico...). Dunque
a queste ricorrenze si è riferito, con sensibilità identitaria
straordinaria, il Circolo culturale "Angelini" guidato dal
Presidente Luigi Chieli nell'organizzare all'Antico Borgo di Celle,
rivelatosi cornice ideale, l'"InCanto di una notte d'Estate"
,inserito nel programma ufficiale del ministero per i Beni e le Attività
culturali nella data che da almeno un ventennio in Europa si celebra come
"Festa della Musica". Alla
presenza della Dirigente dell'Ufficio Regionale dei Beni Culturali ,Silvana Tommasoni
si è esibito il "Chereòn Ensemble" che anche nel
programma ha rispettato una rigorosa simbologia dando vita ad un evento
unico nel suo genere: prima parte ("Ut animalia") con il mondo
animale come scenario naturale di un fiorilegio di composizioni '4/500esche
ad esso ispirate ; quindi "Stagion novella", articolata
antologia di brani del Rinascimento europeo dedicate a primavera ed
estate, stagioni dell'amore. Per
la terza parte infine al soprano Elga Ciancaleoni, al
controtenore Alessandro Ciofini, al baritono Patrizio
Paoli diretti dal tenore Francesco Corrias, si è
unito il pianista Maurizio Marrani per dar vita, con godibile duttilità,
a una serie di escursioni sul pop-jazz(da Gershwin a Bacharach,
dai Beatles ai BeachBoys, da Billy Joel a Henry Mancini) del secondo
'900:un mix tra musica antica e una delle frontiere della musica
contemporanea che costituisce un'intrigante contaminazione anche per la
sapienza degli arrangiamenti. Finale
conviviale sempre caratterizzato dalla semantica di acqua e fuoco.
successo di pubblico e di critica alla presentazione del libro di Armando Lombardi Spigolature di guerra e di prigionia 1940 - 1947
Successo per la presentazione del libro” Spigolature di guerra e di prigionia 1940 - 1947 di Armando Lombardi edito da Poligraf di Città di Castello. In una sala affollata di pubblico, Il giornalista Massimo Zangarelli con domande precise e puntuali ha sollecitato l'autore a raccontare le sue esperienze e la sua storia di vita. Apprezzato dal pubblico ,ripagato dai ripetuti applausi, il Prof. Armando Lombardi ha mostrato con la sua semplicità dialettica toccanti immagini di vita vissuta in guerra e poi in prigionia, fino all'incontro con il Prof. Luigi Angelini. La serata si è conclusa con la toccante lettura dello scritto" Mio Armando" di Memè, inserito nel libro medesimo, da parte della Prof.ssa Eliana Pirazzoli Il Prof. Armando Lombardi (personaggio noto e stimato di Città di Castello, socio fondatore del nostro Circolo culturale, amico di Luigi Angelini, suo compagno in guerra e nei lunghi anni vissuti insieme in prigionia) ci regala una toccante testimonianza con questa “..raccolta di appunti, ricavata da un consunto quaderno, con dei fogli strappati, unico rimasto dei quatto su cui annotavo di volta in
volta ciò che mi
agitava la mente nelle lunghe giornate in oltre 4 anni di
prigionia.….”. Città di Castello 30 Maggio 2007 Si Ringrazia Il Monte dei Paschi di Siena di Città di Castello per la concessa ospitalità ~~~~~
~~~~~ INIZIATIVE SVOLTE Mese di giugno 2007 - Giovedi 7 giugno 2007 – Firenze: “Notturno al museo” mostra su Cézanne ( vedi seguito programma dettagliato) -
Giovedi 21 giugno 2007 dalle ore 19.30 in
poi, presso l’antico
Borgo di Celle per la serata: “InCanto
di una Notte d’Estate”
concerto
con l’Ensamble Chreon e
cena sotto le stelle in
occasione del Solstizio d’Estate
e della festa della musica 2007..
================================================================================================NOTTURNO AL MUSEO – PALAZZO STROZZI GIOVEDI 7 GIUGNO 2007
“Cézanne
a Firenze”
Due
collezionisti e la mostra dell’impressionismo nel 1910
La mostra è ospitata negli ambienti di Palazzo Strozzi, uno dei più importanti simboli dell’architettura rinascimentale a Firenze; oggetto di recenti restauri, il palazzo si presenta per la prima volta al grande pubblico nella sua veste suggestiva di dimora storica. L’evento riunisce per la prima volta le opere più notevoli delle raccolte, smembrate negli anni tra le due guerre mondiali, dei giovani e brillanti collezionisti Egisto Paolo Fabbri (New York 1866 – Firenze 1933) e Charles Loeser (New York 1864 – Firenze 1928), che Firenze ebbe la fortuna di ospitare fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Si tratta di un’occasione unica per ammirare capolavori di Cézanne come Madame Cézanne sulla poltrona rossa, Casa sulla Marna (eccezionalmente prestata dalla White House Historical Association - White House Collection) Il Frutteto, Le Bagnanti, insieme ad altri dipinti provenienti dalle più prestigiose collezioni internazionali. In un’epoca in cui Cézanne lavorava febbrilmente e in completo isolamento, non apprezzato dalla critica ufficiale, nelle case fiorentine di Fabbri e Loeser erano conservati 47 suoi dipinti. Non è dunque una caso che una mostra così importante su Cézanne abbia luogo proprio a Firenze, città che ospitò anche eventi di ampio respiro come la prima mostra italiana
dell’Impressionismo nel 1910.
==================================================================================================================================================================== Iniziative svolte nel mese di aprile -maggio 2007
-
sabato
28 aprile 2007: pomeriggio a Todi
per la visita alla mostra:”Jacopone
da Todi e l’arte in Umbria nel suo tempo” ; - domenica
6 maggio 2007:
visita a
Ostia antica
- sabato 19 e domenica 20 maggio:visita a Napoli – Campi Flegrei - domenica 15 aprile " Concerto di Primavera "
=====================================================================================================================================================================================================================================================================================
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈
≈≈≈≈≈≈≈≈≈≈ - domenica 11 marzo 2007: Siena - Visita alla mostra “La passione e l’arte”; -
domenica
25 marzo 2007: Roma – Visita
a Palazzo
Barberini
; -
domenica
15 aprile 2007 ore 18.00 Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati :
Concerto di primavera
con il
Quartetto
Coliseum (Andrea
Cortesi, I violino; Gloria Ferdinandi,
II violino; Elga Ciancaleoni,
viola; Mauro Businelli, violoncello;
Francesco
Attesti, pianoforte;
musiche
programma - L.V.Beethoven- J.Haydn- R.Schumann) ; ____________________________________________________________________ SUCCESSO di PUBBLICO ....... al Circolo Tifernate " Accademia degli Illuminati " Giovedì 8 febbraio alle ore 17.30 c/o la Sala degli Specchi del Circolo Tifernate alla presentazione del libro " Conversando di.....2" di Romanella Gentili Bistoni, Relatori Daniela Frullani Assessore Provinciale , Fiammetta Modena Consigliere Regionale , coordinerà l' incontro Simone Santi Direttore di TRG. La pubblicazione stampata dalle Grafiche Pucci grazie al generoso sostegno di CEPU contribuirà , nell'ambito del progetto della Croce Rossa Italiana Sezione Femminile di Città di Castello , all'acquisto di un'ambulanza attrezzata. =============================000=========================00==========================00======================= Città di Castello, 9 febbraio 07 Si
comunica
che a seguito delle elezioni
per il rinnovo degli organi statutari (art. 18 dello statuto) avvenute in
Città di Castello il 27 gennaio u.s. nell’ambito dell’Assemblea
ordinaria dei Soci, i nuovi organi statutari per il triennio 2007 – 2010, risultano
così composti: Consiglio
Direttivo
Sigg.ri
: Bocci Paolo, Braganti Bruno, Castori Margherita,
Chieli Luigi, Conti Graziano, Gambuli Michele, Gualdani Riccardo, Mariucci
Giulio, Mercati Gilberto, Metucci Giuseppina, Paoletti Antonio, Piotti
Fiorella, Pirazzoli Eliana, Rondoni Marco, Rossi Gabriella. Supplenti:
Marian
Creek; Gualtiero Angelini. Collegio
Sindaci Revisori
Presidente
Sig. Berretti Giorgio; Sig. Gaudenti Fiorucci Lazzaro, Sig. Santi Lucio. Relazione
del Presidente sull’ attività svolta dal 23 Ottobre 2003 al 31/12/06. Presidenza: Sig. Chieli
Luigi Vice Presidenza: Sig.ra Castori Margherita Segreteria : Sig.ra
Metucci Chieli Giuseppina Organi statutari Consiglio DirettivoComponenti: Chieli
Luigi, Castori Margherita; Pirazzoli Eliana; Piotti Fiorella; Garzi
Stelvio; Conti Graziano; Bianconi Ermanno; Bocci Paolo;Rondoni Marco ;
Mariucci Giulio; Gualdani Riccardo; Berretti Giorgio; Paoletti Antonio;
Campriani Sandro; Rossi Gabriella.
Collegio
Sindaci Revisori
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1 |
10 e 17 gennaio 2004 |
Omaggio a Burri
visita alla Fondazione e al museo ex Fat |
|||
2 |
13-feb-04 |
|
Conferenza stampa presentazione progetto restauro monumento
all’ IX Settembre |
||
9 |
21-feb-04 |
|
Conferenza"Aspettando il Perugino" sala Gotica
del Duomo |
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4 |
07-mar-04 |
|
Padova visita alla mostra "I Macchiaioli" |
||
5 |
03-apr-04 |
|
Pomeriggio a Perugia visita alla mostra "Il
Perugino" |
||
6 |
24-apr-04 |
|
Conferenza" Il Manierismo a C. di C.” sala
Gotica del Duomo |
||
7 |
25-apr-04 |
|
Siena: in terra di Siena in treno a vapore |
||
8 |
07-mag-04 |
|
Concorso di poesia Distretto Scolastico ,C.A.I - borsa di
studio |
||
9 |
08-mag-04 |
|
2° pomeriggio a Perugia visita
mostra "Il Perugino" |
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10 |
13-mag-04 |
|
Concorso musicale nazionale"E.Zangarelli"
-borsa di studio |
||
|
|
|
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12 |
14-15 maggio 2004 |
Genova visita alla mostra "L'età di Rubens" |
|||
13 |
28-mag-04 |
|
2° Concerto Orchestra da Camera di C.di C. |
||
14 |
02-giu-04 |
|
Visita ai castelli e abbazie della Val di Chienti |
||
15 |
18-ago-04 |
|
Festival delle Nazioni
: |
||
|
|
|
Corsi di perfez. mus.li"L.Angelini"
consegna borsa di studio |
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16 |
05-set-04 |
|
Festival delle Nazioni: Concerto a S.Domenico |
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|
|
|
|
||
17 |
09-set-04 |
|
Conferenza "Il ruolo della musica nella società
contemporanea" |
||
18 |
19-set-04 |
|
Passeggiata ecologico-culturale" Prati della
regina-eremo della |
||
|
|
|
Casella-Santuario della Verna" |
||
19 |
25-set-04 |
|
Senigallia-Pesaro vista alla mostra " I
della Rovere" |
||
20 |
16-ott-04 |
|
Roma navigazione sul Tevere e spett.lo Cirque du
soleil |
||
21 |
23-ott-04 |
|
Presentazione libro " Donnino contemporaneo
dell'avvenire" in |
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|
|
|
collaborazione con Capitolo Cattedrale e Museo del Duomo |
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22 |
28-nov-04 |
|
Cerimonia di riconsegna alla città
del monumento restaurato
|
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|
|
di Elmo Palazzi |
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23 |
28-nov-04 |
|
Pranzo degli auguri
Hotel Garden |
|
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24 |
05-dic-04 |
|
Venezia visita alla mostra
di "Salvador Dalì" |
|
|
25 |
11-12 dicembre 2004 |
Napoli
visita alla mostra dei " Presepi napoletani" |
Presenze Totali
n° 2100
1 |
14-gen-05 |
Collabor. Celebrazioni per il Cinquecentenario di Raffaello
Conf. con Bruno Corà |
||
2 |
06-feb-05 |
Concerto
quartetto d'archi Dante |
||
3 |
12-mar-05 |
Pomeriggio a Pergola –visita ai
bronzi dorati di Cartoceto |
||
4 |
02-apr-05 |
Visita alla mostra "prima di Burri e con Burri c/o
pinacoteca c.di c. |
||
5 |
16-17 aprile 05 |
Torino visita alla mostra "gli impressionisti e la
neve" ed al Museo
del Cinema ed Egizio |
||
6 |
24-apr-05 |
Invito comune di Perugia i luoghi del Signorelli(visita
guidata S.Crescentino Morra) |
||
7 |
01-mag-05 |
Visita ai borghi del Montefeltro
e Valmarecchia |
||
8 |
12-mag-05 |
Consegna borsa
di studio VII ed. concorso nazionale mus.le E. Zangarelli |
||
9 |
22-mag-05 |
Visita a Tivoli e le sue ville |
|
|
10 |
28-mag-05 |
3° concerto orchestra da
camera Città di Castello |
||
11 |
19-giu-05 |
passeggiata ecologico-culturale Sasso di Simone-Sestino |
||
12 |
04-set-05 |
Concerto Festival delle Nazioni e consegna borsa di studio
corsi di perfez.to |
||
13 |
11-set-05 |
Conferenza a Morra Orat.S.Crescentino "i
beni culturali in alto tevere" |
||
14 |
17-set-05 |
Visita guidata al Castello Bufalini di San Giustino |
||
15 |
24-set-05 |
visita guidata al Borgo di Montone |
||
16 |
02-ott-05 |
Proiezione anteprima nazionale del film "Madre Teresa
l'eredità" |
||
17 |
15-ott-05 |
Collaborazione con scuola di musica concerto"
Bekova-Baldelli" |
||
18 |
30-ott-05 |
Visita a Roma al palazzo del Quirinale e a
Caravaggio |
||
19 |
06-nov-05 |
Concerto Vox Aurea arie antiche italiane del '500-'600 |
||
20 |
18-nov-05 |
Presentazione libro “ la scatola magica “di Gina
Boriani Dini |
||
21 |
02-dic-05 |
Cena degli auguri |
|
|
22 |
03-dic-05 |
Presentazione catalogo sul restauro del monumento all'XII
settembre di Elmo Palazzi |
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|
|
|
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23 |
4-5
dic 05 |
Brescia
visita alla mostra di Gauguin
e Van Gogh
|
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Presenze
Totali
|
|
|
|
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n.
1430 |
|
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1 |
21-gen-06 |
“Parole Appese” presentazione libro di poesie di Giuseppe
Pegoraro |
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2 |
04-mar-06 |
Visita al Castello di Magione
cena con
degustazione al relais la fattoria |
Castel Rigone |
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3 |
19-mar-06 |
1° concerto “ Omaggio a Mozart” in collaborazione con il
Circolo Tif . (n.5 esecutori) |
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4 |
26-mar-06 |
Roma visita alla mostra su Antonello da Messina |
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5 |
02-apr-06 |
Visita alle Abbazie della Valnerina |
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6 |
12-apr-06 |
Concerto stabat mater in collaborazione con scuola di
musica |
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7 |
23-apr-06 |
2° concerto “Omaggio a Mozart” in collaborazione con il
Circolo Tif.(n 4 esecutori) |
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8 |
30-apr-1mag-06 |
Napoli visita alla mostra di Tiziano e Napoli
sotterranea |
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9 |
14-mag-06 |
Concerto “Musica da salotto nella Vienna dell' 800”-quintetto
Bottesini in |
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|
collabor. Circolo Tifernate
e Scuola Comunale di Musica |
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10 |
15-16 mag-06 |
Borse di studio per concorso musicale E. Zangarelli e
concorso di poesia del CAI |
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11 |
18-mag-06 |
Conferenza su:Cavalieri e Pellegrini in alto Tevere -collabor.
Cavalieri di Malta |
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12 |
21-mag-06 |
3° concerto” Omaggio a Mozart” in collaborazione Circolo
Tifernate(n. 4 esecutori) |
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13 |
04-giu-06 |
Visita all’oasi wwf
di Orbetello |
|
|
|
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|
14 |
23-giu-06 |
4° concerto “Omaggio a Mozart” in collaborazione Circolo
Tifernate. (n. 8 esecutori) |
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15 |
23-ago-06 |
Assegnazione borsa di studio allievi corsi di perfezionamento
Festival delle Nazioni |
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16 |
16-set-06 |
Conferenza su: la Croce e il Crocefisso:un simbolo scomodo?
Collab.Chiese ed Arte |
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17 |
06-ott-06 |
Presentazione libro x beneficenza"Passeggiata in fondo
al mare " di Gina B.Dini |
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18 |
07-ott-06 |
Conferenza e visita al Castello Bour Bon del Monte
M.S.M.Tiberina |
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19 |
22-ott-06 |
Passeggiata ecologica-culturale 5 terre - isola di
Palmaria |
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20 |
12-13/11/2006 |
Visita alla mostra di
Mantenga nelle sedi di Mantova
e Verona |
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21 |
22-nov-06 |
Incontro con il regista Maurizio Scaparro uno dei
maggiori registi italiani di teatro |
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e il suo Don Chisciotte |
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22 |
03-dic-06 |
Concerto Requiem di Mozart; coll.Ass.Amici del
Festival;Circolo t.A.degli I.;Corale Alb. |
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23 |
09-dic-06 |
Visita a Roma tra shopping ed arte |
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24 |
13-dic-06 |
Presentazione del
libro “ Le Ceramiche di Enrica Paoli “ Hotel Garden |
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25 |
13-dic-06 |
Tradizionale cena degli auguri
hotel Garden |
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26 |
15-dic-06 |
Iniziativa: un libro sotto l'albero con Roberta Lepri,
Rodolfo Doni, Cesare Cavalleri |
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27 |
17-dic-06 |
Collab.ne concerto con la Schola Cantorum Anton Maria
Abbatini 75°anni Fondazione |
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28 |
2/dic-4/gen/07 |
Partecipazione alla rassegna delle tavole natalizie |
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Totale
presenze |
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N° 4200
EVENTI
:
1)
28
Novembre 04
- Riconsegna alla Città , dopo il restauro,del Monumento alla Libertà -XI
Settembre 1860 di Elmo Palazzi
Proposta
di PROGETTI
IN CORSO:
2) Nella seduta del Consiglio direttivo del 18/10/2006 è stato deliberato di informare l'Amministrazione Comunale sulla disponibilità di questo Circolo ad attivare un nuovo progetto di restauro relativo alla sistemazione del monumento dedicato a Giuseppe Garibaldi posto nei giardini di piazza Garibaldi in Città di Castello. E' stato già richiesto, a scopo indicativo, il preventivo per tale restauro alla Ditta Angelucci Srl Roma( stessa ditta che ha effettuato il recupero del Monumento all'XI Settembre 1860)( lettera da inviare al Sig. Sindaco del Comune di Città di Castello)
NUOVI SOCI da gennaio
2004 a gennaio 2007 n. 56
Per
soddisfare in parte le spese di alcune manifestazioni, specialmente quelle
musicali, tutte con ingresso gratuito e aperte alla città, ci si è
avvalsi di sponsor amici del Circolo che di volta in volta sono stati
ringraziati per la collaborazione data (ditte private,Associazioni,
ecc…).
Il
Circolo ha altresì collaborato in questi tre anni alla presentazione di
eventi e/o iniziative proposte da altre Associazioni cittadine ( Amici
del Fumetto, Camerata Mori, Festival Nazioni ……etcc.)
PRESENZE
Il numero di partecipanti alle varie iniziative dal
23 ottobre 2003 al 31-12-06 risulta
complessivamente di
7730 circa persone.
Il Presidente
L'evento Culturale anno 2006 con il massimo numero di presenze.
OLTRE MILLE PERSONE IN CATTEDRALE
presenti all’iniziativa promossa dall’ Associazione Corale “Marietta Alboni” con il sostegno di tre importanti associazioni cittadine: il Circolo Culturale “Luigi Angelini”, ’Associazione “Amici del Festival delle Nazioni”, il Circolo Tifernate “Accademia degli Illuminati”.
Domenica 3 Dicembre 2006 alle ore 21,00
MOZART
E’ stata una vera apoteosi al genio di Salisburgo W. A. Mozart, nell’occasione del 250° anniversario della sua nascita, quella vissuta domenica scorsa nella gremitissima Basilica Cattedrale di Città di Castello che ha accolto l’esecuzione del Requiem K 626 per soli, coro e orchestra, l’ultima opera di Mozart, eseguita dai Cori Alboni di Città di Castello e Santa Cecilia di Fabriano, preparati dal M° Marcello Marini, assieme all’Orchestra Sinfonica di Perugia e dell’Umbria e ai solisti Michela Sburlati, soprano; Chiarastella Onorati, contralto; Claudio Di Segni, tenore; Ezio Maria Tisi, basso e la direzione del M° Giuliano Silveri, direttore del Conservatorio di Musica di Perugia, fondatore e direttore stabile dell’Orchestra.
L’iniziativa era promossa dall’ Associazione Corale “Marietta Alboni” con il sostegno di tre importanti associazioni cittadine: il Circolo Culturale “Luigi Angelini”, l’Associazione “Amici del Festival delle Nazioni”, il Circolo Tifernate “Accademia degli Illuminati”.
I Cori e l’Orchestra erano già legati da un sodalizio artistico che li ha visti protagonisti nel concerto tenuto lo scorso anno per la Sagra Musicale Umbra con l’esecuzione della Messa Solenne in Sol maggiore di Cherubini.
170 esecutori nel magnifico scenario della Cattedrale tifernate gremita fino all’inverosimile da milletrecento persone che in un silenzio quasi irreale hanno ascoltato per un’ora, senza interruzioni, il capolavoro assoluto della musica sacra di tutti i tempi. Il pubblico si è fatto sentire, e come, al termine dell’esecuzione tributando agli interpreti oltre dieci minuti di applausi. I complessi sinfonici hanno ringraziato concedendo il bis della parte più intima e nobile dell’opera: il “Lacrimosa”.
Da rilevare la bella vocalità del soprano Michela Sburlati, unita ad un fraseggio morbido e sicuro. Bellissimo il colore vocale del contralto Chiarastella Onorati, cantante molto preparata con solidi studi pianistici al suo attivo, insegna pianoforte principale nel Conservatorio di Perugia. Composto e giusto il suono del basso Ezio Maria Tisi, mai in eccesso, come Mozart richiede. Una bella voce quella del basso che ha trovato la massima esaltazione nell’aria del “Tuba Mirum”. Omogenea anche l’interpretazione del tenore Claudio Di Segni, in perfetta simbiosi con gli altri solisti, cantante dal curriculum straordinario con trent’anni di attività artistica.
L’Orchestra di Perugia e dell’Umbria ha confermato di essere la migliore istituzione sinfonica operante stabilmente in Umbria, un complesso plasmato con dovizia dal M° Silveri grazie ad una attività artistica ininterrotta da vari anni.
Ed infine il Coro, o meglio i due cori: l’Alboni composto da cinquantacinque elementi, tutti tifernati, e il Santa Cecilia di Fabriano con un organico di circa quarantacinque elementi. I due complessi vocali operano sotto le esperte mani di Marcello Marini, uno dei più competenti e dinamici maestri della polifonia umbra. I coristi hanno risposto alle sollecitazioni del direttore con agilità sicure nelle impervie fughe del Kyrie, del Domine Jesu Christe e del Communio. Bellissimi e potenti il Rex tremendae e il Confutatis. Impeccabili l’intonazione, il fraseggio e la tenuta vocale nel punto più intimo e difficile del Requiem, “Lacrimosa”. L’esecuzione di questo brano ha suscitato veri e propri brividi sia fra gli ascoltatori che fra gli stessi esecutori.
Operazione culturale pienamente riuscita che premia le Associazioni promotrici dell’evento, a conferma che quando le forze migliori della cultura tifernate si ritrovano in un unico progetto possono regalare alla città profonde emozioni, come quelle vissute l’altra sera.I PROTAGONISTI
Soprano Michela Sburlati
Contralto Chiarastella Onorati
Tenore Claudio di Segni
Basso Ezio Maria Tisi
CORALE
“M. ALBONI” di
Città
di Castello
CORALE
“S. CECILIA”di
Fabriano
Maestro dei Cori
MARCELLO
MARINI
GIULIANO SILVERI
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Per un libro sotto l'albero
Dicembre 2006
-Roberta
Lepri,
nata, come tiene sempre a dire, a Città di Castello, vive e lavora a
Grosseto. Vincitrice di numerosi premi letterari per inediti. Istruttore
subacqueo della FIPS, amante del mare. Scrive soprattutto di notte. Il
genere letterario più vicino alla sua natura è il noir che la vede
vincitrice nel 2005 del Premio internazionale Europa di Pisa e nel 2004
Premio “Orme gialle”.
“L’ordine
inverso di Ilaria” è vincitore della X edizione del Premio Cimitile
2005.
-Cesare Cavalleri
(Treviglio, 1936) è direttore di Studi cattolici dal 1965. Dallo stesso
anno dirige la casa editrice Ares. È laureato in economia e ha insegnato
per alcuni anni Statistica all'Università di Verona. Collabora al
quotidiano Avvenire. Attualmente, pubblica ogni mercoledì su Avvenire una
rubrica intitolata Persone & parole, che ha già dato luogo a due
volumi antologici. Un terzo volume è in corso di stampa. Nel volume
Letture, 1967-1997 ha raccolto la sua esperienza trentennale di critico
letterario. Ha curato la versione ritmica del Libro della Passione, del
poeta e teologo cileno José Miguel Ibañez Langlois (Ares, 1990). Ha
raccolto l'Intervista sul fondatore dell'Opus Dei, di Alvaro del Portillo
(Ares 1992). Ha redatto la presentazione di molti volumi, fra cui Fede e
filosofia. Il pensiero cattolico dell'Italia del dopoguerra, di Chiara
Ronchetti (ed. Leonardo).
-Rodolfo Doni,
pistoiese di nascita e fiorentino di adozione, abita a Firenze. Narratore
e saggista, tradotto all’estero e ridotto per le scuole, è autore di
oltre una ventina di libri; fra i più noti: Sezione
Santo Spirito (1959), Muro
d’ombra (1974), Servo
inutile (1982), La doppia
vita (1980), Le grandi
domande (1987), Un filo di
voce (1993), Il Presidente
e il filosofo (1995), Dialogo
sull’aldilà (1997), dedicato al quarto figlio, Lorenzo, perito
in un incidente stradale a ventidue anni mentre andava a Taizé presso la
comunità di Frère Roger, La
fatica della storia (1998). Ha ottenuto diversi dei principali
premi letterari.
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75° Anniversario dalla Fondazione della Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini”.
infatti è stata fondata nel 1931 dal Rev.do Mons. Rolando Magnani su incarico del Venerabile Mons. Carlo Liviero, con lo scopo di dare maggior risalto al servizio liturgico- musicale in Cattedrale. Alla Corale fu conferito il nome di " Anton Maria Abbatini", su consiglio del Maestro Mons. Raffaele Casimiri, affinchè presso i Tifernati si risvegliasse la memoria di questo celebre musicista nato a Città di Castello.
Anton Maria Abbatini (1597-1680) fu notissimo compositore e Maestro di Cappella nella sua città ed in Roma presso S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore.
Per celebrare questo appuntamento così importante per la vita dell'Associazione, ma anche per la Città, si è celebrato ,il giorno 17 dicembre 2006 alle ore 21.00, presso la Basilica Cattedrale dei Santi Florido ed Amanzio , alla presenza di autorità istituzionali e di S.E. Mons. Tomaso Pellegrino Ronchi Vescovo di Città di Castello e di tantissime persone un concerto commemorativo con il seguente programma:
1° parte - Brani natalizi e liturgici di autori vari
Schola Cantorum "Anton Maria Abbatini"
Direttore Alessandro Bianconi
2° parte - Messe de Minuiti di M. A. Charpentier per soli coro ed orchestra
Schola Cantorum "Anton Maria Abbatini"
Orchestra della Scuola Comunale di Musica " G.Puccini"
Direttore Marco Pontini
Ingresso Libero
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D-Ma
il teatro soffre la sciatta incuria dei politici...
R-"Credo che il teatro sia un fatto utile per la società: in questo casino la media degli spettatori non cala, semmai cresce,
e io credo all' importanza di internet ma anche che il pensiero sia più veloce di internet, che rischia di far diventare solitari
e obesi. La società odierna non è delle migliori, viviamo nella civiltà delle immagini di cui tutti siamo stati appassionati, cattiva
TV a parte... anche il politico lo è e fra il vedere e il farsi vedere preferisce il farsi vedere con il risultato che sempre di meno
vede e capisce, perde contatto con la gente e da lì il grave stacco tra la classe politica e i "sudditi"; in realtà significa che è
debolissimo, il re è nudo e se ce ne rendessimo conto probabilmente sapremmo di essere più forti noi, anche noi che andiamo
a teatro, possiamo riscoprire la forza della parola e del far capire che chi costruisce la cattiva TV è solo chi ci va a farsi vedere
a tutti i costi, politico o velina che sia... velina che non sa cosa fare a 40 anni dopo aver sposato un calciatore essere andata
all'Isola dei Famosi.... e lì ha colpe anche chi non sottolinea che esiste un fascino del cervello, che esistono pure belle ragazze
intelligenti; non facciamoci incatenare dalla cattiva televisione,,. Cyrano se la prendeva con la stupidità, il nemico più grande ..
Ora dobbiamo difenderci, ci sentiamo imbarazzati a doverci difendere, forse dovremmo seppellirli con una risata come
qualcuno diceva ma intanto dovremmo cominciare a reagire e chiedere che l'Italia stabilisca, come altri Paesi europei,
che la cultura possa godere di finanziamenti, come la Spagna, che ci ha sopravanzato, dove a scuola hanno tra le materie
la facoltà di scegliere tra teatro, musica, cinema e danza e allora per i ragazzi diventa reale l' alternativa alla stupidità. qui non
lo possono fare perchè il governo considera la cultura come l'ultima cosa invece ,come afferma Garçia Lorca, dovrebbe sapere
che la cultura costa ma l'incultura costa molto di più".
D-
Il sogno (o l'utopia)è dunque la sola speranza contro l'omologazione
imperante?
R-"Rimanessero solo i sogni già sarebbe qualcosa: abbiamo perso, insieme alle ideologie, anche gli ideali... i partiti sono imprese e chi è il più
bravo delle imprese? Io credo che l'utopia sia,laicamente, per chi non ha il privilegio della fede, la realtà nella quale dobbiamo credere per arrivare
come Cyrano alla luna dove non si va con la stupidità...il sogno non basta però aiuta..."
D-Lei un quarto di secolo fa resuscitò il Carnevale di Venezia riscoprendolo come luogo privilegiato dal teatro...poi l'anno
scorso ha diretto a luglio
anche il Festival celebrando Goldoni e Gozzi quali cittadini d' Europa...
R-"Il Carnevale (cui mi hanno richiamato due anni fa...a volte ritornano...) dell'anno scorso dedicato alla Cina è stato una bella esperienza, la Cina
cui Venezia guarda sin dai tempi di Marco Polo... Per il 300enario di Goldoni sto finendo adesso di girare con l'Istituto Luce, alla Pergola oltre agli
esterni, le "Memoires" di Goldoni con Mario Scaccia protagonista, un dvd dedicato: c'è di meglio però lui ha realizzato una riforma teatrale sulla quale
noi viviamo tutt ‘oggi e dal 18 al 28 luglio faremo una nuova edizione del Festival teatrale a Venezia".
D-"La Venexiana" è stato un altro suo spettacolo che ha fatto epoca, e ha segnato il debutto sul palcoscenico di Claudia Cardinale:lo volle lei,
no?
R.-"Devo dire che avevo fatto questa "Venexiana", la prima volta a Spoleto con Laura Adani, poi quando ero direttore del teatro di Roma con la
grande Valeria Moriconi; successivamente con il "Theatre des Italens" a Parigi ho convinto la Cardinale a calcare il palcoscenico:lei è bella, si muove
in maniera splendida, grande al cinema, forse non la migliore al teatro però la Venexiana parla poco (in francese) e con quella voce rauca che ricorda
Jeanne Moreau, Claudia rese benissimo la sensualità della donna matura nei desideri dell'ultimo fuoco".
D-Il
Teatro d'Europa lo iniziò con Strehler...
R-"-Grazie a Strehler sono entrato più di quanto non avessi fatto prima in Europa... mi chiamò Jack Lang a dirigere il Theatre d'Europe che allora
nasceva e ne sono stato felicissimo: Strehler è stato il più grande dei registi e io da ragazzo ho avuto la fortuna di crescere con Visconti da una parte
e con lui dall'altra, diversissimi tra loro ma uniti dalla grande arte del teatro... Strehler a un certo punto ha fatto avanti e indietro con Parigi... gli mancava
la parola Europa....
D-Che
sembra peraltro ancora lontana...
R-"Se ne riempiono la bocca ma lo dimenticano; Napolitano lancia appelli ma siamo ancora all' Italia dei campanili ; dovremmo ricordare gli artisti della
nostra commedia dell'arte che dalla Francia alla Russia portarono in giro il Don Giovanni molto prima di Molière ...non dobbiamo confondere
l'extracomunitarietà con l'internazionalità... se non riusciamo a creare una società mista possiamo finire male...dalle banlieu di Parigi milioni di giovani
pur nati in Francia gridano la loro rabbia per non essersi ancora adattati pur sentendosi francesi: vivendo ai margini potrebbe produrre un nuovo
maggio '68 se saprà essere culturale, altrimenti sarà solo un casino ...".
D-"Memorie di Adriano", passate le 500 repliche affronta un'ennesima stagione (sarà a primavera al Morlacchi ndr).quale il segreto di tanta
longevità?
R-"Adriano è un uomo tutto mediterraneo.l' imperatore che ebbe la fortuna di governare quando gli Dei non c'erano più e Cristo non era ancora nato,
un periodo non più ripetutosi e quindi amava la bellezza, la cultura, non facevamai la guerra(almeno così ci dice Marguerite Yourcenar)...è uno
spettacolo che porta serenità: l'amore per la bellezza porta Adriano a gustare la vita con un sorriso, del resto il teatro porta frammenti di serenità".
D-Serenità
la dava anche la ben nota "Chiccignola"con Mario
Scaccia...
R-"La commedia di Petrolini più conosciuta... non andrà sempre così diceva quello che ruzzolava per le scale, dovrà venire il pianerottolo..."
D-Se
Massimo Ranieri è diventato quell'uomo di spettacolo completo che è lo
deve anche a lei, dai tempi del Pulcinella, no?
R-"Pulcinella", "Liolà", "Varietà" (dove nacque artisticamente Brachetti), Massimo è un talento vero e credo che debba continuare a fare teatro...
io farò qualcosa d'importante con lui presto, sul palcoscenico, o sullo schermo".
D- Il suo nome resta legato ad alcune delle più belle edizioni del Festival delle Nazioni di C.Castello con regie di opere che si producevano
a hoc: ritornerebbe?
R-"Sarei felice per voi e vi sarei vicino come posso.... non dobbiamo essere pessimisti: Città di Castello è particolare, tagliata fuori dai circuiti ordinari
ma un certo amore per il teatro che ha coltivato allora potrebbe ancora rilanciare il suo Festival".
E ora il grande protagonista Pino Micol:
D-Perchè
vent'anni dopo ancora Don Chisciotte?
R."Perchè ho ancora voglia di confrontarmi con vent'anni prima, perchè forse vent'anni fa era un pò troppo presto, tutto sommato sono abituato a fare
personaggi un pò in anticipo e poi vedere come diventano con l'età giusta, come nel Galileo settantenne che ho fatto a 40 anni, come Cyrano che ho
fatto a 34 anni e poi 15 anni dopo; adesso indubbiamente per Don Chisciotte il discorso è ancora più valido perchè sono nell'età giusta ed è un bel
confronto, quando si ha la fortuna di incontrare isole di bellezza, di cultura, di poesia così fondamentali rigirarcisi è rigenerante; questi vertici di
teatralità rinnovano ...".
D-Controcorrente nell'antiomologazione tutti i suoi personaggi...
R-"La prima bandiera che io faccio dell'antiomologazione è la maniera in cui io vivo e il mio modo di pensare ; non mi servo del teatro per non sentirmi
omologato, provo orrore per l'omologazione".
D-Dopo
Don Chosciotte?
suscitare un pò di diversità e non di omologazione".
Maurizio
Scaparro
è
uno dei più noti registi a livello internazionale.
Durante
la sua attività ha diretto numerose istituzioni teatrali italiane e
straniere.
In particolare, è stato Direttore del Settore Teatro della Biennale di Venezia dal 1979 al 1982 creando, fra l'altro, il "Carnevale del Teatro di Venezia" negli anni 1980/81/82,
che suscitò una grande eco
mondiale.
Directeur adjoint du Theatre de l'Europe, accanto a Giorgio Strehler, nel
1983, e dal 1983 al 1990 Direttore del Teatro di Roma.
Subito
dopo, su incarico del governo spagnolo, fu nominato consigliere teatrale
dell'Esposizione Universale di Siviglia nel 1992.
"Les Bonnes" di Jean Genet; "Amleto", "Riccardo II", "Giulio Cesare" di Shakespeare con Pino Micol, "Cirano di Bergerac" di Rostand sempre con Pino Micol, in Italia
per quattro anni consecutivi, a Parigi al Teatro Nazionale di Chaillot, e successivamente in una versione catalana con Josep Maria Flotats. Inoltre, "Medea" di Corrado Alvaro
con
Irene Papas al Teatro Olimpico di Vicenza.
Tra i suoi ultimi lavori, "America" di Franz Kafka, con Max Malesta, che ha compiuto una tournée europea a Barcellona, Marsiglia, Parigi (Studio de la Comédie Française);
"Romeo e Giulietta" di Shakespeare, con la Compagnia dei Giovani Attori del Teatro Eliseo, che ha debuttato a luglio del 2000 al Teatro Romano di Verona;
"Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello. Per il Théâtre des Italiens, Scaparro portò a Parigi nel 2000 e nel 2001 "Pulcinella" con Massimo Ranieri e
"La Veneziana"
("La Vénitienne"), recitato in lingua francese da Claudia
Cardinale per la prima volta su un palcoscenico.
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“Il
restauro del Castello Bourbon del Monte a Monte S. Maria Tiberina
( filmato della conferenza Immagini:
Castello Burbon del Monte (riapertura parziale)
Monte Santa Maria Tiberina - 7 Ottobre 2006 )
- Sabato pomeriggio 7 ottobre 2006 ore 15,30 al Castello Bourbon del Monte –Monte Santa Maria Tiberina finalmente restaurato dopo anni di lavori dal tema :
“Il
restauro del Castello Bourbon del Monte a Monte S. Maria Tiberina
Il
percorso metodologico dalla diagnosi alla terapia : coefficiente di
sicurezza
Relatori :
ing. Giuseppe Tosti, arch. Francesca
Cangemi
Presenti: sig. Romano Alunno,
Sindaco del Comune di Monte Santa MariaTiberina,
Dopo la conferenza seguirà la visita del
Castello.
Lo
Studio Tecnico di Ingegneria e Architettura ing. Giuseppe Tosti e
Associati ha realizzato il progetto per i lavori di restauro del Castello;
si riporta uno stralcio di uno scritto dell’ ing. Tosti in merito:”Ho
passato circa 20 anni al “capezzale” di questo illustre malato. Il
tetto, i solai di legno e parte delle strutture giacevano cosparse
sull’intero piano terreno…..Qualcuno, non molti per la verità, mi ha
qualche volta espresso le proprie perplessità sull’opportunità dei
lavori che si stava realizzando, dato lo stato di dissesto disastroso in
cui “il malato” versava.
Nutrire dei dubbi sull’opportunità di restaurare il castello di M. S.
M. Tiberina, dicevo loro, era come domandarsi se avesse senso curare il
“grande vecchio” di una famiglia patriarcale, giunto ormai allo stremo
delle forze. Il senso è ovvio: in lui vivono la storia, la civiltà, le
gioie, i dolori, i successi e le delusioni della sua generazione.Il
Castello di Bourbon del Monte è l’unico vero testimone della vita di M.
S. M. Tiberina. Certo anche tutte le altre case del centro storico
raccontano il passato la la loro storia ed il loro destino sono
intimamente legati alla guida e alla civiltà del grande patriarca “il
castello”. Esso rappresenta, nel libro delle memorie, il capitolo
fondamentale della vita di tutto ciò che, nel bene e nel male, ha ruotato
intorno a lui. Oggi finalmente possiamo affermare che il “grande
vecchio” è ancora con noi, ed è stato restaurato perché continui a
raccontare alle generazioni future la nostra vita e la nostra storia.
M.
S. M. Tiberina ha origini antichissime riconducibili senz’altro agli
Etruschi. Antico feudo dei marchesi Del Colle, per donazione di Carlo
Magno(801) o, secondo alcuni, di Berengario(917), fu distrutto nel 1118
per ordine di papa Innocenzo III, essendosi schierato a favore di Ottone
IV. Ricostruito, nel 1250 divenne roccaforte di Guido marchese Del Monte
e, nel 1260, fu conquistato dalla vicina Città di Castello. Coinvolto
nelle aspre lotte tra Guelfi
e Ghibellini, nel 1355 fu eretto dall’imperatore Carlo IV a feudo
imperiale e a marchesato autonomo, con diritto di battere moneta (Fiorino
Montesco) e di amministrare la giustizia.Fu anche “Campo franco” luogo
cioè dove si potevano tenere duelli all’ultimo sangue senza incorrere
nella scomunica papale o imperiale. Durante le lotte tra guelfi e
ghibellini il castello, feudatari del quale erano i guelfi marchesi
Bourbon del Monte, assurse a grande prestigio, estendendo notevolmente i
suoi domini. Nel 1424 il Marchesato, già sotto la protezione di Firenze,
fu incorporato nel Granducato di Toscana di cui, in seguito, condivise le
vicende storiche. Alla Toscana appartenne fino al 1927, anno in cui,
stabilito il nuovo assetto amministrativo della Regione Umbria, vi entrò
a far parte. (dalla collana”La vera Umbria – Benvenuti in Umbria 92
comuni ricchi di storia, arte, cultura, tradizioni….).
( dal Corriere dell'Umbria del 16-10-06 N.Donati)
Monte S. Maria Tiberina - Grande successo della conferenza sul restauro
Castello Bourbon testimone della storia
Successo di pubblico, per la conferenza sul restauro del castello Bourbon. A tenere a battesimo l'importante evento , il circolo culturale Luigi Angelini, che ha organizzato la conferenza sul tema " Il restauro del castello Bourbon del Monte a Monte Santa Maria Tiberina : il percorso metodologico dalla diagnosi alla terapia". Alla manifestazione erano presenti , oltre al presidente del circolo angelini, Luigi Chieli, che ha fatto gli onori di casa, Romano Alunno, sindaco del Comune montesco, Vittoria Garibaldi, direttore generale dei Beni culturali dell'Umbria, Giuditta Rossi, della Soprintendenza, Sergio Bistoni presidente della Carist, Stefano Vescovi confartigianato,Enrico Flamini, assessore alle politiche culturali del Comune di San Giustino, Daniela Frullani, assessore della provincia di Perugia, relatori Giuseppe Tosti e Francesca Cangemi, che hanno illustrato quanto è stato realizzato nel castello, e gli studi effettuati in merito. Tosti ha ribadito " Il senso del recupero di questo monumento è ovvio : in lui vivono la storia, la civiltà,le gioie,i dolori,i successi e le delusioni della sua generazione. Il castello di Bourbon del Monte è l'unico vero testimone della vita del Monte Santa Maria Tiberina". Nella sua prima uscita ufficiale il Altotevere, Vittoria Garibaldi ha elogiato il circolo Angelini per le iniziative poste in essere. Presente alla conferenza anche Franco Boschi.
Inoltre si sono svolte le iniziative :
-
Sabato 16
settembre 2006 ore
17.00: Salone Gotico Museo del Duomo di Città di
Castello: conferenza: ” La Croce e il Crocefisso: un
simbolo scomodo?”
– Riflessioni sul Crocefisso di
scuola di Giuliano da Sangallo. Relatore prof.
Nazzareno Marconi, Rettore del Seminario Regionale Umbro (in
collaborazione con il Museo del
Duomo di Città di Castello per l’iniziativa Chiese ed Arte );
Alla presenza di un attento pubblico si è tenuta la conferenza del prof. Nazzareno Marconi sul tema importante del simbolo della Croce e del Crocefisso impostata saggiamente dallo stesso relatore puramente sotto l'aspetto altamente culturale , dal suo primo apparire ad oggi .
Puntuale e certosina anche la spiegazione della rappresentazione del Cristo in croce attribuita alla scuola di Giuliano da Sangallo presente all'interno della sala gotica del nostro Museo del Duomo.
Incisivo e determinato ,quando ha ribadito a tutti i presenti che la storia non si può ne cancellare e/o dimenticare e/o rinnegare ma bisogna rispettarla in ogni suo aspetto sia nella religione che nella vita quotidiana. L.C.
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Per un Teatro di qualità
Il teatro ha una sua vita, una sua storia
ed una qualità che si esprime ad ogni rappresentazione .
Il
PRESIDENTE
Un Sogno da realizzare per tutti i giovani musicisti
Avere un ' orchestra stabile composta da giovani musicisti sarebbe veramente un bel traguardo culturale da raggiungere.
Alla
luce dei bellissimi e apprezzati concerti organizzati dal Circolo
Culturale “ Luigi Angelini ” in collaborazione con la
Scuola di Musica “ Giacomo Puccini ”e la Camerata Strumentale
“ Luigi Mori” eseguiti fin qui nella Chiesa Monumentale di S.
Francesco in Città di Castello dall’orchestra
diretta dal M° Marco Pontini composta da oltre 30 elementi
fra allievi e
insegnanti della scuola di
Musica “ Giacomo Puccini” ed i sempre entusiasti
membri della Camerata Strumentale “ Luigi Mori” si è sempre
dimostrato che Città di Castello , ma soprattutto
tutta l’alta valle del Tevere possa avere una formazione
cameristica dalle lusinghiere aspirazioni ,non facendo sicuramente
rimpiangere orchestre di fama che vengono a farci visita da altre
regioni.
Purtroppo
a Città di Castello va di moda l’importazione, ma questo come
in quasi tutti i settori della cultura , come se in Alta Valle del
Tevere non esistessero ne menti e tanto meno
professionalità da far esprimere.
Certo
educare alla cultura e difficile se
non si creano le basi di confronto e gli
strumenti idonei per
poterlo fare.
E’
per questo che come Presidente del Circolo Culturale “ Luigi Angelini”
mi rivolgo ancora una volta alle Istituzioni
e a tutto il
territorio compreso gli istituti bancari presenti , per unirsi e
costituire finanziando anche
a Città di Castello
una formazione cameristica alla fama delle credenziali
musicali che il nostro territorio vanta
, esportare nostra musica significherebbe arricchire la nostra
immagine culturale ed il nostro territorio non di poco ma soprattutto
vorrebbe anche dire
aprire nuove
prospettive e aspettative
per i nostri giovani musicisti che ora sono costretti
ad esibirsi quasi in privato pur di suonare .
f.to Luigi Chieli
Gli appuntamenti Musicali(stagione 2006) offerti dal Circolo Culturale
" Luigi Angelini"
" OMAGGIO A MOZART " rassegna di quattro concerti di qualità all'accademia degli Illuminati di Città di Castello , oltre seicento le presenze , e molti apprezzamenti per la validità delle proposte .
Successo anche per il quarto concerto in OMAGGIO a Mozart " Otto fiati per Mozart" , Sala degli Specchi gremita di pubblico , con un 'esecuzione perfetta specialmente nella serenata KV 375 considerata uno dei vertici assoluti nel repertorio per gli strumenti a fiato.
Un ringraziamento particolare a nome di tutti i soci del Circolo Culturale " Luigi Angelini " al M° Vladimiro Vagnetti per aver riunito, per l'occasione, sette bravi musicisti umbri quali Simone Frondini, Daniele Vagnetti,Emanuela Sinigaglia,Filippo Piagnani,Piero Montanucci, Marco Venturi, Claudia Quondam Angelo che, malgrado i loro numerosi impegni da protagonisti nelle maggiori orchestre italiane, sono venuti a Città di Castello per regalarci una splendida serata di musica.
(27 gennaio 1756 – 5 dicembre 1791) nell'ambito della rassegna
- OMAGGIO A MOZART -
Otto fiati per Mozart
V e n e r d ì 23 Giugno 2006 alle ore 21,15
c/o Circolo Tifernate " Accademia degli Illuminati"Sala degli Specchi"
di Città di Castello
Esecutori :
oboi
Vladimiro
Vagnetti, Simone Frondini
clarinetto
Daniele
Vagnetti, Emanuela Sinigaglia
fagotto
Filippo
Piagnani, Piero Montanucci
corno
Marco
Venturi, Claudia Quondam Angelo
.
Programma
W. A. Mozart
Serenata
per 8 fiati KV388 in do minore “Nachtmusik”
- Allegro
- Andante
- Minuetto
- Allegro
W. A. Mozart
Divertimento n. 4 KV 439b in Sib maggiore
per fagotto e due clarinetti
- Moderato
- Larghetto
- Minuetto
- Adagio
- Rondò
W. A. Mozart
Serenata per 8 fiati KV 375 in Mib maggiore
- Allegro maestoso
- Minuetto
- Adagio
- Minuetto
- Allegro
Città di Castello 17-18-19
Parole Appese di Giuseppe Pegoraro
Maggio 2006
3° Concerto in Omaggio a Mozart- Domenica 21 Maggio 2006- ore 18,30 Salone degli Specchi -
Grande successo con esecuzioni perfette ed apprezzate dal folto e attento pubblico presente
ALVAREZ GUITAR QUARTET
Stefano Falleri,Sandro Lazzeri,Paolo Saltalippi, Alessando Zucchetti
Mozart's Guitar Trascriptions