Guide of ALPI GIULIE


ALPI GIULIE

GUIDA ALPINISTICA DELLE ALPI GIULIE - ITINERARI ALPINISTICI - LIBRI DI MONTAGNA
A lpi Giulie, Itinerari alpinistici dell'Ottocento propone itinerari alpinistici ed escursionistici, divenuti ormai dei classici, attraverso la ricostruzione della storia e delle vicende dei 'pionieri' dell'alpinismo friulano e dei primi scalatori della regione..
La guida è stata costruita, affiancando ad alcuni racconti storici e relazioni d'epoca, le schede tecniche delle salite che contengono le informazioni essenziali per l'alpinista moderno.
L'opera è suddivisa in due volumi: il primo è dedicato alle Alpi Giulie , comprese quelle orientali in territorio sloveno; il secondo alle Alpi Carniche e alle Dolomiti Friulane.
Si è preferito soffermarsi su una fase storica (anni Sessanta dell'Ottocento-primi anni del Novecento) e su una generazione che precede l'avvento di un alpinismo più tecnico e rivolto alla ricerca di 'imprese', quale si affermerà compiutamente solo dopo la Grande Guerra..
Nell'alpinismo dell'epoca convivono numerosi aspetti fra di loro in contraddizione, pur restando vero che la componente dominante dell'alpinismo friulano nella seconda metà dell'800 è quella esplorativa e scientifica , con la presenza di figure carismatiche e storiche (Giovanni Marinelli) della Società Alpina Friulana.
.

info: ALPI GIULIE




Photo by www.hotel-carnia.com

Geografia
dai rilievi morenici che si affacciano sull’alta pianura a quelli flyshoidi del Friuli orientale, dalle aspre catene prealpine alle cime delle Dolomiti di Forni e Pesarine , alle alpi Giulie e Carniche culminanti nei 2780 m del monte Coglians , la vetta più alta della regione.
Dal punto di vista geologico, nella nostra provincia si saldano le terminazioni di tre catene montuose: la catena ercinica Paleocarnica e quelle alpine delle Alpi meridionali orientali e delle Dinaridi esterne.
Le alpi Tolmezzine Tale unità si estende sino al corso dell’Alto Tagliamento; è questo il dominio dei sedimenti mesozoici (triassici in particolare) con grande sviluppo di rocce arenaceee , calcareo marnose, calcareo dolomitiche e dolomie.
Le alpi Giulie In questo settore affiorano in prevalenza rocce mesozoiche con particolare sviluppo della dolomia principale (Triassico superiore).
Le prealpi Carniche Sotto questo nome si comprendono i rilievi che dalla valle dell’alto Tagliamento si estendono sino alla pianura; su tale settore affiorano terreni di età compresa fra il Triassico superiore ed il Miocene superiore.
(dalla guida delle Alpi e Prealpi Carniche e Giulie) .

Museo Storico Militare delle Alpi Giulie - Dove siamo
Questa storia, che va dal periodo napoleonico alla 2 a guerra mondiale, viene raccontata all'interno del museo storico - militare delle "ALPI GIULIE", creato dall'amministrazione domunale di Tarvisio e gestito dall'associazione "Gruppo storico Tarvisiano".

Società Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del CAI
Società Alpina delle Giulie - Sezione di Trieste del CAI .
La rassegna di attività "Alpi Giulie" venne pubblicata la prima volta a Trieste nel lontano 1896, facendo seguito al volume unico degli 'Atti e Memorie della Società degli Alpinisti Triestini' (1885) e ai due volumi degli 'Atti e Memorie della Società Alpina delle Giulie' (1886-1887 e 1887-1892)..
Salvo brevi interruzioni, la rassegna 'Alpi Giulie' esce ancor oggi, con cadenza semestrale, e rappresenta la maggior fonte di informazioni relative alle molteplici attività che la Sezione di Trieste attualmente svolge..
In un arco di tempo che supera ampiamente il secolo, hanno scritto su Alpi Giulie alpinisti e speleologi che hanno contribuito grandemente allo sviluppo e alla 'storia' di tali discipline, sportive e scientifiche ad un tempo..
Viene spedita, gratuitamente, a tutti i soci ordinari dell'Alpina, e scambiata con sezioni del CAI, associazioni alpinistiche, Musei, Biblioteche, Istituti scientifici e culturali..
La serie completa di Alpi Giulie è consultabile presso la biblioteca della SAG.

Benefits



Alpi Giulie Occidentali
Le Alpi Giulie Occidentali sono delle montagne di estrema bellezza.
Nel libro vengono descritti 50 itinerari scelti di diversa lunghezza e difficoltà: dalle piacevoli gite domenicali e dalle impegnative vie ferrate fino alle arrampicate facili, adatte solamente a persone con un'ottima esperienza o addiritura accompagnate da una guida alpina..
Le fotografie ed i disegni del pittore e alpinista Danilo Cedilnik – Den, assieme alle precise descrizioni degli itinerari e a tutti i dati tecnici necessari, facilitano maggiormente l'orientamento..

ALPI GIULIE:

Mille Opportunità - Friuli Venezia Giulia - Guida di SuperEva
Friuli Venezia Giulia, terra di confine, stretto tra il fiume Livenza, le Alpi, il Mar Adriatico, morfologicamente formato da una parte montuosa a Nord, la Carnia, e da una regione pianeggiante divisa quasi a metà dal corso del fiume Tagliamento che riceve le acque dal Fella e nel tratto terminale segna  il confine con la Regione Vneneto.
Terra di frontiera montuosa, spesso difficile, comprende il versante meridionale delle Alpi Carniche dove troviamo il monte più alto, il Coglians, 2780 m, e il settore occidentale delle Alpi Giulie con la vetta dello Jôf di Montasio, 2753 m.


emesso alle ore 14:00 del 13/03/2007 valido fino alle ore 28.00 del 14/03/2007   a cura del Comando Truppe Alpine .
La copertura nevosa del territorio è continua nei versanti in ombra sopra i 1200 metri sulle alpi e sopra i 1300 sulle prealpi mentre nei versanti al sole è continua sopra i 1400 metri sulle alpi, erosa ed irregolare sulle prealpi Carniche, quasi assente sulle prealpi Giulie.
Attualmente gli spessori del manto nevoso sopra i 1600 metri sono mediamente di 105 cm sulle Alpi Giulie (con valori di 195 cm al Rif.
Gilberti), 65 cm sulle Alpi Carniche orientali e di 85 cm sulle Alpi Carniche occidentali.
Per  le attività sci alpinistiche, considerate le caratteristiche del manto nevoso e le elevate temperature diurne, si raccomanda la massima prudenza nell’attraversamento dei pendii ripidi aperti oltre il limite superiore del bosco, aumentando le misure di sicurezza nell’attraversamento delle zone di accumulo in prossimità di canaloni, creste e forcelle, evitando il movimento nelle ore più calde della giornata.

Regione Autonoma FVG - Meteo
Un decisivo impulso migliorativo del bollettino è avvenuto a partire dal 1983, anno in cui è stata fondata l'AINEVA (Associazione Interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti la Neve e le Valanghe) che associa le Regioni e Province autonome dell’arco alpino italiano; Gli obiettivi primari dell’AINEVA sono lo scambio e la divulgazione di informazioni, l'adozione di metodologie comuni di raccolta ed elaborazione dati, la divulgazione di pubblicazioni, la formazione dei tecnici e la diffusione dei bollettini valanghe con i migliori standard al fine della prevenzione del pericolo di valanghe..
L’attuale Bollettino valanghe del Friuli Venezia Giulia continua su questa strada: è uno strumento informativo che prevede il pericolo costituito dalla caduta delle valanghe in un determinato spazio, l'arco alpino regionale, in un determinato intervallo di tempo, 48 o 72 ore.
17 campi di rilevamento manuale dei dati nivometeorologici effettuato giornalmente da privati e da forestali intorno alle ore 8.00 di ogni giorno; vengono utilizzati anche alcuni dati provenienti da stazioni Meteomont e da regioni e Stati contermini (Veneto, Austria, Slovenia); 16 stazioni automatiche con rilievo orario di temperatura dell’aria, forza e direzione del vento, altezza della neve e, in alcuni casi, umidità relativa; 19 campi fissi di rilievo della struttura interna al manto nevoso (profilo penetrometrico e stratigrafia) effettuati con cadenza settimanale dal personale forestale (alcuni corrispondenti con quelli di rilievo giornaliero); da 5 a 8 rilievi itineranti settimanali, in località variabili, della stabilità del manto nevoso (comprendenti penetrometria, stratigrafia e blocco di slittamento) che vengono effettuati lungo itinerari scialpinistici da forestali e guide alpine qualificate.

TNP-I-OPIS
Nel cuore delle Alpi Giulie, nelle lontane valli di Trenta e di Bohinj, e nata secoli fa la favola di Zlatorog, cioe di un misterioso camoscio bianco dalle corna d'oro, che aveva un giardino incantato in alta montagna ed al tempo stesso era il custode di un immenso tesoro nascosto.
In uno scatto d'ira Zlatorog anniento l'avido cacciatore e, dopo aver distrutto il proprio paradiso alpino, spari per sempre.
A quell'epoca, grazie all'iniziativa dell'Associazione Musei della Slovenia (e precisamente del suo senore per la protezione della natura) e della Societa Alpina della Slovenia fu presa in affitto per un periodo di 20 anni la vallata dei laghi del Triglav, avente una superficie di 1400 ettari, con il nome di 'Parco di protezione alpino'.
Da esso si allargano a forma di raggiera in tune le direzioni, le valli i cui torrenti alimentano due grossi fiumi che hanno la sorgente nelle Alpi Giulie: il fiume Soca (Isonzo) che si gena nell'Adriatico e il fiume Sava affiuente del Danubio, che si getta nel Mar Nero.
Nel territorio del parco, come altrove nelle Alpi Giulie predominano i calcari, sedimenti depositatisi prevalentemente nell'era terziaria circa 200 milioni di anni fa.

Rifugio Luigi Pellarini - Carnizza di camporosso - Gruppo Jof Fuart - Alpi Giulie
è stato costruito nel 1924 e dedicato all'alpino Luigi Pellarini, caduto durante la Prima Guerra mondiale sul M.Chiesa (alt.Asiago).
Da allora ha svolto un prezioso servizio all'alpinismo, divenendo uno dei rifugi più importanti delle Alpi Giulie.
Nuovo edificio in stile alpino realizzato in leterizio e legno, su quattro piani..
Tutta la costiera che circonda il rifugio, con dislivello medio delle pareti attorno ai 600m, è terreno d'elezione per alpinismo..

Scivolare.it - Lo sci al di là delle piste
Scialpinisti bloccati dalla forestale Tarvisio - Il compresorio turistico della Valcanale è rinomato per i suoi tracciati naturalistici e per lo scialpinismo.
Scialpinismo in Friuli - Forni di Sopra David Capellari ci fornisce alcune proposte Scialpinistiche a Forni di Sopra in Friuli Venezia Giulia.
Dopo una spedizione di sci alpinismo nelle Watkins Mountains (Groenlandia nel 2000) mi è rimasta la passione per l' Artico.
Nicola, Gianluca e Giovanna sono entusiasti sci alpinisti tutti come me iscritti alla sezione di Padova del CAI dove svolgo l'attività di istruttore regionale di sci alpinismo.