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Claire Voyant - Time and the Maiden

 

La musica dei Claire Voyant, nome equivoco (dal personaggio di un fumetto anni '40) perché non una persona, bensì un'intera band, è stata definita "un'elettronica eterea, sensuale e quieta, con i ricchi vocalizzi di ciò che potrebbe essere il canto di una sirena mitica" (dal sito ufficiale della band: www.clairevoyant.com). 
Il trio californiano composto da Victoria Lloyd alla voce, Chris Ross alle tastiere e programmazione, e Benjamin Fargen alle chitarre, è in attivo da sette anni e, nonostante non sia l'ultimo, vorrei qui proporre, a chi non lo conoscesse già, l'ascolto di Time and the Maiden, del 1998, opera, a mio avviso, ricca di stimolazioni sensoriali e ampiezza melodica, e senz'altro riconosciuta come il lavoro di riferimento del gruppo finora. La loro musica, sebbene poco artigianale perché fondata su suoni sintetici, dimostra come anche l'elettronica possieda una forte carica emozionale, proprio in quanto musica. Tra le band ispiratrici dei Claire Voyant ci sono Depeche Mode, Portishead, Dead Can Dance, Cocteau Twins e altre. Di questi ultimi, l'inizio di Love the Giver, prima canzone dell'album di cui parliamo, ha una evidente reminiscenza e, sebbene gli effetti ritmici del pezzo proseguano in quello stile, la voce di Victoria ci introduce nel mondo di un'altra band, fino a disegnare, nel ritornello, dei favolosi tragitti melodici in cui ci lasciamo scivolare aggrappandoci solamente agli alterni e leggeri soli di chitarra.
Con Time and the Maiden il panorama diventa più oscuro e nostalgico. La voce ora si flette in una dolce-amara cantilena dal sapore malinconico e l'andamento morbido e sinuoso, fino a rabbrividire quando canta: "After all this time I still carry my heart blind oh I am 
killing time with liars… its all this time".
Con Mercy seguono una serie di ninna nanne dal sapore delicato e melodicamente facili da ricordare, ma non per questo meno piacevoli da ascoltare o cantare. 
Majesty sembra un altro invito alla calma e all'introspezione non problematica, a una serenità nascosta ed estranea a contaminate forme di sopravvivenza. Nonostante i suoni elettronici e quindi non "naturali", la musica dei Claire Voyant echeggia infatti di una naturalità lontana e limpida, in cui la voce gioca un ruolo fondamentale, strumento musicale di ogni era. 
Time and the Maiden è un ottimo album per incominciare una giornata che vorremmo particolarmente serena e riflessiva a un tempo. Sebbene il gruppo abbia scelto per l'etichetta il nome Nocturne in quanto, a loro dire, "è una parola incantevole, dalle misteriose connotazioni", ritengo la loro musica un ottimo ascolto mattutino, di quelle mattine quiete eppur cariche di un senso di inquieta attesa. Di un umore, più che un evento, che forse solo la notte ci porterà. 
Numero Tracce 13
Durata --
Uscita 1998
Etichetta Metropolis Records / Nocturne

 

 

Emanuela Evangelisti
Aria Domina Fiction

Tracklist

Line Up

1. Love the Giver 
2. Time and the Maiden 
3. Mercy 
4. Everafter
5. Majesty 
6. Eventide 
7. Iolite 
8. Elysium 
9. Bittersweet 
10. Blinking Tears 
11. Love the Giver [Low Mix]
12. Bittersweet [Bitter Mix]
13. Instinct
  • Victoria Lloyd
  • Chris Ross
  • Benjamin Fargen

CONTATTI

www.clairevoyant.com

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