An Artist and a Plane è diviso in due parti, la prima, ARTAC, è composta da 5 brani, la seconda, ELECTRONIC SUTARTINES, è un pezzo lungo 20 minuti in cui l'elettronica di Antanas Jasenka si fonde con le voci dell'ensamble folk lituano dei Trys Keturiose, che appunto esegue la Sutartines, l'antica arte lituana del canto polifonico. 
Nei primi 5 brani troviamo il lato più industriale, meno caotico e disturbante di Antanas, brani che uniscono ambient oscuro e malato a rumorismo industriale che sfocia persino in brevi ritmiche tribali (fatte coi rumori, ovviamente!).. è qui notiamo che le composizioni di Antanas sono più mature, anzi, e soprattutto, sono più lineari, non hanno quell'effetto compilation che si avvertiva nel precedente disco (anche se lì i brani erano incollati uno con l'altro!!), ma seguono un percorso sonoro che li accomuna..
Nella seconda parte Electronic Sutartines Jasenka decide, come si intuisce dal titolo, di unire la sua malata elettronica sperimentale alla Sutartines (gli antichi canti polifonici lituani) eseguita dall'ensamble folk lituano Trys Keturiose, il risultato sono 20 minuti di brano, suddiviso in 13 minuti iniziali di manipolazioni in un crescendo di pathos e tensione e 7 minuti finali nel caos noise più distorto e malsano che assalta l'ascoltatore all'improvviso e lo avvolge in un incubo sonoro.. attenzione, astenersi malati di cuore!!