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De Profvndis Clamavi - Ossarivm

 

Si nota un leggero calo in termini di melodia, su questo secondo lavoro dei nostrani De Profundis Clamavi, "Ossarium", il quale presenta, rispetto al primo demo, maggiore energia e rabbia, mantenendo comunque vivo il filo stilistico con cui hanno esordito e si sono fatti conoscere nel nostro paese, anche considerato che la line-up non è cambiata quasi per nulla (da quanto leggo pare si sia sostituito il bassista) e che non è passato troppo tempo fra i due lavori (un paio d'anni: tempo a mio parere necessario per preparare bene un lavoro). Nei 3 pezzi di questo demo si susseguono spesso melodie originali, ma che purtroppo vengono talvolta penalizzate da riff un pò troppo "sentiti": devo dire che i ragazzi danno il meglio di sé soprattutto nelle fasi cadenzate e atmosferiche, e una buona capacità compositiva dei chitarristi permette loro di far filare bene le canzoni, con maturità e senza fastidiose interruzioni; il buon groove tiene sufficientemente alta l'attenzione dell'ascoltatore, immagino grazie soprattutto all'ottima prova del batterista, non tanto per tecnica, quanto per orecchio musicale, capacità di adattamento e senso del ritmo. Molto piacevole la title-track "Ossarium", piena di idee e carica di rabbia, un pezzo decisamente esplosivo e ben ragionato, anche se dei giri di tastiera verso la fine mi ricordano troppo la colonna sonora di X-Files; escludendo questo pensiero negativo, ammetto che può anche starci.
Mi ha parecchio entusiasmato la ballata folk all'inizio di Queen Valsesia, canzone che comunque non ha lasciato un gran segno nella mia memoria, a differenza della seguente "My Sadism has no Shame", alla quale maggiore originalità compositiva e rabbia conferiscono superiore efficacia nel colpire l'audience, anche per merito di alcuni piacevoli giri accompagnati dalle tastiere, non più recluse al mero ruolo di base per intermezzi et similia, che comunque non mancano nel resto della song.
Passando al sound, beh, mi spiace dirlo ma fà abbastanza cacare: la prova del batterista è danneggiata da suoni troppo macchinosi e lontani, personalmente avrei curato maggiormente l'equalizzazione della voce e la distorsione delle chitarre; trovo inoltre che i volumi siano bassi: ok che è Black Metal, ma quando a suonare si è in sei bisogna considerare che si rischia di limitare l'efficacia del lavoro definitivo a causa di un mixaggio poco curato.
Quindi ci tengo a dare un paio di ultimi appunti: trovo pessima e provocatoria l'idea di tagliare le copertine per evitare (immagino) che magari la redazione se le rivenda: e se anche fosse? Mi sembra una pratica decisamente "rabbina", considerato l'inevitabile attaccamento ai soldi che la origina, e nell'underground non si dovrebbe pensare così tanto al vil danaro. Accettiamo anche cd masterizzati, ma un redattore bastardo può interpretare il tagliare le covers come un vero e proprio dispetto. Ciononostante noi giudichiamo la musica vero? Quindi per questa volta siete perdonati.
Ed evitate anche di scrivere troppe stronzate nel sito internet (che ora sembra chiuso...): non dovete convincere nessuno di essere crudeli e di voler distruggere il mondo, e come avrete ben capito si suscita nel pubblico una reazione decisamente opposta.
Aspetto fiducioso nuovi lavori e mi scuso per il ritardo con cui ho scritto questa recensione.
Numero Tracce 4
Durata 24:28
Uscita 2004
Etichetta Autoproduzione

Voto: 

 7.5

Vito "Kerorg" Persi

Tracklist

Line Up

1. Ossarium
2. Queen Valsesia
3. My Sadism Has No Shame
4. Profectum Iri (Outro)

Hingest: Vocals
Avgvstvs Madrigal: Guitar
Count Glimmen: Keyboards
Lord Goticvs: Guitar
Gehammer: Drums
Groeber: Bass

CONTATTI

www.deprofvndisclamavi.cjb.net 
 

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