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Questo fine 2004 segna anche il ritorno
dei francesi Wallenberg, formazione transalpina che scorazzava per tutta
la Francia gotica tra l'84 e l'88 e che condivideva i palchi con gente
come Play Dead, Jad Wio e Neva.. ma all'apice della loro carriera quando
stavano per produrre un album per la EMI il gruppo si sciolse.. oggi
ritornano guidati dal chitarrista/cantante Hervé con questo nuovo album
all'insegna di un sound nostalgico, oscuro e tremendamente wave (tanto
da apparire anacronisticamente fuoriluogo!).. Sea of Sins è un
disco piacevole, che si lascia ascoltare e che non annoia quasi mai
l'ascoltatore.. il disco si apre con la title-track ed è subito goth
ottantiano inglese.. But assume connotati più cold-wave, basso
ipnotico, chitarre glaciali.. con Hypnotic (or MDP) i Wallemberg
mostrano anche le loro influenze batcave (dei gruppi francesi metà
'80), questo è sottolineato ancor di più dall'apporto di Denis Bortek
(Jad Wio) nelle malsane backing vocals.. If I Was Another Man mostra
nuovamente il gruppo francese su territori più goth rock (in questo
pezzo compare anche Elsa Drezner (Tanit)).. se poi Welcome Home potrebbe
essere un pezzo dei Cure e Definitely dei Lords of the New Church,
con Ode to Gilles passiamo direttamente ai Joy Division! ..An Eye For An Eye
è un'altro pezzo deathrockettaro francese, veloce, incisivo e
malato! Le conclusive Why e The Land of the Sun chiudono
il disco rallentando i tempi e concedendosi divagazioni al pop oscuro
à la Cure (anche se The Land of the Sun è più wave e
soffocante).. un ritorno che non so quanta gente possa rendere felice,
ma sicuramente un disco sincero e ben fatto, nulla di eccezionale, nulla
di nuovo, ma alla fine è quello che tutti cercano..
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