ABBAZIA DI SAN NILO

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ARBITALIA

  • ARBITALIA Shtëpia e Arbëreshëve të Italisë La Casa degli Albanesi d' Italia i Il millenario di san Nilo La Tebaide del Sud Italia di Piero Pisarra - foto di Piero Pisarra e Giancarlo Giuliani Nato da una famiglia aristocratica di Rossano Calabro, si convertì alla vita ascetica dei monaci bizantini e percorse l’Italia meridionale fondando ovunque comunità di preghiera.
  • . Dell’opera di san Nilo resta il monastero cattolico di rito greco di Grottaferrata, esempio di dialogo ecumenico tra Oriente e Occidente.
  • . Quell’uomo era Nilo, san Nilo, innografo e monaco dalla fortissima personalità, di cui ricorre quest’anno il millenario della morte.
  • . Nilo era nato a Rossano, sulla costa ionica, in una famiglia aristocratica, probabilmente nel 910: il suo nome di battesimo era Nicola.
  • . Ma, senza guida spirituale, il giovane «si lasciò prendere nella trappola del piacere e si innamorò di una ragazza da cui ebbe una bambina»: così scrive il monaco Macario del Monte Athos nella breve biografia di san Nilo aggiunta al Sinassario , il libro delle Vite dei santi in uso nella Chiesa ortodossa.
  • . La fonte di Macario – così come degli altri agiografi più antichi – è il Bios , scritto dal discepolo di Nilo, Bartolomeo di Rossano.
  • . O i quadretti deliziosamente naïf, gli apoftegmi e le vite dei Padri, di cui parla Palladio nella Historia lausiaca , opera che san Nilo copiò di sua mano.
  • . Secondo il suo biografo (che forse esagera, ma non troppo), Nilo dormiva soltanto un’ora per notte e passava il resto del tempo in preghiera, a recitare l’ufficio divino o a copiare testi ascetici.
  • . Nilo fece l’apprendistato della vita monastica tra gli asceti del Mercurion, dove fu discepolo di Fantino, Giovanni il Grande e Zaccaria, venerati ancora oggi, in tutto l’Oriente cristiano, per la loro santità.
  • . E, a settant’anni, Nilo si mise di nuovo in cammino.
  • . Un’icona portatile del XII secolo nell’abbazia di San Nilo.
  • . E oggi? «San Nilo rimane figura di unità tra Oriente e Occidente, un santo della Chiesa indivisa», dice l’archimandrita Emiliano.



    ARBITALIA
  • . «L'anno niliano (16 settembre 2004-26 settembre 2005) - ha sottolineato Cassone - non è un evento puramente celebrativo e fine a se stesso, ma occasione per far emergere la santità, il genio di san Nilo, per suscitare il desiderio di una vita più conforme al Vangelo.
  • . Ma affermare che il dato fondamentale delle celebrazioni è riscoprire la spiritualità del fondatore dell'Abbazia di Grottaferrata implica l'impegno a coltivare il seme ecumenico di cui san Nilo è stato convinto portatore».
  • . In questi giorni è in corso il novenario di preparazione alla festa del 26, che vedrà protagonista la parrocchia cittadina dedicata a Nilo, dove il parroco, don Pino Madeo, ha programmato una serie di catechesi tenute dal vicario generale, monsignor Luigi Renzo sul tema della «Paternità di San Nilo».
  • . Ogni ufficio di pastorale ha in cantiere attività legate all'evento: itinerari formativi attraverso lo studio del Santo, particolari iniziative sulla vita consacrata, coinvolgimento delle scuole con produzioni multimediali e composizioni, i «sabati niliani» proposti dalla pastorale della salute, alcuni pellegrinaggi sui luoghi che richiamano le tappe del pellegrino Nilo verso Grottaferrata.
  • . Nell'ambito della promozione turistica verrà istituito il «Parco letterario San Nilo», unica esperienza di parco letterario in Italia realizzata sulla figura di un santo.
  • . Il parco su Nilo da Rossano narra la storia dell'illustre abate.



    Arte e Cultura
  • Chiese, Conventi e Abbazie - Abbazia di San Nilo (Grottaferrata) Nel luogo dove è stata edificata la badia era una costruzione romana.
  • . Questo modesto edificio già trasformato in piccolo santuario, e il terreno intorno con i ruderi della villa romana, vengono donati dal conte Gregorio, signore del Tuscolo, nell'estate dell'anno 1004, al vegliardo abate Nilo, giunto nel tuscolano per installarvisi con i suoi "fratelli".
  • . L'abate Nilo, nato a Rossano Calabro, ma di origine e formazione greca, aveva lasciato la Calabria sfuggendo alle incursioni dei Saraceni e per lungo tempo aveva dimorato con i suoi monaci in Campania.
  • . Se per volontà dell'abate, in seguito divenuto Santo, Nilo - che qui è sepolto - ha avuto inizio il primo insediamento dell'abbazia a lui intitolata, all'opera sapiente e appassionata dell'abate Bartolomeo si deve la costruzione del monastero e della chiesa nonché la continuazione della tradizione del monachesimo orientale - che basa la sua dottrina su quella di San Basilio - e l'indirizzo operoso della comunità alla composizione e alla trascrizione di inni sacri.
  • . Nel 1824 il Papa Leone XII sopprime la Commenda e rimane unico abate Nilo III Alessandrini.
  • . Nilo, insieme ad latri pervenuti nel tempo fra i quali numerosi codici greci, a cui si è aggiunta una vasta raccolta di libri stampati a carattere ecclesiastico e storico umanistico.
  • . nei registri più alti i Patriarchi della Chiesa Greca; sotto, gli episodi della vita dei santi basiliani San Nilo e Santa Barba: nella parte raffigurata la Madonna col Bambino tra i Santi Nilo e Bartolomeo attribuita alla cerchia dei Carracci.



    La Calabria nel periodo Normanno Svevo
  • . Una delle figure più note di monaci basiliani calabresi è San Nilo di Rossano (900-1004), fondatore del Monastero di Grottaferrata, rinomato centro dell'Ordine, che sopravvisse anche alle soppressioni di epoca borbonica.



    Pro Loco Mammola
  • . X Il Santuario ricco di storia e tradizioni (numerosi i testi pubblicati) si trova sull’altopiano della Limina territorio di Mammola, in provincia di Reggio Calabria e ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, ed è il luogo dove San Nicodemo Abate Basiliano ha vissuto insieme con altri Monaci (San Fantino di Tauriana, San Nilo di Rossano ed altri) ed è considerato uno dei Santi calabresi più importanti.

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    Photo by www.tradition-mystique.net


    - Calabria: La Settimana Santa a San Demetrio Corone - Diario di viaggio
  • . X da San Nilo di Rossano, ma ancora prima si ha notizia di un borgo citato col nome di Situ Sancti Dimitri, in ricordo del santo greco.


    PromoCalabria - Storia e Costumi Calabresi
  • . Sant'Elia, San Bartolomeo da Simeri, San Nilo , fondano, instancabili, decine di monasteri, spingendosi fino a Grottaferrata, alle porte di Roma; edificano cappelle e chiese; istruiscono centinaia di monaci loro seguaci all'arte della trascrizione dei codici.


    San Nilo
  • San Nilo S an Nilo di Bisignano ( Nilo Maleno di Rossano ) nacque a Rossano nel 905 e morì nel 1000, fu venerato e proclamato santo per la sua dottrina e per i prodigi che compieva nel nome del Signore.
  • . San Nilo fondò anche la Badia di S.
  • . Poco fuori da San Demetrio Corone, si incontra un agglomerato che comprende l’antico monastero di Sant’Adriano dove San Nilo vi si fermò sino al 980.
  • . Appassionato anche di musica ed ottimo calligrafo, San Nilo insegnò ai suoi adepti il canto e la copiatura dei codici.


    SAN NILO
  • . SAN NILO, SAN BARTOLOMEO ABATE ED I BIZANTINI A VALLELUCE E SANT’ ELIA.
  • . Elia Fiumerapido e di Grottaferrata in onore di San Nilo da Rossano Calabro (910 – 1004), tenutesi presso il Municipio di S.
  • . Elia per poi recarsi in territorio di Tuscolo, poco più a monte di Frascati, dove fu loro concesso un terreno in località Crypta Ferrata e dove, dopo la morte di San Nilo, il suo discepolo Bartolomeo eresse il grandioso monastero basiliano attorno al quale, man mano, sarebbe sorta la cittadina di Grottaferrata.
  • . Ad onor del vero va detto anche che già nel 1979, in occasione della ricorrenza del millenario della venuta di San Nilo a Valleluce, l’ allora Sindaco di S.
  • . Michele Arcangelo ed il trasformato antico monastero, proprio a San Nilo.
  • . Elia Fiumerapido dovrebbe essere resa a quello di Grottaferrata il 26 settembre del 2004, in occasione delle celebrazione del primo millenario dalla morte di San Nilo.
  • . Il Santo Nilo era nato a Rossano Calabro nell’ anno 910 (1) ed il suo nome di battesimo fu Nicola.
  • . La fama di uomo santo e giusto avvolse subito la figura di Nilo e molti furono i suoi seguaci, ma egli rifiutò sempre onori e richieste che gli si offrivano a ricoprire incarichi di Vescovo sia a Rossano sia in Puglia.
  • . Ma altri eventi brutali sopraggiunsero a convincere Nilo a lasciare le Calabrie : i Saraceni avevano invaso ed infestavano quelle terre (3) ed il sant’ uomo pensò bene di rifugiarsi presso i Principati cristiani longobardi della Campania.
  • . San Nilo ed i suoi 60 confratelli lo ingrandirono con la chiesa omonima che le era accanto e vi convissero per ben 15 anni fino all’ anno 994, introducendovi, con la benevolenza dell’ abate Aligerno, celebrazioni religiose cristiane di rito bizantino.
  • . I monaci bizantini basiliani di Valleluce, sotto l’ attenta e rigida guida di San Nilo, oltre che alla vita ascetica si dedicarono anche all’ evangelizzazione delle popolazioni locali.
  • . Proprio nel mentre San Nilo era a Valleluce, è probabile che lo raggiungesse una folta colonia di suoi connazionali bizantini, provenienti dalla Puglia, e che il sant’ uomo, essendo questi pellegrini originari di Taranto (10), fece loro costruire una chiesa su una collinetta alla sinistra del fiume Rapido, a nord della collina che di lì a breve avrebbe dato luogo al paese di S.


    Kataweb Arte
  • . L'abbazia festeggia i mille anni di vita Previste Grottaferrata - L'Abbazia di Grottaferrata fondata da San Nilo da Rossano compie mille anni.
  • . Caso unico in Europa occidentale di monastero di rito greco-bizantino attivo per un millennio - fondata nel settembre del 1004 dal monaco Nilo, originario di Rossano in Calabria.

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    San Nilo da Rossano
  • CD immagini Sostienici e avrai TUTTE le immagini di Santiebeati San Nilo da Rossano Rossano Calabro (CS), 910 - Monastero di Sant’Agata, Grottaferrata (RM), 26 settembre 1004 Patronato: Rossano, Grottaferrata L’Italia meridionale conosce i monaci d’Oriente con la loro liturgia al tempo del dominio bizantino.
  • . Si sa che era sposato e con una figlia; poi lo si ritrova monaco col nome di Nilo, e sul fatto gli storici non sono concordi.
  • . Nilo vive dapprima in comunità, poi si fa eremita per bisogno di solitudine, col consueto rigore nel cibo e nel riposo, con dedizione totale a preghiera e studio.
  • . Qui, per quindici anni, Nilo educa monaci di rito orientale, mantenendo amabili rapporti con i monaci “latini”, i benedettini di Montecassino, che lo aiutano cordialmente.
  • . Il suo discepolo e biografo, Bartolomeo, narra che nel 998 Nilo corre a Roma per salvare il vescovo Giovanni Filagato, suo conterraneo, fatto antipapa dal nobile romano Crescenzio e suo complice nella rivolta contro il papa Gregorio V e l’imperatore Ottone III suo cugino.
  • . Nilo lasciò Roma.


    San Bartolomeo di Simeri
  • . Nilo da Sibari.


    Colline Romane
  • . Nilo sopra i resti di ville romane situate nei pressi dell’antica Via Latina.
  • . Alcuni monaci greci basiliani, guidati da San Nilo, allontanatisi dalla Calabria per sfuggire alle incursioni saracene, si rifugiarono in questi luoghi dove nel 1004 iniziarono la costruzione dell'Abbazia su un vasto terreno loro donato da Gregorio I, Conte di Tuscolo.


    Abbazia di San Nilo - Grottaferrata (RM) - Lazio - Le Abbazie e i Monasteri di Finesettimana.it
  • C.so del Popolo, 128 GROTTAFERRATA - (RM) Telefono 06.9458311 Fax Ordine Monaci Basiliani Abbazia di San Nilo L'Abbazia di San Nilo costituisce l'attrattiva principale di Grottaferrata.
  • . Sorta sulle rovine di una grande villa romana (secondo alcuni studiosi si tratterebbe della Villa di Cicerone), fu fondata nel 1004 da Nilo di Rossano, egumeno dei Monaci greci basiliani, che si allontanò dalla Calabria in seguito alle incursioni saracene e cercò asilo nel Lazio.
  • . Negli anni che seguirono la morte di San Nilo, i Conti Tuscolani continuarono a proteggere i monaci: concessero alla badia numerosi privilegi e la dotarono di altri possedimenti.
  • . Sul lato sinistro possiamo osservare la ricca cappella di San Nilo, mirabilmente affrescata dal Domenichino nel 1610.


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  • . L'insediamnento abitativo è un importante centro religioso che ospitò San Macario, San Nilo, e San Saba e deve il nome alla famiglia Marzio che lo governò.