PACE DI CALTABELLOTTA

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VESPRI SICILIANI - I FATTI, LA CRONOLOGIA . ANNI 1268-1282

  • . L'abbiamo visto vincere or con l'una, or con l'altra delle fazioni in guerra e poi perdere mettendosi contro i vecchi compagni siciliani (come a Caltabellotta nella sanguinosa scena che leggeremo più avanti).
  • . Era la metà di luglio sempre del 1302, e Sciacca era fermamente decisa a resistere, confortata dalla vicinanza di Federico, che da Polizzi si era rafforzato nella fortissima Caltabellotta.
  • . E pace e non tregua doveva essere, perché Federico, nelle favorevoli condizioni in cui si trovava, non avrebbe accettato di sicuro una temporanea sospensione delle ostilità.I preliminari della pace furono negoziati a Castronovo il 19 di agosto; il 24 dello stesso mese tra Caltabellotta e Sciacca, - scrive l'Amari - in certe capanne di bifolchi, giunsero, con cento cavalli ciascuno, Federico III e Carlo II di Valois; parlarono soli per molto tempo; poi fu chiamato Roberto.
  • . I patti di quella che fu detta "PACE DI CALTABELLOTTA" , erano i seguenti: Federico III conservava, con il titolo di re di Trinacria, la Sicilia, indipendente dal Papa e da Carlo II d'Angiò; Eleonora, figlia di costui, doveva essere data in sposa a Federico III, e ai figli che da tale matrimonio fossero nati sarebbe stato procurato il reame di Sardegna o di Cipro.
  • . Ma dobbiamo ripartire dall'anno 1282, cioè quando in Sicilia era scoppiata la rivolta dei "Vespri Siciliani", seguita dalla lunga guerra che è terminata in queste pagine con la Pace di Caltabellotta.



    La Dinastia Aragonese
  • . Una stasi alla guerra si ha il 31 agosto 1302 a Caltabellotta - Ag - quando Federico III e Carlo di Valois, come capitano generale di Carlo II, firmano un trattato in base al quale Federico III manteneva il potere sulla Sicilia col titolo di re di Trinacria (quello di Sicilia spettava solo al re di Napoli) fino alla sua morte dopo la quale l'isola doveva passare di nuovo agli Angiò.
  • . La pace di Caltabellotta durò solo fino a quando Federico rivendicò il titolo di re di Sicilia per il figlio Pietro.



    La Dinastia Sveva
  • . Arrigo, richiamato dai nobili pugliesi, riesce ad espugnare il castello di Caltabellotta, (Ag), dove si erano rifugiati Sibilla insieme al figlio e ad alcuni nobili.



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  • . Prima di stabilire la pace di Caltabellotta, gli Angioini cercarono di riconquistare le città perdute nella guerra, soprattutto Messina.



    Benvenuti a Maratea - Costa di Maratea (Golfo di Policastro, Lucania / Basilicata, Italia)
  • . Dopo la pace di Caltabellotta del 1302, che assegna la Sicilia agli Aragonesi e il Regno di Napoli agli Angioini, Maratea entra a far parte dei possedimenti francesi.

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    Miti e Leggende di Sicilia
  • . Prima della pace di Caltabellotta, gli Angioini cercarono di riconquistare le città perdute, soprattutto Messina.


    Cronologia
  • . 1267 Esplode la rivolta dei «Vespri Siciliani» contro i francesi: si concluderà con la pace di Caltabellotta e l'inizio del regno degli Aragonesi 1282 Pietro I Giacomo 1285 Le forze catanesi, che appoggiano gli Aragonesi, riportano, sulle rive del Simeto, sconfiggono le truppe angioine guidate da Rinaldo di Avella.


    storia di Sicilia
  • . Con la pace di Caltabellotta (31 agosto 1302) si chiude il I° periodo della guerra dei Novant’anni.


    Fara Misuraca, Federico III e gli Aragonesi di Sicilia. La guerra dei 90 anni, Pre-testi
  • . In realtà Federico era stato eletto dal parlamento siciliano “re di Sicilia”, di una Sicilia insomma che si rifiutava di tornare sotto gli Angioini; ed era stato riconosciuto re della sola isola dalla pace di Caltabellotta nel 1302, con il titolo di Rex Trinacriae .
  • . L’unico successo a sua favore era stata la pace di Caltabellotta del 1302.
  • . Nacque così il governo dei quattro Vicari generali , formato da Artale d’Alagona in qualità di vicario della regina, da Manfredi Chiaramonte, conte di Modica, da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta e da Francesco Ventimiglia, conte di Geraci.


    La storia della Sicilia
  • . La guerra duro' vent'anni e termino' con la pace di Caltabellotta nel 1302, la Sicilia venne cosi' affidata agli Aragonesi e nel 1412 l'isola perse definitivamente la propria indipendenza diventando di fatto possedimento spagnolo, governato da un viceré.

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