REGNO DI SICILIA

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I normanni nel Sud - Serie cronache e documenti - Doc. I

  • Il primo documento di investitura di Ruggero II introduzione di Angelo Gambella Con questo documento, redatto a Benevento il 27 settembre del 1130, papa Anacleto II (Pietro Pierleoni 1130-38) concede a Ruggero II conte di Sicilia e duca di Calabria e Puglia, il regno di Sicilia.
  • . Col documento beneventano, il papa ricorda i signori di Puglia e Sicilia, antenati di Ruggero, che avevano ricevuto la legittimazione del loro governo dai pontefici suoi predecessori.
  • . Sicilia Calabria e Puglia e tutte le terre appartenute a Roberto il Guiscardo e i suoi successori, costituite in un regno, sono concesse a Ruggero.
  • . La sicilia è elevata al titolo di capitale, siccome era fama che la Sicilia era stata capitale in un lontano passato.
  • . Ruggero ottiene privilegi supplementari come diritti di controllo sulla Chiesa siciliana.
  • . Papa Anacleto II concede a Ruggero II il regno di Sicilia.



    I NORMANNI
  • . Mentre , monaco benedettino e normanno del monastero di Sant’Eufemia fondato da , nel suo De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliane comitis er Roberti Guiscardi ducis fratris, sostenne addirittura che Dio avesse suggellato con "la stirpe di un’alleanza simile a quella che in altri tempi aveva stipulato con Abramo".
  • . CHI ERANO I NORMANNI Ma chi erano effettivamente i che nell’XI secolo conquistarono l’Italia meridionale, dalla Puglia alla Calabria alla Sicilia? E quali furono i segni che questa dominazione lasciò nella cultura e nella società meridionali.
  • . La Sicilia, invece, era musulmana fin dal IX secolo.
  • . Recatisi in Sicilia per combattere gli Arabi, non ottennero dai Bizantini di Maniace la giusta ricompensa.
  • . Ruggero d’Altavilla, ultimo dei numerosi figli di Tancredi, dopo aver aiutato il Guiscardo nella conquista della Calabria, passò in Sicilia per scacciare dall’isola i musulmani; ma prima, tra i due fratelli fu stipulato un accordo relativo alla spartizione del dominio della Calabria, dove, una volta conquistata l’isola, nel 1072, Ruggero mantenne nella parte orientale alcuni feudi e vassalli direttamente dipendenti da lui, mentre la signoria della regione rimaneva sempre al Guiscardo.
  • . Pur mantenendo a Troina, in Sicilia, una specie di centro amministrativo, Ruggero fece di Mileto, dove trascorse gli ultimi anni della sua esistenza, la capitale del suo regno, facendovi affluire dalla Sicilia e dalla Francia personale amministrativo e uomini di chiesa e trasformandola in una città potente, e dove, fra l’altro, creò anche una zecca.
  • . Nel frattempo erano anche morti i figli del Guiscardo, Ruggero Borsa e Boemondo, e Adelaisa resse il trono a nome di Simone, morto il 28 settembre 1105 all’età di dodici anni, e poi di Ruggero II, il quale nel 1127 ottenne l’investitura della Sicilia e nel 1130, dopo una lunga lotta col cugino Guglielmo, fu incoronato ad Avellino da papa Anacleto re di Sicilia, Calabria e Puglia.



    Sicilia - Storia di Sicilia - Arabi - Normanni - Svevi
  • Gli Arabi i Normanni e gli Svevi in Sicilia La dominazione Araba in Sicilia N elle loro scorrerie nel Mediterraneo , dopo aver conquistato le isole di Malta e di Pantelleria , i Saraceni (così vennero chiamati gli arabi in Occidente), mossero alla conquista della che riuscirono a strappare ai Bizantini con una serie di incursioni e campagne militari.
  • . La conquista della Sicilia da parte degli Arabi fu una cosa agevole, anche se essi impiegarono quasi 50 anni per la completa conquista, in quanto si trattò di cacciare dall'isola i Greci-Binzantini , divenuti, nel frattempo, deboli e quasi barbari.
  • . A detta degli storici, la Sicilia non sarebbe mai caduta in mano araba se il governo bizantino si fosse mostrato più risoluto.
  • . La Sicilia fu prima sede di Emirato dipendente dalla dinastia tunisina degli Aghlabiti che la governarono con i loro emissari, poi fu provincia indipendente con una propria dinastia quella dei Fatimi .
  • . Durante i 200 anni della loro dominazione, gli Arabi del resto non erano nè rozzi nè barbari, essi portarono la cultura, la poesia, le arti, le scienze orientali che misero radici nell'antico suolo della Sicilia , e abbellirono il loro regno con monumenti stupendi che segnarono un'epoca nella civiltà Europea.
  • . Sarebbe bello poter leggere "La storia araba di Sicilia" di Ibn Kalta , così pure gli scritti di di Noto (Siracusa) , entrambi scrittori arabo-siculi, di cui molti testi sono andati perduti.
  • . I ricordi più importanti che testimoniano la presenza araba in Sicilia sono quelli della loro architettura.
  • . La riconquista della Sicilia da parte dei Normanni avvenne con i fratelli di Guglielmo d'Altavilla , Ruggero I e Roberto il Guiscardo (l'Astuto), essi completarono la conquista della Calabria (1057/1060) e sempre nel 1060 si rimpossessarono di Messina , aiutatidall'Emiro di Siracusa Bencumen , il quale era in guerra contro suo fratello Belcamend , Emiro di Agrigento .



    I francobolli sulla Sicilia
  • - La Sicilia sui Francobolli - Questa pagina nasce per raccontare la attraverso i francobolli, le sue città, le sue ricchezze artistiche, la presenza dei suoi personaggi nell'ambito storico, letterario, scientifico, sportivo e produttivo, in poche parole: " La Sicilia nei francobolli ".
  • . Sono qui "illustrati" 73 francobolli che descrivono e celebrano alcuni dei momenti più importanti della storia siciliana.
  • . Nel Regno delle due Sicilie il francobollo arrivò il 1º gennaio 1858 nei domini «di qua dal faro» (Campania, Abruzzo, Puglie, Calabria e Basilicata) e nel 1859, nei domini «di là dal faro»; in Sicilia .
  • . Regno di Sicilia Regno d'Italia Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Repubblica Regno di Sicilia 1 gennaio 1859 - prima emissione del Regno di Sicilia.
  • . La prima emissione del regno di Sicilia è del 1 gennaio 1859.



    Storia siciliana - gli Spagnoli - Guida Sicilia
  • - - - - Gli Spagnoli - - Gli spagnoli in Sicilia Dagli Angioini agli Aragonesi La morte di Federico II di Svevia (1250) aveva privato la Sicilia della sua guida illuminata.
  • . Le tensioni interne sfociarono, tra l'altro, in discordie civili e vendette familiari per la contesa di quanto era rimasto della Sicilia normanna.
  • . Il potere papale si espresse anche in campo politico: la corona di Sicilia passò al principe inglese Edmondo di Lancaster che, per dieci anni, detenne il titolo di "re di Sicilia per grazia di Dio".
  • . Due anni dopo, alla notizia che l'ultimo degli Hohenstaufen, il giovane Corradino, si apprestava ad invadere il regno con l'appoggio delle città ghibelline, i siciliani si sollevarono; soltanto Palermo e Messina rimasero nelle mani degli Angioini.
  • . ')" onMouseOut="FlyWinHide "> Le violenze della riconquista scatenarono il risentimento dei siciliani che, nel 1282, esplose con i "Vespri siciliani".
  • . Sapere quando e come il dominio degli Aragonesi si impose sull'isola, si è rivelato un tentativo fallimentare; certamente ne fu preludio la richiesta d'aiuto, a Pietro III il Grande, da parte di un gruppo di notabili siciliani in rivolta contro Carlo d'Angiò.
  • . Aiutato dai baroni Pietro giunse a Trapani il 30 agosto del 1282 ed entrò trionfalmente a Palermo proclamandosi re di Sicilia.
  • . Da allora il regno di Sicilia fu diviso in due e la Calabria, identificata per secoli con la Sicilia, entrava nel Regno di Napoli.
  • . Sotto gli Aragonesi La dominazione aragonese fu accettata senza troppe riserve; probabilmente i siciliani avevano sperato che un re spagnolo, trovandosi altrove, avrebbe lasciato loro maggiore libertà rispetto a quanto non avevano fatto Federico II e Carlo.
  • . In questo modo la tanto agognata autonomia non fu mai conquistata e molti siciliani rimpiansero la dominazione angioina.
  • . Morto Pietro, la corona di Sicilia passò al figlio Giacomo, e quella d'Aragona al figlio Alfonso; ma, morto quest'ultimo, Giacomo gli succedette al trono nominando il fratello più giovane, Federico III, viceré a Palermo.

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    Storia siciliana - Il periodo Normanno-Svevo - Guida Sicilia
  • . Per aprirsi la strada verso la Sicilia, il Guiscardo si alleò con papa Leone IX rinunciando a Benevento, precedentemente conquistata.
  • . In questo modo il papa rivendicava il diritto di signoria feudale sulla Sicilia e Guiscardo disconosceva l'autorità religiosa di Costantinopoli.
  • . Nel 1061 Ruggero, fratello di Roberto, sbarcò in Sicilia per assoggettarla: soltanto tre anni dopo tutta la parte nord-orientale dell'isola era diventata normanna.
  • . Nel 1071 fu assediata Palermo, che riuscì a resistere per circa sei mesi; gli abitanti di questa città furono costretti a pagare un tributo in cambio di una maggiore autonomia amministrativa e della libertà di culto.Soltanto nel 1088 fu conquistata anche Castrogiovanni e tre anni dopo Noto, ultimo baluardo della Sicilia musulmana.
  • . E' pur vero che al tempo della conquista normanna la Sicilia era già un paese debellato e i vincitori furono facilitati anche dal fatto che non dovevano riconoscere diritti e doveri ai vinti.
  • . "Lavori in legno e mosaici, - scrivono Finley, Mack Smith e Duggan in Breve storia della Sicilia - monete e abiti, scultura e letteratura mostrano come un'eterogeneità e una mescolanza di stili possono in effetti diventare uno stile autonomo.
  • . La fine della Sicilia normanna Quando salì sul trono del Regnum Guglielmo I (detto il Malo), figlio di Ruggero, il momento politico non era dei più facili.
  • . La Sicilia era sconvolta dalla crescente opposizione feudale e dalle tensioni sociali che spesso sfociavano in insurrezioni popolari: uno dei bersagli fu Maione di Bari, primo ministro di Guglielmo, vittima del tumulto del 1155.
  • . Alla morte di Guglielmo I, avvenuta nel 1166, la Sicilia fu governata dalla madre, Margherita di Navarra, che fu costretta a chiedere aiuto ai propri parenti contro le agitazioni provocate dai baroni.
  • . Sotto la reggenza di Guglielmo II (1172), la Sicilia conobbe un periodo relativamente tranquillo e per questo il nuovo re fu detto il Buono.


    La regione calabria
  • . A sud è separata dalla Sicilia dallo stretto di Messina, la cui distanza minima, nei pressi di Villa San Giovanni è di soli 3, 2 km Storia Le coste orientali della Calabria furono anticamente colonizzata dai Greci.
  • . Nel IX e X secolo la Calabria, che era stato il più ricco territorio di Roma prima della conquista dell'Egitto, fu terra di confine tra Bizantini e gli Arabi insediatisi in Sicilia, soggetta a razzie e schermaglie, spopolata e demoralizzata, con i soli monasteri Greci che provvedevano alla cultura.
  • . Nel 1060, i Normanni, sotto la guida di Ruggero I di Sicilia, fratello di Roberto il Guiscardo, si stabilirono lungo questo confine, e organizzarono un governo che fu messo in atto dai locali magnati Greci.


    Comune di Catanzaro - Capoluogo della Regione Calabria
  • . Nell'anno 1708 Carlo V è re di Napoli e di Sicilia; sotto il suo regno ebbe inizio una politica tendente all'abolizione dei feudi e dei feudalismi sfociata poi (1741) nella riforma amministrativa e tributaria.
  • . Il legame con la Spagna era certo e forte, ed in quel periodo si unirono le quattro case borboniche di Spagna, Francia, Napoli - Sicilia e Parma.
  • . ~' re di Napoli, III di Sicilia).
  • . Il Parlamento Siciliano (13 aprile 1848) dichiarava la propria indipendenza, legandosi alla Federazione Italiana e dissociandosi, nel contempo, dalla dinastia borbonica.


    GUGLIELMO RE DI SICILIA - ANNO 1154 - 1166
  • . Poi l'abbandono di Mhedia, in Africa, che assediata dagli Africani, si dice, che non ricevette le vettovaglie né fu soccorsa, per ordine del ministro, da una flotta siciliana al comando del gaito (corruzione di Kaid) PIETRO; eunuco musulmano, apparentemente convertito come tanti ce n'erano alla corte di Palermo.
  • . Era, questi, signore di CACCAMO, in Sicilia; giovane bello, valoroso, magnanimo, imparentato alla più alta nobiltà calabrese, stimatissimo nell'isola e fuori, che Maione aveva saputo attirare a sé, fidanzandolo con sua figlia e strappandolo all'amore della bellissima e ricca contessa di Catanzaro, vedova del conte del Molise e sorella naturale del re.
  • . MATTEO BONELLO si lasciò persuadere dalle parole dei baroni, accettò lieto la mano che la bella contessa personalmente gli promise, e, dopo aver giurato di uccidere colui che doveva essere suo suocero, fece ritorno in Sicilia.
  • . Le vicende di questo fosco periodo di storia, siciliana acquistano, ora l'aspetto di un romanzo, o di leggenda che a quei tempi erano un prodotto comune.
  • . Maione in Sicilia si era creato un altro nemico, molto potente perché costui godeva della fiducia del sovrano; era l'arcivescovo UGO di Palermo.
  • . Domata la rivolta in Sicilia, Guglielmo portò le armi in Calabria, dove qui il conte di LORETELLO, dopo avere invasa la Puglia, si era spinto ribellandovi i baroni locali, ai quali si era unita la contessa di Catanzaro.
  • . Poiché tutte le città dei suoi domini di terraferma erano ritornate all'obbedienza, il sovrano fece ritorno in Sicilia.
  • . Questa era il Regno di Sicilia, nel periodo di Barbarossa, dopo Milano.


    TERREMOTO DI MESSINA - 1908 - (DISASTRI IN ITALIA)
  • . 2 - I Luoghi Messina città portuale della Sicilia, di antichissima origine, è situata sulla costa occidentale dell'omonimo stretto e dista circa 6 km dalla sponda calabra.
  • . In Sicilia si ebbero crolli a Maletto, Belpasso, Mineo, S.
  • . Alessio, Briga e Paradiso su quelle siciliane.
  • . Saliti poi sulla "Vittorio Emanuele", in sosta per caricare a bordo anche materiale sanitario e generi di conforto, raggiunsero la Sicilia nelle prime ore della giornata successiva.
  • . Le brigate Brescia, Livorno, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Messina, Granatieri di Sardegna, Bergamo, Aosta ed i reggimenti del genio, degli artiglieri e degli alpini raccolsero nuovi allori ed altre onorificenze oltre quelle già numerose assegnate alle rispettive bandiere.
  • . Moltissimi i piccoli centri abitati raggiunti dalle squadre di soccorso sia in Sicilia che in Calabria.
  • . 7 – Elogi del Re alle truppe - Accuse della stampa al Governo Il Re rientrato a Roma dopo aver visitato i luoghi sinistrati della Sicilia e della Calabria, ritenne opportuno indirizzare in data 5 gennaio 1909 un proprio ordine del giorno di elogio al personale italiano e straniero, sempre impegnato con grave sacrificio nell’adempimento dei compiti assegnati.
  • . Il “ Giornale di Sicilia ” lamentò anche manchevolezze nella distribuzione di viveri e di generi di conforto nonché difficoltà procedurali nell’erogazione degli aiuti.
  • . 1 "È istituita una medaglia per gli enti e per le persone che, in modo eminente, in occasione del terremoto, avvenuto in Calabria ed in Sicilia, del 28 dicembre 1908, hanno acquistato titolo di pubblica benemerenza; sia prodigando personalmente assistenza, cure, od aiuto ai superstiti; o concorrendo con cospicue elargizioni in loro favore; sia provvedendo ai servizi di salvataggio o sanitari, od amministrativi ovvero ai bisogni materiali o morali dei danneggiati dal disastro.

  • Benefits





    PONZIACO
  • DE PONZIACO Raimondo de Ponziaco (de Ponsac, de Ponzac), Cavaliere francese venuto con Carlo I d’Angiò alla conquista del Regno di Sicilia nel 1266, menzionato come Cavaliere e famiglio del Re Carlo I nel 1268.
  • .        = Egidia, figlia di Andrea Bonelli (detto Andrea da Barletta), celebre giureconsulto dei suoi tempi, Avvocato           Fiscale dell’Imperatore Federico II e Consigliere di Carlo II Re di Sicilia A2.
  • .        = Luisa, figlia di Andrea Bonelli (detto Andrea da Barletta), celebre giureconsulto dei suoi tempi, Avvocato           Fiscale dell’Imperatore Federico II e Consigliere di Carlo II Re di Sicilia        B1.
  • . Guglielmo , parteciò alla spedizione contro gli aragonesi in Sicilia nel 1325 insieme al Duca di Calabria,               Ciambellano e famiglio di Roberto I Re di Sicilia, Stratigò di Salerno nel 1332, Vicerè della Capitanata verso                il 1343, fu armato Cavaliere da Roberto I.
  • . Giozzolino , Maestro Ostiario della Regina Giovanna I di Sicilia, il 22-1-1343 partecipa all’incoronazione della               medesima in Castel dell’Ovo e venne armato cavaliere dal Re Andrea.
  • . Roberto , Signore di Montesano, comprò il feudo di Castromediano dalla famiglia della Marra; Cavaliere e               Consigliere del Re Roberto I di Sicilia, ambasciatore in Francia nel 1328, Maestro di Ratione della Gran Corte               e in seguito Reggente della Gran Corte.
  • . Guglielmo detto “Mennone”, nel 1400 era Signore di Grottola, Consigliere di Ladislao I Re di                                    Sicilia.
  • . Andrea , famiglio e Scudiero del Re Carlo II di Sicilia, per il quale si occupava della cura dei paggi e dei cani               della corte con uno stipendio di 15 once annue; nel 1325 partecipò alla guerra di Sicilia insieme al fratello               Guglielmo.


    SANGINETO
  • . Ruggero di Sangineto (+ 1309), Signore di Sangineto, Belvedere e Bollito, investito della terra della Regina; Siciscalco del Regno di Sicilia nel 1269, Capitano Generale in Calabria sotto Carlo I Re di Sicilia, Maestro Razionale della Gran Corte, 1° Conte d’Arena dal 1294, Capitano Generale della Calabria (secondo mandato) 1294/1299, 1° Conte di Corigliano e Signore di San Marco che ottiene in cambio di Arena nel 1298/1299; Signore di Satriano e Salandra, Giustiziere di Val di Crati dal 1301.
  • . Il giorno del matrimonio ebbe in dono, dal Re Roberto I di Sicilia, il               feudo di Corigliano con il castello di Regina.


    Il disastroso terremoto e maremoto in Sicilia e in Calabria del 1908
  • BACK A LINK SCIENTIFICI Tra i più disastrosi terremoti della storia Il disastroso terremoto e maremoto in Sicilia e in Calabria del 28 dicembre 1908 che devastò Messina e Reggio Calabria.
  • . I Luoghi Messina città portuale della Sicilia, di antichissima origine, è situata sulla costa occidentale dell'omonimo stretto e dista circa 6 km dalla sponda calabra.
  • . In Sicilia si ebbero crolli a Maletto, Belpasso, Mineo, S.
  • . Le località più duramente colpite furono Pellaro, Lazzaro e Gallico sulle coste calabresi; Riposto, S.Alessio, Briga e Paradiso su quelle siciliane.
  • . Anche il Re e la Regina partirono il 29 per Napoli; saliti poi sulla "Vittorio Emanuele", in sosta per caricare a bordo anche materiale sanitario e generi di conforto, raggiunsero la Sicilia nelle prime ore della giornata successiva.
  • . Le brigate Brescia, Livorno, Napoli, Torino, Venezia, Verona, Salerno, Regina, Cremona, Pisa, Pistoia, Bologna, Ferrara, Parma, Sicilia, Ancona, Roma, Basilicata, Messina, Granatieri di Sardegna, Bergamo, Aosta e i reggimenti del genio, degli artiglieri e degli alpini raccolsero nuovi allori ed altre onorificenze oltre quelle già numerose assegnate alle rispettive bandiere.
  • . Moltissimi i piccoli centri abitati raggiunti dalle squadre di soccorso sia in Sicilia che in Calabria.
  • . Il “Giornale di Sicilia” lamentò anche manchevolezze nella distribuzione di viveri e di generi di conforto nonché difficoltà procedurali nell’erogazione degli aiuti.


    Normanni - Storia della Sicilia | FotoArteArchitettura
  • Sezioni: Cartina Sicilia Altre sezioni: Normanni I Normanni, popolazione d'origine Scandinava, si erano nel 911 stanziati in Normandia.
  • . Essi si inseriranno nelle contese sorte tra gli arabi di Sicilia e i bizantini di Puglia e di Calabria.
  • . I Normanni erano legati alla tradizione religiosa cristiana, pertanto la conquista normanna della Sicilia, che ebbe inizio da Messina, si pose da subito con lo spirito di un'operazione di riconquista.
  • . Maggiori fautori dell'opera di conquista della terra di Sicilia, furono due fratelli della famiglia Altavilla: Roberto il Guiscardo e Ruggero.
  • . Nel 1061 d.C, i due sbarcano in Sicilia, e nel 1063 nella battaglia di Cerami, sconfiggono i Musulmani.
  • . Ruggero d'Altavilla, dopo la morte del fratello Roberto avvenuta nel 1085 , governò col titolo di gran conte di Sicilia e di Calabria dimostrando un notevole spirito di tolleranza verso i vinti.
  • . Nel 1091 , con la conquista di Noto, la Sicilia sarà sotto il loro completo dominio.
  • . Nel 1097 Ruggero riceve dal Papa Urbano II l'Apostolica Legazìa con la quale ha facoltà di nominare direttamente tutti i vescovi Siciliani.
  • . Ruggero II riesce a completare la conquista di tutto il meridione continentale, riunendo in un unico Stato i domini normanni della penisola e la Sicilia.
  • . Ruggero ebbe il titolo di re di Sicilia e di Puglia.
  • . Il Duca Ruggero non volendo perdere l'occasione concluse, nel settembre 1130 , una alleanza militare con il Papa, a seguito della quale Anacleto II emise una Bolla che lo consacrava Rex Siciliae.
  • . Dopo di che, nella notte di Natale del 1130, con un cerimoniale utilizzato nell'anno 800 in occasione dell'incoronazione di Carlo Magno, Ruggero II, fu incoronato a Palermo con il nome di Ruggero I, Re di Sicilia, Puglia e Calabria.
  • . La Sicilia veniva così affidata al nipote di Tancredi d'Altavilla, e il Regno di Sicilia nasceva all'insegna di questa dinastia.
  • . Il Papa Innocenzopertanto si vede costrettoa a confermare a Ruggero la corona regia, e, nel mese di Luglio del 1139 , con "l'elevatio in regem" da parte di Innocenzo II, il Regno di Sicilia, riceveva un definitivo riconoscimento.


    La III Crociata e il regno di Sicilia
  • . L'avvento degli Svevi La III Crociata e il regno di Sicilia Nel 1190, i tre più grandi sovrani d’Occidente compartecipano alla III Crociata.
  • . L’imperatore germanico Federico I (1152-1190) sceglie la strada terrestre, mentre il re di Francia Filippo Augusto (1180-1223) e il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone (1189-1199) imbarcano per traversare il Mediterraneo e, separatamente, fanno scalo in Sicilia.
  • . Per quanto riguarda Riccardo d’Inghilterra, fermarsi in Sicilia non è dovuto soltanto a un problema di logistica : Riccardo Cuor di Leone sbarca in effetti a Messina in settembre 1190, scontento della sorte fatta subire a sua sorella Giovanna, privata dell’eredità promessa nel matrimonio con Guglielmo II.
  • . Riccardo lancia le sue truppe sulla Calabria e saccheggia la Sicilia, nell’intento forse di impadronirsi del regno.
  • . Quella crociata nella quale il regno di Sicilia non è coinvolto avrà comunque delle conseguenze nocive alla dinastia degli Altavilla.
  • . Ed è appunto il denaro del riscatto strappato a Riccardo Cuor di Leone a finanziare la campagna di Enrico VI nel 1194, permettendogli di allearsi alle marinerie di Genova e di Pisa contro il regno di Sicilia.

  • REGNO DI SICILIA ?



    Il re di Sicilia, duca di Puglia e di Calabria

  • I Normanni nel Mediterraneo 7 Il re di Sicilia, duca di Puglia e di Calabria L ’elevazione dei territori meridionali a regno nel 1130 è ancora ben lungi dal rappresentare una realtà politica concreta.

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