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Il fattore Ittico (Milano, 6 ottobre 2006)
Lo SCI sta organizzando,
ormai da mesi, una importante serata per sensibilizzare provincia e
regione sul tema della salvaguardia dell'ambiente. L'obbiettivo non è di
fare una serata "unatantum" a livello di pubblicizzare la cosa ma che
sia l'inizio di un confronto tra gli enti pubblici ed i pescatori con
l'obbiettivo di "salvare" le nostre acque... L'idea è quella di creare
un "evento" (tendenzialmente a cadenza annuale) su Milano per la
Lombardia da parte dei Club di pesca sensibili alla tutela ambientale
(PAM e spinning in primo luogo ma anche ad esempio CFI e -perchè no?-
gli ecologisti meno "ideologizzati") che focalizzi agli enti gestori
delle acque (province e regione) di volta in volta un problema verso cui
ipotizzare soluzioni (e magari provarle sul campo: il Progetto Marmorata
sul fiume Adda è nato così).
Un obiettivo secondario ma comunque di rilievo consiste nel coagulare il
variegato mondo dei pescatori, con una valenza ltimamente "educativa"
(abbiamo diffuso il catch and release ma non basta purtroppo: occorre
che, almeno i più sensibili, si battano anche per l'ambiente).
Indispensabile per questo obiettivo l' "alleanza" con gli ittiologi. In
proposito abbiamo la disponibilità di Fabrizio Merati, allievo del Prof.
Forneris di Torino, nonchè estensore del primo Progetto Marmorata in
regione Lombardia nei primi anni '90 ed attuale responsabile della
gestione ittica della regione Valle d'Aosta.
Entrando nello specifico dell'attuale serata, Merati presenterà alcuni
studi sul campo da lui stesso svolti dove si dimostra l'impatto delle
regimazioni spondali sull'ittiofauna stanziale (in pratica più si
distrugge l'ambiente e meno pesce può sopravvivere). Fatto in apparenza
banale e scontato per un pescatore ma in precedenza mai dimostrato
"scientificamente".
La relazione dell'ittiologo verrebbe preceduta da alcune rapide
presentazioni iconografiche (10 minuti ciascuna circa) di situazioni di
cui mostrare immagini prima e dopo i lavori, come dire che la relazione
"scientifica" risponde alla constatazione sul "campo" da parte del
pescatore. Il loro numero potrebbe essere limitato a 3-4 puntando a un
corso montano, a uno di fondovalle e infine uno di pianura.
Il terzo momento della serata consiste in un pubblico dibattito fra il
relatore, gli intervenuti e auspicabilmente i rappresentanti degli enti
di gestione presenti. La discussione andrebbe in qualche modo
indirizzata non verso sterili polemiche ma verso soluzioni propositive
che potrebbero essere riassunte in un documento finale, frutto del
lavoro della serata da diffondere (anche ai mass media che cercheremo di
invitare).
E' stato prenotato per l'occasione un cinema da 240 posti: mostrare un
uditorio numeroso potrebbe far capire agli amministratori che la tutela
ambientale degli ecosistemi acquatici è un argomento che miete consensi
numerosi.
Lo SCI ha chiesto ai rappresentanti dei diversi Club e Associazioni che
promuovono la serata di partecipare attivamente, sia per l'mportanza che
ormai rivestiamo in ambito nazionale e sia per la comunità di idee ed
intenti che sicuramente ci lega. (Tratto dal sito degli AdS)
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