da "La Stampa" di Torino, 08/11/2001

«Un ruolo forte assunto dal Presidente Ciampi, quello di testimone della

Resistenza e riconciliatore degli animi ancora divisi in Italia sui

malinconici e tragici effetti del dopo-ventennio.

Osserviamo con grande interesse la discussione e pubblicistica aperta

dall'operato lucido e coerente del Presidente italiano, che dal momento del

suo insediamento ha iniziato a percorrere a ritroso i luoghi del martirio

delle milizie italiane nella II guerra mondiale, dando nuovo senso ai fatti

accaduti, celebrando la memoria dei protagonisti, spesso sepolti anche

simbolicamente dall'oblio degli storici e della memoria collettiva.

Noi riportiamo la voce significativa di un rappresentante dei militari, e

confermiamo il nostro consenso al Presidente di tutti gli italiani, che è

diventato apripista nei rapporti italoellenici proprio in questo ultimo

biennio, visitando Cefalonia insieme al Presidente della Repubblica Ellenica

Constantinos Stefanopoulos.

Ci sono ancora passi da compiere per la completa rivisitazione dei fatti

storici e delle divisioni ad essi preesistenti e conseguenti. La strada però

è ormai aperta e il cammino sostenuto per arrivare presto alla qualificata

comprensione della verità storica, che dia il senso di giustizia tra le

parti ancora in causa.

Salutiamo come atto doveroso ed onorevole per la Giustizia tedesca la

riapertura di un processo a carico degli assassini nazisti di Cefalonia,

attendiamo una chiara assunzione di responsabilità da parte dello Stato

italiano per i fatti di Tinos il 15 agosto 1940, quando un sottomarino

italiano affondò nel porto, durante i festeggiamenti della Madonna

protettrice dell'isola, la fregata greca Elli seminando la morte, senza

alcuna ragione, visto che tra le due nazioni non esisteva dichiarazione di

guerra, formalizzata mesi dopo, il 28 ottobre 1940.

Prof. E. Alexandris - www.grecia.it »