Guide of CONVENZIONE ALPI


CONVENZIONE ALPI

Convenzione delle Alpi -
Ciascuna Parte contraente, all'atto del deposito del proprio strumento di ratifica o accettazione o approvazione, ovvero in qualsiasi momento successivo, può, tramite una dichiarazione indirizzata alla Repubblica d'Austria in qualità di Depositario, estendere l'applicazione della presente Convenzione ad ulteriori parti del proprio territorio, qualora ciò sia ritenuto necessario per l'attuazione delle disposizioni della presente Convenzione.
Articolo 2: Obblighi generali Le Parti contraenti, in ottemperanza ai principi della prevenzione, della cooperazione e della responsabilità di chi causa danni ambientali, assicurano una politica globale per la conservazione e la protezione delle Alpi, tenendo equamente conto degli interessi di tutti i Paesi alpini e delle loro Regioni alpine, nonché della Comunità Economica Europea, ed utilizzando le risorse in maniera responsabile e durevole.
Per il raggiungimento dell'obiettivo di cui al paragrafo 1, le Parti contraenti prenderanno misure adeguate in particolare nei seguenti campi: Popolazione e cultura - al fine di rispettare, conservare e promuovere l'identità culturale e sociale delle popolazioni locali e di assicurarne le risorse vitali di base, in particolare gli insediamenti e lo sviluppo economico compatibili con l'ambiente, nonché al fine di favorire la comprensione reciproca e le relazioni di collaborazione tra le popolazioni alpine ed extra-alpine.

Sito del Ministero dell\'Ambiente e della Tutela del Territorio
L'italiano Marco Onida è stato eletto oggi segretario generale della Convenzione delle Alpi.
È stato eletto all'unanimità dai ministri europei all'ambiente riuniti oggi ad Alpbach, in Austria, per la IX Sessione della Conferenza delle Alpi.
Il Segretariato della Convenzione delle Alpi ha una sede ad Innsbruck e una sede operativa a Bolzano.
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info: CONVENZIONE ALPI




Photo by www.montagna.org

ansa.it - Ambiente - AMBIENTE: CONVENZIONE ALPI; CIPRA, GIUDIZIO POSITIVO
(ANSA) - ALPBACH (AUSTRIA), 9 NOV - I protezionisti della Cipra (Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi) hanno dato ''un giudizio positivo'' sui lavori di oggi dei Ministri degli Esteri dei Paesi aderenti alla Convenzione delle Alpi.
In particolare Cipra ''accoglie con favore'' la decisione relativa ad un ''piano d'azione comune'' degli Stati alpini, nell'ambito della protezione del clima.

DATEC - La Convenzione delle Alpi
La Convenzione delle Alpi La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale tra otto Paesi alpini (Germania, Francia, Italia, Liechtenstein, il Principato di Monaco, Austria, Svizzera, Slovenia) e l'Ue, per la protezione dell'ecosistema particolarmente sensibile e vulnerabile dello spazio alpino e per il suo sfruttamento sostenibile.
Aletschgletscher mit Jungfraujoch (Foto: Roland Zumbühl, Arlesheim) La Svizzera ha ratificato la Convenzione delle Alpi il 28.1.1999; da questa data il trattato internazionale rappresenta un documento vincolante.
Il 19 dicembre 2001, il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il 'Messaggio concernente la ratifica dei Protocolli della Convenzione delle Alpi'.
Probabilmente nella sessione d’autunno 2002, in seno alle Camere federali si terrà il primo dibattito su questo tema; solo con la ratifica potranno essere attuati la Convenzione e i relativi Protocolli.
Deliberazioni nel Parlamento svizzero 01.083 - Convenzione delle Alpi.
La svizzera Regula Imhof è stata nominata Vicesegretaria generale della convenzione delle Alpi.
Il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger sarà presente alla Conferenza delle Alpi ad Alpbach (Austria) (01.11.2006) Nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha deciso che la Svizzera parteciperà alla 9a Conferenza degli Stati firmatari della Convenzione delle Alpi che si terrà il prossimo 9 novembre nella località austriaca di Alpbach.

WWF Svizzera - Convenzione delle Alpi
Un accordo per le Alpi Nella seconda metà degli anni ‘80 l’ „alta politica“ si rese finalmente conto che il ricco spazio alpino nel cuore dell’Europa era in pericolo.
Per questo motivo, nel 1991 gli otto Stati dell’arco alpino (Italia, Austria, Francia, Svizzera, Germania, Slovenia, Liechtenstein e Monaco) hanno sottoscritto, insieme all’UE, una “Convenzione per la protezione della regione alpina“ (Convenzione delle Alpi) che prevede l’impegno delle parti aderenti alla difesa e allo sviluppo sostenibile del territorio alpino.
Ad intervalli regolari le parti aderenti stendono dei rapporti in cui espongono i progressi nell’attuazione della Convenzione.
Benché i testi della Convenzione delle Alpi non siano rigidamente vincolanti, il WWF ne sostiene l’attuazione.
La Convenzione delle Alpi è infatti l’iniziativa a più ampio raggio finora intrapresa per lo sviluppo sostenibile di un vasto territorio, nonché un’ottima piattaforma di collaborazione all’interno della regione alpina.
Sono infatti molte le reti sorte in seguito alla stipula della Convenzione.
Informazioni dettagliate sulla Convenzione delle Alpi sono disponibili sul sito della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (CIPRA).

Benefits



Convenzione delle Alpi – strumento per la tutela e per lo sviluppo sostenibile — CIPRA
Convenzione delle Alpi – strumento per la tutela e per lo sviluppo sostenibile 06/03/2007 La Convenzione delle Alpi è una convenzione internazionale intesa a realizzare la protezione e lo sviluppo sostenibile dell'arco alpino.
La Convenzione delle Alpi è stata firmata a Salisburgo (Austria) il 7 novembre 1991 da Austria, Francia, Germania, Italia, Svizzera, Liechtenstein e UE.
La Slovenia ha firmato la Convenzione il 29 marzo del 1993.
La Convenzione è entrata in vigore il 6 marzo 1995..
Dopo un lungo lavoro di preparazione della CIPRA, la Convenzione delle Alpi è stata finalmente firmata il 7 novembre 1991 a Salisburgo/A.
La Convenzione delle Alpi è un trattato internazionale per la protezione e lo sviluppo sostenibile delle Alpi, nato su iniziativa della CIPRA dopo un lungo lavoro di preparazione .
La Convenzione quadro, contenente i principi generali e ormai ratificata da tutte le Parti contraenti, si concretizza attraverso i cosiddetti Protocolli di attuazione, previsti per dodici settori ed esistenti per nove di essi.
Dal 2003 la Convenzione delle Alpi dispone di un “Segretariato Permanente” con sede a Innsbruck..
La Convenzione delle Alpi ha undici osservatori ufficiali, tra cui la CIPRA, la quale considera la Convenzione delle Alpi un importante strumento per lo sviluppo sostenibile, ma anche uno strumento di scambio e cooperazione tra gli Stati alpini.

CONVENZIONE ALPI:

La storia della Convenzione delle Alpi — CIPRA
La storia della Convenzione delle Alpi 10/01/2007 'Il più importante compito della CIPRA deve essere quello di elaborare una Convenzione internazionale per le Alpi e di impegnarsi per la sua approvazione da parte dei paesi coinvolti'.
Ci sono voluti 40 anni prima che il 7 novembre 1991 a Salisburgo i Ministri dell’ambiente degli stati alpini sottoscrivessero il 'Trattato per la protezione delle Alpi (Convenzione delle Alpi)'..
Insieme siamo più forti L’idea di una Convenzione delle Alpi non si è potuta realizzare per molto tempo.
Nelle Alpi alluvioni ed eventi franosi hanno prodotto la convinzione che molti problemi dovevano essere affrontati insieme, superando le frontiere.
In questa situazione la CIPRA decide nel febbraio 1987 di avviare il lavoro preliminare per una Convenzione delle Alpi.
Nell’agosto 1987 la CIPRA-Germania presenta un primo documento contenente una presa di posizione e lo consegna alle delegazioni CIPRA di tutti i paesi alpini in un procedimento di audizione.
Come base per la discussione per una prevista Conferenza a Lindau viene svolta un’indagine – rivolta a governi, associazioni di categoria ed esperti del territorio alpino – sul completamento del precedente trattato sovranazionale per l’ambiente.

WWF Alpi
Convenzione delle Alpi Nel 1991 i paesi alpini hanno firmato la Convenzione per la protezione delle Alpi che ha lo scopo di salvaguardare l'ecosistema naturale delle Alpi e di promuovere lo sviluppo sostenibile in quest'area, tutelando gli interessi economici e culturali delle popolazioni residenti dei Paesi aderenti.
La Convenzione quadro per la protezione delle Alpi è stata ratificata dall'Italia nel 1999 ed è entrata in vigore dal marzo 2000.
Questa Convenzione, che vede l'adesione dell'Unione Europea, è sottoscritta, oltre che dall'Italia, anche dall'Austria, dalla Confederazione Elvetica, dalla Francia, dalla Germania, dal Principato di Monaco, dalla Slovenia e dal Liechtenstein.
Per tutelare e valorizzare la regione alpina la Convenzione prevede un'intensificazione della cooperazione transfrontaliera per giungere a misure concrete in vari campi: la pianificazione territoriale, la salvaguardia della qualità dell'aria, al fine di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e i loro effetti negativi nella regione alpina; i trasporti, al fine di ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico interalpino e transalpino a un livello che sia tollerabile per l'uomo, la fauna, la flora e il loro habitat, tra l'altro attuando un più consistente trasferimento su rotaia dei trasporti e in particolare del trasporto merci.

WWF Alpi
Alpi Le organizzazioni WWF di Italia, Germania, Austria, Svizzera, Francia lavorano da tempo in modo coordinato per la salvaguardia di questo importante patrimonio naturale in una visione transnazionale, portando avanti un programma comune di conservazione ecoregionale alpino nell'area definita dalla Convenzione delle Alpi .
BIODIVERSITY VISION ALPI scarica qui il documento completo (English e italiano) dove si approfondisce il concetto di ecoregione, si descrive l'ambiente alpino, la metodologia utilizzata nel lavoro di conservazione ecoregionale, i dati di sintesi per l'individuazione delle 24 aree prioritarie e i biocorridoi.
Il documento inoltre contiene la descrizione socio economica e il contesto politico delle Alpi e una analisi delle minacce alla biodiversità.
Lince europea (Panda Photo) La ricchezza in biodiversità delle Alpi Il territorio delle Alpi, secondo i confini definiti dalla Convenzione delle Alpi, misura 190.912 km quadrati, di cui il 27, 5% in Italia.
Le Alpi sono una delle ultime regioni naturali rimaste nell'Europa centrale e ospitano 30.000 specie animali e 13.000 specie vegetali che documentano la grande diversità biologica presente.

Messaggio sulla Convenzione delle Alpi - Sviluppo sostenibile delle regioni di montagna
Messaggio sulla Convenzione delle Alpi - Sviluppo sostenibile delle regioni di montagna Messaggio sulla Convenzione delle Alpi Sviluppo sostenibile delle regioni di montagna Il Consiglio federale intende assicurare nelle regioni di montagna uno sviluppo sostenibile, vale a dire un rafforzamento economico combinato all'uso responsabile delle risorse naturali.
Sottopone pertanto al Parlamento il messaggio per la ratifica della Convenzione delle Alpi e dei cinque protocolli relativi „Pianificazione del territorio e sviluppo sostenibile“, „Agricoltura di montagna“, „Protezione della natura e tutela del paesaggio“, „Foreste montane“ e „Turismo“.
I Governi dei Cantoni alpini sottoscrivono praticamente unanimi il messaggio.
Le Alpi sono uno spazio ecologico ed economico particolarmente sensibile situato nel cuore dell'Europa.
Con i suoi Protocolli, la Convenzione delle Alpi costituisce una base per una maggiore considerazione dei rispettivi interessi.
Gli obiettivi centrali sono una migliore collaborazione transfrontaliera fra le regioni di montagna per quanto riguarda i problemi ecologici ed economici comuni e un'armonizzazione a tutto lo spazio alpino del livello di protezione.

Ministero dell\'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Si tratta di uno strumento ancora giovane, pronto a recepire nuovi ed altri contenuti attraverso il contributo di quanti hanno a cuore la Convenzione delle Alpi, al momento l'unico trattato internazionale per la protezione e lo sviluppo sostenibile di un territorio montano.
Presidente del Comitato permanente della Convenzione delle Alpi : Corrado Clini Visita il sito: www.convenzionedellealpi.org .

Convenzione delle Alpi
Il TCS e gli ambienti economici si oppongono fermamente alle regolamentazioni contenute nei protocolli aggiuntivi della Convenzione delle Alpi e rifiutano la loro ratificazione.
Questo rifiuto è motivato dal fatto che, nei 9 protocolli della Convenzione, gli aspetti sociali ed economici vengono sistematicamente trascurati a vantaggio degli aspetti ambientali.
Inoltre, la formulazione aperta dei 9 protocolli della Convenzione e la loro natura evolutiva permettono ogni interpretazione a scapito dello sviluppo economico e sociale delle regioni alpine (60% del territorio svizzero)..
Il TCS sottolinea inoltre che l'Unione Europea e l'Italia non hanno ratificato nessun protocollo della Convenzione delle Alpi e che non hanno intenzione di ratificare il protocollo 'Trasporti'.