Guide of GEOLOGIA ALPI


GEOLOGIA ALPI

Regione Emilia-Romagna :: Geologia :: Pianeta terra - La storia delle Alpi
La catena delle Alpi fa parte di una grandiosa fascia orogenica, in forte rilievo sulle terre circostanti, derivata dal corrugamento alpino- himalayano.
I sistemi montuosi principali a iniziare da ovest, sono rappresentati dalla Catena Betica e Sierra Nevada, dal Rif e dall'Atlante del Teli algerino, dai Pirenei, dagli archi delle Alpi e dell'Appennino, dalle Alpi Dinariche e dall'Arco carpatico, Balcani, Pindo, Peloponneso, Anatolia coi monti del Ponto e del Tauro, il Caucaso, gli Zagros, l'Hindukush, il Karakoram, l'Himalaya e dopo una secca deviazione verso sud, la catena si sviluppa sfilacciandosi nei monti dell'Indocina fino a tuffarsi nel Mare della Sonda (fig.
La catena alpina propriamente detta è limitata dai Geologi verso ovest con la linea-frattura Sestri-Voltaggio , più o meno secondo il meridiano di Genova.
Essa è bruscamente interrotta in corrispondenza del settore nord-occidentale dell' Appennino, mentre ad est si smorza col "bacino di Vienna" e con la pianura ungherese che la dividono dalle Alpi Dinariche a sud e dai Carpazi ad est..
Le Alpi, lunghe circa mille chilometri, disegnano un arco molto accentuato nella parte occidentale, per distendersi ed allargarsi nel settore orientale, in corrispondenza delle Caravanche e delle Prealpi Stiriane.

Geologia strutturale delle peridotiti alpine, structural geology in italian Alps, relationships between lherzolites and serpentinites
Geologia strutturale: un caso nelle Alpi italiane.
DIPTERIS Geologia all' Universita' degli Studi di Genova .
Interessanti links su peridotiti e geologia strutturale .
Uno studio geologico di dettaglio è stato effettuato in un piccolo settore dell' arco alpino .
Approfondimento sulla geologia dell'area.
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info: GEOLOGIA ALPI




Photo by vulcan.fis.uniroma3.it

Bibliografia relativa alla geologia delle Alpi occidentali (Italy).References about geology of the North - Western italian Alps.
A contribution to the problem of the Alpine-type gabbro-peridotite associations.
Alcune considerazioni sul Massiccio di Voltri (Alpi Liguri).
Introduzione all’evoluzione metamorfico-strutturale del Gruppo di Voltri (Alpi Liguri).
Carta Geologico – Strutturale del settore centro meridionale del Gruppo di Voltri ( Alpi Liguri ) e note illustrative.
I calcescisti del Gruppo di Voltri (Liguria Occidentale) : le variazioni composizionali delle miche bianche in rapporto alla evoluzione tettonico – metamorfica Alpina.
Le caratteristiche paragenetiche dell’evento eo-alpino di alta pressione nei diversi sistemi ( pelitici, femici, ultrafemici) delle ofioliti metamorfiche del Gruppo di Voltri (Liguria Occidentale).
Analisi strutturale e ricostruzione litostratigrafica al margine sud-occidentale del Massiccio di Voltri, zona Piemontese – Ligure, Alpi Liguri.
Il sistema Corso-Appenninico come prisma d’accrezione – Riflessi sul problema generale del limite Alpi-Appennino.

PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI
UBICAZIONE: In Veneto, tra le prealpi venete e le Dolomiti, sulla riva destra del Piave, tra Feltre e Belluno..
GEOLOGIA: La grande varietà orografica del territorio del Parco è giustificata dal fatto che parte di questo territorio anticamente costituiva il fondale di un mare profondo il cui bacino, corrispondente all'odierna area di Belluno, era inserito tra la piattaforma trentina e quella friulana.
La serie stratigrafica principale è costituita da dolomie triassiche (Dolomia Principale dei Monti del Sole); di età più antica la Dolomia dello Sciliar ( Piz de Mez e Piz de Sangron), le arenarie di Val Gardena ed il basamento metamorfico cristallino di età Paleozoica che costituisce lo zoccolo cristallino delle Alpi (Alta Valle del Mis, Valle Imperina, dove affiorano anche rocce di età Permiana (antichissime!).
FAUNA: La ricchezza di ambienti e la maturità dei boschi consentono la presenza di tutta la fauna alpina più tipica, escluse le specie purtroppo estinte come l'orso, il lupo, la lince e lo stambecco.
Le presenze importanti sono sicuramente le quattro specie di tetraonidi delle Alpi, la civetta nana, il picchio nero e tre delle quattro specie di vipera presenti in Italia: vipera comune, vipera del corno e marasso.

Alpi_liguri
Carta Giacimentologica dei Marmi delle Alpi Apuane .
Carta Geologica del Parco delle Alpi Apuane .
Carta geologica della parte settentrionale delle Alpi Liguri.
Carta geologica della parte settentrionale delle Alpi Liguri rilevata e disegnata nel 1883 da D.Zaccagna.
Corso di Laurea Specialistica in Geologia Applicata .

Benefits



GEOLOGIA D\'ITALIA
L'orogenesi alpina si è manifestata in seguito alla collisione della zolla africana con quella europea.
Ma l'Italia non è formata soltanto dalle Alpi.
In questo modo si vennero a formare le due principali catene montuose italiane: le Alpi ad est e gli Appennini ad ovest.
Essi erano disposti, infatti, sul prolungamento delle Alpi e quindi collegavano questa catena con i monti della Spagna meridionale.
In questo movimento "a spazzola di tergicristallo" la catena appenninica si portò dietro anche un tratto del continente europeo che non era stato interessato dall'orogenesi alpina.
Le deformazioni che hanno dato luogo alla costituzione della catena alpino-appenninica hanno interessato i sedimenti che si erano depositati nella geosinclinale, le rocce basaltiche del fondo della stessa geosinclinale e inoltre le parti marginali dei due blocchi continentali paleoeuropeo e paleoafricano.
Queste falde affiorano soprattutto nella parte esterna delle Alpi occidentali dove ricoprono il basamento sialico del vecchio continente europeo che oggi affiora in modo discontinuo nei massicci dell'Argentera, del Pelvoux-Belledonne, del Monte Bianco e dell'Aar-Gottardo.

GEOLOGIA ALPI:

GEOLOGIA DEL FRIULI
Perciò il termine tettonica è anche sinonimo di geologia strutturale.
La grande diversificazione del paesaggio che va dal mare alle alte montagne e che comprende le lagune che le correnti di marea riescono a mantenere sempre vive, le pianure aride e sterili del nord e quelle fertili della “bassa”, le colline ricche di vegetazione e le alte vette delle Alpi Carniche e Giulie è conseguenza sia della natura delle rocce sia delle modificazioni che le rocce stesse hanno subito nel tempo.
Il Friuli-Venezia Giulia è terra geologicamente giovane in quanto si è formato in seguito all’Orogenesi Alpino-Himalayana.
Orogenesi (dal greco òros = monte e génesis = nascita) è un termine con cui in geologia si definiscono i processi che portano al sollevamento delle montagne.
La Terra, nel corso della sua storia, è stata interessata da una serie di cicli orogenetici, l’ultimo dei quali, che prende appunto il nome di “Orogenesi Alpino-Himalayana” perché dette origine alle catene montuose che vanno dalle Alpi all’Himalaya e oltre fino all’estremo oriente asiatico, è iniziato una cinquantina di milioni di anni fa e si può dire che sia tuttora in atto.
Il rinnovato corrugamento alpino si presenta ora con la sezione più interna formata dal residuo della catena emersa nell’era Paleozoica durante l’Orogenesi Ercinica.

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Così si son formate le Alpi le cui rocce si trovavano in fondo ad un oceano poco profondo.
È possibile che il primo frammento dell'Africa ad entrare in collisione con l'Europa sia rappresentato dalla microzolla Apula (da cui l'attuale penisola italiana) e che da questo scontro nascano i primi rilievi delle Alpi .
Si parla di primi rilievi perché il processo totale della formazione delle Alpi è durato milioni di anni...! Immagine che illustra l'avvicinamento della zolla africana che va in subduzione (scivola sotto) alla zolla europea .
Da questo avvicinamento-scontro è iniziato, circa 60 milioni di anni fa, il processo di orogenesi delle Alpi.
Tutte le rocce del fondo oceanico, in seguito alla spinta prodotta dal movimento del continente africano contro quello europeo, si sono compresse e ripiegate su se stesse e quindi sono state sospinte sul bordo meridionale del continente paleoeuropeo dove le coltri rocciose si sono accavallate in modo caotico fino a formare quella che oggi è la più imponente catena montuosa d'Europa, cioè la Catena delle Alpi.
Allora, gli strati delle rocce sedimentarie che un tempo erano in fondo all'oceano piemontese-ligure, si trovano ora a formare le Alpi le quali in molti punti mostrano gli strani tagli orizzontali di cui parla la lettrice nella sua domanda.Tali 'tagli' sono linee di separazione tra strato e strato di roccia sedimentaria e sono una caratteristica di tutte le montagne formate da rocce sedimentarie.

Vademecum di geologia alpina
Invece la maggior parte dei fenomeni geologici che vediamo in atto sulle Alpi continua da molte decine di milioni di anni.
Vademecum per il curioso delle Alpi La storia delle Alpi, come quella di tutte le grandi catene di montagne, è essenzialmente una storia di convergenza di due placche.
In questo caso si tratta di due placche continentali, Africa ed Eurasia, fra le quali all’inizio era interposta una placca oceanica, la Tetide o “oceano alpino”.
E ciò spiega l’interesse con cui ricercatori ufficiali e dilettanti appassionati osservano le rocce alpine, alla ricerca di spiegazioni.
Seguendo i nostri itinerari geologici, ecco a cosa fare particolarmente attenzione per avere un quadro sensato e culturalmente interessante della natura alpina.
- La zona assiale della catena alpina, in cui è compresa la Valle d’Aosta, è costituita dal “mucchio di trucioli”.
In questi trucioli sta la chiave per capire quello che è successo, perché lì vi sono rocce che testimoniano ogni fase dell’orogenesi alpina.
- Le varie falde sono allungate seguendo la curvatura dell’arco alpino, dall’interno dell’arco verso l’esterno, e sono impilate inclinate le une sulle altre come delle tegole a rovescio.

Parco Nazionale Gesäuse | Zona naturale | Geologia
Informazioni sulla geologia e la geomorfologia del Gesäuse .
Le Alpi calcaree Nordiche si estendono dal Rino alpino fino al bacino Viennese e si sono formate da resti di forme di vita nel mare primordiale, con un'elevata parte di materiale roccioso e fango gessoso..
Per capire la loro geologia bisogna considerare che le odierne montagne si innalzarono nel corso di milioni di anni e che originariamente costituivano il fondo marino Thetys (per così dire, il precursore dell'odierno Mar Mediterraneo).
Striscia alpina calcarea nordica tra Wienerwald e Raetikon.
La roccia delle Alpi calcaree si spinse da sud fino alle Alpi centrali (il Tauren, le Alpi ardesie).
Da qui il nome di "sistema di sovrapposizione delle alpi del nord-est." .
Le Alpi della vallata dell'Enns fanno parte delle Alte Alpi calcaree che costituiscono uno dei panorami più impressionanti in Austria.
A nord delle Alte Alpi calcaree le montagne diventano, gradualmente, più base e in fine si uniscono ai piedi delle Alpi calcaree .
Qui, a meno di dieci chilometri dal Gesäuse, si può trovare il Parco Nazionale delle Alpi calcaree (alta Austria).

ALPI E PREALPI LOMBARDE. GUIDA GEOLOGICA REGIONALE - VOL. 2 - Edilio - Edilizia avanti veloce
Dopo l'uscita del primo volume di itinerari automobilistici, sulla geologia delle Alpi e Prealpi Lombarde, che tanto interesse ha ottenuto, questo secondo volume viene dedicato alla stessa area geografica e contiene 35 itinerari di escursioni a piedi..
Il volume si compone di due parti: la prima comprende 21 itinerari nelle Alpi, la seconda 14 itinerari nelle Prealpi.
Per cercare di rendere comprensibile anche a un profano la geologia del territorio abbiamo privilegiato la parte illustrativa..

Comunità Montana Feltrina - Regione del Veneto
L’abbondanza di fossili e la stessa composizione indicano la loro origine in zone di delta fluviale con apporti detritici provenienti prima dalle Alpi Austriache e Bavaresi e quindi dalle Giulie man mano che queste emergevano dal mare.
Il fianco settentrionale della sinclinale di Belluno, che è piuttosto ripido, si raccorda con le Alpi Feltrine, che dominano la vallata (massima elevazione, nel gruppo dolomitico di Cimonega, i 2550 m.
Il territorio di Lamon è caratterizzato dal Monte Coppolo che, nonostante la profonda incisione del Cismon, è collegato, con la lunga anticrinale Coppolo-Pelf, a tutti i rilievi delle Alpi Feltrine, tradizionalmente distinti (da O verso E) nei sottogruppi delle Vette, di Cimonega, di Pizzocco-Brendol-Agnelezze.
In corrispondenza di zone poco inclinate sul versante settentrionale dell’anticlinale, si apprezzano notevoli esempi di circhi glaciali, quali l’Aial sul Monte Coppolo, le diverse Buse delle Alpi Feltrine (Monsampian, Cavaren-Val Caneva, delle Vette, Pietena, oltre ad altre minori), Pian del Re e della Regina in Cimonega, Erera-Brendol.