Guide of NEVE PORTICO


NEVE PORTICO

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info: NEVE PORTICO




Photo by www.91fh.com

Rupert Neve Designs Portico 5012 Stereo MicPreAmp
Un altro di questi grandi nomi è quello di Rupert Neve.
I nuovi prodotti saranno messi sul mercato durante il 2005 dalla sua ditta, la Rupert Neve Designs, dopo oltre 15 anni trascorsi come consulente per altri produttori.
La nuova serie, presentata in Aprile, prende il nome di 'Portico' ed è caratterizzata da trasformatori di nuova progettazione, da percorsi di segnale accorciati al minimo possibile, da feedback ridottissimo e da amplificatori single-sided di nuova realizzazione.
Il primo prodotto della Rupert Neve Designs nella serie Portico è il 5012 Duo Mic Pre, un preamplificatore microfonico a due canali con una serie di interessanti caratteristiche.
Grazie allo switch 'Silk' disponibile sul pannello frontale, il modulo fornisce il classico calore e la presenza tipica di ogni prodotto progettato da Neve, mediante un circuito audio completamente rinnovato.
Uno switch 'To Buss' porta il 5012 in un setup multi-modulo preconfigurato, o permette di assegnare un segnale ad un buss solo oppure di cue, incluso in altri moduli Portico.
Il 5012 Duo Mic Pre è solo il primo di una serie integrata di prodotti Portico, e sarà affiancato da moduli di equalizzazione, filtering, controllo della dinamica, mixing e monitoring, oltre ad un canale di tape emulation .

26
Dopo essersi presentata sotto brevi rovesci il primo giorno di febbraio, la neve ha fatto di nuovo visita a Forlì sempre in febbraio.
La sua corsa è stata rallentata da un lieve approfondimento del minimo sull'Adriatico e la sua coda è stata bloccata dai venti nord/orientali contro l'Appennino e, con l'effetto combinato di perturbazione-effetto stau-umidità del vento, si sono avute precipitazioni, a carattere nevoso, prima nelle basse colline il 24-25 (attorno a 150 metri) e poi la sera del 25 la neve ha conquistato anche la pianura.
Fino alle 7.15 però la neve non attaccava per terra perchè, seppur intensa, era molto piccola.
Purtroppo la neve poi è sparita quasi completamente in giornata.>>.
Questo è invece il commento del viaggio nelle colline forlivesi nei giorni 26-27: <<Ieri e oggi sono andato a Portico (350 metri).
A Vecchiazzano (periferia di Forlì) lo spazzaneve era passato, la neve inziava a comparire leggermente.
Da Castrocaro (80 metri) iniziava a vedersi leggermente la neve sugli alberi (anche oggi, 27) e per terra iniziava ad essere imbiancato un po’ meglio, presentadosi generalmente bianco: che sfortuna, per pochissimi metri a Forlì in pratica la neve è come se non fosse caduta!!!! Ma da Dovadola (150 metri circa) la neve si presentava abbondante e tutta attaccata.

Nuova pagina 1
Il fazzoletto si muove debolmente;si sente il vento sul viso;nessun accumolo di neve.
Il fazzoletto è completamente teso dal vento;inizio degli accumoli di neve;il vento non infastidisce durante l'escursione.
Il vento si fa sentire (fremito del bosco, fischi agli angoli del rifugio, i bastoncini da sci e i cavi tesi cantano);accumoli di neve di grandi dimensioni;con freddo intenso il vento è doloroso;rischio di congelamenti locali a -10 gradi;necessario un buon abbigliamento antivento;nelle soste scegliere un posto riparato..
Diventa difficile procedere contro vento (necessario piegarsi);accumoli di neve irregolari in ogni esposizione a causa della turbolenza;le vette e le creste fumano;il vento fischia, urla e scuote le costruzioni;generalmente soffia raffiche irregolari;spezza rami;escursioni possibili solo in settori riparati;sono possibili congelamenti a partire da -5 gradi..
Ogni corpo emette energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche.Le case, gli alberi, le macchine, la neve e anche noi stessi emettiamo radiazioni;più caldo è il corpo e più sarà intensa la radiazione.Due corpi si scambiano energia sotto forma di calore irradiato, finchè le rispettive temperature sono identiche.Questo avviene anche senza il contatto diretto..

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Son morto ch'ero bambino son morto con altri cento passato per un camino e ora sono nel vento Ad Auschwitz c'era la neve il fumo saliva lento nei campi tante persone che ora sono nel vento Nei campi tante persone ma un solo grande silenzio che strano, non ho imparato a sorridere qui nel vento.
I forum de il Portico® rappresentano uno 'strumento' innovativo per consentire uno scambio di informazioni sugli argomenti più disparati..

NEVE PORTICO:

COMUNE DI PORTICO E SAN BENEDETTO
A Portico il bagno si fa alla Chiusa, vicino all'antico mulino ad acqua ed a San Pietro, una bellissima spiaggia fluviale.
L'autunno offre lo spettacolo delle foglie, paesaggi e suggestioni meravigliose: è il momento delle escursioni alla ricerca dei frutti del sottobosco, dei marroni negli antichi castagneti nei dintorni di Portico, Bocconi e San Benedetto, dei funghi e, per chi è 'attrezzato' di cane addestrato, dei tartufi (occorre prima munirsi delle apposite autorizzazioni).
Tutti questi prodotti sono comunque disponibili anche 'già raccolti' o, addirittura, anche già cucinati in occasione delle sagre tra le quali la più rinomata è senz'altro quella 'dei frutti del sottobosco e dell'artigianato artistico' che si svolge a Portico di Romagna nel secondo fine settimana di ottobre.
Per gli appassionati c'è la possibilità di percorrere alcune piste forestali con gli sci da fondo ed altri sentieri con le apposite racchette e scarponi da neve.
Per gli appassionati di storia, per chi vuole unire l'attività fisica all'esplorazione culturale vi sono molte possibilità di escursione nel territorio del comune di Portico e San Benedetto.

La bufera di neve del 28-02-05 ad Abbiategrasso! foto di DAVIDE TICOZZELLI
La bufera di neve del 28/02/05 ad Abbiategrasso (MI) .
La neve farinosissima , quasi come polvere (grazie alle temperature molto basse , -3° C verso la fine della bufera) ed il vento moderato hanno inevitabilmente determinato una distribuzione molto irregolare degli accumuli : da 2 cm fino a 15 cm nelle zone più esposte al vento e mediamente 5-6 cm nelle zone più riparate .
Foto 3: la neve portata dal vento sotto il portico del palazzo.
Foto 7: notare la neve modellata dal vento.

CRAVEGNA E LA FEDE
Lungo l’antica strada che da Cravegna scendeva a Baceno, in un a piccola conca prativa circondata da boschi di fag gio, presso una sorgente di acqua freschissima, sorge l’oratorio della Madonna della Neve.
Oratorio della Madonna delle Neve delle Selve .
Infatti è rappresentata la Madonna della Neve, la cui festa cade il giorno 5 di agosto, proprio nel periodo in cui a causa dei calori estivi sono più facili ad insorgere epidemie di ogni sorta; ed ai lati della Madonna della Neve ritroviamo rappresentati S.Rocco e S.Sebastiano, due santi che si riconoscono tradizionalmente come i protettori dalla peste degli uomini e degli animali.
Non sappiamo in quale esatta circostanza, ma probabilmente in occasione di qualche pestilenza, forse per il voto di alcuni cravegnesi liberati dal morbo, sorse una edicola o cappella dedicata appunto alla Madonna della Neve.
Nel 1649 un gruppo di devoti cravegnesi volle trasformare la piccola cappella della Madonna della Neve in un oratorio abbastanza vasto per potervi celebrare la S.Messa e compiervi altre funzioni.
Questo oratorio, oltre la festa del giorno 5 agosto della Madonna della Neve, fu centro di iniziative devozionali fino alla metà del secolo scorso.

cap8
VIII L'omino della neve sul trattore Il giorno dopo fu un tempo da lupi.
'Dopo cena la nonna viene di là con voi nel salotto del nonno e vi conterà del suo tempo e della neve.
Quell'inverno ne era venuta di neve, ma tanta, così tanta che arrivava alle finestre del pian terreno.
Da un lato del quadrato c'era la mia casa e quella di Ginetto, a sinistra c'erano le stalle, a destra un portico con tutti gli attrezzi per i lavori in campagna e dei trattori, in fondo c'era il fienile e nel mezzo un bel portone che portava fuori nei campi.
Con tutta quella neve era però difficile uscire.
Quella volta, con tutta quella neve, per potersi muovere il papà di Ginetto prese il trattore piccolo, quello con i cingoli che si muoveva dappertutto su qualsiasi terreno e gli mise due cingoli ancora più grandi, fatti di listelli di legno legati assieme.
Immaginate che fossero due specie di soprascarpe per la neve.
Con quei cingoli che sporgevano fuori dal trattore almeno mezzo metro, ci si poteva muovere sopra la neve che era un piacere.
Ginetto che in realtà anche lui aveva una voglia matta di andare sul trattore in mezzo alla neve, disse: 'Va bene, ma solo tu e tu.

Maria Masella. Aspetto. Racconto inedito
E’ stata lei, una bambina di sei anni, a notare la vecchia seduta davanti al portico.
“La nonna vecchia che sta davanti al portico.”.
L'albergo è a pochi passi e sto tremando, me la tolgo dalle spalle e la guardo, ma non voglio spaventarla: “Ma davanti al portico non c'è nessuno.”.
Con qualunque tempo, anche quando abbiamo la neve.”.
Ricordo come ieri davanti a quel portico” lo indica con un gesto del mento “e l'albergo non c'era e c'erano solo campi.
I suoi riposi erano sedersi lì dal portico e aspettare.”.
“Il portico è più importante.” Si alza e mi augura la buona notte..
Non mi piace guidare con la neve e il ghiaccio di notte.
“Se fai quello che ti dicono i dottori a primavera potrai andare a sederti sotto il portico.”.
“C'è neve e freddo, anche se non ci fosse stato l'incidente...”.
Fuori è già buio e la neve lascia scie sui vetri.
I fari illuminano di nero l'asfalto e di bianco abbagliante la neve.
C'è qualcosa di importante nel portico? Forse si incontrava lì con il suo amante...
Non amo la neve ma scavalco un monticello per salire al posto di Emilia.
Ma domani mattina prima di partire tornerò al portico..

Retrospettiva Fotografica
Retrospettiva Fotografica Il 30 Dicembre 1939 Roma fu investita da una pesante nevicata che lasciò a terra più di 30 centimetri di neve.
Tram in sosta a Monte Savello Il Muro Torto sotto il ponte di Villa Borghese La curva del Muro Torto Piazza dei Cinquecento Altra veduta di Piazza dei Cinquecento Ancora Piazza dei Cinquecento Piazza Vittorio Emanuele P.za Vittorio Emanuele in prossimità del portico Ponte Sisto Veduta di Via Aosta, vicino San Giovanni Altra veduta di Via Aosta Via Appia in prossimità di San Giovanni Via Carlo Felice Via Emanuele Filiberto alla fine della nevicata Via Emanuele Filiberto, fermata del tram Veduta di Via Gioberti Via Gioberti immersa nel sole dopo la nevicata Ancora Via Gioberti semi sepolta dalla neve La Circolare Sinistra in via Gioberti Via Merulana, sullo sfondo S.Maria Maggiore Via Napoleone III Ancora una veduta di Via Napoleone III Via Principe di Piemonte Altra veduta di via Principe di Piemonte Visualizza slideshow  .
Andrea De Carlo - Giro di vento
Il 24 novembre mattina fuori c’erano almeno quaranta centimetri di neve, e mio fratello ha telefonato per dirmi che nostro padre era morto..
Me l’aspettavo, perché i fili corrono per qualche chilometro attraverso un bosco, basta un temporale o qualche folata di vento o appunto la neve a far cadere la linea.
Mi sono infilato gli stivali alti di gomma e sono uscito nella neve davanti a casa, verso l’albero dove si riceve meglio il segnale.
Ho detto “Il fisso è guasto per la neve, e il cellulare non riceve dentro casa”, nel tono semicantilenato di chi ripete informazioni già ampiamente disponibili..
La neve mi arrivava alle ginocchia, gli allori erano piegati sotto una massa bianca che rischiava di spezzarli..
Ho preso un lungo bastone da sotto il portico, ho cominciato a dare colpi ai rami di alloro piegati.
La massa di neve si staccava a blocchi farinosi, i rami ondeggiavano.
Ho battuto con più energia: alcuni rami si sono liberati e sono tornati di slancio verso l’alto, mi hanno scaraventato neve in faccia e nei capelli, nel collo del golf..
Il pickup era a malapena distinguibile sotto la coltre di neve che lo ricopriva.