(12/02/2006)
Aprile-maggio, strategie di base per il
luccio
di Massimo Campi
L’individuazione del luccio nella prima parte della
stagione, dopo l’apertura primaverile, può essere considerata un gioco
da ragazzi se comprendiamo alcuni tratti fondamentali della natura dell’esocide.
In primo luogo dobbiamo sapere che il luccio depone le uova quando la
temperatura dell’ acqua è tra i 4,5° e i 7,5° gradi, subito dopo che il
ghiaccio si è sciolto. Alle nostre latitudini tipicamente questo avviene
nei valori più alti, quindi tra i 7°-8° gradi. In secondo luogo, dopo i rigori dell’ inverno, il
luccio è alla ricerca di acqua più calda. Terzo punto, il luccio depone
le uova attaccate alla vegetazione sommersa per maggiore difesa della
futura prole. Quindi la logica da seguire per trovare il luccio nel
post-frega è quello di individuare i punti dove vanno a deporre le uova
e questi non sono molto difficili da individuare.
Le
prime parti di un lago che inizieranno a scaldarsi saranno quelle
protette dal vento dominante; queste tenderanno ad essere baie ed
insenature poco profonde, ancor più interessanti se protette da alberi o
boschetti. Il sole che batte su questi angoli protetti avrà sciolto i
ghiacci più velocemente che in qualsiasi altro punto del lago. L’acqua
più calda di alcuni gradi è come un magnete per il luccio! In un’ acqua
poco profonda troverete sempre un discreto sviluppo degli erbai che è un
altro fattore essenziale. E se poi c’è un piccolo ruscello che fluisce
nella baia, quello sarà un posto ancora migliore perché aiuterà ancor di
più l’acqua a scaldarsi in superficie.
Non sarà quindi difficile individuare questi luoghi
specie se conoscete i punti cardinali o avete una mappa. Ma cosa dovete
fare quando arrivate lì per catturare il luccio?
Il pesciolino vivo o il morto manovrato sarebbero
senz’altro esche molto efficaci in queste condizioni, ma noi
spinningofili di razza ci rifiutiamo a priori di prendere in
considerazione tali tipi di esche; pertanto potremo usare delle
imitazioni siliconiche senza piombatura interna, innestate preferibilmente per il ventre su amo
singolo di dimensioni generose. In questo modo potremo effettuare un
recupero tipo “swim/struggle” ed imitare ancor meglio un pesce in
difficoltà. Anche la montatura frontale tradizionale andrà comunque
bene: in questo caso è utile piombare leggermente la lenza a ridosso
dell’ amo o 15 cm più sopra ed effettuare un recupero fatto di piccoli
scatti e immediati rilasci.
In questo periodo sono numerose le esche che si possono
utilizzare, ma tra quelle più divertenti ci sono senz’altro i
cranckbaits! Specie in Aprile i più efficaci saranno quelli dall’ azione
“vibrante”. Come modelli suggerisco taglie piccole che lavorino
vicino alla superficie (tipo il Cotton Cordell Ripplin Red Fin o il
Rapala Shad Rap) e taglie maggiori che si spingano leggermente più in
profondità (tipo il Cotton Cordell BIG-O o il Salmo Warrior).
Cominciando dalle basse profondità, potete usare il cranck di superficie
n circa 50 cm di acqua. La sua caratteristica azione “wiggling” stretta
e poco profonda attirerà lucci distanti un kilometro! Dopo aver battuto
la superficie, potremo provare in acque più profonde (1 metro circa) con
il cranck che lavora a maggiore profondità.
Dall'alto al basso:
Cotton Cordell Ripplin
Red Fin e Rapala Shad Rap
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L’azione del secondo tipo di cranck consente una maggiore
versatilità. Recuperando molto lentamente lavorerà vicino alla
superficie mentre accelerando il recupero tenderà ad affondare
aumentando la frequenza dell’ondulazione. Nell’uno o nell’altro modo,
l’importante è trovare la velocità giusta da abbinare all’umore del
luccio.
Dall'alto al basso:
Cotton Cordell BIG-O e
il Salmo Warrior.
E nell’acqua calma del mattino o poco prima del tramonto,
cosa c’è di meglio che pescare in questi spot con un minnow
galleggiante (tipo il classicissimo Rapala Floating perche no?). Molta
gente pensa che sia il recupero costante a rendere efficace questa esca.
Ammetto che questo tipo di recupero sia valido in molte situazioni, ma
nel nostro caso l’azione che lo renderà efficace sarà quella di
adagiarlo dolcemente sull’ acqua, aspettare qualche secondo per poi
farlo affondare repentinamente con un colpo di punta della canna. Dopo
che l’esca sarà risalita in superficie potremo attendere anche 30 – 40
secondi prima di farla di nuovo affondare.
Lo “strappo” farà si che la nostra esca assomigli ad un vero pesciolino
in fuga. Se il luccio è appostato sotto l’esca, indeciso sul da farsi,
questo tipo di movimento improvviso gli farà rompere gli indugi ed
attaccare con decisione il minnow. L’abboccata, in questi casi, sarà
quasi sempre decisa e molto spettacolare con tanto di “esplosione” a
pelo d’acqua! Tenete i nervi saldi e recuperate con decisione cercando
di mantenere la cima della canna molto alta per evitare di attaccare
alla lenza tutti gli erbai della zona. In alternativa i classici popper
da bass nelle misure più generose possono dare grandi soddisfazioni (ad
esempio sempre restando sui classici l'Heddon Hula Popper). Gli amanti
dei jerk in cerca del "mostro della palude" potranno avventurarsi
nell'uso di esche di superficie disegnate per il musky quali il burt, il
suick o similari.
Dall'alto al basso: Rapala original
floating e Heddon hula popper
Per concludere, quando l’acqua si riscalda veramente
(metà maggio – primi di giugno a seconda delle zone) tutti i “big pike” lasceranno questi
spot poco profondi. Non temete, non sono comunque andati molto lontano:
dopo tutto devono pur mangiare e le acque poco profonde e piene di
erbai sono l’habitat ideale per il pesce foraggio. Si saranno
semplicemente spostati in profondità. Bisognerà insidiarli allora nella
fascia più profonda a ridosso degli “shallows”, magari in prossimità di
un gradino o di uno sbalzo repentino del fondale. Come esca potete usare
un crank di profondità o, ancor meglio, un bucktail jig abbinato ad un
pesciolino in gomma o ad un grosso grub, o un bulldawg. Consiglio
di aumentare progressivamente la profondità di ricerca fino a che non
troviamo il livello giusto a cui stazionano gli amici pinnuti.
Muskie
Innovations Uptown Dawg
L’ ultimo consiglio è sui colori delle nostre esche:
neutri in acque chiare (shad, black-silver), più vivaci in acque in
acque torbide (yellow-orange, firetiger).
E gli spinnerbaits? Non preoccupatevi, non ce ne siamo
dimenticati, data la versatilità di tali esche abbiamo pensato che
meritano un articolo interamente dedicato a loro.
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