Guide of ALPI OCCIDENTALI


ALPI OCCIDENTALI

Portale della Valchisone e Germanasca - Le alpi Occidentali
2.1 CENNI STORICI SULL’ASSETTO TETTONICO-PALEOGEOGRAFICO DELLE ALPI OCCIDENTALI Nell’ambito delle Alpi Occidentali sono di fondamentale importanza gli studi e, soprattutto, i rilevamenti compiuti tra la fine del secolo scorso e l’inizio del ‘900 dal gruppo italiano formato da S.
Ad essi si deve anche la Carta Geologica delle Alpi Occidentali, alla scala 1:400.000, ancora attuale e preziosa.
Le teorie allora dominanti erano di tipo fissista; si pensava, cioè, che la catena alpina si fosse formata soltanto in seguito a movimenti di tipo verticale ed ogni unità alpina fosse radicata là ove attualmente si trova.
In contrapposizione ai fissisti, i geologi svizzeri intuirono che le unità alpine fossero in parte prive di basamento, scollate e trasposte a causa di forze compressive e movimenti orizzontali.
Argand ipotizzò una successione paleogeografica e concluse che le Alpi rappresentavano il ripiegamento delle falde di basamento in regime duttile, a grande scala, cosicché per avere la ricostruzione originaria bastava svolgere queste grandi pieghe coricate e i vari domini tornavano ad essere affiancati l’uno all’altro.

Viaggio mineralogico nelle Alpi occidentali
ALTRE PUBBLICAZIONI Viaggio mineralogico nelle Alpi occidentali Vitaliano Donati Il Viaggio mineralogico è la relazione della spedizione esplorativa ordinata dal re Carlo Emanuele III, nel 1751, a Vitaliano Donati, da pochi mesi giunto a Torino come professore di Botanica.
Il Viaggio mineralogico di Vitaliano Donati, corredato da un ricco saggio storico della curatrice del volume e da un completo apparato critico, fornisce un interessante e inedito quadro non solo della realtà mineraria delle Alpi occidentali al volgere della metà del secolo XVIII, ma offre anche un interessante scorcio sociale delle popolazioni montane al di qua e al di là delle Alpi.
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info: ALPI OCCIDENTALI




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VAOL.IT - Alpi Centrali addio: lo Spluga fa da confine
Alpi Centrali addio: lo Spluga fa da confine Create solo due macro regioni, divise dal passo.
Le Alpi Centrali sono state depennate dalle cartine e il Passo Spluga segna il confine tra le due nuove macro regioni: quella occidentale e quella orientale.
Questa è la principale novità emersa dal nuovo piano geografico, battezzato con la sigla Soiusa, cioè Suddivisione orografica internazionale unificata del Sistema Alpino, che prevede una partizione generale delle Alpi più semplificata.
Lo studio, in sostanza, rivede radicalmente la divisione delle Alpi ‘nostrane’ realizzata nel 1926 dal Comitato Geografico Nazionale, secondo la quale la corona montana italiana era stata divisa in tre grandi aeree: Alpi Occidentali, Centrali e Orientali, articolate in 26 sezioni e 112 gruppi.
Nella nuova mappatura Soiusa, le Alpi - hanno spiegato i responsabili del progetto - hanno assunto una connotazione più europea, con solo due macro-regioni (quella occidentale e quella orientale) e la cancellazione della porzione centrale nella quale era stata inserita anche la provincia di Sondrio, con Valtellina e Valchiavenna.
La nuova separazione tra le Alpi occidentali e quelle orientali, è segnata da un confine che segue il passo dello Spluga, proseguendo giù lungo il fiume Liro, che si congiunge con il Mera e raggiunge poi il Lago di Como.

MyNav Mountain Alpi Centrali - CD - Tre Vele
Software e cartografia dettagliata delle Alpi Centrali su CD-ROM .
Per gli amanti dello sci , sono presenti le piste da discesa suddivise per difficoltà, gli anelli e le piste per sci di fondo e snowboard, i percorsi per sci alpinismo, gli impianti di risalita suddivisi per tipo, e ancora itinerari e percorsi organizzati e punti di interesse ..
Con il MyNav Mountain è possibile infine gestire informazioni stradali e turistiche relative alla cartografia digitale e a numerosi punti di interesse specifici per l'escursionismo (scuole di sci, soccorso alpino, rifugi, malghe), ma anche di interesse pubblico e istituzionali (farmacie, ospedali comuni)..
La versione Alpi Centrali viene fornita con la cartografia escursionistica dettagliata delle seguenti aree: Val Senales, Val Venosta, Val di Non, Val di Sole, Valtellina, Val Camonica, Valli Giudicarie, Val Passiria, Alpi Breonie, Alpi Passirie, gruppo Ortles, Alpi Venoste, Stelvio, Bernina, Alpi Orobie, Adamello, gruppo del Brenta, zona del Garda, assieme alla viabilità di Lombardia e Trentino Alto Adige..
CD-ROM con il software di navigazione MyNav Mountain e la cartografia dettagliata dell'area delle Alpi Centrali Manuale .

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Software e cartografia dettagliata delle Alpi Occidentali su Memory Card SD da 512 MB .
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La versione Alpi Occidentali viene fornita con la cartografia escursionistica dettagliata delle seguenti aree: Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Val di Rhemes, Val di Gressoney, Valsesia, Valgrande, Valle di Susa, Valle del Chiosone, Val Pellice, Monviso, Gran Paradiso, assieme alla viabilità di Piemonte e Val d'Aosta..
Memory Card SD da 512 MB con il software di navigazione MyNav Mountain e la cartografia dettagliata dell'area delle Alpi Occidentali CD-ROM di back-up Manuale .
Cartografia escursionistica dettagliata dell'area delle Alpi Occidentali: Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Val di Rhemes, Val di Gressoney, Valsesia, Valgrande, Valle di Susa, Valle del Chiosone, Val Pellice, Monviso, Gran Paradiso e viabilità di Piemonte e Val d'Aosta (mappe Navteq).

Benefits



Strade Militari delle Alpi Occidentali
Le strade dei Cannoni, In pace sui sentieri di guerra Per segnalazioni, commenti richieste inviate una mail LE STRADE MILITARI DELL'ASSIETTA Storia, itinerari, fortificazioni Le strade militari che percorrono il contrafforte montano fra la Val di Susa e la Val Chisone sono state costruite nel corso dei secoli – Guerra di Secessione Austriaca (1747), Triplice Alleanza (1880-1900), Vallo Alpino (1931-1941) – per collegare fortificazioni, bunker, caserme e teleferiche d’alta quota.
Abbandonate dall’esercito dopo la II guerra mondiale, e solo in parte prese in carico dall’amministrazione provinciale, sono oggi meta di escursionisti che in auto, in bici, in moto, a cavallo o a piedi, le percorrono per ammirare la straordinaria bellezza delle nostre Alpi.
Fra tutte, particolarmente importanti sono le ex strade militari dell’Assietta (la più alta d’Europa) e del Colle delle Finestre, forse le più famose "strade dei cannoni" delle Alpi Occidentali.
Quarantotto itinerari in Valle d'Aosta e in piemonte che guideranno il lettore alla scopera di santuari, abbazie, vie crucis, piloni e cappelle votive, tracciando sulle montagne dell'arco alpino occidentale un ipotetico sentiero della religiosità che collega l'Ospizio del Gran San Bernardo alla Certosa Pesio LE STRADE DEI CANNONI e LE STRADE DELLA FEDE SULLA RIVISTA CAMMINARE E' iniziata la mia collaborazione con la rivista Camminare , una pubblicazione trimestrale il cui motto è : Camminare per stare bene, per turismo, per arte, per sport, per stare insieme e per vivere meglio.

ALPI OCCIDENTALI:

Compagnia del Giardinaggio: Endemismi vegetali sulle Alpi occidentali
Compagnia del Giardinaggio Compagnia del Giardinaggio Home Archivio Forum FAQ Chi siamo Endemismi vegetali sulle Alpi occidentali di Massimo Bruatto .
Per inciso la parola 'meja' si trova, variamente trasformata, nei dialetti delle Alpi Occidentali e poi in là attraverso la Provenza fino alla Galizia ad indicare la strega (siam tutti figli dei Celti...) .
Siamo prossimi al confine tra le Alpi Cozie e le Alpi Marittime, e qui inizia una delle zone italiane più ricche d'endemismi.
L'epiteto specifico acaulis si trova spesso a definire le specie alpine che per meglio resistere alle asprezze ambientali hanno spesso un portamento compatto, le foglie raccolte in una rosetta basale a proteggere la gemma ed i fiori portati su steli brevissimi, appunto acauli.
Siamo a circa 2000 m, dove la vegetazione caratteristica è la prateria alpina.
Veronica allionii , endemica delle Alpi sudoccidentali è dedicata a Carlo Allioni, praticamente il papà di tutti i botanici cisalpini, amico e corrispondente di Linneo, nonchè autore della settecentesca Flora Pedemontana.
Dianthus neglectus , minuscolo garofano alpino, nonchè unico fiorito data la stagione, scampato per miracolo alle zampacce di Pedro, il cagnone della comitiva.

Martedì h.19: LA PERTURBAZIONE A DUE PASSI DALLE ALPI OCCIDENTALI - ultima ora - 3B meteo: il portale della meteorologia
Copertura da cui sono scaturite le prime piogge sparse, un po' più frequenti sulla Liguria, specie tra il Genovese e la Riviera di Ponente, qua e là sull'alta Toscana e tra Verbano e Prealpi lombarde occidentali, qualcuna anche sulla Sardegna occidentale.
Questione di poco, poiché la perturbazione, al momento ad ovest dell'arco alpino occidentale, conquisterà ben presto lo Stivale a partire dal settore settentrionale, con piogge in intensificazione al Nordovest e in estensione nella sera-notte a gran parte del Nord e alle regioni tirreniche, fino all'alta Calabria e alla Sicilia occidentale, compreso l'ovest della Sardegna.
Con le piogge sono attese anche alcune nevicate sulle Alpi, al di sopra dei 1500m circa..

CONCHE E PIANORI DELLE ALPI OCCIDENTALI
L'acqua è sicuramente il principale artefice della creazione dei più bei pianori delle nostre Alpi.
Le Alpi Occidentali sono ricche di pianori la cui origine è in molti casi legata alla successione or ora descritta, mentre altre volte la formazione di ampie conche è più propriamente attribuibile all'azione erosiva di potenti ghiacciai, che al loro ritiro hanno lasciato larghe vallate ad U.
Più a nord, già nelle Alpi Graie, è altrettanto famoso il Pian della Mussa, che a differenza del precedente è raggiungibile in auto.
Caratterizzato dalla presenza incombente e maestosa dell'Uja della Ciamarella, il pianoro alla testata della Val d'Ala è anche conosciuto perchè qui nacque "La Montanara", celebre canto alpino scritto da Toni Ortelli nel 1927.
Sempre nelle Alpi Graie ma già in terra valdostana, s'incontra un'altra conca dall'origine questa volta nettamente lacustre, tanto che su molte carte viene indicata come Lago di Combal: siamo in Val Veny, sotto le maestose pareti granitiche del Monte Bianco, dove il ghiacciaio del Miage tocca il fondovalle e piega verso Entreves; il vasto lago di Combal oggi è di fatto ormai quasi completamente interrato ed al suo posto una miriade di rivoli attraversano una palude dalla quale si ergono numerosi contorti esemplari di pioppo tremolo, arbusti messi a dura prova dalle abbondanti nevicate tipiche della zona.

IPLA SpA - Flora Alpi Occidentali del Sud (INTERREG II A)
Questo progetto di ricerca è nato nel 1998, nel quadro del programma di cooperazione transfrontaliera tra Stati della UE (Interreg IIA), con lo scopo di realizzare una base di dati comune su flora e vegetazione dell'intero arco alpino occidentale.
E' stata predisposta inoltre una metodologia di rappresentazione cartografica dei dati floristici a differente scala: area alpina occidentale, Piemonte e aree geografiche locali.
Risultati : 2088 referenze bibliografiche informatizzate 118.694 records di specie inserite in banca dati 31.607 stazioni georeferenziate Questo progetto ha posto le basi per la nascita di nuovi progetti quali ad esempio l'Interreg III A "Conservazione e gestione della flora e degli habitat nelle Alpi Occidentali del sud", lo sviluppo delle nuove Banche dati naturalistiche regionali e l'ammodernamento delle esistenti.
A partire da questa esperienza è stato proposto ed approvato un nuovo Progetto INTERREG III A Italia-Francia denominato 'Conservazione e gestione della Flora e degli Habitat nelle Alpi Occidentali del Sud'..

VieNormali.it Relazione via normale e relazioni scalate alle vie normali di cime di Alpi e Dolomiti
VieNormali.it è il portale italiano delle vie normali di salita alle cime delle Alpi, Dolomiti ed Appennini : se cercate la relazione della via normale di salita ad una montagna qui potrete trovare schede tecniche e relazioni di itinerari per raggiungere la cima di centinaia di montagne dell'arco alpino, dalle più famose alle meno note, dai facili sentieri ai percorsi su roccia e ghiacciaio .
Gli itinerari e le scalate presenti nel sito riportano la descrizione dettagliata degli itinerari di salita, tempi, difficoltà ed attrezzatura necessaria e riguardano le vette delle alpi e montagne italiane , escursioni, vie ferrate, scalate su roccia, percorsi su ghiacciaio, sentieri e vie normali per salire le cime delle montagne.

Torino 2006 - Corti e Città. Arte del Quattrocento nelle Alpi Occidentali
Arte del Quattrocento nelle Alpi Occidentali .
Pietro Vaser, Disputa nel tempio © Fondazione Torino Musei, Museo Civico d'Arte Antica e Palazzo Madama La mostra presenta la civiltà e la cultura figurativa dei territori alpini compresi nell’area degli antichi domini dei Savoia.
Obiettivo della mostra è ridisegnare l’unità culturale degli antichi stati sabaudi, valorizzandone il radicamento alpino come crocevia tra l’Europa del Nord e l’Italia, dove ogni elemento accoglie e rielabora i caratteri delle culture europee che dominavano in Francia, nell’area germanica e nei Paesi Bassi.