Guide of FORMAZIONE ALPI


FORMAZIONE ALPI

Regione Emilia-Romagna :: Geologia :: Pianeta terra - Le Orogenesi
L'orogenesi è il lungo processo che porta alla formazione delle catene di montagne.
Questo processo conosce vari stadi: lo stadio in cui si sedimentano le sequenze che in seguito saranno deformate e costituiranno la nuova catena montuosa, lo stadio di convergenza tra le placche con subduzione della litosfera oceanica ed infine lo stadio di collisione tra due blocchi continentali, che provoca l'ispessimento della litosfera e la formazione vera e propria della catena montuosa.
Tutte le catene formatesi durante il Mesozoico ed il Terziario sono invece ascritte all'orogenesi Alpina.
In realtà queste due orogenesi non sono altro che due intervalli di una stessa orogenesi (vedi Capitolo 3 - "La formazione delle montagne ") detta CALEDONIANA .
Questo movimento portò alla formazione di nuove catene montuose, che nel loro complesso vengono chiamate ERCINICHE .
In Italia , le fasi di questa orogenesi sono riconoscibili in Sardegna e nelle Alpi Carniche..
Probabilmente il Mesozoico fu un intervallo di tempo caratterizzato da fratturazione del supercontinente Pangea , e non dall'insieme di quei fenomeni geologici che portano alla formazione di catene montuose..

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Quanto spessa è la crosta terrestre? Qual è la temperatura del centro della Terra? Qual è la media delle temperature che ci sono in cima all'Everest? Di quanto si alza ogni anno la catena montuosa delle Alpi? .
Formazione delle Alpi Intorno a 60 milioni di anni fa, i continenti Africa ed Europa si ritrovano nuovamente di fronte.
Dallo scontro nascono i primi rilievi delle Alpi.
Si parla di primi rilievi perché il processo totale della formazione delle Alpi è durato milioni di anni...!L'animazione mostra un processo durato decine di milioni di anni e che ha dato origine alle Alpi.
Da tale scontro è nata la Catena delle Alpi attraverso un processo durato milioni d'anni.
Fu così che le Alpi, che fino allora avevano vissuto una sorta d'incubazione dentro la crosta terrestre e quasi costantentemente in condizioni sottomarine, iniziarono la loro vita subaerea (cioè emersero dal mare), fino ad assumere l'attuale configurazione morfologica (forma attuale) circa 18 milioni di anni fa.
In realtà il sollevamento delle Alpi continua ancora al ritmo di circa un millimetro l'anno (0, 9 millimetri per la precisione) .
Il Monte Everest appartiene alla Catena dell'Himalaya e la sua altitudine sul livello del mare raggiunge gli 8.850 metri.La Catena dell'Himalaya si è formata nello stesso periodo geologico assieme alle nostre Alpi e ad altre importanti catene montuose (Pirenei, Caucaso).Come in tutti i punti della Terra, la temperatura sulla cima dell'Everest varia da stagione a stagione.
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info: FORMAZIONE ALPI




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Per spiegare la geologia del blocco sardo-corso è necessario inquadrare l'evoluzione dell'intero bacino tirrenico nello spazio degli ultimi 100 Ma, poiché la formazione di tale blocco è intimamente legata agli sviluppi della tettonica del bacino del Mediterraneo centrale, risultato dalla spinta differenziale esercitata dalla placca africana verso quella euroasiatica, che ruota su di un polo di rotazione localizzato a largo del Marocco.
Nel settore geologico algero-provenzale, un processo di rotazione di blocchi litosferici (sfenocasma ligure) ha portato alla formazione di nuova crosta oceanica e alla rotazione di ca.
Contemporaneamente all'azione dello sfenocasma ligure venne attivato, in fase post-collisionale, un nuovo processo di subduzione a est del blocco sardo-corso, con l'associata formazione di un arco vulcanico (vulcanismo calcalcalino sardo).
La subduzione, durata fino all'Eocene superiore (35-30 Ma), ha portato alla formazione di un arco magmatico tra l'Oligocene ed il Miocene i cui prodotti affiorano oggi in Provenza, in Corsica ed in Sardegna, unite in quel periodo all'attuale territorio francese..
Con l'Oligocene in Appennino settentrionale inizia la formazione della catena, preceduta dall'identificazione dell'avanfossa.

Portale della Valchisone e Germanasca - Le alpi Occidentali
2.1 CENNI STORICI SULL’ASSETTO TETTONICO-PALEOGEOGRAFICO DELLE ALPI OCCIDENTALI Nell’ambito delle Alpi Occidentali sono di fondamentale importanza gli studi e, soprattutto, i rilevamenti compiuti tra la fine del secolo scorso e l’inizio del ‘900 dal gruppo italiano formato da S.
Ad essi si deve anche la Carta Geologica delle Alpi Occidentali, alla scala 1:400.000, ancora attuale e preziosa.
Le teorie allora dominanti erano di tipo fissista; si pensava, cioè, che la catena alpina si fosse formata soltanto in seguito a movimenti di tipo verticale ed ogni unità alpina fosse radicata là ove attualmente si trova.
In contrapposizione ai fissisti, i geologi svizzeri intuirono che le unità alpine fossero in parte prive di basamento, scollate e trasposte a causa di forze compressive e movimenti orizzontali.
Argand ipotizzò una successione paleogeografica e concluse che le Alpi rappresentavano il ripiegamento delle falde di basamento in regime duttile, a grande scala, cosicché per avere la ricostruzione originaria bastava svolgere queste grandi pieghe coricate e i vari domini tornavano ad essere affiancati l’uno all’altro.

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Alpi e Parchi , v oluta e promossa dal G.E.E.M.
– Gruppo Escursionisti Equestri Monregalesi e dal Centro di Equitazione Alpina "La CANUNIA" .
Alpi e Parchi ha lavorato e lavora con il patrocinio dell’ENTE DI GESTIONE PARCHI E RISERVE CUNEESI, del GAL MONGIOIE, della PROVINCIA DI CUNEO, delle COMUNITA’ MONTANE territorialmente coinvolte, del COMITATO .
Alpi e Parchi ha precisi scopi sociali, turistico - ambientali atti alla valorizzazione di zone di montagna ai confini tra Italia e Francia, dei comprensori di Roero, Langhe, Parchi e Riserve Naturali del Sud Piemonte.
Alpi e Parchi :è il risultato associativo di entità turistiche con obiettivi comuni che, pur mantenendo una propria identità, hanno deciso di investire su progetti ad ampio raggio unendo le esperienze dei singoli come massima espressione disicurezza, qualità e preparazione.
E' la progettazione comune di tutte le attività di turismo, studio, divulgazione del proprio territorio, di formazione dei propri Operatori e Guide.

Benefits



FORMAZIONE DEL CORPO “CACCIATORI DELLE ALPI”
Decreto che istituisce il Corpo dei Cacciatori delle Alpi.
Incomincia la formazione del 2° Reggimento Cacciatori delle Alpi .
Il 1° e 2° Reggimento Cacciatori delle Alpi, una compagnia guide a cavallo, un drappello di carabinieri genovesi partono per il campo.
Incomincia la formazione del 3° Reggimento Cacciatori delle Alpi .
Il deposito dei Cacciatori delle Alpi è trasferito da Savigliano a Cuneo.
I 3 Reggimenti dei Cacciatori delle Alpi sono ordinati in 3 battaglioni.
Dopo l’armistizio di Villafranca , la maggior parte dei volontari si congedò; il Ministero allora con decreto 6 settembre ordinò lo scioglimento del Corpo e la formazione d’ una Brigata Cacciatori delle Alpi, costituita dal 1° e 2° Reggimento.
Decreto il 14 maggio 1860, la Brigata ebbe poi nome “Alpi”, reggimenti 51° e 52°.

FORMAZIONE ALPI:

ORE 10 - CUMULI IN FORMAZIONE SULLE ALPI - ultima ora - 3B meteo: il portale della meteorologia
ultima ora ORE 10 - CUMULI IN FORMAZIONE SULLE ALPI Ore 10: spartiacque tra la Valle di Cogne e la Vasavarenche (AO) Sono soltanto le 10 del mattino mentre scriviamo, ma i cieli sulle Alpi presentano già una numerosa schiera di nubi cumuliformi piuttosto estesa, specie sul Nordovest.
Oggi infatti l'instabilità sull'arco alpino è in aumento rispetto ai giorni scorsi, a causa dell'avvicinamento di un fronte freddo dal Nord Europa che in giornata toccherà le Alpi innescando rovesci anche temporaleschi che si porteranno verso l'alta Pianura Padana, dal Piemonte settentrionale fino al Nordest.
Sulle pianure del Nord invece i cieli sono ancora perlopiù sgombri da nuvolosità e il fronte non scavalca ancora l'arco alpino.

ANCORA SINTOMI TEMPORALESCHI AL CENTRO-SUD E SU ALPI, ALTA PRESSIONE IN RIPRESA DA OVEST - analisi italia - 3B meteo: il portale della meteorologia
analisi italia ANCORA SINTOMI TEMPORALESCHI AL CENTRO-SUD E SU ALPI, ALTA PRESSIONE IN RIPRESA DA OVEST Incudini dei cumulonembi su interno Cilento annunciano un pomeriggio più instabile al Sud Il Centro-Sud Italia è ancora nelle spire instabili della depressione atlantica che ha attraversato l'Italia e che rimarrà più attiva nella giornata di sabato sulle regioni meridionali dove maggiore è la convergenza tra correnti nord-orientali e il flusso umido instabile sui rilievi interni.
MARTEDI' bel tempo e più caldo, instabilità temporalesca pomeridiana su Alpi e Appennino meridionale.
Nord: In prevalenza soleggiato al mattino salvo addensamenti sui settori alpini ed appenninici, specie tra Alto Adige e Dolomiti.
Nel pomeriggio velature innocue al Nord-Ovest, cumuli in formazione sui rilievi in genere, con rovesci e qualche temporale in prevalenza su Alto Adige, Dolomiti, Appennino ligure-emiliano, più sporadici altrove, prevale il sole su pianure salvo un temporale in sconfinamento su alta pianura veneta.
Nel pomeriggio cumuli temporaleschi in estensione e formazione sulla dorsale, in particolare tra Abruzzo e basso Lazio, prevale il sole lungo i litorali.

presentazione
ALPI è riconosciuta dal Ministero delle Attività Produttive (ex Ministero Industria) quale soggetto avente funzioni di coordinamento tecnico, a livello nazionale, e di interfaccia con analoghe strutture centrali, a livello internazionale, relativamente alle attività svolte dagli Organismi Notificati per le principali Direttive del Nuovo Approccio e Approccio Globale.
ALPI è inoltre riconosciuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (ex Ministero dei Trasporti e della Navigazione), Direzione Generale dei Trasporti Terrestri, come Organismo per le verifiche iniziali, periodiche e occasionali delle attrezzature tec­ni­che in dotazione alle officine di autoriparazione e fornisce tali servizi tramite propri Asso­ciati aderenti ad apposita Convenzione.
Allegati alla Scheda di Presentazione Elenco degli Associati ALPI Revisione Gennaio 2004 alto.jpg .

Medita - Mediateca Digitale Italiana
LA FORMAZIONE DELLE MONTAGNE La catena montuosa delle Alpi europee è costituita da trentotto cime che superano i quattromila metri di altezza.
Le immagini proposte in questo audiovisivo mostrano la presenza, sulle Alpi, di lava a cuscini, di rocce calcaree formatesi da residui di organismi marini e di fossili di ammoniti.
Sulle Alpi sono quindi presenti formazioni rocciose che in origine costituivano il fondale marino presente fra le due placche, spinto in alto dal loro movimento..

F.I.S.O. - Corso di Formazione per Tecnico Scuola
Scolastico di Belluno, corsi di Formazione per Tecnico Scuola, finalizzati all’inquadramento di Tecnico Scuola nei Quadri tecnici Regionali FISO..
Il corso si svolgerà nei giorni 3, 4, 24 e 25 febbraio 2007 presso la Scuola Media 'Pertini' di Cadola di Ponte nelle Alpi (BL, come da allegati)..
Cadola di Ponte nelle Alpi (BL) Scuola Media 'Pertini'.

La Formazione di Molare
La Formazione di Molare non è la squadra calcistica del paese, che pure ebbe un glorioso passato sino ad approdare alla serie D nel 1969, bensì una successione geologica.
Occorre sottolineare che tale formazione è universalmente riconosciuta dall'ambiente geologico tanto da comparire come Molare's Formation anche in alcune carte geologiche dell'Antartide.
Il significato geologico di questo complesso di rocce, che va dai conglomerati alle arenarie alle marne, è di fondamentale importanza nel quadro evolutivo della creazione delle Alpi.
La Formazione di Molare domina il Lago Tana.
Questo sollevamento portò con il passare del tempo all'emersione dai mari di una nuova catena montuosa: le Alpi.
I materiali più grossolani si depositarono in corrispondenza della foce, mentre i più fini via via verso il largo di un mare poco profondo posizionato alle spalle della catena alpina neonata.
L'importanza della Formazione di Molare è quella di segnare la definitiva emersione della catena alpina.
In Valle Scrivia tale formazione prende il nome di Conglomerato di Savignone poiché costituito da ciottoli di differente natura.