Guide of ALPI 2000


ALPI 2000

WWF Alpi
Convenzione delle Alpi Nel 1991 i paesi alpini hanno firmato la Convenzione per la protezione delle Alpi che ha lo scopo di salvaguardare l'ecosistema naturale delle Alpi e di promuovere lo sviluppo sostenibile in quest'area, tutelando gli interessi economici e culturali delle popolazioni residenti dei Paesi aderenti.
La Convenzione quadro per la protezione delle Alpi è stata ratificata dall'Italia nel 1999 ed è entrata in vigore dal marzo 2000.
Per tutelare e valorizzare la regione alpina la Convenzione prevede un'intensificazione della cooperazione transfrontaliera per giungere a misure concrete in vari campi: la pianificazione territoriale, la salvaguardia della qualità dell'aria, al fine di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti e i loro effetti negativi nella regione alpina; i trasporti, al fine di ridurre gli effetti negativi e i rischi derivanti dal traffico interalpino e transalpino a un livello che sia tollerabile per l'uomo, la fauna, la flora e il loro habitat, tra l'altro attuando un più consistente trasferimento su rotaia dei trasporti e in particolare del trasporto merci.
L'Italia ha firmato tutti i Protocolli in cui sono definiti gli aspetti particolari contenuti nella Convenzione (quelli sulla Pianificazione Territoriale e sviluppo sostenibile, sulla Protezione della natura e tutela del paesaggio e sull'Agricoltura di montagna il 20 dicembre 1994; quello sulle Foreste montane il 27 febbraio 1996; quelli sui Trasporti e sulla Difesa del suolo il 31 ottobre 2000; quelli sul Turismo e sull'Energia l'8 febbraio 2001).

Situazione ghiacciai Alpi ovest 2000
Da quasi 10 anni molti soci della Società Meteorologica Subalpina (ora Italiana) seguono costantemente insieme al Comitato Glaciologico Italiano l'andamento delle variazioni dei ghiacciai.
Anche quest'anno i dati non sono positivi: continua l'estesa e significativa fase di regresso ormai in atto dal 1986 su tutte le Alpi.
Nel settore alpino occidentale nonostante un Luglio fresco, i forti calori di Agosto hanno provocato la totale scomparsa della neve residua invernale e una ingente fusione delle masse glaciali.
Nella cartina sono indicati gli arretramenti in metri, rispetto al 1999, di alcuni importanti ghiacciai delle Alpi occidentali, di cui vi proponiamo alcune immagini di seguito.
Dal 1999 al 2000 la fronte è arretrata di 1 m (foto L.
Un momento delle misure di densità del manto nevoso al Colle Ciardoney, 3140 m, il 01.06.2000 (F.
Il grafico mostra l'andamento degli accumuli nevosi (in azzurro), dell'ablazione (in blu), e del bilancio di massa (in rosso) sul ghiacciaio Ciardoney dal 1992 al 2000.Il ghiacciaio ha sempre subito perdite di massa ma negli ultimi tre anni ha mostrato una considerevole accelerazione del fenomeno.Il 1998 è stato l'anno più gravoso con oltre tre metri di spessore perduti nella sola estate; la stagione 1999-2000 ha chiuso con una perdita di 1, 23 m .
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info: ALPI 2000




Photo by www.wwf.it

La rivincita dell\'estate 2000: caldo ancora più intenso dal 23 Agosto
La cupola di alta pressione si estende dall’Africa nord-occidentale ai Carpazi; il flusso di aria instabile da sud-ovest che nei giorni scorsi lambiva le Alpi occidentali rimane posizionato sulla Francia centrale.
Tra Italia centrale e Alpi occidentali si crea un marcato gradiente termico.
Il fronte nuvoloso da giorni stazionario sulla Francia centrale avanza infatti verso le Alpi.
Temporali anche forti si svilupperanno dapprima sulle Alpi occidentali già a partire dal pomeriggio di lunedì 21 e soprattutto in serata, estendendosi in seguito alle zone alpine della Lombardia, portando un temporaneo refrigerio su qualche località.
L’isoterma zero gradi sulle Alpi raggiungerà probabilmente i 4800 m.
Purtroppo l’assenza di rilevamenti in questo periodo non ci consentirà di stabilire se l’invasione calda dell’agosto 2000 sarà più intensa di quella di due anni fa.
Il responsabile dell’onda calda del 1998 era una vasto anticiclone subtropicale, i cui valori di geopotenziale a 500 hPa (altezza alla quale si colloca la pressione di 500 hPa) erano leggermente inferiori a quelli previsti per il 24-25 agosto 2000 (confrontare le relative carte).

Eddyburg.it - Le merci attraverso le Alpi: verso il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia?
Le merci attraverso le Alpi: verso il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia? .
b) Dal 2001 è pure entrata in vigore la Legge sul trasferimento del traffico , che prevedeva, entro il 2003, la stabilizzazione del traffico pesante attraverso le Alpi svizzere ai valori del 2000.
Al più tardi entro 2 anni dall’apertura della galleria di base del Lötschberg ne postula la riduzione a 650.000 unità, quindi alla metà del valore registrato nel 2000.
Nel 2005 cinque diverse società ferroviarie offrono i loro servizi per il traffico transalpino..
L’evoluzione del traffico Attraverso l’arco alpino tra il Fréjus e il Brennero nel 2003 sono transitati 103, 9 milioni di tonnellate di merce, di cui 65, 5 milioni su strada (63%)..
Nel 2004 sono transitati attraverso le Alpi svizzere complessivamente 1.255.000 veicoli pesanti.Rispetto all’anno precedente, che ne aveva fatti registrare 1.291.000, si è dunque constatato un calo del 3%.Si è così confermata l’inversione di tendenza osservata nel 2001, quando si è finalmente interrotta la crescita continua che durava ormai dal 1985.
Rispetto al 2000, anno in cui si è registrato il maggior numero di veicoli pesanti in assoluto (1.404.000), il traffico è calato dell’11%.

Senza tregua la crescita nel 2000 del traffico merci attraverso le Alpi
Senza tregua la crescita nel 2000 del traffico merci attraverso le Alpi COMUNICATO STAMPA Senza tregua la crescita nel 2000 del traffico merci attraverso le Alpi L'anno scorso, 1, 4 milioni di camion hanno attraversato le Alpi.
La quota di mercato della ferrovia nell'ambito del traffico merci attraverso le Alpi è così aumentata di un punto percentuale e si è fissata sul 70%.
Tra il 1999 e il 2000, il traffico merci attraverso le Alpi su strada e rotaia ha fatto registrare un aumento complessivo del 10%.
Con un totale di circa 30 milioni di tonnellate (9 milioni su strada e circa 21 milioni su rotaia), le merci trasportate attraverso le Alpi svizzere hanno raggiunto una nuova quota record.
Infatti, l'anno scorso, la ferrovia ha aumentato la quota di mercato nei confronti della strada di un punto percentuale ed ha così raggiunto il 70% del totale di merci trasportate attraverso le Alpi svizzere.
Nel 2000, la notevole crescita del traffico merci su rotaia è dovuta soprattutto al periodo di congiuntura favorevole e al trasporto del legname da tempesta 'Lothar'.
Il traffico combinato ha così toccato una quota del 49% nell'ambito del traffico merci su rotaia attraverso le Alpi e oggi, grazie all'apertura dell'autostrada viaggiante «ROLA» avvenuta un mese fa sull'asse Lötschberg-Sempione, non può che aumentare ulteriormente.

Benefits



Traffico merci attraverso le Alpi: meno camion sulla strada, più merci su rotaia
Traffico merci attraverso le Alpi: meno camion sulla strada, più merci su rotaia Comunicato stampa Traffico merci attraverso le Alpi: meno camion sulla strada, più merci su rotaia Nel 2004 il numero di veicoli pesanti per il trasporto di merci attraverso le Alpi svizzere è sceso del 3 percento rispetto al 2003.
Il volume di traffico si situa nettamente al di sotto dell'anno di riferimento 2000.
Paragonata con gli altri Paesi alpini, l'elevata quota ferroviaria svizzera, che raggiunge quasi i due terzi della quantità globale di merci trasportate, costituisce un caso unico.
Nel 2004, 1'255'000 veicoli pesanti hanno attraversato le Alpi svizzere sulla strada.
il 3 percento rispetto al 2003 e un calo di un buon 10 percento rispetto al 2000, ultimo anno prima dell'introduzione della TTPCP e del limite delle 34t.
Nello stesso arco di tempo, la ferrovia ha registrato una crescita del traffico transalpino superiore al 10 percento (in tonnellate).
Nel 2004, in particolare, è aumentato considerevolmente il trasporto combinato, segnando un aumento del 18% nel traffico attraverso le Alpi.
Raggiunto l'obiettivo intermedio della legge sul trasferimento del traffico Entrata in vigore il 1° gennaio 2001, la legge sul trasferimento del traffico esige la stabilizzazione, rispetto all'anno di riferimento 2000, del numero di veicoli pesanti in transito attraverso le Alpi svizzere entro due anni dall'entrata in vigore dell'Accordo bilaterale sui trasporti terrestri (2002).

ALPI 2000:

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22.09.2000 DT:Inaugurazione nuovo Centro Alpi
Inaugurazione del nuovo Centro Alpi a Castione che ospita la nuova sede della HG Commerciale Ticino (Società commerciale della Società svizzera degli impresari costruttori).
Sono lieto di essere oggi qui con voi, in rappresentanza dell’Autorità cantonale, all’inaugurazione del nuovo Centro Alpi che - oltre ad essere, come avete sentito da chi mi ha preceduto, un’importante piattaforma per il commercio e i servizi nel settore delle costruzioni - rappresenta anche, per il territorio ticinese e per l’economia del nostro Cantone, un solido contributo sul fronte privato dell’imprenditoria.
Il nuovo Centro Alpi è anzi un simbolo di questo motore che ricomincia a girare.
Il Centro Alpi rappresenta per questa regione un investimento importante (oltre 10 milioni di franchi); è un’opera non statica, per così dire, ma anche dinamica, non un semplice centro di vendita, bensì un centro logistico in grado di offrire i propri servizi nell’ambito dei lavori di costruzione di AlpTransit.
Quando dico che oggi per la nostra economia è un momento importante e delicato, penso alla sfida rappresentata dalla costruzione delle Nuove trasversali ferroviarie alpine.
La geografia, poi, ci è favorevole: occupiamo infatti una posizione strategica nel quadro dell’arco alpino, sulla principale direttrice dei traffici che vanno dal nord al sud dell’Europa, l’asse del San Gottardo.

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Situata alle porte del parco nazionale del mercantour, la stazione di isolÒ 2000 li accoglie nel corso della stagione in un quadro naturale eccezional....
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a cinque minuti, a piedi, del centro città e vicino dello alpilles, i giardini di fontanille li accolgono in un quadro intimo.

Rifugi Alpi Orobie Valle Brembana
Rifugi Brembana Valley Bergamo Rifugi e posti di ristoro sulle Prealpi Orobie .
Le opportunità che offrono le Alpi e Prealpi Orobie sono moltissime, anche in fondovalle.
Nelle Alpi bergamasche, grazie ad uno sviluppo industriale meno intenso rispetto ad altre zone lombarde, si trovano ancora numerosi borghi antichi, mentre più in alto la vita scorre ancora come un tempo, caratterizzata dai ritmi del sole e delle stagioni.
Rifugio Passo San Marco 2000 Il Rifugio Passo San Marco 2000 per la vostra vacanza relax a 2000 metri di altitudine nelle Alpi Orobie.
Rifugio Risto' Funivia Piani Bobbio Punto di riferimento per tutti gli sportivi: sci d’alpinismo, trekking, equitazione..

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Rifugio Capanna 2000 Alpe Arera è posto ai piedi del massiccio del Monte Arera (m.
E' una base ideale per escursioni di interesse alpinistico e naturalistico, offrendo in più, per gli appassionati di arrampicata, la possibilità di ripetere salite alpinistiche o vie di arrampicata sportiva situate a pochi minuti di cammino dal Rifugio Capanna 2000.
Rifugio Fratelli Calvi situato in Alta Valle Brembana, ai confini con la Valle Seriana, e' uno dei piu' bei anfiteatri delle Prealpi Orobie.
Ad un'ora circa da Milano e da Bergamo, nella splendida cornice delle Prealpi Orobiche.
L’area delle Orobie si caratterizza per la presenza dell’ampio Parco delle Alpi Orobie (circa 63000 ettari, istituito nel 1989), caratterizzato da profonde foreste, ampi pascoli ancora intensamente monticati e una grande ricchezza floristica e faunistica.
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